CORDAS ET CANNAS A RUINAS AGOSTO 1998

Dopo vent'anni suonati di attività musicale approdano a Ruinas (Per la terza volta) i Cordas et Cannas: Cordas come li chiamano confidenzialmente gli amici.
Chi ha avuto occasione di vedere ultimamente il gruppo esibirsi dal vivo, non potrà che concordare con me quando affermo che i Cordas sono i migliori rappresentanti della musica etnica sarda nel mondo, sotto tutti gli aspetti. A portarmi a fare questa affermazione è l'esame approfondito della carriera del gruppo, che dopo, appunto, vent'anni di attività musicale a tutti gli effetti, gli viene resa giustizia raccogliendo successi in tutto il mondo. Questa ulteriore conferma di gruppo rappresentativo a livello mondiale, ci arriva dal CD dal vivo “Abba a bula”(Registrato in Sardegna, in Gran Bretagna, negli U.S.A. e in Francia), che non esito a definire fantastico, sublime, coinvolgente, grintoso, e soprattutto impregnato in tutti i pori di vera sardità: quella che ogni vero sardo non può che sentirsi dentro, giorno per giorno. Ma gli elogi per questo gruppo non potrebbero essere contenuti in una pagina di questo piccolo giornalino di provincia e tessuti da un improvvisato “pennaiolo” come me che cerca di trasmettere ai lettori le sensazioni che prova ogni volta che ascolta i Cordas et Cannas; meriterebbero uno spazio grande almeno quanto la nostra Sardegna, non foss'altro per quello che stanno facendo per tutti noi: portare alta sa bandera de sos battro moros in tutto il mondo e solo questo dovrebbe bastare a riempire il nostro cuore di gioia. Ma loro vanno oltre: esportano cultura, vera cultura, sarda; fanno sapere al mondo che esiste una piccola isola sperduta al centro del Mediterraneo, che ha millenni di storia fatta di invasioni, di tentativi di sottomissione da parte di altri popoli che comunque hanno sempre trovato una tenace e costante resistenza da parte del popolo sardo.
Ma non voglio certo dilungarmi parlando di storia della Sardegna, in quanto lo scopo di questo articolo è soltanto quello di parlare dei Cordas e del favoloso concerto che ci hanno regalato a Ruinas il 22 agosto in occasione della festa del patrono.
Molti si chiedono chi sia il leader di questo fantastico gruppo. Rispondo: non esiste un leader. Ogni brano dei Cordas ha un leader diverso. Ovvio, quindi, che la grinta di Franciscu Pilu, la sua enorme carica umana, la sua poliedricità di strumentista, la sua voce calda e coinvolgente; l'incredibile modo tutto personale di suonare, splendidamente, la chitarra, e la voce di Gesuinu Deiana; il particolarissimo “Drumming”, per dirla all'inglese, di Brunu Piccinnu; l'incalzare della batteria, perfettamente in armonia con i sardi ritmi, di Sandru Piccinnu; l'insostituibile apporto nella base ritmica del basso di Lorenzo Sabbattini, o l'azzeccatissimo inserimento della chitarra ritmica di Raffaele Musio, che non ha fatto altro che dare l'ultimo tocco di perfezione alla già completa musica dei Cordas, fanno si che si possa affermare senza possibilità di smentita che Cordas et Cannas è un gruppo formato da veri leader dove ognuno svolge una parte essenziale per la resa finale della loro musica.
Seguo molto i Cordas e ho avuto occasione di vederli molto spesso in concerto, ma penso che quello di Ruinas sia stato sicuramente uno dei migliori visti ultimamente. Il vasto repertorio proposto (brani che hanno toccato tutti i momenti della storia del gruppo), la grossa presenza di pubblico (molto partecipe e ballerino), la durata del concerto, la perfezione nelle esecuzioni, l'esecuzione dei bis, la richiesta continua di autografi a fine concerto e soprattutto il coinvolgimento continuo del pubblico che ha toccato l'apice con Banderas in cui il fantastico Franciscu è sceso dal palco e ha cantato con tutti noi è stato il massimo. Sono emerse come sempre le grandi qualità di strumentista di Franciscu Pilu che ha aperto il concerto con le launeddas, per passare, via via, all'organetto, a su sulittu, al flauto traverso, alla solita perfetta performance di armonica e a sa triunfa. Enorme il lavoro di Gesuinu che ci ha regalato dei preziosismi di chitarra acustica veramente da accademia. Indescrivibile il lavoro d'insieme del gruppo che come sempre dimostra la serietà, la professionalità e l'impegno che ci mette in ogni concerto. Grazie al Comitato, grazie all'amico Cipo. Ma soprattutto grazie Cordas et Cannas per tutto ciò che sapete regalarci.
Invito caldamente i lettori ad ascoltare Abba a bula e a visitare il sito dei Cordas all'indirizzo: http://space.tin.it/musica/gesuinod
Ringo

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