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Arzachena e i suoi reperti archeologici | ||
i tesori da scoprire di Porto Torres, Sassari e Alghero | ||
i vecchi misteri di, Torralba, Bonorva e Macomer | ||
Partiamo da Porto Torres, in cui troviamo i resti di epoca romana, in particolare
il cosiddetto
Palazzo del Re Barbaro,
un grande complesso termale il cui nome
ricorda forse le persecuzione ai Cristiani. Proseguendo verso Sassari, prendendo la S.S. 131, superiamo il bivio a sinistra per Sorso, fino ad incontrare, a destra, il segnale che indica l'altare pre-nuragico di Monte d'Accoddi, un edificio sacro di tipo megalitico a forma di tronco di piramide, che ricorda alcuni templi mesopotamici detti ziqqurat. Spostiamoci ora verso Alghero per visitare altri due importanti siti archeologici. Sempre sulla S.S. 131 seguiamo i cartelli che portano alla strada per Alghero, la S.S. 291. Procediamo finchè (dopo ca. 20 km) incontriamo il bivio che a destra porta verso Porto Torres e a sinistra porta a Fertilia (la cosiddetta Strada dei Due Mari). Svoltiamo per Fertilia e proseguiamo per ca. 4 km, sino allo svincolo per l'aeroporto: a destra troveremo il cancello che porta alla necropoli di Anghelu Ruju , la più vasta domus de janas della Sardegna. Le tombe (38 per l'esattezza), raggiungono talvolta dimensioni veramente notevoli e presentano spesso decorazioni architettoniche quali cornici, zoccoli, false porte, colonna e corna taurine spesso colorate di rosso, quali rappresentazioni del dio Toro che proteggeva il sonno dei morti. Torniamo alla strada dei Due mari e proseguiamo per Fertilia. Oltrepassiamo la frazione e il bivio per S. Maria La Palma. Andiamo dritti finchè, dopo ca. 4 km, incontriamo il nuraghe Palmavera , estremamente interessante per via della struttura particolare a "doppia torre". Tutt'intorno si sviluppa il villaggio, in cui si evidenzia la capanna delle riunioni, probabile luogo di culto. (A.Z.) (indice) |
Ci addentriamo nella cosiddetta Valle dei Nuraghi, che abbraccia i paesi di Thiesi,
Bonorva, Torralba e in cui, con un po' di attenzione, si possono riconoscere circa
quindici torri nuragiche. Il
nuraghe
più famoso è sicuramente
quello di S. Antine
, chiamato anche "Reggia nuragica di
Torralba" per via delle sue notevoli dimensioni, uno dei più grandi dell'isola.
E' costituito da una torre centrale a tre piani circondata da un imponente bastione
con altre tre torri ai vertici. Tutt'intorno si trova il villaggio di capanne. Vi si arriva, partendo da Sassari, prendendo la S.S. 131 e, superato il bivio per Torralba, imboccando la strada provinciale per Bono. Continuiamo a percorrere la stessa strada, finchè, in prossimità di Bonorva e dopo circa 6 km, incontriamo una strada a destra non asfaltata che conduce alla chiesa di S. Lucia; a ca. 500 metri si trova il complesso di tombe di S. Andrea Priu , circa venti domus de janas fra le quali se ne evidenziano tre per l'aspetto veramente monumentale: la tomba del capo, quella a capanna e la tomba a camera. Infine tornando sulla 131 e proseguendo verso Macomer, troviamo, a soli 300 metri dalla strada, il nuraghe di S. Barbara , uno dei più belli in quanto ha saputo resistere in modo egregio alle ingiurie del tempo. (A.Z.) (indice) |
....(continua)