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ITINERANDO SUB |
Capo Caccia - Punta Giglio - Capo Falcone | ||
Golfo dell'Asinara | ||
Capo Testa - Punta Falcone | ||
Arcipelago della Maddalena | ||
Costa Smeralda - Golfo Aranci | ||
Isole di Tavolara e Molara |
Siamo nella zona del corallo e di splendide grotte. LA GROTTA DEL FALCO, nel promontorio di Punta Giglio, permette di vedere rami di corallo a soli 9 metri, oltre che, dopo uno stretto cunicolo, splendide stalattiti e stalagmiti. Nelle cavità della GROTTA DEL POZZO, situata a 18 metri, si trovano diverse cavità ricche di aragoste, gronchi e cipree. A Capo Caccia, troviamo la GROTTA DELLA MADONNINA, costituita da un antro molto ampio, sulla quale è stata situata una statua ex-voto. La GROTTA DI MEREO è la più spettacolare. E' costituita da un insieme di cavità e cunicoli che si estendono per oltre 300 m., in cui è possibile trovare specie animali di estremo interesse (Poriferi, Policheti, astici, aragoste e Crostacei). Nella CIGLIATA FUORI CAMPO, di fronte a Capo Caccia, Si trovano gorgonie rosse, esemplari di riccio melone e dentici. Verso Capo Falcone sono da segnalare di fronte a Capo Caccia, Si trovano gorgonie rosse, esemplari di riccio melone e dentici. Verso Capo Falcone sono da segnalare LA SECCA DI BUSINCO, dove è possibile vedere numerosi branchi di pesce, in particolare di ricciole; LA CALA DEL BUE MARINO, ricca di giovani aragoste; il ricca di giovani aragoste; il GIARDINO ricco di cernie, murene, pastenule. Nei pressi della Punta di Capo Falcone troviamo la CALA DEL RELITTO, che va da 7 a 29 m. ed è caratterizzata dai resti di un relitto di epoca romana, con numerosi frammenti di anfore. (A.Z.) che va da 7 a 29 m. ed è caratterizzata dai resti di un relitto di epoca romana, con numerosi frammenti di anfore. (A.Z.) (indice) |
Nella zona di Platamona troviamo le SECCHE, che si estendono per circa 7 km ad una distanza dalla spiaggia di 150 metri. Il fondale, sabbioso, è di c.a. 7 metri , ma con la bassa marea arriva a coincidere con il livello del mare. E' possibile distinguere diverse specie di alghe, bivalvi e poriferi. Verso est troviamo invece le che si estendono per circa 7 km ad una distanza dalla spiaggia di 150 metri. Il fondale, sabbioso, è di c.a. 7 metri , ma con la bassa marea arriva a coincidere con il livello del mare. E' possibile distinguere diverse specie di alghe, bivalvi e poriferi. Verso est troviamo invece le SECCHE DI CASTELSARDO, a circa 6 miglia dalla costa e a 70-80 m. di profondità. La secca, di natura rocciosa, è ricca di specie diverse di ittiofauna. (A.Z.) (indice) |
Nei fondali di Capo Testa è possibile ammirare splendide scogliere di granito, ricche di anfratti e insenature. Si trovano facilmente colonie di gorgonie, ma anche di corallo rosso e nero. Verso S. Teresa si può effettuare un'immersione a 40 m. di profondità a MONTE REGALO, dove cresce il corallo rosso. Passata Punta Falcone, troviamo il RELITTO DELLA MARMORATA, il quale albero affiora dalla superficie. Si tratta di una facile e divertente immersione in quanto il cargo, affondato nel 1978, ha eliche a soli 21 m. di profondità. (A.Z.) (indice) |
Tra Spargi e Budelli si trovano le zone più ricche di gorgonie, che si incontrano già a 11 m. di profondità, ma anche di corvine. E' da segnalare, a nord est di Caprera, la MESA DEL CERVO, una grotta che ha l'ingresso a -12 m. e l'uscita a -6, in cui si trova un ambiente corallifero. A una grotta che ha l'ingresso a -12 m. e l'uscita a -6, in cui si trova un ambiente corallifero. A CALA DEGLI INGLESI, a ovest di Caprera, troviamo corvine e aragoste. (A.Z.) (indice) |
ono da segnalare: la SECCA DELLO SCORFANO, tra Mortorio e Romazzino, con cappello a -27m e fondale a -44, dove sono presenti cernie, trigoni, aragoste e dentici; la GROTTA DEL SIFONE, sulle cui pareti troviamo cicale, aragostine, gamberi. (A.Z.) (indice) |
Isole di Tavolara e Molara |
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In questa zona il paesaggio cambia notevolmente, in quanto e costituito da lunghi tratti di spiagge bianche, intervallate da promontori rocciosi di granito. Di fronte alla spiaggia della Cinta, ad un paio di miglia, ci sono le SECCHE DI SAN TEODODO, con fondale sabbioso, ma da cui emergono (a -27 m.) piani rocciosi; si trovano orate, cernie e ricciole. (A.Z.) (indice) |