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STORIA

 

Da dove venivano i primi abitanti della Sardegna è difficile dirlo. Gli studi più attendibili fanno risalire le prime tracce di civiltà Neolitica al 2000 a.C..
Tracce del più antico periodo Paleolitico le troviamo soprattutto nel centro-nord con graffiti rupestri nella Grotta Verde di Alghero e la famosa Venere di Macomer. A Ozieri, e per l'esattezza a San Michele, troviamo una delle culture più antiche, quella delle Domus De Janas ovvero case delle fate che poi in realtà sono delle tombe scavate nella roccia. Anche la Cultura di Arzachena, che prende il nome dalla località dei principali ritrovamenti, è di notevole importanza per i suoi numerosi reperti. Inoltre, sempre ad Arzachena, troviamo moltissimi insediamenti nuragici.
Con la Cultura di Bonnannaro si va formando il fenomeno dell'architettura nuragica. Tutt'oggi è difficile dire cosa fossero e a cosa servissero i Nuraghi e ancor meno che popolo era quello che l' abitava. Alcune teorie li vedevano come fortezze, altre ancora come templi intorno ai quali sorgevano villaggi prevalentemente fatti di capanne, in ogni caso erano edifici di enorme importanza per la collettività.

BRONZETTO

Gli uomini che li costruirono andavano incontro a enormi fatiche e non pochi problemi visto che i Nuraghi sono interamente fatti con grossi blocchi di granito posti uno sull'altro. La forma era a tronco di cono, non veniva usata né calce né altro e l'incredibile è che hanno retto per migliaia di anni.
La civiltà Nuragica va dall'ottavo al sesto secolo a.C., il suo massimo splendore con villaggi che sorgevano e prosperavano intorno ai Nuraghi e di conseguenza crebbe il commercio e i contatti con il resto del Mediterraneo.
Le guerre con i Fenici, poi con i Cartaginesi ed infine con i Romani determinarono la fine della Sardegna Nuragica iniziando così il periodo della Sardegna Romana. Il popolo sardo nonostante le invasioni dei Fenici, Cartaginesi, Romani, Barbari, Arabi, Spagnoli, Inglesi ha sempre combattuto fieramente e spesso respinto gli invasori.
BRONZETTO Ancora oggi tracce delle conquiste sono visibili, nei nomi, nei luoghi, nella lingua e nelle città; per esempio un ponte romano ancora in uso lo si trova a Porto Torres.
Nel V secolo d.C., la caduta dell'Impero Romano lasciò il posto ai vandali che restarono fino al VI secolo, poi fu la volta della dominazione Bizantina. La Sardegna ebbe anche due tentativi di dominazione, da parte dei Goti e dei Longobardi ed inoltre la costante minaccia dei Saraceni ma furono tutti respinti dal popolo Sardo e dai suoi condottieri.
Da allora l'isola ebbe un graduale distacco da Bisanzio ed un lungo periodo di crescita politico-economica e civile. Si crearono quattro regni o giudicati (perché il Re era detto giudice) quello di Cagliari, di Torres, di Arborea e di Gallura. Nel XIV secolo fu fatta la "Carta de Logu" una raccolta di leggi ed anche uno dei primissimi esempi di "Limba Sarda". Fu in questo periodo che si estese l'influenza Genovese e Pisana, che non fu un vero e proprio dominio ma un'influenza politico-economica su basi commerciali e di accordo reciproco.
Non mancarono contrasti interni fra sardi e sulla base giuridica delle "donazioni" antiche, Carlo Magno donò l'isola al papato che ne concesse regnante Bonifacio VIII e l'investitura al Re Aragonese Giacomo II.
Fu nel XV che gli Spagnoli conquistarono la Sardegna con guerre e ribellioni che durarono fino al 1478.Il feudalesimo (quindi tasse e nuovi ed ingiusti privilegi) pose fine al periodo di progresso e di conseguenza uno di oppressione e paralisi. Nel 1718 l'isola venne assegnata, dagli Inglesi, a Vittorio Amedeo II di Savoia. Re Carlo Emanuele III si dedicò molto alla Sardegna, realizzando una serie di riforme politico amministrative buone anche per i sardi. Quando gli eserciti della Repubblica Francese conquistarono il Piemonte i Savoia trovarono ospitalità in Sardegna e nel popolo sardo che gli restò fedele anche quando ci fu il tentativo di invasione da parte dei Francesi. Sotto Carlo Felice fu varato il codice di leggi civili e criminali per la Sardegna e sotto Carlo Alberto l'altra grande riforma, l'abolizione del Feudalesimo.
Nel 1830, con l'abolizione dei feudi e mancando la figura del Re, che anche se aveva potere sui feudatari non permetteva il crearsi del vero e proprio latifondo privato, fu creata in Sardegna la "proprietà privata" e al grido di "tancate", rizzate le "tancas", i recinti, quei muretti di pietra, detti muretti a secco, che ancora oggi si vedono nelle campagne, chiunque poteva diventare proprietario di un pezzo di terreno ma solo i più ricchi avevano la possibilità di pagare grosse somme ai manovali per recintare grossi appezzamenti.
Nasce così il latifondo.
Nella prima guerra mondiale i Sardi crearono la leggendaria Brigata Sassari meritando medaglie d'oro e l'ordine militare dei Savoia. Nella seconda guerra mondiale invece ospitò diverse basi militari subendo così numerosi bombardamenti come quello che, nel 1943, distrusse quasi del tutto la città di Cagliari. Alla fine della guerra, nel 1948, la Sardegna fu definita regione a Statuto Speciale e fu debellata la malaria.

 (GianLuca Buraggi)

Acquedotto romano - Olbia
Acquedotto romano
Cabu Abas (Olbia)

Alcuni reperti di Olbia
Pozzo sacro di Sa Testa - Olbia
Pozzo sacro - (Olbia)

Tombe dei giganti
Fattoria dell'antica Roma - Olbia
Fattoria Romana - (Olbia)

TABELLA STORICA

500.000 a.c. Età della Pietra Antica Paleolitico Inferiore
100.000 a.c. Età della Pietra Antica Paleolitico Medio
35.000 a.c. Età della Pietra Antica Paleolitico Superiore
10.000 a.c. Mesolitico
6.000 a.c. Età della Pietra Nuova Neolitico Antico
4.000 a.c. Età della Pietra Nuova Neolitico Medio
3.500 a.c. Età della Pietra Nuova Neolitico Recente
2.700 a.c. Età del Rame Enelitico Iniziale
2.500 a.c. Età del Rame Enelitico Evoluto
2.000 a.c. Età del Rame Enelitico Finale
1.800 a.c. Civiltà Nuragica Età del bronzo - Antico
1.600 a.c. Civiltà Nuragica Età del bronzo - Medio
1.300 a.c. Civiltà Nuragica Età del bronzo - Recente
900 a.c. Età del Ferro
fine VI secolo 238 a.c. Età Punica
238 a.c. 456 d.c. Età Romana
456 d.c. 534 d.c. Periodo Vandalico
534 d.c. IX secolo d.c. Età Bizantina
IX secolo d.c. XIII secolo d.c. Età Giudicale e Comunale
1.323 d.c. 1.479 d.c. Età Aragonese
1.479 d.c. 1.720 d.c. Età Spagnola
1.720 d.c. 1.847 d.c. Dominio Piemontese

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