SATELLITI SPIA
OCCHI SUL PIANETA
Satelliti spia e di avvistamento
Luso dei satelliti per scopi militari
venne ipotizzato dagli Americani e dai Sovietici ancor prima che
nascesse lastronautica. Non si rivela alcun segreto quando
si afferma che gran parte dellattività spaziale trovò un
impulso notevole dalle necessità militari.
Ancora oggi luso dello spazio per questo
fine avviene per mezzo di vari tipi di satelliti, classificati in
base al lavoro che essi svolgono. Dato il loro obiettivo, i
satelliti spia e quelli di avvistamento furono i primi a essere
costruiti. Definiti con maggiore precisione "satelliti da
ricognizione" i primi e "satelliti di preallarme"
i secondi, il loro uso e la messa in orbita venne ipotizzata
dagli Americani addirittura in tempi precedenti al lancio dello
Sputnik, il primo satellite artificiale sovietico.
Il primo invio nello spazio tuttavia, avvenne
il 28 febbraio 1959.
Il satellite di ricognizione si chiamava
Discoverer 1 e partì dalla base di lancio di Vandenberg,
raggiungendo la propria orbita tra i 163 e i 968 km
daltezza.
A questo lancio ne seguirono numerosi altri,
allinterno di un primo programma che terminò il 27
febbraio 1962 con il 38° lancio.
Questi satelliti venivano portati in orbita da
razzi di diverso tipo in rapporto al loro peso: si utilizzarono,
infatti, vettori Thor, Atlas e Titan.
Il satellite Discoverer, in realtà, può
essere definito più propriamente "razzo-satellite", in
quanto si trattava di un cilindro lungo ben 6 metri e largo uno e
mezzo, dotato di un razzo che gli permetteva di muoversi nello
spazio su lunghe distanze.
Una volta portata a termine la missione di
ricognizione, dal razzo-satellite chiamato Agena si staccava una
capsula al cui interno vi erano stivate le fotografie riprese, la
quale faceva ritorno a Terra.
Il 25 febbraio 1960 partì invece il primo
satellite di preallarme, lAgena-Midas, che avrebbe dovuto
rilevare il lancio di missili nemici grazie a sensori
allinfrarosso. Nonostante alcuni insuccessi, i satelliti
Midas aprirono la strada agli IMEWS (Integrated Missile Early
Satellite), più sofisticati, con i quali venne presto raggiunto
lo scopo prefisso. Questi partirono da Cape Canaveral con razzi
vettori Titan 3C. Tornando ai razzi-satelliti Agena, va ricordato
che grazie ai più che soddisfacenti risultati anche per portare
nello spazio altri tipi di carichi militari.
Tra essi non si può non menzionare il Midas,
la cui sigla sta per Missile Defence Alarm System. Era un
satellite pensato per scoprire in anticipo il lancio di missili
nemici: fu inviato nello spazio il 31 gennaio 1961 e posto su di
un orbita attorno ai 500 km daltezza.
Unimportante passo avanti nel captare
immagini della Terra dallo spazio venne fatto con i satelliti
Samos a bordo dei quali uno scanner leggeva, per mezzo di un
fascio di elettroni, le fotografie riprese e sviluppate a bordo
del satellite. I dati venivano poi inviati a Terra, dove il
segnale ricevuto era successivamente riconvertito in immagine.
Questa innovazione venne poi applicata alle
sonde Lunar Orbiter, che realizzarono così le prime fotografie
ravvicinate della Luna ottenute dalla NASA. I Sovietici non
stavano a guardare: il loro primo satellite da ricognizione
partì il 26 aprile 1962: era il Cosmos-4.
In realtà si trattava di una capsula simile
alla Vostok, che aveva portato il primo uomo nello spazio, Jurij
Gagarin, modificata per riprendere immagini fotografiche e poter
essere recuperata a Terra qualche giorno dopo con il prezioso
materiale.
A partire dal 1966 i satelliti portarono a
bordo macchine fotografiche in grado di riprendere la Terra con
lunghezze donda diverse, così da ottenere immagini molto
più dettagliate.
I Sovietici continuarono anchessi
lopera di ricognizione terrestre, nel 1968 inviarono nello
spazio un satellite Vostok al cui interno era collocata una
cinepresa, che per la prima volta realizzò un film del nostro
pianeta.
Un altro primato da questi raggiunto,
riguardava la possibilità di manovrare la capsula in orbita
tramite comandi inviati direttamente da Terra.
Il 15 giugno 1971 partì da Vandenberg il Big
Bird-1 (USA) che, raggiungeva unorbita compresa tra i 184 e
i 300 km, diede il via ad una nuova generazione di satelliti
spia. Il satellite, conosciuto anche come LASP (Piattaforma di
Sorveglianza a Bassa Quota) era infatti grande più del doppio
rispetto al suo predecessore e pote' rimanere in orbita per circa
cinque mesi, esattamente cinque volte più a lungo rispetto ai
precedenti satelliti. A questo nuovo "occhio-spaziale"
venne richiesta la capacità di osservare normalmente oggetti
grandi 50 cm, anche se talvolta si arrivò a distinguere corpi di
soli 15 cm.
Satelliti che fanno ricorso a strumenti
digitali per captare ed elaborare le immagini videro la loro
nascita con la partenza dellKH-11, che avvenne il 19
dicembre del 1976. Attualmente, i satelliti sono in grado di
distinguere oggetti anche di pochi centimetri.
Con unExecutive Order del 25
febbraio 1995, firmato dal presidente degli Stati Uniti Clinton,
migliaia di fotografie scattate negli ultimi decenni sono state
svincolate dal segreto militare e rese note al pubblico.
Grazie alla loro precisione possono ora essere
utilizzate dai ricercatori per studiare i cambiamenti del suolo
verificatisi nellarco di circa 40 anni.
Tra gli ultimi satelliti di preallarme lanciati
nello spazio, lMSX (Midcourse Space Experiment) offre il
massimo delle prestazioni. Partito il 24 aprile 1996 con un razzo
Delta II, il satellite è stato posto a unaltezza di circa
900 km e avrà una vita operativa calcolata attorno ai 4 anni.
Con un telescopio allinfrarosso a bordo, il satellite sarà
in grado di individuare eventuali missili nemici e darne
immediato allarme. Questo satellite, tuttavia servirà anche per
degli scopi scientifici, in quanto alcuni strumenti di bordo
serviranno per lo studio dellozono, dellanidride
carbonica e delle caratteristiche generali dellatmosfera.
Dal canto loro i Sovietici negli anni Settanta sostituirono la
Vostok con la navicella Sojuz, che, rispetto alla precedente,
risultò essere molto più maneggevole.
Va sottolineato che da parte dellUnione
Sovietica un grande lavoro di ricognizione è stato portato
avanti dalle stazioni spaziali, prima con le Saljut, poi con la
Stazione MIR, un intensa attività, oggi continuata con la
Russia.
Satelliti per la sorveglianza
nucleare e per lascolto elettronico
In piena guerra fredda, tra il 1963 e il 1970,
gli Americani inviarono nello spazio due generazioni di satelliti
chiamati "Vela", con lo scopo di verificare il rispetto
del trattato per la parziale messa al bando dei test nucleari.
Questo trattato venne firmato dagli USA, dallURSS e dalla
Gran Bretagna nel 1963. Altri satelliti lanciati dagli Americani
a partire dal 1972 sono i FERRET che hanno lo scopo di captare le
comunicazioni radio tra i vari mezzi militari che si muovono
sulla Terra.
Satelliti killer
Vengono così denominati i satelliti progettati
per distruggere altri satelliti. Furono soprattutto i Sovietici a
interessarsi a questo tipo di oggetti e iniziarono a
sperimentarli dal 1967. Si trattava di satelliti che, una volta
partiti da basi spaziali ben definite, raggiungono lorbita
terrestre e qui, dopo un paio di rivoluzioni attorno alla Terra,
si avvicinano al satellite da distruggere ed esplodono,
eliminando lobiettivo. Gli Americani invece hanno sempre
preferito sperimentare dei razzi che, portati ad alta quota da
aerei F-15, vengono lanciati direttamente verso loggetto da
eliminare. Questultimo viene distrutto per il semplice
impatto di una piccola testata presente allinterno
dellogiva del missile.
Oltre alle grandi potenze, anche altre nazioni
hanno inviato e inviano nello spazio dei satelliti spia, molti
dei quali per usi sia militari che civili.
Militari e civili insieme per
ridurre i costi
Per limitare i costi militari che negli anni
Sessanta e Settanta avevano raggiunto cifre iperboliche,
soprattutto nel campo spaziale, lamministrazione Clinton da
deciso di compiere dei passi i avanti nel far sì che alcuni
satelliti militari possano avere usi anche di tipo civile,
facendo così risparmiare ai contribuenti americani circa 300
milioni di dollari allanno dal 1999. Attualmente, per
esempio, vi sono quattro satelliti americani in orbita polare
utilizzati per raccogliere informazioni di tipo metereologico,
climatico e ambientale. In futuro sono previsti altri tre
satelliti che potranno essere utilizzati sia dai civili che dai
militari. Il primo dovrebbe essere lanciato nel 2006.
By
Dr Coco