ARCOBALENO
Un tempo
si diceva che alla fine dell'arcobaleno c'era un tesoro, io non
l'ho mai trovato!
L'arcobaleno si forma
notoriamente dopo che ha smesso di piovere, cioè quando c'e
umidità nell'aria e dopo che si è liberato il cielo, infatti i
requisiti primari per poter vedere l'arcobaleno sono: i raggi
solari e le goccioline di acqua che stanno nell'aria.
L'arcobaleno non è altro che un effetto ottico (come le aurore
boreali e i miraggi), anzi la somma di tre effetti ottici: la
dispersione, la rifrazione e la riflessine.
LA DISPERSIONE delle
onde elettromagnetiche: la luce che noi vediamo non è altro che
una somma di onde elettromagnetiche di lunghezze d'onda che vanno
da 10-6,7 a 10-6,4
metri, queste quando entrano in contatto con un materiale (es.
vetro, acqua) viaggiano con una velocità leggermente differente
quindi si dividono formando una striscia di colori variopinta
(effetto del prisma con la luce).
LA RIFRAZIONE delle
onde: le onde quando entrano in un materiale deviano la loro
traiettoria perchè incontrando un materiale meno o più
"resistente" al loro passaggio viaggiano con velocià
differente (ecco perchè quando immergiamo un cucchiano dentro
l'acqua ci sembra spezzato).
LA RIFLESSIONE delle
onde: le onde quando incontrano un materiale vengono ritrasmesse
parzialmente (un ogetto è verde perchè assorbe tutti i colori
tranne che il verde) o totalmente (specchio).
Quindi i passaggi
per la creazione di un arcobaleno sono:
i raggi
entrano dentro una gocciolina d'acqua ed avviene sia la
dispersione che la rifrazione
i raggi
percorrono la goccia e vengono parzialmente riflessi al bordo
della goccia
i raggi
riflessi dentro la goccia arrivano alla fine della goccia e
vengono ancora rifratti
Vedi figura 1.
Figura 1
Vi è mai capitato di
vedere un doppio arcobaleno? a me si! Il secondo arcobaleno si
crea perchè la luce può fare anche un diverso percorso, vedi
figura 2.
Figura 2