SOGNI DI BUNKER HILL

TORNA ALL'ELENCO DELLE OPEREGiovane e bellicoso figlio di immigrati italiani, Arturo Bandini è uno scrittore a caccia di lavoro e di fama a Hollywood. Il racconto appena pubblicato sulla rivista "American Phoenix" gli vale l'attenzione di un noto e sordido agente letterario, Gustave Du MOnt, che gli affida la revisione di un orribile racconto della ricca e gloriosamente bella ("c'era così tanto da vedere in lei") Jennifer Lovelace. Sbugiardato di fronte a lei dallo stesso Du Mont per aver stravolto il racconto, Bandini si licenzia, e tena maldestramente di sedurre Jennifer in occasione di una gita al mare, sicché tutto va a rotoli. Bandini scritturato da un ricco produttore dellla Columbia, Harry Schindler, da cui riceve un sacco di soldi senza dover scrivere una sola parola. Bandini vorrebbe esere un vero scrittore, ma in pratica viene pagato per non scrivere una sola parola. Per di più, l'ambiente di Hollywood si mostra ben più infido e vacuo di quanto non potesse immaginare: perfino l'incontro con il veneratissimo Sinclair Lewis, si trasforma in un piccolo disastro a causa del sussiego dell grande scrittore. Come reagisce Arrturo a tutto questo? Nel solo modo possibile a un personaggio della sua natura: con continui viaggi, fughe, amicizie improvvise e asslute seguite poiu da altrettanto clamorose rotture, o corteggiando la segretaria di Schindler, o una spogliarellista, o la padrona dell'albergo di Bunker HIll dove è alloggiato ("Andai in tram in cima a Bunker Hill, e guardai da lontano l'albergo. Era magico, come un castello in un libro di favole"), tutte dotate di sederi degni di Rubens, o da campionato del mondo...

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