Inti Wasi (Casa del Sole)

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Taripay Pacha: la nuova età dell'oro
di Massimo Frera
(estratto dalla prefazione del libro "Runa simi, racconti e leggende del popolo Inca", Stampa alternativa, 2003)
 

Il sacerdozio andino è strutturato intorno al mito di Inkari (il re inka) che prevede una concezione ciclica della storia, culminante nel ritorno dell'Inka, inteso come incarnazione della totalità delle potenzialità umane. Questa visione ciclica unita alla ricerca di un contatto diretto con il divino, permise l'incontro con i Francescani, già in contatto con gli indigeni dal XVI secolo, che riconobbero la validità dello spirito religioso peruviano e ne difesero la continuità.

Il "Taripay Pacha" o "era del nuovo incontro e della pienezza umana" è l'ultima fase del presente ciclo storico. L'inizio di questa fase è collocato nel primo decennio del corrente milennio.

Dei sette livelli sacerdotali attualmente riconosciuti sulle Ande, gli ultimi tre sono intimamente connessi all'avvento di questa terza era. Il sacerdote di quarto livello Don Benito Qoriwaman riferì sul finire del secolo scorso che in questa terza epoca vi sarà una nuova iniziazione (Mosoq Karpay) impartita direttamente da Dio a chi ne sarà degno. Il portatore di tale investitura sarà il Colibrì Reale, considerato l'unico animale in grado di raggiungere il centro dell'Hanaq Pacha, il mondo superiore e celeste.

Lo studioso Jorge Flores dopo averne accuratamente studiato l'etimologia ha provato che il termine 'Inka' deriva dal più antico 'Enqa', parola con cui si vuole trasmettere una qualità spirituale, ovvero "la capacità di concentrare in sé l'energia vitale per poi ridistribuirla". Perché l'Inka torni a manifestarsi tutte le comunità andine sono ancora oggi impegnate in un quotidiano contatto con il divino attraverso pratiche sacre, come quella dell'offerta rituale (despacho), alle quali si può assistere in tutta la zona andina.

 

 

Inka Riy
di Hernàn Huarache Mamani
sacerdote e curandero andino
 
In questi anni la Terra sta entrando in un nuovo campo d'energia che provocherà un rinascimento spirituale nell'uomo: la sua vibrazione aumenterà e con quella si amplificherà la sua capacità ricettiva. Questo aumento di vibrazioni gli permetterà di adoperare di nuovo alcuni sensi ora non utilizzati.

Nel passaggio dall'una all'altra èra l'uomo vivrà un Pachacutiy: una crisi. Il Pachacutiy è il cambiamento, può manifestarsi come miglioramento o come peggioramento oppure come lo sconvolgimento totale…distrugge per creare un'altra cosa.

E' un mutamento ciclico che l'uomo vive, ed è in relazione con l'attività delle macchie solari, che influenzano i pensieri e gli atteggiamenti dell'uomo. Il ciclo è parte di un èra e ogni nuova èra è il prodotto di una nuova configurazione cosmica, che influisce sulla terra e sugli esseri umani. Il passaggio da un ciclo all'altro a volte è doloroso, ma necessario per la nostra evoluzione. Di tutte le vecchie strutture che l'uomo ha concepito, alcune crollano, altre si trasformano e altre ancora rimangono.

Le grandi ere sono suddivise in periodi di oscurità e di luce. In ognuno di questi periodi, vi sono cicli di trasformazione della durata di 500 anni. In questi anni, si produrrà un Hatun Pachacutiy, un cambio di era e di ciclo, un evento straordinario, in quanto si verifica solo ogni 12.000 anni e solo due volte durante la Grande Era, di 24.000 anni. Ora stiamo per uscire da un periodo di oscurità, per entrare in un periodo di luce. Questo periodo di buio, che ora sta morendo, ai suoi inizi ci ha portato a costruire una struttura di valori fondati sulla sopraffazione: imperi nati con la violenza e la guerra, lo sfruttamento di pochi uomini nei confronti di molti altri, ridotti in schiavitù. Gli imperi nati per potere e denaro, con l'uso della violenza, del terrorismo e della morte, hanno fatto nascere una civiltà che è cresciuta, si è sviluppata, ma che poi dovrà morire. E' la legge della natura. Ogni era è come un cerchio, al quale farà seguito un altro cerchio, ma Pachacutiy è una particella di quel cerchio, e segna l'inizio e la fine di un ciclo cosmico nel tempo e nello spazio. Il passaggio dalla luce al buio si manifesta attraverso segnali cosmici: passaggi di comete, congiunzioni di pianeti ed eclissi, che influenzano la terra in svariati modi. Per capirlo è necessario conoscere il linguaggio della Natura.

Entrando nella nuova era, saremo attori e testimoni della completa trasformazione del mondo. L'uomo entrerà in una tappa ulteriore della sua vita, per andare a cercare l'unità, la pace, l'armonia, per riuscire a raggiungere lo scopo della propria presenza su questo pianeta e garantire l'esistenza stessa di tutti gli esseri viventi. In questa nuova era, l'uomo cercherà di eliminare le barriere che si oppongono al processo di unificazione. Scompariranno tutte, da quelle geografiche a quelle culturali. L'uomo andrà a cercare la giusta comprensione dell'universo esterno e, cosa ancora più importante, del proprio universo interno. Cercherà poi di armonizzarli. Questo processo lo condurrà alla comprensione dello spirito sacro. A quel punto, l'uomo sarà fratello di ogni uomo, degli animali e delle piante e figlio amoroso della Madre Terra. Questa era sarà chaimata INKA RIY era di illuminazione, di verità, di amore e di armonia tra il figlio e la madre.

Appariranno nuove terre che formeranno il sesto continente tra quelli esistenti. Sarà un' apparizione importante per l'uomo, perché il sei, è il numero dell'uomo. La nascita di questi territori provocherà delle trasformazioni geologiche e climatiche nelle altre terre, senza però comportarne la distruzione. C'è un solo elemento che potrebbe condurre alla distruzione dell'umanità e della Terra: l'egoismo degli uomini. Per questo è necessario cambiare le attuali strutture culturali. Se questo non avverrà, gli attuali terrestri entreranno in conflitto con la nuova razza dell'arcobaleno. La generazione del popolo dell'arcobaleno verrà al mondo dotata di facoltà molto evolute e con sentimenti di grande amore per la Terra. La razza della prossima sesta terra sarà formata non solo da chi stà nascendo adesso, ma anche dai figli, che furono sempre rispettosi della Terra e che capirono che la vita dell'uomo non è soltanto sua, ma è intimamaente connessa alla vita degli altri esseri viventi.

Stiamo vivendo questo cambiamento; il Pachacutiy è già cominciato e andrà avanti fino al 2013. Il periodo più critico avrà inizio nel 1996, quando la trasformazione sarà più percettibile. Se non ci diamo da fare per frenare la distruzione del pianeta, si prevede che acqua e fuoco, sotto forma di alluvioni, eruzioni e terremoti, provocheranno movimenti convulsivi del globo ed enormi fenomeni sismici causeranno danni considerevoli nelle città.

 

 

La nuova età dell'oro
di Hernàn Huarache Mamani
sacerdote e curandero andino
(tratto dal libro "Negli occhi dello sciamano", Edizione Piemme, 1998)
 
... "questa nuova era è forse l'età dell'acquario come dicono i nordici?"

... "Non è importante il nome ma l'esperienza…il futuro dei popoli della terra è in relazione con il cambiamento legato all'influenza del Sole, alle variazioni dell'anno solare e al cambio delle stagioni nelle diverse regioni del mondo. Il Sole è il cuore del nostro sistema ed è lui che dirige i passi avanti e indietro dell'umanità. L'uomo moderno non si rende conto di quanta influenza abbia il sole per la nostra vita: esso non ci dà solo luce e calore, ma è fonte e guida della nostra evoluzione".

Dal dialogo tra Hernàn Huarache Mamani e la sua guida spirituale.

 

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