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Spunti di riflessione: terra
 
La Cei approva la nuova traduzione della Bibbia
di Luigi Accattoli
(Corriere della Sera, 25 marzo 2004)
 

«Ti saluto, o piena di grazia» diventa «rallègrati, piena di grazia» ed è forse un cambiamento minimo, che però sfiora la popolarissima preghiera dell' «Ave Maria». Ma altre volte cambia addirittura il senso di versetti famosi: «La luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta» diventa «ma le tenebre non l'hanno sopraffatta». La nuova traduzione della Bibbia - approvata dall'assemblea della Cei nel 2002 e destinata a sostituire quella del 1974 - dovrebbe arrivare in libreria per la fine dell'anno. I cambiamenti sono tanti, ma meno di quanti ne proponevano gli studiosi. In più casi i vescovi hanno trattenuto gli esperti, allo scopo di non ferire l'orecchio abituato a formulazioni che magari resistevano da secoli. Cambieranno quasi tutti i titoli delle parabole: il «Figlio prodigo» diventa il «Padre misericordioso». La «Parabola del povero Lazzaro e del ricco epulone» suonerà come «la parabola del ricco e del povero». Alle volte, la novità sarà un recupero di formulazioni tradizionali che erano state abbandonate nel 1974: Giuseppe (in Matteo) e Gesù (in Marco) tornano a essere definiti «falegnami», invece che «carpentieri». A spiegare le scelte degli studiosi - che hanno lavorato al nuovo testo per quasi vent'anni - arriva ora un volume scritto dal giornalista di Avvenire Roberto Beretta, in collaborazione con il biblista Antonio Pitta, che insegna a Napoli, alla Facoltà teologica dell'Italia meridionale. Lo pubblica l'editore Piemme, con il titolo Come cambia la Bibbia. Leggeremo «Adamo conobbe Eva» e non più «Adamo si unì a Eva»: la nuova traduzione sottolinea come l'unione della prima coppia fosse non solo fisica, ma totale, comportando una conoscenza di tutta la persona. La sposa del Cantico dei cantici si fa più audace: «Attirami dietro a te» diventa «trascinami con te». Sempre sulla sua bocca troveremo «il mio amato è mio e io sono sua», invece dell' attuale «il mio diletto è per me e io per lui». In Matteo la «corona di spine» diventa «corona di rami spinosi». I «due ladroni» di Luca, con i quali viene crocifisso Gesù, diventano i «due banditi». I comandamenti saranno declinati al futuro: «Non uccidere» diventerà «non ucciderai» e così tutti gli altri, «non dirai falsa testimonianza», «non ruberai». La nuova traduzione segnala che i comandamenti non sono obblighi esterni, ma un' interpretazione di quanto è già iscritto nel cuore dell'uomo. Due cambiamenti ci saranno anche nel Padre nostro: «Non ci indurre in tentazione» diventerà «non abbandonarci alla tentazione» e «liberaci dal male» sarà «liberaci dal Male». L'introduzione della maiuscola vuole personificare comunque il «male», non avendo gradito i vescovi che diventasse - come proponevano gli esperti - «il Maligno». I «miracoli» a volte diventano «prodigi» e più spesso «segni». Il comando di Gesù a Pietro «lontano da me, Satana!» (in latino: «Vade retro Satana»), che è nel Vangelo di Marco, diventa «va' dietro a me, Satana!»: cioè «convertiti e seguimi», invece di distogliermi da ciò che devo fare (Pietro voleva convincere Gesù a non rischiare la vita con la sua predicazione).

 
VECCHIA VERSIONE
 
NUOVA VERSIONE
La Bibbia come è stata letta fino a oggi   La Bibbia come sarà letta domani
1) Adamo si unì a Eva sua moglie (Genesi 4,1)   1) Adamo conobbe Eva
2) ...la colomba... aveva nel becco un ramoscello di ulivo (Genesi 8,11)   2) ...la colomba... aveva nel becco una tenera foglia d' ulivo
3) Non uccidere... Non rubare... (Esodo 20,2-27)   3) Non ucciderai... Non ruberai...
4) ...o Dio... nella tua grande bontà cancella il mio peccato (Salmo 51)   4) ...o Dio... nella tua grande misericordia cancella la mia ribellione
5) ...non c'era posto per loro nell'albergo (Luca 2, 7)   5) Per loro non c'era posto nell'alloggio
6) Lungi da me, Satana (Marco 8, 33)   6) Va' dietro a me, Satana!
 
 
I vescovi: l'Ave Maria non sarà modificata
(Corriere della Sera, 27 marzo 2004)
 

Non verrà modificata la preghiera dell' «Ave Maria», la nuova traduzione della Bibbia non arriverà nelle librerie prima del 2006, alcune delle modifiche annunciate dai media non sono esatte: lo afferma il portavoce della Cei, monsignor Claudio Giuliodori, con riferimento alle anticipazioni giornalistiche di alcuni contenuti del volume Come cambia la Bibbia, pubblicato da Piemme. «Non è prevista -ha detto Giuliodori- alcuna modifica della preghiera dell'Ave Maria, non essendo mai stata oggetto di esame da parte di vescovi» . Il volume della Piemme -secondo il portavoce della Cei- non aiuta alla «comprensione del lavoro svolto» e «ingenera confusione sui contenuti e i tempi della nuova versione». Era stato affermato che essa sarebbe apparsa «entro l'anno» e se ne erano date anticipazioni che a volte risultano «non più valide» o che «non sono ancora definitive».

 

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