Inti Wasi (Casa del Sole)

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Spunti di riflessione: terra
 
Gorgone
Gorgóne, in greco Gorgo, Gorgon e Gorgóne (da gorgós, spaventoso). Mitologia greca. Terribile mostro femminile, immaginato dapprima sotto l'aspetto di un essere unico (Omero), poi di tre sorelle (Esiodo), generate dalle divinità marine Forco, o Forcide, e Ceto e denominate rispettivamente Medusa, Steno ed Euriale. Secondo la tradizione più comune avevano artigli e ali di bronzo, occhi fiammeggianti, denti lunghissimi, dai quali sporgeva la lingua, il capo anguicrinito e fornito di zanne di cinghiale, e abitavano ai confini del mondo occidentale presso il regno dei morti e vicino al paese delle Esperidi. Delle tre mostruose sorelle, che rendevano di pietra gli uomini che in esse fissavano lo sguardo, la più potente e malefica era Medusa. Numerose e discordanti le interpretazioni del mito presso gli antichi e i moderni: per alcuni la Gorgone sarebbe stata la stessa Atena, nella sua originaria natura di divinità guerriera con la testa terrificante, o la Luna nelle sue diverse fasi ed effetti apotropaici, per altri una regina o una amazzone vinta da Perseo e, infine, la personificazione di spaventevoli forze della natura, come il cumulo di nubi nella furia di un temporale.
- Iconografia: le tre Gorgoni sono spesso rappresentate in figura intera, ma anche la sola testa appare usata come elemento ornamentale indipendente (vedere gorgoneion). Il tipo iconografico più antico, che ritrova i suoi precedenti in ambiente orientale, è caratterizzato da una bocca fornita di zanne, con la lingua penzolante e i capelli formati da serpenti. Tra le più antiche raffigurazioni sono notevoli quella su una grande anfora protoattica proveniente da Eleusi del vii sec. a.C. e un'altra sul frontone del tempio di Artemide a Corfù (Museo). Al principio del v sec. l'aspetto delle Gorgoni si umanizza in numerose varianti, perdendo l'atteggiamento mostruoso (Medusa Rondanini, Monaco, Antikensammlung).

Gorgone

Figura 1: Gorgone

 

Figura 2: Testa di Gorgone, Dewing 1063, courtesy of the Dewing Greek Numismatic Foundation

Dewing 1063

Collection: Arthur S. Dewing Collection
Material: Silver
Denomination: Stater
Mint: Neapolis, Macedonia Region: Macedonia
Date: ca. 500 B.C. - 480 B.C. Period: Archaic
Issuing Authority:
Actual Weight: 9.75 Die Axis: 0 degrees
 

Figura 3: Malibu 87.AE.22: Interior: symposiasts reclining around gorgoneion
Collection of The J. Paul Getty Museum, Malibu, California

Figura 4: Malibu 87.AE.22: Side A: scene at center
Collection of The J. Paul Getty Museum, Malibu, California

Figura 5: Malibu 87.AE.22: Side A: Herakles and Dionysos
Collection of The J. Paul Getty Museum, Malibu, California

Figura 6: Malibu 87.AE.22: Side B: Herakles and Triton
Collection of The J. Paul Getty Museum, Malibu, California

Malibu 87.AE.22

Collection: Malibu, The J. Paul Getty Museum
Summary: Tondo: Six symposiasts reclining around central tondo of gorgoneion
Side A: Herakles and Dionysos between eyes
Side B: Herakles and Triton between eyes.
Ware: Attic Black Figure Shape: Zone cup
Painter: Manner of the Lysippides Painter Potter: Attributed to Andokides
Context: Athens Region: Attica
Date: ca. 520 B.C. Period: Archaic
Dimensions:

H. to rim 13.6 cm., w. with handles 44.5 cm., d. 36.4 cm.

Primary Citation: Beazley Archive Database Number: 28084
 

Figura 7: Boston 01.8026, Vaso Greco, side A: Athena's shield, Photograph courtesy of the Museum of Fine Arts, Boston

Boston 01.8026

Collection: Museum of Fine Arts, Boston
Summary: Side A: Athena and Poseidon. Side B: Warriors setting out. Under each handle, Dionysos.
Ware: Attic Black Figure Shape: Neck amphora
Painter: Attributed to the Amasis Painter Potter: Signed by Amasis
Context: Said to be from Orvieto Region: Etruria
Date: ca. 530 B.C. - 520 B.C. Period: Archaic
Dimensions:

H 0.258 m D 0.203 m

Primary Citation: ABV, 152.26; Para, 63; Beazley Addenda 1, 19; Beazley Addenda 2, 44 Beazley Archive Database Number: 310453
 
 

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Figure 8: Vaso greco, Achilles and Memnon; Figura 9: particolare di Memnon, Museum of Fine Arts, Boston. Catharine Page Perkins Fund

Boston 97.368

Collection: Museum of Fine Arts, Boston
Summary: Side A: Achilles and Memnon. Side B: Diomedes and Aeneas.
Ware: Attic Red Figure Shape: Calyx krater
Painter: Name vase of the Tyszkiewicz Painter Potter:
Context: From Canino Region:
Date: ca. 490 B.C. - 480 B.C. Period: Late Archaic
Dimensions:

H. 0.452 m., D. 0.513 m.

Primary Citation: ARV2, 290, 1. Beazley Archive Database Number: 202631
 

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Figura 10: Testa di Gorgone, Ancora; Dewing 1275, courtesy of the Dewing Greek Numismatic Foundation

Dewing 1275

Collection: Arthur S. Dewing Collection
Material: Silver
Denomination: Drachm
Mint: Apollonia, Pontic Region: Thrace
Date: ca. 450 B.C. - 400 B.C. Period: Classical
Issuing Authority:
Actual Weight: 3.27 Die Axis: 180 degrees
 

Figura 11: Philadelphia MS553: Overview: handle toward rear, courtesy of The University Museum, University of Pennsylvania

 

Figura 12: Philadelphia MS553: Top panel: gorgoneion, courtesy of The University Museum, University of Pennsylvania

Philadelphia MS553

Collection: University Museum, University of Pennsylvania
Summary: Three friezes. Top: Gorgon's head between sphinxes and a lion. Middle: tripod between a pair of horsemen with panthers and a padded dancer. Bottom: eagle with displayed wings flanked by lions and a grazing stag.
Ware: Corinthian Shape: Alabastron
Painter: Attributed to the Scale Painter Potter:
Context: Excavated at Vulci Region: Etruria
Date: ca. 620 B.C. - 590 B.C. Period: Archaic
Dimensions:

H. 0.359 m., D. 0.178 m.

Primary Citation: Amyx 1988, 150 (A3), 290.
 
 

Figura 13: Tampa 86.51: Overview, Tampa Museum of Art

Figura 14: Tampa 86.51: Overview from above, Tampa Museum of Art

Figura 15: Tampa 86.51: Tondo: gorgoneion, Tampa Museum of Art

Tampa 86.51

Collection: Tampa Museum of Art
Summary: Eye cup. Tondo: gorgoneion.
Ware: Attic Black Figure Shape: Kylix
Painter: Potter:
Context: Said to be from Vulci Region: Etruria
Date: ca. 525 B.C. - 500 B.C. Period: Archaic
Dimensions:

H. 0.10 m.

Primary Citation: Para, 93 Beazley Archive Database Number: 350999
 
 

Figura 16: Boston 13.188: Side A: Hephaistos and Thetis, from Caskey & Beazley, plate XLIV. With permission of the Museum of Fine Arts, Boston

Figura 17: Boston 13.188: Side B: Nike, from Caskey & Beazley, plate XLIV. With permission of the Museum of Fine Arts, Boston

Boston 13.188

Collection: Museum of Fine Arts, Boston
Summary: A: Hephaistos and Thetis. B: Nike.
Ware: Attic Red Figure Shape: Nolan amphora
Painter: Attributed to the Dutuit Painter Potter:
Context: From Suessula Region:
Date: ca. 480 B.C. Period: Late Archaic
Dimensions:
Primary Citation: ARV2, 306, no. 2 Beazley Archive Database Number: 203143

 

 

La Medusa
 

Testa di Medusa - Caravaggio - Firenze - 1570 circa - Galleria degli Uffizi

Figura 18: Testa di Medusa - Caravaggio - Firenze - 1570 circa - Galleria degli Uffizi

 
 

Esterno della Tazza Farnese del III-I secolo a.C.- Museo Nazionale di Napoli

Figura 19: Esterno della Tazza Farnese del III-I secolo a.C.- Museo Nazionale di Napoli

 
Tazza Farnese - E’ un cammeo a due facce in agata. Si tratta di una coppa che presenta la caratteristica di essere incisa a rilievo su entrambe le facce: l’esterna mostra un Gorgonèion (testa di Medusa), l’interna una scena mitologica. Il pezzo si data intorno alla metà del II sec. a.C. e con molte probabilità fu fatta ad Alessandria d’Egitto. Si trova al Museo Nazionale di Napoli (n.inv. 27611). E’ detta “Farnese” dal nome della famiglia cui la tazza pervenne per eredità dalla vedova di Alessandro de’ Medici (1532-37), che sposò in seconde nozze Ottavio Farnese, duca di Parma.
 

Testa di Medusa - Elihu Vedder

Figura 20: Testa di Medusa - Elihu Vedder - San Diego Museum of Art

Head of Medusa
Elihu Vedder

1926:182

1878, USA

Oil on paper attached to canvas

11 1/8 x 12 inches (28.2 x 30.4 cm)

Gift of Elizabeth Johnson

American

 
 

Testa di Medusa - Pistrucci

Figura 21: Testa di Medusa - Pistrucci - Museo della Zecca - Roma

Medusa
Testa di profilo a sinistra, occhi aperti, espressione serena del volto, capelli a riccioli piuttosto corti, aletta sopra l'orecchio dalla quale parte il serpente annodato sotto il mento vicino al collo.
Ø 114 mm
cera bianco rosata su ardesia circolare
Pistrucci dopo il 1844 a Old Windsor, realizzò da questo modello un cammeo in sardonica a tre strati. La lavorazione è molto accurata in particolar modo nei capelli e sul corpo dei serpenti in cui le squame sono rese con accurate incisioni.
Il cammeo, ora conservato a New York in collezione privata, mostra una notevole abilità di lavorazione ma una certa pesantezza nel modellato rispetto alla cera. La massa dei capelli nel cammeo assume maggiore importanza rispetto al volto come nella rappresentazione della Tazza Farnese conservata al Museo Nazionale di Napoli e di un cammeo rinascimentale, ora perduto, di cui Pistrucci conosceva un calco.
 
 

Figura 22: Testa di Medusa - Gemito - The J. Paul Getty Trust

 
Vincenzo Gemito
Italian, Naples, 1911
Parcel-gilt silver
H: 9 1/4 in.
The J. Paul Getty Trust

The sculptor Vincenzo Gemito derived his composition from the famous antique cameo, the Tazza Farnese, but transformed it into an entirely new kind of sculptural object. He revived Renaissance techniques of lost-wax casting to make the relief. Although he concentrated on the face of the two-sided, glistening metallic relief, he textured the back with snakeskin.

 

Figura 23: Testa di Medusa, dettaglio - Gemito - The J. Paul Getty Trust

Vincenzo Gemito signed the work with his last name and dated it 1911.
 
 

Figura 24: Testa di Medusa - Anonimo

 

 

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