Un tragico capovolgimento

traduzione dellarticolo della dr.ssa Hanan Ashrawi.
Gerusalemme, 9 ottobre
UN TRAGICO CAPOVOLGIMENTO:
Il Punto di vista sulla realtà di MADELEINE ALBRIGHT
Della dr.ssa. Hanan Ashrawi Segretario Generale,MIFTAH, Membro del Consiglio Legislativo Palestinese

Nella sua intervista alla NBC del programma "Incontro con la Stampa" (domenica 8 ottobre 2000), il Segretario di Stato Americano Madeleine Albright ha rappresentato il compendio della cieca ostinazione, del vuoto morale, dell'insensibilita' umana, del cinismo politico e dell'ignoranza strategica che ha caratterizzato il modo statunitense di trattare il "processo di pace " arabo-israeliano ed in particolare la Questione Palestinese. Quando le e' stato chiesto il perche' dell'astensione USA alla Risoluzione 1233 del Consiglio di Sicurezza che deplorava la (anonima) "provocazione messa in atto ad Al-Haram Al-Sharif a Gerusalemme il 28 settembre 2000" e che condannava (sempre anonima) "gli atti di violenza, specialmente l'uso eccessivo della forza contro i palestinesi", la Albright assumeva immediatamente una posizione difensiva. Essa era sulla difensiva non sul diluire il testo della risoluzione e sull'eliminazione di ogni riferimento esplicito alla colpevolezza di Israele, non sull'astensione quando invece gli Stati Uniti avrebbero dovuto esprimere un voto affermativo di condanna per la orribile e tragica perdita di vite palestinesi (soprattutto bambini), e neppure sulla passività americana di fronte agli evidenti crimini contro l'umanità che sono stati compiuti da Israele con impunità e arroganza. Piuttosto, la Signora Albright, ha espresso contrizione per non aver posto un VETO su questa esitante, difensiva, ed inadeguata espressione della comunità internazionale su questo riconoscimento minimo dell'umanità e della sofferenza palestinese. Perché? Perchè gli StatiUniti vogliono "salvaguardare" il proprio ruolo di "imparziali mediatori di pace". Per i Palestinesi, si è trattato di un'autentica sorpresa dato che gli Stati Uniti non erano mai stati imparziali o giusti e neppure lontanamente umani nella loro mediazione durante il processo di pace. Data la possibilità di conciliare, seppure modestamente, su tali doppi standards e pregiudizi, gli Stati Uniti hanno,ancora una volta, fallito il test di integrità morale e di umanità. Peggio ancora, la Signora Albright ha dichiarato (e senza mezzi termini) con tono freddo e deliberato che i Palestinesi hanno "messo Israele in stato di assedio". Io ho pensato immediatamente che essa avesse confuso i nomi, e che avesse dato inavvertitamente la versione contraria della realtà.Nel passaggio successivo, tuttavia, e con lastessa impenetrabilità, e con quell'aspetto smaltato, senza espressione, senza emozione, la Signora Albright, ha ripetuto: "Questi lanciatori di pietre palestinesi hanno messo Israele sotto assedio",aggiungendo che l'esercito israeliano si sta solo difendendo. A rischio di annoiare e di ripeterci, è appropriato ricordare alla Signora Albright alcuni fatti fondamentali che possono esserle sfuggiti: E' Israele l'occupante belligerante della Palestina (e non viceversa). I carri armati israeliani ed altri veicoli armati stanno circondando i villaggi palestinesi, i campi e le città (non viceversa). Gli elicotteri Apache israeliani (fatti in America) sparano Lau ed altri missili sui manifestanti e sulle case dei palestinesi (e non viceversa). E' Israele che ha confiscato la terra palestinese ed ha importato coloni ebrei per stabilire insediamenti illegali ed armati nel cuore del territorio palestinese (e non viceversa). Sono Israeliani quei coloni violenti che in Cisgiordania stanno terrorizzando i palestinesi nelle loro stesse case (e non viceversa). Le case che sono state demolite per mano degli israeliani sono palestinesi (e non viceversa). I soldati armati e le Forze Speciali ai punti di controllo per tutta la Palestina sono Israeliani (e non viceversa). Le centinaia di civili uccisi e le migliaia di feriti sono tutti palestinesi a cui hanno sparato le truppe di occupazione israeliane (e non viceversa). E' Israele che ha chiuso l'aeroporto palestinese di Gaza impedendo che urgenti forniture medicinali raggiungano la Palestina (e non viceversa). I punti di attraversamento da e per la Palestina come pure le entrate e le uscite da e per tutte le zone palestinesi abitate, sono presidiate e controllate da soldati israeliani che hanno impedito completamente ogni libertà di movimento (e non viceversa). Per riaffermare ancora una volta ciò che è ovvio, Signora Albright, Israele sta commettendo atrocità contro i palestinesi con totale impunità, ed ancora lei dichiara "Israele è assediato". Per aggiungere insulto all'ingiuria, lei ammonisce la leadership Palestinese perché non ordina al suo popolo di "fermare la violenza", come se fosse totalmente dimentica del fatto che tutto ciò che occorre è un ordine di Barak al suo "disciplinato" esercito d'occupazione di smettere di uccidere i palestinesi. No, non subiremo senza protestare e non moriremo in silenzio, neanche per accontentarla, Signora Albright, perché l'omicidio a sangue freddo non è un fenomeno su cui passiamo sopra. Potrei suggerire che l'assedio è nelle menti degli ufficiali Americani e nei difensori di Israele che persistono caparbiamente nell'incolpare le vittime, nel cercare una falsa simmetria tra occupanti ed occupati, nell'adottare un doppio standard per valutare le vite umane e i diritti mentre disumanizzano totalmente i palestinesi, nel trattare Israele come un paese al di sopra della legge e i Palestinesi come un popolo che non merita la protezione della legge, nel manipolare ed inventare un processo di pace che accomodi questa razzista e stereotipa versione della realtà piuttosto che un realtà di giustizia e di imparzialità, e nell'evadere nel distorcere la responsabilità morale verso le vittime palestinesi piuttosto che celebrare la violenza dell'oppressore. D'accordo , Signora Albright, Milosevic è un criminale di guerra (a parte il fatto che il suo esercito non ha massacrato l'opposizione serba che ha causato la sua caduta), ma che dire di Ariel Sharon ed anche del suo buon amico Ehud Barak: Quale sangue goccia dalle loro mani? D'accordo, Signora Albright, in Jugoslavia "il popolo ha parlato", allora perché non ascolta quando il popolo palestinese invoca giustizia? Come donna, madre e nonna, lei di sicuro capisce il dolore dei bambini e dei loro genitori quando vengono feriti; e allora che dire dell'agonia che visita i bambini palestinesi per brutali ed insensati omicidi. Posso suggerirle, signora Albright, che prima di andare alla televisione davanti al mondo intero per pontificare sulla questione palestinese inizi esaminando i fatti, poi cominci ad esaminare la sua coscienza.



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