L'impegno del Ministero dell'Educazione (MOE) per far fronte all'emergenza


(documento rilasciato dal MOE il 2-11-2000)

Dall'inizio della Al Aqsa Intifada , il Ministro dr Naim Abu Hommos incontra settimanalmente I direttori per discutere le questioni relative all'istruzione in questi difficili momenti. L'obiettivo principale e' quello di tenere aperte le scuole laddove e' possibile e di trovare soluzioni alternative per quelle scuole chiuse o come risultato dell'assedio imposto ai Palestinesi dall'esercito israeliano o perche si trovano in aree pericolose.
Situazione attuale.
- Fino al 30 ottobre 23 studenti sono stati uccisi, oltre ad altri 7 martiri sotto i 18 anni.
- Trai feriti 1441 sono studenti .
- 41 scuole ( per un totale di 20.000 studenti) sono state chiuse o non sono praticabili a causa dell'occupazione, dei coprifuoco, o perche situate in zone pericolose.
- Studenti ed insegnanti di 6 scuole sono stati trasferiti in altre scuole e operano in doppo turni
- Ad Hebron 4 scuole sono state requisite dall'esercito israeliano e sono usate come postazioni militari.
- Almeno 15 scuole , in diverse parti della West Bank e di Gaza, sono state colpite da munizioni e missili.
- Studenti ed insegnanti di 6 scuole sono stati trasferiti in altre scuole e operano in doppo turni
- Nelle aree sotto controllo israeliano studenti ed insegnanti sono stati arrestati, il MOE sta cercando di avere una lista esatta.
- I genitori e la comunita'hanno risposto positivamente all'appello del MOE per volontari da utilizzare come insegnanti per quelle scuole non raggiungibili dai propri insegnanti.
Un totale di 899 insegnanti infatti non puo raggiungere le proprie scuole. Almeno 200 volontari sono stati registrati , la maggior parte studenti universitari per aiutare gli allievi dell'ultimo anno per la preparazione al Tawjihi (maturita') Programma d'istruzione per gli studenti feriti. Gli studenti rimasti feriti, per I quali si prospetta un lungo periodo di ospedalizzazzzione, hanno anche essi il diritto allo studio seppure in forme alternative. Il MOE sta organizzandosi per continuare l'istruzione servendosi dei propri insegnanti e dei counselors.
Una ricerca sara fatta fra gli studenti rimasti feriti per valutare quanti avranno permanenti disabilita e preparare la scuola e gli insegnanti ad accoglierli.
Media e relazioni internazionali. Israele sta attaccando I Palestinesi attraverso I media internazionali descrivendoli come un popolo che sacrifica I suoi bambini nella lotta politica mandandoli a "combattere"con l'esercito israreliano. C'e' troppo poca conoscenza nei media internazionali del perche I bambini partecipino alle rivolte popolari e perche I genitori e la comunita siano incapaci di fermarli. Dovremmo spiegare, a chiunque sia desideroso di ascoltare obiettivamente che il MOE sta facendo uno sforzo gigantesco per mantenere un milione di studenti a scuola nellea difficolta della presente situazione, frutto delle misure punitive di Israele e della generale situazione in termini politici e di sicurezza. Dovremmo aiutare I media internazionali dando informazioni precise ed affidabili. Dovremmo descrivere I nostri bisogni e fornire idee concrete su come paesi in tutto il mondo possano aiutarci a mantenere attivo il processo dell 'istruzione per tutti e a proteggere I nostri ragazzi dal pericolo. Allievi e scuole dovrebbero essere incoraggiati a contattare altre scuole in vari paesi per descrivere I loro sentimenti. I nostri martiri ed I nostri ragazzi feriti non solo dei numeri come vengono descritti giornamente dai media. Sono degli esseri umani. Dobbiamo aiutare la comunita internazionale a vederli come tali e ad ascoltare le loro storie, a capire I loro sentimenti, I loro dolori, e le loro aspirazioni.

Khalil Mahshi
Direttore Generale
Relazioni Pubbliche ed Internazionali
Ministero dell' Educazione
Ramallah


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