CHIEDIAMO LA PROTEZIONE INTERNAZIONALE PER IL POPOLO PALESTINESE

IO, DONNA VADO IN PALESTINA
Interposizione nonviolenta in difesa della popolazione civile
Per il diritto alla vita, terra, liberta del popolo palestinese
Per la pace tra israeliani e palestinesi

Iniziative con donne palestinesi e israeliane e altro organizzato dalle Donne in Nero - Donne Associazione per la pace-prossimi gruppi in partenza Sabato 30 dicembre - Sabato 6 gennaio e cosi via fino a quando sara' possibile-per iscrizioni e informazioni: LUISA MORGANTINI TEL. 0348-3921465- SEGRETERIA 06-69950217-FAX 06-69950200-EMAIL   lmorgantini@europarl.eu.int


GUSH SHALOM INVITA A FIRMARE LA PETIZIONE PER LA FORZA INTERNAZIONALE DI PROTEZIONE AI PALESTINESI

In questa lettera:
ANCORA TV
TERMINATORS E GIUSTIZIA
SINISTRA SIONISTA
DAL PATRIARCATO LATINO

Storie di ordinaria schizofrenia ....o qualcos'altro ?
RAI News24 dell' 8 gennaio ore 23:11
Titoli di lato : No dei palestinesi a Clinton . Israele accetta il piano Immagini che scorrono : Barak davanti a studenti afferma che non firmera' nulla sui rifugiati e Gerusalemme

Titoli di lato : 300.000 alla manifestazione della destra a Gerusalemme Servizio in voce : 100.000 manifestanti a Gerusalemme Alle 00:01 il titolo di lato cambia in 250.000

I servizi sui palestinesi mostrano bandiere israeliane bruciate e sangue I servizi sulla manifestazione israeliana mostrano balli e canti. I coloni che giravano nella "pacifica" manifestazione con i mitra e i cartelli con la bandiera palestinese e il teschio, dove sono finiti ? I genitori palestinesi sono colpevoli di mandare i bambini alle manifestazioni I bambini portati alla manifestazione israeliana dai padri con il fucile a fianco li avevano mandati i palestinesi ? per la TV non c'erano ?
Frase del giornalista : i coloni sono alla manifestazione perche' "temono per le loro terre e le loro case" ? Le loro terre e loro case ?????!!!!!!!!!!!! Roba da Blob...!
Pero' anche una cosa buona : il conduttore Piero De Pasquale ha contestato platealmente il giornalista israeliano presente in studio che aveva detto che gli israeliani sono d'accordo ad internazionalizzare Gerusalemme.

TERMINATORS JERUSALEM
, Jan 9 (Reuters) -
Un' avvocatessa israeliana ha presentato oggi un ricorso alla corte suprema israeliana perche' fermi la politica di assassinio degli attivisti palestinesi messa in atto dall'esercito israeliano. L'avvocatessa ha detto di aver chiesto un 'ingiunzione in tal senso fino a quando la corte non decida nel merito. Secondo l'avvocatessa gli assasinni sono contrari alla legge israeliana e alla Convenzione di Ginevra. I palestinesi hanno accusato Israele di aver ucciso piu' di 20 attivisti negli ultimi tre mesi, tra cui Thabet Thabet, un esponente politico di Tulkarem. Israele nega di effettuare assassini politici ma Ephraim Sneh, viceministro della difesa, ha dichiarato che le forze di sicurezza sono state autorizzate a colpire i capi operativi di quelle organizzazioni terroristiche che dirigono e organizzano gli attacchi agli israeliani".

SINISTRA SIONISTA

Nello scritto di ieri di Uri Avnery c'era un riferimento alla dichiarazione della "sinistra sionista" pubblicata su Ha'aretz del 2 gennaio. La riportiamo per intero con alcuni dei firmatari maggiormente conosciuti in Italia, sperando che la "sinistra italiana" li valuti con maggior attenzione ! (e' comunque "istruttivo" leggere anche l'articolo di David Grossman su la Repubblica del 9 gennaio ! )

Alla dirigenza palestinese
Noi sottoscritti, attivisti dell'area pacifista israeliana, che ci stiamo battendo da oltre 30 anni per il conseguimento di un accordo sulla base di d ue Stati per due popoli, ci appelliamo a voi in questo importante momento per portare a termine i negoziati con uno spirito positivo e firmando nel quadro dei principi dell'accordo di pace. Noi riconosciamo l'urgente necessita' di risolvere la questione dei rifugiati del 1948; cosi' come riconosciamo la parte di responsabilita' di Israele nella creazione del problema e il diritto al ritorno di quei rifugiati nella loro patria Palestina; tuttavia noi vogliamo chiarire che mai saremo d'accordo sul ritorno dei rifugiati all'interno di Israele, poiche' cio' significherebbe la distruzione e la fine dello stato di Israele.
Possono esserci soluzioni umanitarie per la riunificazione di alcune famiglie all'interno di Israele, ma il completo ritorno dei palestinesi in Israele significa la violazione dell'autodeterminazione del popolo ebraico, che, insieme al diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese, costituisce la base etica per l' accordo che deve essere firmato tra i due popoli.
Lavoriamo insieme per una soluzione realistica che garantisca la sicurezza e il benessere dei due popoli. firmato : Amos Oz , David Grossman, Avraham B.Yehoshua e altri 32 (come A.Vilan, A.Garnot, J.Golan, Dan Bitan, Jaron Friedman, Dan Cohen, Ruth Dyan, Kolit Avital ...)

COMUNICATO STAMPA DEL PATRIARCATO LATINO DI GERUSALEMME
I soldati israeliani sparano sul vescovo di Nazareth Mons. Boulos Marcuzzo Il 9 gennaio alle 3 del pomeriggio il nostro Patriarca Vicario per Israele a Nazareth Mons. Boulos Marcuzzo stava recandosi da Nazareth al villaggio di Zababdeh nei Territori Occupati per far visita al parroco ammalato. Era nella sua macchina diplomatica con le bandiere del Vaticano, accompagnato da due sacerdoti. Quando sono arrivati al posto di blocco prima del villaggio, vicino al campo militare di Bezeq, i soldati hanno puntato i fucili verso l'auto dicendo di fermarsi e non uscire dall'auto, rifiutando anche di ascoltarli. Il vescovo ha messo l'auto sul lato della strada cercando di parlare da lontano. Ma invece di ascoltarlo , i soldati hanno sparato tre colpi : uno sopra l'auto, uno sotto e il terzo vicino all'auto. Ringraziamo Iddio che nessuno sia stato ferito. Di fronte a cio' il vescono ha voltato l'auto ed e' tornato indietro. Poco dopo si e' fermato vicino ad un altro posto di blocco ed ha parlato con il comandante, che si e' scusato dell'accaduto, dicendo che l'avrebbe accompagnato per farlo passare senza problemi. Il vescovo ha comunicato al comandante che sarebbe tornato indietro dopo circa un'ora, chiedendo di avvisare i soldati. Cosa che il comandante ha promesso di fare. Dopo la visita il vescovo e' ritornato per la stessa strada e ancora i soldati lo hanno bloccato rifiutandogli il permesso di passare e puntando ancora i fucili. Senza fare discussione il vescovo e' ritornato al villaggio trovando un'altra strada piu' lunga per tornare sano e salvo a Nazareth. Noi ci chiediamo : se cio' accade ad una persona di rango cosa puo' accadere tutti i giorni alla gente normale ? Noi consideriamo quanto avvenuto un'azione ingiustificata contro uno dei piu' importanti rappresentanti del Patriarcato Latino e una chiara violazione del diritto di liberta' di circolazione non solo per i Palestinesi ma anche per i diplomatici. Percio' chiediamo alle autorita' israeliane di fermare questa chiusura e assedio dei territori palestinesi e rimuovere tutti i posti di blocco che stanno dividendo e separando i nostri villaggi e citta', come una grande prigione per tutto il popolo.
Noi pensiamo che giustizia e solo giustizia per i palestinesi e' la miglior soluzione dell'attuale conflitto perche' la pace non puo' essere che frutto della giustizia. Questo e' la unica garanzia per la sicurezza rivendicata anche per gli israeliani. Fr. Raed Abusahlia Cancelliere del Patriarcato Latino di Gerusalemme

torna indietro