CHIEDIAMO
LA PROTEZIONE INTERNAZIONALE PER IL POPOLO PALESTINESE
IO, DONNA VADO IN PALESTINA
Interposizione nonviolenta in difesa della popolazione civile
Per il diritto alla vita, terra, liberta del popolo palestinese
Per la pace tra israeliani e palestinesi
RITORNANO , Iscrivetevi settimana dal 4 al 11 marzo - 8 marzo con
le donne di palestina-per iscrizioni e informazioni:
LUISA MORGANTINI TEL. 0348-3921465- SEGRETERIA 06-69950217-FAX 06-69950200-EMAIL
lmorgantini@europarl.eu.int
Fino al 3
febbraio 329 morti palestinesi e oltre 12.000 feriti
Questa mattina elicotteri israeliani hanno lanciato razzi contro un auto
su una strada della striscia di Gaza. Il guidatore e' morto all'istante.
Continuano gli assassinii di Stato. All'interno dell'auto c'era si' un
membro della guardia personale di Arafat ma non vi e' alcun elemento che
faccia pensare che fosse coinvolto in attacchi o azioni terroristiche
come sicuramente faranno apparire gli israeliani e i loro supporters italiani.
Ieri altri due morti palestinesi. E altre cannonate nella zone civili
di Beit Jala e Al Bireh.
Durante la notte alcune sassaiole contro i soldati che presidiano la Tomba
di Rachele hanno provocato un'incursione dell'esercito israeliano nel
campo profughi di Aida che hanno sparato contro le abitazioni, facendo
irruzione in alcune di esse, rompendo i vetri delle finestre e terrorizzando
le famiglie. Oggi Betlemme era completamente sigillata.
Gia' da domenica sono stati re-imposti i blocchi di cemento all'entrata
a sud che e' tenuta sotto tiro da un carro armato israeliano.
Sulla strada che collega Gerusalemme ad Hebron stazionano piu' di sette
carri armati.
Alla TV e sui giornali italiani si continua a riportare la frase "che
cessino le violenze". Ma da parte di chi ? Dai fatti ci risulta che quotidianamente
continuano a morire o essere feriti, in numero dieci volte superiore ,
i palestinesi. E i soprusi quotidiani, gli abbattimenti di alberi e di
case, la chiusura delle strade ( a Gerico buldozer israeliani hanno completato
una doppia trincea di terra e sassi attorno alla citta'), chi li sta compiendo?
Eppure i giornalisti italiani continuano a ripetere il ritornello della
violenza palestinese oppure di una violenza "generica" . Intanto Sharon
e Barak hanno quasi raggiunto l'accordo per un governo di unita' nazionale.
Uno dei punti "fondamentali" e' il no alla costruzione di nuovi insediamenti
senza pero' bloccare la "crescita naturale" di quelli esistenti. Tradotto
vuol dire costruire altre migliaia di case , basta che siano alla periferia
degli insediamenti esistenti. Se poi tutte queste nuove case occupano
nuova terra palestinese e si vanno ad unire senza soluzione di continuita'
ad altri insediamenti, separando ulteriormente le zone abitate dai palestinesi,
questa e' la naturale crescita di Israele, mica un'occupazione illeggittima
internazionalmente ! Altro punto di concordia tra i due il fatto di non
mirare piu' ad un accordo definitivo con i Palestinesi, ma solo a lunghi
accordi temporanei..... Come se piu' di cinquantanni di soprusi non bastassero.
Confidiamo
nella diffusione di questi nostri contributi.
PETIZIONE
DI ASSOPACE AL PARLAMENTO ITALIANO
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