Gerusalemme Est, 3 novembre 2000


ANCORA SUI BOMBARDAMENTI "CHIRURGICI" E "MIRATI"

Comunicato stampa 1/ 11/ 2000 del gruppo pacifista israeliano Gush Shalom

Una pacifista israeliana ha trascorso una notte di bombardamenti a Beit Sahur
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Sempre di piu' la dura lotta di questi giorni paga un pedaggio pesante in vite umane e in sofferenza. L'aumento e il ripetersi dei bombardamenti delle città palestinesi, come risposta alla lotta d'indipendenza è il segno di un pensiero superato, che vede nell'uso della forza la soluzione dei problemi. Questo tipo di approccio e' fallito, anche quando e' stato seguito da paesi piØ grandi e piØ potenti di Israele. Il problema sta nell'occupazione, nel voler continuare a occupare le terre palestinesi e la costruzione degli insediamenti . Cosi' come continuera' l'occupazione tanto i palestinesi si opporranno ad essa , nonostante vengano prese misure brutali.
Vi raccontiamo la storia di un' israeliana testimone oculare :

"I bombardamenti con gli elicotteri da guerra hanno creato un clima di paura fra i civili palestinesi. I bambini si svegliano con gli incubi, notte dopo che notte" dice Neta G., una pacifista israeliana di Gerusalemme, che ha trascorso la notte nella casa di amici palestinesi a Beit Sahur, a sud di Gerusalemme.
"La città è stata sottoposta a bombardamenti pesanti. Ho potuto sentire le esplosioni, tutto molto chiaramente. Nella mattinata ho visitato il posto bombardato insieme ai miei amici. Una casa era bruciata completamente, e due altre sono state danneggiate seriamente rendendole inabitabili - tutte case di famiglie civili che non avevano nulla a che fare con gli attacchi armati ."
Lei ripete che non ha paura a stare in una citta' palestinese durante la notte.
"Conosco molta gente a Beit Sahur e ho diversi amici. I palestinesi sono capaci di distinguere tra un israeliano che arriva come un amico rispettoso ed ospitale, ed uno che arriva come un occupante, con le armi da fuoco in mano. E' un fatto che, paradossalmente, in questi giorni mi sento piØ sicura come israeliana a Beit Sahur che come pacifista nelle strade di Gerusalemme. "

Contatto: Neta : neta_g@internet.zahav.net.il
Adam Keller (portavoce di Gush Shalom ) ++972-3-5565804

(Traduzione dall'inglese a cura del Gruppo Cooperanti Palestina)

DIVIETO DI CULTO
Ancora questa mattina un numeroso schieramento di polizia, in tenuta antisommossa e a cavallo, ha impedito ai giovani mussulmani di recarsi a pregare alla moschea di Al Aqsa nella citta' vecchia di Gerusalemme. I giovani hanno pregato lungo la strada all'esterno della porta di Damasco. Finora non si segnalano incidenti.

AMICI, NEMICI, MEDIATORI ?

Si profila il veto degli Stati Uniti sull'invio dei Caschi ONU in Palestina come richiesto dalla ANP. Questa decisione soddisfa pienamente la richiesta di Israele che non vuole "occhi" e "orecchie" tra i piedi. C'e' da chiedersi perche' ? Se non si ha nulla da nascondere perche' non si vuole la presenza di una forza internazionale nei Territori Occupati ? e se si vuol essere mediatori perche' porre il veto ad una richiesta del genere ?

ECCO IL PAESE DEMOCRATICO

Israele:bloccato il rilascio degli accrediti stampa a giornalisti palestinesi. Una fonte giornalistica israeliana ha detto che l'ufficio stampa governativo ha bloccato il rilascio degli accrediti stampa per giornalisti palestinesi. Il motivo della decisione sta nel fatto che " i giornalisti palestinesi stanno trasmettendo un'immagine ostile ad Israele e stanno servendo la causa palestinese..". Si badi bene che si parla di giornalisti palestinesi di qualsiasi testata e paese. Ma Israele non aveva detto che c'era liberta' d'informazione ? E i giornali italiani non hanno sempre gridato alla "dittatura" e "sopraffazione" quando altri paesi hanno fatto lo stesso ? Ora perche' non si indignano ? ( fonte JMCC e Al-Hayat)

PRENDERLI SUL SERIO ?
Il rappresentante palestinese nel consiglio della lega Araba Mohammed Sbeih ha detto che Israele sta addestrando una unita' speciale dell'esercito per rapire e uccidere leaders palestinesi. (Fonte JMCC e Al-Quds).

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