CHIEDIAMO LA PROTEZIONE INTERNAZIONALE PER IL POPOLO PALESTINESE


CHIEDIAMO LA PROTEZIONE INTERNAZIONALE PER IL POPOLO PALESTINESE 2 DICEMBRE 2000
IO, DONNA VADO IN PALESTINA
Interposizione nonviolenta in difesa della popolazione civile Per il diritto alla vita, terra, libertà del popolo palestinese Per la pace tra israeliani e palestinesi (da Donne in nero e non solo)


IN QUESTA LETTERA:
LA CONVENIENZA DI BARAK
DISOCCUPATI PALESTINESI
UNA RAGAZZA ISRAELIANA SCRIVE
SONDAGGIO TRA I PALESTINESI
TESTIMONIANZA DA BEIT JALA

SOLO UN MOTIVO DI CONVENIENZA
Barak ha affermato alla radio ufficiale israeliana (notizia ripresa anche dalla Reuters): "Noi crediamo che se uccidere 2.000 palestinesi invece dei 200 fino ad oggi fosse servito a qualcosa , noi lo avremmo fatto. "
Qualche giornale o radio e televisione italiani hanno riportato queste affermazioni ???

STRANGOLAMENTO ECONOMICO

Barak ha annunciato il congelamento delle tasse dovute alla Autorita' Palestinese in base agli accordi.
Barak ha detto che l'attuale situazione nell'area palestinese e' piu' difficile che in Israele. Specialmente per la disoccupazione, sapendo che ci sono 120.000 lavoratori palestinesi che non lavorano piu' (ndt: in Israele)
Bonta' sua !!

VOCI CONTRO IN ISRAELE
L'ex ministra israeliana Shulamit Aloni ha dichiarato: La rivolta (intifada) e' legittima ed e' fronteggiata con un'aggressione barbara.(da Al Hayat)

dalla redazione:
Nella nostra permanenza qui ci capita di conoscere persone diverse , anche israeliani che lavorano a favore dei diritti dei palestinesi. Questa che vi proponiamo e' la lettera di Noga, una ragazza israeliana che lavora presso B'Tselem, un centro israeliano per i diritti umani. La lettera e' parte di uno scambio di corrispondenza privata in cui si discuteva della attuale situazione in Palestina. In particolare se questa rivolta fosse una sorpresa o no rispetto alla situazione creatasi dopo Oslo . Abbiamo avuto il permesso di renderla pubblica come testimonianza di vita quotidiana di una minoranza in Israele.

TESTIMONIANZA
".......Come sai, ho lavorato negli ultimi 5 anni su diversi aspetti di questa occupazione (ndt:israeliana dei Territori) e ho molta familiarita' con tutti i dettagli. Io non ho usato la parola "sorpresa". Ho detto che sono stata scioccata. Quando la costante realta' di una persona crolla di fronte ai suoi occhi, normalmente viene scioccata. Questo non e' un comportamento ideologico.
Io sono scioccata dalla violenza che immediatamente si e' sparsa ovunque. Sono scioccata dalle dimensioni del razzismo esploso tra gli israeliani. Dalle dimensioni della sordita' e cecita' della sinistra per le sofferenze e le frustrazioni degli arabi, mentre loro protestano. Sono scioccata dall'enorme differenza di consapevolezza tra israeliani e palestinesi , dall'aumento della cecita' e della demonizzazione di ogni parte verso l'altra.
Sono scioccata dal fatto che il mio lavoro e' completamente cambiato. Ora lavoro tutto il giorno. Lavoro in ufficio fino alla sera, lavoro a casa fino a che vado a dormire e al mattino prima di andare in ufficio.... Documento ogni caso di morte. In tutto il 1999 ci sono state in totale 13 persone ammazzate. Ora, in poco piu' di un mese sono state quasi 200. E' un grande colpo per me occuparmi di questo cosi' intensamente. Ancora non riesco a sopportarlo. E' molto duro. Tutto il giorno mi occupo di tutti i dettagli della sofferenza palestinese.Chi e' stato ucciso, quanti sono stati feriti, quanta angoscia c'e' a vivere sotto i bombardamenti degli elicotteri e tutto il resto. Tu probabilmente lo sai. E' un grande colpo per me, dopo un lungo periodo relativamente calmo. Sono scioccata nel constatare che il mio dottorato, per cui ho investito molti fine settimana e tempo , e' bloccato e sta andando perso. Io non ho alcuna possibilita' di lavorare alla mia tesi, per cui ero tanto entusiasta. Sono scioccata nel constatare l'enorme deterioramento dell'opinione pubblica in Israele, il ruolo dei media ecc, sembra di essere tornati indietro di anni . Forse tu non hai familiarita' con cio', ma qui c'erano piccoli ma costanti miglioramenti e progressi in diversi aspetti, e ora tutto questo sembra scomparso. Posso andare avanti e avanti.........con tanta frustrazione, pena e disperazione.
Forse lo gia' detto: so che qui io non sono la vittima. Io so che la vita dei palestinesi ora e' un inferno. Solo che non posso far pesare la frustrazione derivante da questa situazione sulla mia vita privata. Io voglio anche una vita normale. Non voglio spendere la mia vita in manifestazioni. Ma nello stesso tempo non posso ignorare cosa succede vicino a me, come fanno molti altri. Faccio quello che posso contro tutto questo.Ma sento di pagare un alto prezzo nella mia vita personale. "


UNA RICERCA DELL'UNIVERSITA' DI BIRZEIT

Nella sua forma completa potete consultarla presso il sito web: http://www.birzeit.edu/dsp/ La ricerca, dal titolo The Palestinian Intifada and the Peace Process, e' stata condotta da 55 ricercatori tra il 6 e l'8 Novembre in 75 localita' della West Bank e Gaza, su un campione di popolazione di 1234 unita'. La percentuale di errore calcolata dal Development Studies Programme, e' del 3%. Punti principali che sono stati estrapolati dai ricercatori stessi dall'analisi dei dati: Il 74% degli intervistati sono contrari al coinvolgimento dei bambini negli scontri.
La maggioranza dei palestinesi (57,8%) e' favorevole alla continuazione del processo di pace sulla base della legalita' internazionale e delle risoluzioni dell'ONU La percentuale di coloro che sono favorevoli ad attacchi militari contro obiettivi israeliani e' aumentata fino all'80% (nel Marzo 1995 la percentuale dei favorevoli era del 33% e nei primi di Agosto del 1998 era del 44%) Di coloro che sono in favore di attacchi militari, il 41% e' favorevole ad attacchi contro qualsiasi obiettivo israeliano, mentre il 38% e' favorevole ad attacchi contro coloni e obiettivi militari. Coloro che sono sfavorevoli ad attacchi militari contro i civili israeliani che vivono in Israele sono il 60%, mentre sono il 45% a Gaza.
Solo il 4% ha valutato positivamente il risultato del summit arabo del Cairo, mentre il 67,5% ne ha un'opinione negativa, il 23% e' neutrale.
Il 75% degli intervistati e' favorevole alla continuazione della presente Intifada, e il 68% pensa che l'obiettivo principale sia la liberazione e la costituzione di uno stato indipendente Palestinese.
Il 45,8% valuta positivamente quello che sta facendo il presidente Arafat, mentre il 17.8% lo valuta negativamente, il 33% ne da' una valutazione media.
Il 78% dei Palestinesi credono che prima o poi sara' costituito uno stato indipendente. il 57% da una valutazione positiva delle posizioni prese dalla popolazione degli altri stati arabi, mentre il 18% le valuta negativamente, il 23% ne da una valutazione media.
I risultati della ricerca e' stata riportata, parzialmente, anche dal New York Times.

TESTIMONIANZA PALESTINESE

Ha scritto questa mattina Marina Barham, che abita a Beit Jala e che dirige il teatro Inad colpito piu' volte in questi giorni:
Cari amici del mondo
Ieri notte l'esercito Israeliano ha dimostrato la sua brutalita' ancora una volta. Hanno bombardato Beit Jala per piu' di otto ore; causando l'interruzione della corrente elettrica; uccidendo un dottore tedesco che aveva vissuto a Beit Jala per anni. Harry Fisher, questo il nome del dottore, stava cercando di soccorrere i suoi vicini , la cui casa era stata colpita dai missili ed era in fiamme. L'ambulanza non era in grado di raggiungere il posto per prestare soccorso ai feriti . Harry cosi' ha deciso di andare dai vicini. Immediatamente , non appena si era avviato, e' stato colpito da un missile che lo ha fatto a pezzi. Il bombardamento e' continuato per ore con carri armati ed elicotteri che hanno sparato missili, che sono stati la cosa piu' spaventosa. Non so ancora quante persone sono state ferite o quante case sono state distrutte. So soltanto che l'orrore per cui siamo passati e' nulla se confrontato con quanto hanno provato le famiglie che abitano nella parte bassa di Beit Jalla.
Ora non riesco piu' a scrivere, sono stanca, scandalizzata ed estremamente triste per la perdita di Harry, ucciso dalla sua nobilta' d'animo.......
Marina Barham



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