La Questione PalestineseTerritorio e catteristiche geologiche Elementi demografici Elementi Socio Politici Economia Trasporti e telecomunicazioni Elementi GeograficiArea, confini e coordinate: La Palestina occupa una superficie di 26,323 Km2 e confina al Nord con il Libano e la Siria, ad Ovest con il Mar Mediterraneo, a Sud con il Golfo Giordano di Aqaba e la penisola Egiziana del Sinai e ad Est con la Giordania. I territori Palestinesi occupano 6170 Km2 di quest'area e sono divisi geograficamente in due aree distinte la Gisgiordania e la Striscia di Gaza. (Per territori Palestinesi si intendono le aree occupate militarmente dagli Israeliani nel '67 e che secondo gli accordi di pace di Oslo del 1993 dovrebbero essere restituiti in parte ai Palestinesi, e dove un giorno i Palestinesi sperano di costruire il loro stato indipendente). La Cisgiordania occupa un area di 5,800 Km2, 130 Km di lunghezza e 40 -65 Km di larghezza. Confina a Nord, Sud, Ovest con lo stato di Israle ed a Est con la Giordania. Il confine con la Giordania non è tuttavia controllato dai soli Palestinesi, ma da un "confine" intermedio Israeliano. I Palestinesi non hanno pertanto accesso diretto alla Giordania se non attraversando prima un confine Israeliano. Le coordinate geografice della Cisgiordania sono 32 00 N 35 15 E. La Striscia di Gaza occupa un area di 365 Km2, 45 Km di lunghezza e 5-12 Km di larghezza. La Striscia di Gaza confina a Ovest col Mar Mediterraneo, a Nord, Est con lo stato di Israele, e a Sud con l'Egitto. Il confine con l' Egitto non è tuttavia controllato dai soli Palestinesi, ma da un "confine" intermedio Israeliano. I Palestinesi non hanno pertanto accesso diretto all' Egitto se non attraversando prima un confine Israeliano. Le coordinate geografice della Striscia di Gaza sono 31 25 N 34 20 E. Accessi al mare. Per quanto riguarda l'accesso al Mar Mediterraneo( 40 Km di costa) i Palestinesi hanno la sovranità territoriale per poche miglia dalla riva, dopo le quali si entra in aque territoriali Israeliane. Clima Il clima è mediterraneo con estati caldi e secche ed invierni brevi freddi ed umidi. Le temperature e le precipitazioni variano dipendentemene dall'altitudine e dalla distanza dal mare delle 4 regioni climatiche (la pianura costiera, la zona Montuosa, la valle del Giordano e il deserto del Naqab) Territorio e catteristiche geologicheIl territorio della Cisgiordania si pu? dividere dal punto di vista topografico in 4 zone distinte: 1 - la valle del Giordano: lungo il fiume Giordano, 200 -300 mt. sotto il livello del mare, è una pianura fertile con precipitazioni annue di 150 mm 2 - la zona montuosa ad Est: (in direzione del Mar Morto), 800 mt. sopra il livello del mare 390 mt. sotto il livello del mare, è rocciosa e semi desertica con precipitazioni annue di 250 mm 3 - le alture centrali: fino a 100 mt. sopra il livello del mare formate per la maggior parte da coltivazioni a terrazze con precipitazioni annue di 400 -700 mm 4 - la zona semi costiera: 100 -300 mt. sopra il livello del mare con precipitazioni annue di 550 mm La Strisica di Gaza è caratterizzata da una pianura costiera con sabbia e dune con precipitazioni annue di 150 -300 mm. < Elementi demograficiI palestinesi che vivono nelle due are sono in totale 2.761.000 cosi divisi: 1 - Cisgiordania: 1.707.000 abitanti 2 - Striscia diGaza: 1.054.000 abitanti Il 46, 5% della popolazione ha meno di 15 anni. Tasso di crescita annuo 6%. Mortalità infatile:3/1000 cosi' suddivisa: 1 - Cisgiordania: 27/1000 2 - Striscia di Gaza: 33/1000 Tasso di fertilità 6.06 così suddivisa: 1 - Cisgiordania: 5,44 2 - Striscia di Gaza: 7,41 Aspettativa di vita alla nascita 71,8 anni. Densita' abitativa per Km2 (persone per Km2) 448 cosi' suddivisa: 1 - Cisgiordania: 295 2 - Striscia di Gaza: 2.888. Profughi registrati nelle due aree (per profughi si intendono quei palestinesi che vivevano prima del 1948 nelle aree ora appartententi allo stato di Israele): 1 - 27,4% nella Cisgiorania 2 - 63,7% nella Striscia di Gaza. Il tasso di migrazione stimanto nell' anno 1996 è del 15,76/1000 pop. nella Cisgiordania e 21,65/1000 pop. nella Striscia di Gaza. I Palestinesi che tuttora vivono nei campi profughi sono: ? Cisgiordania: 129.256 ? Striscia di Gaza: 362.659 Palestinesi diaspora 4.210.000 cosi suddivisi: 1 - Giordania 2.225.000 2 - Libano 350.000 3 - Siria 340.000 4 - Egitto 100.000 5 - Arabia Saudita e Stati del Golfo 450.000 6 - Libia 25.0000 7 - Iraq 40.0000 8 - Nort e Sud America 480.000 9 - Europa 150.000 10 - Altri paesi 50.0000 Alfabetizzazione ll tasso di alfabetizzarione è del 84,3% cosi' suddiviso: - uomini: 91,5% - donne: 77% La frequenza scolastica media è di 8,5 anni, (a partire dal sesto anno di età) L'abbandono scolastico è del 2,7% (di solito fra il settimo e decimo anno scolastico) Il 13,8% della popolazione studentesca frequenta la scuola secondaria (Cisgiordania 11,6% - Gaza 18,7%) mentre il 4,2% continua l'istruzione universitaria (Cisgiordania 4% - Gaza 4,8%). Il numero di studenti per insegnante nelle scuole è 30, nelle Università 25. Il numero di studenti per classe è 33 nella Cisgiordania e 45 nella Striscia di Gaza Elementi Socio PoliticiNome del Paese e radici storiche Cisgiordania e Striscia di Gaza ( Territori occupati ed aree autonome palestinesi). Per Territori Occupati si intendono le due regioni conosciute come Striscia di Gaza e Cisgiordania, della cui ultima è parte Gerusalemme Est ; entrambe le regioni sono state occupate dagli Israeliani nella così detta Guerra dei Sei Giorni nel 1967, che pure quest' ultimi definiscono ancora oggi un azione di difesa del territorio israeliano dal pericolo proveniente dai vicini Stati Arabi . Fino a quel momento la striscia di Gaza era controllata dall' Egitto, mentre la Cisgiordania dalla Giordania. Gli accordi di pace di Oslo del 1993 prevedono, la restituzione ai Palestinesi di una parte, non tutta, dei territori Occupati da Israele nel '67, circa 6000 Kmq dove i Palestinesi sperano un giorno di costruire il loro stato indipendente. Gli accordi di Oslo del 1993 che avevano aperto uno spiraglio alla creazione di uno stato palestinese, nei territori Occupati, sono in realtà lontani dall' aver risolto la questione Palestinese. Dopo quasi 5 anni dagli accordi di pace, la neo nata Autorità Nazionale Palestinese, ha il pieno controllo politico ed amministrativo di solo il 10% dei 6000 km2 occupati da Israele nel 67, circoscritti alle sole città a totale densità araba, Jerico, Nablus, Hebron, Ramallah, e due terzi della Striscia di Gaza. L'Autorità Nazionale Palestinese ha poi potere amministrativo su un altro 27% dei territori occupati che rimangono? sotto il controllo militare israeliano, mentre il restante 70% dei territori è tuttora sotto il pieno controllo militare degli Israeliani. In questo 70% vigono ancora le leggi d'emergenza risalenti al mandato Britannico; tuttora per esempio questi leggi permettono l'arresto in qualsiasi momento di chiunque, senza mandato, con detenzione fine a sei mesi anche in assenza di precisi capi d'imputazione. La neonata Autorità Palestinese a 5 anni dagli accordi di pace non ha alcun controllo diretto delle frontiere. Questo si traduce in una totale dipendenza dell' economia della striscia di Gaza e della Cisgiordani, da dove si possono esportare ed importare le merci solo con l'assenso israeliano. Israele consapevole di questa posizione di supremazia utilizza il controllo delle frontiere come un mezzo di ritorsione su tutto il popolo palestinese. Ogni qual volta si verifichi un attentato su obbiettivi israeliani, lo stato ebraico chiude le frontiere con i territori occupati. Per chiusura si intende l'impossibilità per uomini o merci di poter entrare od uscire dalla Strisca di Gaza o dalle aree autonome in Cisgiordania che pertanto si trasformano, per lunghi periodi in una gigantesca trappola, dalla quale solo pochi privilegiati, riescono ad avere il permesso di uscire. Nel 1996 I territori Palestinesi sono stati chiusi per 3 mesi in seguito agli attacchi degli estremisti islamici del gruppo di Hammas su obbiettivi israeliani, rendendo quindi impossibile il rifornimento di viveri e medicinali alla popolazione locale, procurando enormi danni all' economia locale non solo per la mancata esportazione di materiali altamente deperibili prodotti nei territori come frutta ed ortaggi ma impedendo anche a quella grossa percentuale di palestinesi che lavora in Isreale di raggiungere il posto di lavoro. Si conta siano tuttora 26.000 i palestinesi che nella sola Striscia di Gaza, ogni mattina attraversano il lungo tunnel che li porta a lavorare in Israele. Erano 350.000 prima degli accordi di Oslo, ma negli ultimi anni la maggior parte dei permessi sono stati ritirati creando un ulteriore aumento del tasso di disoccupazione. Mentre prima degli accordi di Oslo era possibile per i Palestinesi della Cisgiordania, ottenere permessi, per entrare nella Striscia di Gaza e viceversa, al momento tali permessi sono difficilmente ottenibili. Le due regioni sono di fatto state divise, si è interrotto qualsiasi tipo di rapporto familiare, culturale, economico fra i chi vive in Cisgiordania e chi vive nella Striscia. Lingua: Araba, l'inglese è tuttavia piuttosto conosciuto in particolar modo nelle città di Gerusalemme e Ramallah. Religione: 97% mussulmana sunnita, 3% cristiana Tipo di governo: L'Autorità Nazionale Palestinese è stata creata per decisione del Consiglio Centrale dell' OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina). In base a tale decisione l'autorità legislativa, ed esecutiva è nelle mani del Presidente. Il consiglio legislativo, eletto con le prime elezioni politiche il 20 Gennaio 1996, ha elaborato una bozza di costituzione. Ad oggi (Aprile 1998) il consiglio non ha ricevuto alcun commento al riguardo dall' autorità esecutiva. Capitale: Non esiste una capitale ufficiale. I palestinesi rivendicano Gerusalemme come capitale, ma lo status finale di Gerusalemme e' ancora tutto da definire. Attualmente per far fronte alla divisione territoriale delle aree autonome si sono create due capitali amministrative: Gaza City per la Striscia di Gaza e Ramallah per la Cisgiordania. Divisione amministrativa: Con la nascita del ANP i territori autonomi sono stati divisi in 13governariati di cui 4 nella Striscia di Gaza e 9 nella Cisgiordania. A loro volta i governariati comprendono le municipalita' e i consigli di villaggio che esistevano sin dal mandato britannico. Attualmente in Cisgiordania ci sono 63 municipalita' e 11 consigli di villaggio. Mentre nella Striscia di Gaza le municipalita' sono 15. Dove non e' presente una municipalita o un consiglio di villagio la gestione del territorio e' gestita dai Mukhtar (capi religiosi). Nella Striscia di Gaza le ultime elezioni municipali si sono tenute nel 1946, nella Cisgiordania, nel 1976, mentre a Gerusalemme nel 1965. Le prime elezioni amministrative che l'ANP doveva organizzare per il 1996 sono state rimandate a data da destinarsi. Suffragio Universale ( 18 anni): Le prime elezioni politiche si sono tenute il 20 Gennaio 1996 e sono stati eletti gli 88 membri dell Consiglio Legislativo Palestinese e il Presidente. Struttura dell'esercito: Gli accordi di OSLO hanno dato vita alle forze di sicurezza e di polizia palestinesi (circa 30000 persone), limitandone le attivita' e il numero. E' un corpo che ha il compito di garantire la sicurezza all'interno delle aree autonome e di collaborare con le autorita' israeliane per la lotta al terrorismo. Non esiste un servizio di leva. Struttura del sistema legislativo: Consiglio Legislativo Palestinese, composto da 88 parlamentari eletti dalla popolazione palestinese delle aree autonome. Consiglio Nazionale Palestinese, composto da 669 membri in esilio nella maggioranza scelti dal Comitato Esecutivo. Le attivita' legislative sono limitate dagli accordi di OSLO che hanno ceduto alla ANP la gestione di cinque aree funzionali: l'Educazione, il Turismo la Cultura e il Patrimonio Artistico, il Sistema Tributario, la Sanita' e l'Assistenza Sociale. Struttura del sistema giudiziario: Non esiste un sistema giudiziario per le cause civili. Esistono le corti militari che spesso regolano anche i rapporti civili e molte cause vengono risolte dai capi religiosi. Non essendoci una costituzione le leggi di riferimento, possono essere quelle giordane, egiziane o israeliane a seconda delle aree. Partiti politici e leader: - FATAH (Palestine National Liberation Movement). Fondato nel 1959 da Jaser Arafat, che da allora lo presiede, e' la frazione piu' ampia e piu' importante del OLP. L'ideologia si base sulla necessita' della liberazione della Palestina e la creazione di un sistema democratico emultireligioso. Attualmente rappresenta la linea piu' pragmatica e moderata dell'OLP. - PFLP (Popular Front for the Liberation of Palestine). Fondato nel 1967 da George Habash. E' un partito influenzato dal movimento nazionalista arabo e di ispirazione marxista. Nel passato era un gruppo che appoggiava la lotta armata per la liberazione della Palestina e fautore dell'unita' araba. La liberazione della Palestina era vista come parte di una piu' ampia rivoluzione pe r la trasforma zione della societa' araba in un sistema di ispirazione marxista leninista. Era contro gli accordi di OSLO e al riconoscimento dello stato di Israele. Negli ultimi tempi la sua posizione e ' un po' piu' moderata. - DFLP (Democratic Front for the Liberation of Palestine). E' un gruppo marxista maoista di estrema sinostra diretto da Nayef Hawatimeh, creatosi nel 1969 da una scissione del *PFLP. E' un gruppo che lotta contro i sistemi e i governi conservatori arabi, e ha portato avanti l'idea della creazione in Palestina di uno stato democratico con uguali diritti per ebrei e arabi. E' contrario agli accordi di OSLO ma ha una posizione moderata e pragmatica. - PPP (Palestinian Peoples Party). Si tratta dell'ex partito comunista ed e' stato fondato nel 1982. Membro dell'OLP ha rotto con il suo passato leninista nel 1991 e ha una posizione democratica e popolare. Il leader e' Bashir Barghouti. Ha la stessa posizione di Al-FATAH rispetto al processo di pace. - FIDA (Palestinian Democratic Union). Partito politico che ha come leader Yasser Abed Rabbo, che si e' creato dal DFLP, dopo i colloqui di pace di Madrid, lanciando una campagna di democratizzazione della Palestina per la trasformazione della societa intifada in societa' civile. E' un partito pluralista democratico e di ispirazione di sinistra. Sostiene la dichiarazione di principio degli accordi di OSLO. - HAMAS (The Islamic Resistence Movement). È un movimento islamico nato nel gennaio 88 agli inizi dell'intifada, come movimento di resistenza isalmica, diretto da Sheikh Ahmad Yassin. Persegue la guerra santa contro gli ebrei, e crede nella necesita' della creazione di uno stato islamico. La sua popolarita' e' in crescita grazie anche alle sue attivita' sociali (gestisce centri di salute, scuole, e aiuta economicamente la popolazione). Rifiuta qualsiasi tipo di accordo e rapporti con lo stato israeliano. - ISLAMIC JIHAD. E' un movimento islamico che ha come scopo la lotta armata contro Israele. Si tratta di un piccolo gruppo diretto da Ramadan Abdallah Salah, contro gli accordi di OSLO. - PFLP-GC (Popular Front for the Liberation of Palestine-General Command). E' un picolo partito che si e' formato nel 1969 da uan rottura con il PFLP, guidato Ahmed Jibril, un ex ufficiale dell'esercito siriano. Propone una strtegia di guerriglia e rifiuta ogni compromesso con Israele. Ha legami con i servizi segreti siriani e con la Libia. Altri elementi di eventuale rilevanza. Nonostante le condanne da parte di organizzazioni internazionali sui diritti umani e le risoluzioni dell'ONU, i diritti umani sono continuamente violati. Sin dall'inizio dell'intifada nel 1987, le autorita' israeliane hanno ucciso più di 1500 palestineis inclusi bambini, feriti decine di migliaia e incarcerati migliia di persone senza persone senza pprocesso e demolito piu' di 2200 case. Le autorità' israeliane utilizzano la tortura e ancora oggi sono piu' di 4000 i prigionieri politici. EconomiaMoneta corrente: NIS (Nuovi Scechel Israeliani) Debito estero: Circa 200 Milioni di dollari USA Situazione economica presente e sue radici storiche. La strategia degli israeliani sin dall'inizio dell'occupazione e' stata quella di assoggettare I Territori Palestinesi Occupati (TPO) ai loro bisogni economici, di gestione delle risorse idriche e del territorio. La conseguente politica ha impedito qualsiasi crescita di un'economia indipendente e ha creato una totale dipendenza palestinese dagli israeliani. I TPO sono diventato un grande mercato supplementare per I prodotti e I servizi israeliani ed una risorsa di mano d'opera a basso costo. Questa situazione ha spinto migliaia di palestinesi a emigrare per cercare lavoro nel mondo arabo e nel mondo occidentale. Con la nascita dell'Autorita' Nazionale Palestinese (ANP), sono stati avviati numerosi progetti, e attualmente la Palestina e' totalmente dipendente dagli aiuti finanziari esterni, principalmente dai Paesi Donatori. I Paesi Donatori nel 1993 hanno firmato delle promesse di finanziamento alla ANP per un valore di $ 802 Ml per il 1994; $ 753 Ml per il 95; $ 831 Ml per il 96; $ 888 Ml per il 97. I donatori si sono impegnati a pagare il 93% delle promesse nel periodo 94-96. Gli investimenti degli aiuti stranieri sono cosi' ripartiti: - Agricoltura 1,7% - Educazione 15,6% - Creazione posti di lavoro 4,6% - Salute 8,9% - Ambiente 2,3% - Infrastrutture 17,2% - Polizia 5,4% - Case 4,3% - Edifici governativi 13,3% - Turismo 0,1% - Finanza pubblica 24,5% - Settore privato 2,2% Indice di sviluppo umano (Indicatori sanitari di base ) Bambini al di sotto di cinque anni vaccinati contro : 1996 % Polio 84,3 Morbillo 70,3 DPT 84,6 Casi di AIDS per 100000: 0,55 Posti letto in ospedale per 1000: 1,1 Numero di ospedali : 31 Percentuale di popolazione con assicurazione sanitaria : 61 Numero di persone per medico: 8,43 Numero di persone per infermieri : 1400 Percentuale di disabili sulla popolazione : 2-3 Case collegate alla rete idrica: 88,1 Case collegate ai sistemi fognari: 32,8 Popolazione che beneficia dell'assistenza sanitaria internazionale: 9,1 Spesa totale per la salute rispetto al PIL: 10 Percentuale di donne che usano contraccettivi: 65,7 PIL $ 3,4 Miliardi; tasso di crescita -2,5% (meno 2,5%) PIL pro-capite $1360 Reddito pro-capite: $ 1310 Inflazione 12% Tasso di disoccupazione (rurale e urbano). Il valore medio per il 1996 e' del 29,2%, di cui il 24% nella Cisgiordania(West Bank) e il 39% nella Striscia di Gaza. Il valore medio su meta' anno 1997 e' del 18% di cui il 15,6% nella Cisgiordania e il 26,3% nella Striscia di Gaza. Durante le chiusure il tasso di disoccupazione supera il 70%. Settori principali d'occupazione. Totale Cisgiordania e Striscia di Gaza - Agricoltura, Pesca, Foreste 15,6% 18,4% 8,7% - Miniere, Cave, Manifattura 16,7 17,2 15,4 - Costruzioni 17,2 17,7 16,1 - Commercio, Ristoranti, Alberghi 18,6 19,1 17,15 - Trasporti, Magazzini, Comunicazioni 5,1 5,3 4,7 - Servizi, Altro 26,8 22,3 37,6 Produzione industriale. Il contributo della produzione industriale al PIL negli ultimi venti anni ` stato di circa il 10% assorbendo soltanto il 15% della forza lavoro: Settore N. di stabilimenti Persone impiegate Miniere e cave 193 1112 Alimentari 1484 7372 Prodotti del tabacco 7 58 Tessile, pelle, abbigliamento 2324 16317 Legno, prodotti del legno 627 1763 Carta, prodotti della carta 32 473 Editoria, tipografia 97 342 Chimica, prodotti chimici 102 1399 Plastica, stracci 108 783 Prodotti non metallici 1314 8691 Metalli e prodotti metallici 2045 4802 Equipaggiamenti e macchinari 326 1078 Mobili, arredamento 1171 3353 Riciclaggio 23 116 Elettricita', apparati acqua calda 72 148 Raccolta acqua/distribuzione 1917 2724 TOTALE 11842 50532 Esportazioni L'esportazione è il 9% del PIL. Nel 1995 sono stai esportati $ 153 ml di prodotti agricoli e $ 281 di prodotti industriali. Importazioni. L'importazione ` il 40% del PIL. Nel 1995 sono stati importati $157 ml di prodotti agricoli e $ 800 ml di prodotti industriali Energia il consumo di energia in Palestina e' il seguente: CISGIORDANIA GAZA Kerosene (mq/anno) 35200 18500 Gas (ton/anno) 52000 32000 Carbone (ton/anno) 2860 1500 Diesel (mq/anno) 97000 20000 Benzina (mq/anno) 142000 20000 Energia Elettrica: Nella Cisgiordania il consumo e' di 890 gWh; il srvizio raggiunge il 92,5% della popolazione e proviene per il 97% da Israele. Nei villaggi il 14% e' prodotta dai generatori di proprieta' Nella Striscia di Gaza il consumo e' di 464 gWh proveniente da Israele. Il prezzo e' dai 12 ai 18 centesimi di NIS(dalle 60 alle 90 lire) per kWh. Gli Israeliani pagano solo 9 centesimi per kWh(45 lire). Spese per esercito ed armamenti. L'ANP non ha un esercito. Le uniche forze sono di polizia per le quali viene speso il 5,4% deli aiuti stranieri (circa $ 164 Ml delle promesse di pagamento fatte per il periodo 94-96). Note sulla sostenibilita' economica, ambientale e sociale dell'attuale modello di sviluppo. Considerando la quasi totale dipendenza dei palestinesi dagli israeliani e dagli aiuti stranieri, non si puo' dire che esista un vero modello di sviluppo della Palestina. LäANP sta elaborando dei piani di sviluppo settoriali. Le prime indicazioni riguardano il settore agricolo, dove si sottolinea la necessita' di sviluppare programmi volti al raggiungimento della sicurezza alimentare della popolazione palestinese. Per il settore sanitartio, le priorita' sono la medicina di base, la salute materna-infantile, la riabilitazione per I disabili e gli anziani. Altri elementi di eventuale rilevanza Analizzando i dati riguardo agli investimenti degli aiuti stranieri si nota che le percentuali piu' basse sono destinate all'agricoltura (1,7%); all' ambiente (2,3%); al turismo (0,1%); e al settore privato (2,2%), che potrebbero essere i settori trainanti per uno sviluppo della Palestina. Tralasciando il settore privato, gli interventi di un'ONG in Palestina potrebbero essere indirizzati ai primi tre settori. L'agricoltura, per l' incremento della sicurezza alimentare alla popolazione. L'ambiente, per ridurre i rischi ambientali attualmente elevati, e il turismo attaulmente tutto in mano agli israeliani. Un altro settore potrebbe essere quello della produzione di energia elettrica. Un discorso particolare va fatto per l'acqua. Nonostante gli accordi di OSLO II del Settembre 1995, i palestinesi hanno ancora una quantita' di acqua molto al di sotto delle loro reali esigenze. Il consumo pro-capite annuale ammonta a 112 mq nella Cisgiordania e 105 mq nella Striscia di Gaza. In Israele il consumo pro-capite annuale e' di 404 mq. L'agricoltura assorbe il 70% del consumo di acqua, e dipende fortemente dall 'acqua piovana. Meno del 5% delle terre coltivate della Cisgiordania sono irrigate. I coloni israeliani della Cisgiordania e della Striscia di Gaza consumano una quantita' di acqua 6 volte maggiore. La poca acqua a disposizione e' tra l'altro in moltissimi casi fortemenete inquinata, per: - l'uso indiscriminato dei pesticidi - l'uso non controllato dello smaltimento delle acque nere(meno del 2% della popolazione delle aree rurali della Cisgiordania e' collegata a un sistema di fognatura e trattamento delle acque) - aumento della salinita' delle riserve sotterranee di acqua - mancanza di un piano di raccolta e smaltimento di rifiuti solidi. Trasporti e telecomunicazioniFerrovia Inesistente Strade CISGIORDANIA GAZA Strade principali km 1255 282,7 Strade secondarie km 2556 396,7 by-pass esistenti- km 276 22,6 by-pass in costruzione km 452 ---- - by-pass: strade vietate ai palestinesi, utilizzabili soltanto dai coloni per raggiungere i loro insediamenti attraverso i territori della Cisgiordania e della Striscia di Gaza Vie d'acqua navigabili interne Inesistenti Porti. Nella Striscia di Gaza e' attualmente in costruzione un porto, il cui funzionamento dovra' essere regolato dai futuri accordi fra Israele e l'ANP. Aeroporti nazionali e internazionali. Nella Striscia di Gaza esiste gia' un aeroporto che e' pero' sottoposto al controllo e ala gestione daparte deilla sicurezza israeliana. Attualmente e' stato chiuso a causa dello scoppio della "nuova intifada". Rete telefonica. Servizio della rete telefonica israeliana. Nei territori autonomi delle aree A e B la Compagnia Telefonica Palestinese fornisce un servizio globale, installando linee e riscuotendo le bollette, ma acquista le linee da Israele. Rete postale Dati non ancora disponibili Collegamenti posta elettronica Operano molti server privati che assicurano i collegamenti Collegagamenti internet vdr e-mail Sistemi televisivi via etere e via cavo. I palestinesi usufruiscono per lo piu' di reti internazionale straniere con l'uso della parabolica, delle reti israeliane, giordane e di alcune reti private palestinesi e dell'ANP Sistema di tarsmissioni radio. Radio private e dell'ANP Altri elementi di eventuale rilevanza. Il settore radio-televisivo privato non ha una chiara regolamentazione e per questo spesso per motivi politici vengono spesso chiuse. NOTA: Sono molte le organizzazioni di ricerca e pubblicazione di dati sulla Palestina. Di seguito sono elencati i siti web e le e-mail di alcune di queste: - JMCC(Jerusalem Media and Comunication Centre): e-mail: jmcc@baraka.org -The Jerusalem Times: e-mail: tjt@palnet.com -PASSIA(Palestinian Accademic Society for the Study of International Affairs): web: http://www.passia.org e-mail: passia@palnet.com -BIRZEIT University web: http://www.birzeit.edu e-mail: pas-isp@admin.birzeit.edu Palestinian Uman Rights Monitoring Group e-mail: eid4hr@aquanet.co.il web: http://www.lebnet.com/phrmg/ |