C'era una volta un paese lontano con tanti castelli. In ogni castello viveva una bambina. Nel castello più bello viveva la principessa Coroncinadoro. Le bambine di quel paese si annoiavano. Stavano sempre chiuse in casa e nessuna di loro giocava con le altre. Anche la principessa, sola come le altre, si annoiava. L'unico divertimento era la sfera delle meraviglie. Ogni bambina ne possedeva una. Nella sfera si vedevano cose stupende: paesaggi, fiori, farfalle. Perciò le bambine restavano sempre chiuse in casa e passavano la vita guardando la sfera.

Un giorno la sfera della principessa si guastò: non splendeva più, non si vedevano più le cose straordinarie. La principessa diventò triste, tristissima. Allora Coroncinadoro prese la sua sfera e andò a farla aggiustare. Lontano dal castello viveva un omino che, con un piccolo tocco nel punto giusto, sapeva riparare le sfere. La principessa camminava in fretta perchè la via era lunga, molto lunga e lei si annoiava. Almeno si fossero viste le farfalle e i fiori nella sfera ! Coroncinadoro decise di avere pazienza, molta pazienza, e allungò il passo. Prima arrivava e prima la sua vita sarebbe tornata allegra. La principessa giunse dall'omino che fece nuovamente funzionare la sfera, dopo averla toccata nel punto giusto. La principessa era contenta, più che camminare correva e saltava. E tanto saltò che la sfera le scappò, proprio mentre passava un ponte, cadde nell'acqua e affondò per sempre.

Coroncinadoro piangeva e piangeva. Senza la sua sfera non avrebbe più visto fiori e farfalle, mai più. La principessa sentì qualcosa nei capelli e alzò gli occhi: per la prima volta in vita sua vide una vera farfalla. Coroncinadoro la rincorse, ma più che correre volava e rideva. In mezzo a centinaia di farfalle scoprì i colori e i profume del mondo. Vide il mare e sentì la spuma nel vento. Non che fosse allegra o divertita, ma per la prima volta, era proprio felice. Venne la notte e la principessa ebbe paura. Ma il buio si accese di mille lucciole e Coroncinadoro fu di nuovo felice.

La principessa voleva tornare al paese per raccontare la sua avventura: c'era una sfera delle meraviglie...più bella di quelle di sempre. Bastava uscire per trovarla: lì c'erano anche i colori e i profumi e ci si poteva muovere dentro. Tutte le bambine allargavano gli occhi per la curiosità.

Le bambine impararono a correre nei prati e a rotolarsi sull'erba; conobbero e giocarono con i bambini di molti paesi del mondo. Conoscevano finalmente una sfera delle meraviglie molto più grande, bella e fantastica di qualsiasi sfera di cristallo: è la Terra. Andarono poi a raccontare la loro scoperta perchè nessuno al mondo si annoiasse più in casa da solo.


Questa piccola fiaba didattica proviene dalla Scuola Materna frequentata dalle nostre bimbe, ed è stata lo spunto per l'organizzazione della Festa di Natale; ci è piaciuto riproporla anche perchè si può associarvi un gioco, cioè la costruzione della sfera magica: bastano un cartoncino bianco di circa 20 cm per 20 cm, un cartoncino blu delle stesse dimensioni, un foglio di plastica trasparente (va benissimo quella per i lucidi) sempre delle stesse dimensioni e oggettini a piacere, come paillettes, ritagli di stoffa, pezzi di carta stagnola, ritagli di fotografie e tutto quello che la fantasia vi suggerisce.

Seguite le istruzioni e cliccate sull'icona al fondo per veder l'opera finita; buon divertimento !

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