Era un lunedì sera e Carmen, una bambina di sei anni dai capelli rossi e dai bellissimi occhi azzurri stava cenando insieme ai suoi genitori. Carmen mangiava sempre tutto, ma non pensava che nelle olive ci potesse essere un nocciolo così duro! E così, mangiando un'oliva, masticò il nocciolo e il suo dentino iniziò a dondolare.
Carmen strillò per il dolore, tanto che il suo gattino sobbalzò. La sua mamma la rassicurò dicendo:"Non ti preoccupare, lo toglieremo, così passerà il dolore". Carmen annuì piangendo. E così dopocena si mise a tirare il dente, ma quello non si staccava. "Mamma"-disse frignando-"non si stacca!". "Lascia provare me"-disse la mamma. E tirò e tirò, ma il dente non si staccava.
"Proverò io", disse il papà, che era molto più forte della mamma, "vedrete che ci riuscirò!". Allora anche lui tirò, ma senza successo.
Carmen era disperata e abbracciò forte la mamma piangendo a dirotto e strillando:"Non cadrà mai, mi farà per sempre male!".
"Possiamo andare dal dentista", propose il papà cercando di rassicurarla.
L'indomani si recarono dal dentista e la mamma gli domandò cortesemente:"Potrebbe togliere il dentino a nostra figlia? Noi non ci riusciamo".
Il dentista prese la pinzetta e cercò di togliere il dentino, ma non ci riuscì. Allora borbottò:"A questo punto non so proprio cosa fare".
Carmen e i suoi genitori tornarono a casa sconsolati. Ma ad un tratto Carmen ebbe un lampo di genio e annodò speranzosa con un filo il suo dentino alla porta aperta; poi disse alla sua mamma di chiudere la porta, in modo che il dente si staccasse. Ma invece il dente non si staccò e Carmen cadde per terra malinconica. Poi si addormentò.
Il giorno dopo Carmen andò a fare una passeggiata e vide un graziosa casetta con un'insegna che diceva:"QUI RISOLVETE I VOSTRI PROBLEMI".
Carmen bussò alla casetta e poi entrò. Il proprietario era un anziano signore. Carmen gli disse: "Riuscirebbe a togliermi questo dente? Ho provato di tutto, ma non ci sono riuscita".
Il proprietario rispose:"Certo, ma non voglio soldi, dovrai solo riuscire a superare cinque prove". "Va bene", rispose Carmen.
"
La prima prova consiste nello scalare la collina qui di fronte in un'ora e mezza", disse il signore anziano, "e per essere certo che la scalerai fino in cima, quando tornerai dovrai avere con te un fiore rosso che cresce solo sulla cima".
Carmen si avviò verso la collina. Dovette attraversare un bosco molto fitto, dopodichè si trovò davanti ad un prato con l'erba che le arrivava fino alle spalle. Quando era ormai quasi arrivata alla fine del pratonun enorme rospaccio le balzò in faccia, spaventandola a morte. Carmen raccolse un bastone e cercò di scacciarlo via, riuscendoci. Dopo il prato c'era un lago blu come il mare. Pensò che avrebbe dovuto attraversarlo, ma lei non sapeva nuotare. Ad un tratto vide un mucchio di enormi foglie e pensò che per attraversare il lago sarebbe bastato salire su una di quelle e remare con le mani. L'idea funzionò! Attraversato il lago, dovette percorrere un ultimo ripidissimo sentiero e poi...ecco il fiore!
Carmen lo raccolse e ripercorse velocemente la strada...il tempo stava per finire! Proprio all'ultimo minuto arrivò alla casetta e consegnò il fiore.
"Molto brava", disse il signore anziano, "ora devi superare
la seconda prova...devi imparare entro mezz'ora a d andare in bicicletta senza rotelle (lei non era capace)".
Le consegnò una bicicletta della sua misura e Carmen ci montò sopra. Dopo vari tentativi e cadute imparò. Andò dall'anziano signore e disse:"Mi guardi, ho imparato!".
"Bene, ora devi superare
la terza prova: devi spiaccicare sei mosche in un quarto d'ora".
Carmen prese uno schiacciamosche e...tam! La mosca era scappata. Poi si avvicinò lentamente a due mosche impegnate a mangiare una deliziosa torta e...tam! Questa volta le acchiappò. Ora ne macavano quattro. Ne vide una appoggiata alla finestra e...tam! Riuscì a prendere anche questa. Le altre tre furono facili da prendere, perché ci aveva fatto al mano.
Carmen andò dal signore aniano che le disse:"
La quarta prova consiste nel mangiare cinque piatti di minestra in dieci minuti. Sono lì, sula tavolo".
Carmen in effetti aveva molta fame e si mise a mangiare di lena. I primi due piatti li mangiò molto volentieri, ma con gli altri tre faticò parecchio. Mangiato l'ultimo piatto si sentiva scoppiare. Chiamò il signore anziano che disse:"Ora dovrai superare
l'ultima prova: dovrai rimanere sveglia tutta la notte". Lei annuì ed incominciò a giocherellare con una pallina che aveva trovato lì per terra per restare sveglia. La mattina dopo non riusciva più a tenere gli occhi aperti e si addormentò.

Quando si svegliò la casetta non c'era più, non c'era più neanche il signore anziano e toccandosi la bocca si accorse...che non c'era più neanche il dentino!

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