Il paese di Saintes
Maries de la Mer, in Camargue, e' famoso per la
sua stupenda chiesa fortificata; edificata nel XII
secolo, e' una vera e propria fortezza: ad una navata
sola, spoglia, senza cappelle laterali e senza sacrestia,
ha mura molto spesse e poche finestre a feritoia; qui si
rifugiavano gli abitanti del luogo quando i pirati
saraceni sbarcavano sulle loro coste per razziare e
uccidere; e' possibile salire con una ripida scala a
chiocciola sul tetto della chiesa, dove c'e' il posto di
osservazione per avvistare i pirati in arrivo, purtroppo
non visitabile, e i caditoi dai quali veniva versato
sugli assedianti olio bollente; all'interno della chiesa
si trova anche un pozzo di acqua dolce con il quale gli
assediati potevano dissetarsi. Sempre all'interno della chiesa, sul lato sinistro, in una nicchia ricavata nel muro si trovano le statue in legno delle Sante Marie del Mare, a cui e' dedicata la chiesa, e in una cripta sotto l'altare la statua della Santa Sara, nera, patrona dei Gitani. Questa e' la loro storia. |
Quando
Gesu' fu posto in croce, ai suoi piedi, ad accompagnarlo
coraggiosamente nella sua ora piu' dura, stettero, oltre
a Maria sua madre, Maria di Magdala, Maria Salome', madre
dell'Apostolo Giacomo il maggiore e di Giovanni
l'evangelista, e Maria Giacoma, sorella della Madonna e
madre dell'Apostolo Giacomo il minore. E quando tre
giorni dopo la sua morte, la mattina di Pasqua, queste
donne andarono al sepolcro per cospargerne il corpo con
unguenti e profumi, secondo le usanze di allora, furono
loro che trovarono il sepolcro vuoto ed ebbero l'annuncio
dall 'Angelo che il Signore era risorto, e lo portarono
agli Apostoli perche' lo annunciassero a tutto il mondo. La leggenda racconta che scoppiata in Palestina la persecuzione di re Erode Agrippa nel 44, dopo la decapitazione del figlio Giacomo, Maria Salomè e Maria Giacoma, insieme con la loro serva nera Sara e molti altri, furono arrestate e messe su una piccola barca senza vele ne' remi; guidate dalla Provvidenza giunsero infine, stremate, sulle coste della Camargue dove, dopo aver ringraziato Dio per averle salvate, iniziarono a predicare il Vangelo. |
Dopo la loro morte diventarono le Sante Patrone del paese di Saintes Maries de la Mer, dove ancora oggi vengono venerate una volta all'anno, alla fine di maggio, con una grande processione in cui vengono portate al mare le loro immagini di legno e le loro reliquie, cioe' le loro ossa, conservate nella Chiesa. Nella stessa occasione viene portata al mare anche la statua della Santa Sara, che e' diventata la patrona e protettrice dei Gitani, che qui accorrono da tutta Europa per venerare la loro Santa. |
Se
scendete nella cripta sotto l'altare maggiore vedrete
sulla destra la statua di questa Santa, tutta ricoperta
di vestiti colorati, di gioielli, ricordi e preghiere
lasciati dai suoi fedeli; le candele e i lumini sono
sempre accesi e il calore e' talmente forte che le
candele sono piegate e contorte come rami di una albero. E se capitate da queste parti alla fine di maggio non dimenticatevi della grande processione in cui i Gitani e la gente di Saintes Maries de la Mer portano al mare le loro Sante. |