Tecniche di conservazione
Conservazione con il freddo
Refrigerazione

 

Questa tecnica consiste nel raffreddare gli alimenti a temperatura tale da consentire all’acqua in essi contenuta di rimanere allo stato liquido.

La temperatura è determinata dal tipo di alimento e varia da –1 a +8°C e dai tempi di conservazione, che non possono essere troppo lunghi. A livello domestico i prodotti refrigerati possono essere conservati per un periodo non superiore ad una settimana, a livello industriale si possono oltrepassare per alcuni alimenti anche 3 mesi.

Se alla refrigerazione si associa una modifica dell’aria che circonda l’alimento i tempi di conservazione si allungano e le caratteristiche organolettiche migliorano.

Le modifiche della composizione dell’aria possono avvenire nei depositi refrigeranti a tenuta stagna o nei contenitori.

Nel primo caso si ha la conservazione in atmosfera controllata, dove i valori di O2 e CO2 sono tenuti sotto controllo a valori costanti, l’ermeticità dell’ambiente garantisce un ingresso di O2 inferiore ai fabbisogni respiratori del prodotto e la temperatura è di 4°C.

Oppure la conservazione può avvenire in atmosfera modificata, dove la composizione dell’aria è modificata dai processi respiratori del prodotto che consuma O2 e aumenta la CO2 che distrugge eventuali muffe ed insetti. Con questi sistemi si conservano bene la frutta le verdure ed i fiori.

Nel secondo caso si ha il confezionamento in atmosfera modificata, la miscela messa nel contenitore con l’alimento e costituita da CO2 / N2 / O2

La CO2 inibisce la crescita di muffe e batteri, l’N2 inibisce l’irrancidimento ossidativo ed enzimatico, l’O2 inibisce i microrganismi anaerobi ed ossigena i pigmenti. La riuscita del processo comunque dipende dalla corretta percentuale dei gas presenti e dal materiale usato per il confezionamento