<%@LANGUAGE="JAVASCRIPT" CODEPAGE="1252"%> Le Feste
Scuola Primaria "G.Boccaccio" Firenze Classe VB a.s. 2003/2004
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LO SCOPPIO DEL CARRO
Lo scoppio del carro che si svolge in Piazza del Duomo è un rito antichissimo che risale al dodicesimo secolo ed è legato all’ accensione del fuoco sacro nella notte di Pasqua . Si narra che Pazzino de’ Pazzi abbia ricevuto come premio, durante la prima crociata per la conquista di Gerusalemme, tre scaglie di pietra del Santo Sepolcro. Tornato a Firenze, Pazzino ebbe l ’onore di accendere con quelle pietre il fuoco del Sabato Santo che veniva portato in Cattedrale, dapprima con una fiaccola poi con il Carro accompagnato da fuochi d’artificio. Oggi il Carro , detto dai Fiorentini il “Brindellone”, è portato il giorno di Pasqua nella piazza tra il Duomo e il Battistero carico di mortaretti e girandole e viene incendiato durante la celebrazione della Messa: al canto del Gloria il sacerdote accende col fuoco benedetto il cero pasquale e un razzo a forma di colombina , correndo su un cavo d’ acciaio, dall’altare al carro, va a incendiare i fuochi artificiali. La piazza si riempie di spari, di fumo, di scintille. Se la colombina compie il tragitto senza intoppi e il Carro scoppia al primo colpo la tradizione dice che sarà un anno buono per l ’ agricoltura .

scoppio del carro
CALCIO IN COSTUME
Sulla piazza di Santa Croce si svolge ancora un gioco molto famoso a Firenze cioè il “calcio in costume” in cui si affrontano le quattro squadre degli antichi quartieri cittadini: gli Azzurri di S. Croce, i Bianchi di S. Spirito, i Rossi di S. Maria Novella e i verdi di S. Giovanni. Questo torneo di calcio è nato per ricordare una partita giocata nel febbraio 1530 dai Fiorentini per fare un dispetto alle truppe dell’imperatore Carlo V che assediavano Firenze. Oggi sono tre le partite che si giocano a giugno; in passato quando l’Arno gelava le partite venivano disputate sul fiume ghiacciato; le partite venivano anche disputate in occasione del Carnevale o per ricorrenze speciali. La partita comincia quando il pallone lanciato dal “pallaio”, cioè l’arbitro , contro due dischi di marmi murati sulle facciate di due palazzi antistanti rimbalza nel campo. La partita dura un’ora. Ci sono due squadre con ventisette giocatori ciascuna. Il campo rettangolare ricoperto di sabbia è diviso al centro da una linea bianca. Sui lati corti c’è una rete in cui la squadra avversaria deve far entrare il pallone segnando la “caccia”, cioè il goal. Ogni caccia è accompagnata dagli spari delle colubrine, pezzi di artiglieria a canna lunga e sottile.
È una gara simile al rugby e al football americano. La partita è preceduta da un corteo storico in cui sfilano i costumi rinascimentali, le squadre, i musicanti ,gli sbandieratori, i nobili a cavallo e il premio per la squadra vincente: una mucca chianina tutta agghindata per l’occasione. La finale viene giocata il giorno di San Giovanni.


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Partita calcio storico
FESTA DELLA RIFICOLONA
“Ona, ona ,ona , ma che bella Rificolona.
La mia è coi fiocchi , la tua è coi pidocchi ...”
Rificolona viene dal nome delle contadine, fierucolone , che scendevano a Firenze dalle campagne per il 7 settembre ,vigilia della nascita di Maria , portandosi dietro panieri pieni di fiocchi e delle lanterne per illuminare il loro cammino.
Oggi. oltre alla tradizione di sfilare con le proprie rificolone (palloni di carta al cui interno è situata una candela ,ora una lampadina) c’è la tradizione di rompere le rificolone altrui con le cerbottane.

rificolona
LA FESTA DI SAN GIOVANNI
La festa di S. Giovanni, patrono di Firenze, si tiene il 24 giugno.
Anticamente i festeggiamenti duravano anche molti giorni e quello più conosciuto è il Palio dei cocchi, tenuto in piazza S. Maria Novella dove ci sono ancora due obelischi attorno ai quali dovevano girare le carrozze.
Ora la festa è nota per i grandi fuochi d’artificio lanciati dal Piazzale Michelangelo.


FESTA DEL GRILLO
La festa del grillo si svolge nel parco delle Cascine il giorno dell ’ Ascensione (40 giorni dopo Pasqua). Nell ‘ antichità si dava la caccia ai grilli (perché si pensava che fossero dannosi alle culture agricole); i grilli acchiappati venivano messi in gabbiette di saggina dai colori vivaci, che poi venivano comprate dai bambini per ascoltare il canto degli insetti. Al mondo d ‘oggi quando si acquista il grillo in gabbia lo si libera subito, oppure si compra un grillo finto.

 

 
 
 
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