LO SCOPPIO DEL CARRO
Lo scoppio del carro che si svolge in Piazza
del Duomo è un rito antichissimo che risale al dodicesimo
secolo ed è legato all’ accensione del fuoco sacro
nella notte di Pasqua . Si narra che Pazzino de’ Pazzi abbia
ricevuto come premio, durante la prima crociata per la conquista
di Gerusalemme, tre scaglie di pietra del Santo Sepolcro. Tornato
a Firenze, Pazzino ebbe l ’onore di accendere con quelle pietre
il fuoco del Sabato Santo che veniva portato in Cattedrale, dapprima
con una fiaccola poi con il Carro accompagnato da fuochi d’artificio.
Oggi il Carro , detto dai Fiorentini il “Brindellone”,
è portato il giorno di Pasqua nella piazza tra il Duomo e
il Battistero carico di mortaretti e girandole e viene incendiato
durante la celebrazione della Messa: al canto del Gloria il sacerdote
accende col fuoco benedetto il cero pasquale e un razzo a forma
di colombina , correndo su un cavo d’ acciaio, dall’altare
al carro, va a incendiare i fuochi artificiali. La piazza si riempie
di spari, di fumo, di scintille. Se la colombina compie il tragitto
senza intoppi e il Carro scoppia al primo colpo la tradizione dice
che sarà un anno buono per l ’ agricoltura .
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CALCIO
IN COSTUME
Sulla piazza di Santa
Croce si svolge ancora un gioco molto famoso a Firenze cioè
il “calcio in costume” in cui si affrontano le quattro
squadre degli antichi quartieri cittadini: gli Azzurri di S. Croce,
i Bianchi di S. Spirito, i Rossi di S. Maria Novella e i verdi di
S. Giovanni. Questo torneo di calcio è nato per ricordare
una partita giocata nel febbraio 1530 dai Fiorentini per fare un
dispetto alle truppe dell’imperatore Carlo V che assediavano
Firenze. Oggi sono tre le partite che si giocano a giugno; in passato
quando l’Arno gelava le partite venivano disputate sul fiume
ghiacciato; le partite venivano anche disputate in occasione del
Carnevale o per ricorrenze speciali. La partita comincia quando
il pallone lanciato dal “pallaio”, cioè l’arbitro
, contro due dischi di marmi murati sulle facciate di due palazzi
antistanti rimbalza nel campo. La partita dura un’ora. Ci
sono due squadre con ventisette giocatori ciascuna. Il campo rettangolare
ricoperto di sabbia è diviso al centro da una linea bianca.
Sui lati corti c’è una rete in cui la squadra avversaria
deve far entrare il pallone segnando la “caccia”, cioè
il goal. Ogni caccia è accompagnata dagli spari delle colubrine,
pezzi di artiglieria a canna lunga e sottile.
È una gara simile al rugby e al football americano. La partita
è preceduta da un corteo storico in cui sfilano i costumi
rinascimentali, le squadre, i musicanti ,gli sbandieratori, i nobili
a cavallo e il premio per la squadra vincente: una mucca chianina
tutta agghindata per l’occasione. La finale viene giocata
il giorno di San Giovanni.
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FESTA
DELLA RIFICOLONA
“Ona, ona ,ona , ma che bella Rificolona.
La mia è coi fiocchi , la tua è coi pidocchi ...”
Rificolona viene dal nome delle contadine, fierucolone , che scendevano
a Firenze dalle campagne per il 7 settembre ,vigilia della nascita
di Maria , portandosi dietro panieri pieni di fiocchi e delle lanterne
per illuminare il loro cammino.
Oggi. oltre alla tradizione di sfilare con le proprie rificolone
(palloni di carta al cui interno è situata una candela ,ora
una lampadina) c’è la tradizione di rompere le rificolone
altrui con le cerbottane.
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LA
FESTA DI SAN GIOVANNI
La festa di S. Giovanni, patrono di Firenze, si tiene il 24 giugno.
Anticamente i festeggiamenti duravano anche molti giorni e quello
più conosciuto è il Palio dei cocchi, tenuto in piazza
S. Maria Novella dove ci sono ancora due obelischi attorno ai quali
dovevano girare le carrozze.
Ora la festa è nota per i grandi fuochi d’artificio
lanciati dal Piazzale Michelangelo.
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FESTA DEL GRILLO
La festa del grillo si svolge nel parco delle Cascine il giorno
dell ’ Ascensione (40 giorni dopo Pasqua). Nell ‘ antichità
si dava la caccia ai grilli (perché si pensava che fossero
dannosi alle culture agricole); i grilli acchiappati venivano messi
in gabbiette di saggina dai colori vivaci, che poi venivano comprate
dai bambini per ascoltare il canto degli insetti. Al mondo d ‘oggi
quando si acquista il grillo in gabbia lo si libera subito, oppure
si compra un grillo finto.
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