POF

2000-2001

 

 


 

 

 

             

 

 

 

 

 

 

 

 


 

INDICE

1      PREMESSA   5

2      L’analisi dell’istituto   7

2.1       Il contesto sociale, culturale, economico del territorio  7

2.2       L’utenza: caratteristiche  cognitive, relazionali - motivazionali in entrata  7

2.3       L’utenza: caratteristiche socio – economiche  7

3      Scelte educative e didattiche   9

3.1       Gli obiettivi formativi 9

3.2       PERCORSO DIDATTICO   10

3.3       Gli obiettivi professionali 19

3.3.1        Corsi di qualifica  19

3.3.2        La sperimentazione: Il Progetto 2002  21

3.3.3        L’area dell’integrazione  23

3.3.4        Gestione dell’area di approfondimento e di integrazione  25

3.3.5        AREA DI APPROFONDIMENTO/INTEGRAZIONE  26

3.3.6        CODOCENZE PREVISTE IN ORDINAMENTO   28

3.3.7        Gli esami di qualifica  29

3.3.8        I Corsi post – qualifica  30

3.3.9        L'Organico Funzionale  32

4      Scelte organizzative e di gestione   35

4.1       Criteri generali per il funzionamento dell’istituto  35

4.2       Criteri di formazione delle classi 35

4.3       Alunni portatori di handicap ( L. 104/92 del 5/02/1992 – Art. 15) 36

4.4       Gli Organi Collegiali 36

4.4.1        Il Consiglio di Istituto: struttura e funzioni 36

4.4.2        Il Collegio dei docenti: struttura e funzioni 38

4.4.3        I Dipartimenti di materia : struttura e funzione  40

4.4.4        Il Consiglio di classe: struttura e funzioni 40

4.4.5        Il Coordinatore di classe  40

4.4.6        COMMISSIONI a.s. 2000/2001  42

4.4.7        Direttori di Laboratorio  43

4.5       Le Funzioni Obiettivo  44

4.6       Organizzazione dell’orario delle lezioni 45

4.7       Organizzazione di strutture e materiali 45

4.8       Organizzazione amministrativa  46

4.9       I rapporti scuola -  famiglia  46

4.10     RIEPILOGO IMPEGNI  47

5      L’ autonomia   49

5.1       I PROGETTI  DELL’OFFERTA FORMATIVA   52

5.1.1        PROGETTO ORIENTAMENTO   53

5.1.2        PROGETTO QUALITA' Valutazione efficienza ed efficacia del sistema scolastico  54

5.1.3        IL TERRITORIO IN RETE FORMATIVA   55

5.1.4        PROGETTO DI FORMAZIONE “AUTONOMIA" 56

5.1.5        PROGETTO ATTIVITA' INTEGRATIVE E COMPLEMENTARI 57

5.1.6        PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE  58

5.1.7        PROGETTO ATTIVITA' di DOCUMENTAZIONE e  59

5.1.8        PROGETTO INTEGRAZIONE DEI DISABILI 60

5.1.9        INTERVENTI INTEGRATIVI ED EDUCATIVI (Fondo d’Istituto) 61

5.1.10      Educazione degli Adulti 62

5.2       Certificazione delle competenze  63

5.3       I dati sulla sperimentazione dell’autonomia  63

5.4       Gli strumenti tecnologici e multimediali 63

5.5       Acquisto strumenti e sussidi didattici 64

6      Il Progetto curricolare   65

6.1       La programmazione  65

6.1.1        L’innalzamento dell’obbligo scolastico: la programmazione differenziata  66

7      La valutazione   67

7.1       Criteri di svolgimento degli scrutini 67

7.1.1        CRITERI PER L’EFFETTUAZIONE DEGLI SCRUTINI FINALI 67

7.2       Criteri di attribuzione del credito scolastico e formativo  69

7.3       Criteri di attribuzione del voto di condotta  69

7.4       Criteri per l’attribuzione del voto e indicatori per la formulazione dei giudizi finali 69

8      ALLEGATI 73

 


1         PREMESSA

 

Che cos’è il Piano dell’Offerta formativa

 

Il Piano dell’Offerta Formativa riguarda tutti i percorsi formativi, le attività, le iniziative, didattiche ed educative, l’organizzazione e la gestione di strutture, persone e risorse della scuola. Esso rielabora e amplia il Progetto Educativo d’Istituto accogliendo le nuove istanze della formazione, rispondendo alle esigenze del territorio e alle sollecitazioni derivanti dai nuovi indirizzi dell’istruzione, in generale, e professionale, in particolare.

Il Piano dell’Offerta Formativa  “presenta” dunque la scuola nella sua organizzazione didattica con le sue finalità e interventi progettuali, con le sue forme e modalità di funzionamento e gestione a tutti i livelli .

 

Le motivazioni del Piano dell’Offerta Formativa

 

Il Piano nasce, per un verso, da un’analisi dei bisogni formativi ed educativi della nostra utenza, dall’esame degli strumenti e delle risorse disponibili, dall’osservazione delle condizioni logistiche ed organizzative del nostro istituto, dall’altro dai mutamenti della richiesta di formazione ed istruzione sollecitata dai cambiamenti della politica scolastica  e suffragata dalle profonde mutazioni degli assetti strutturali e di programma, già, in buona misura, in atto. Queste trasformazioni non possono trovarci lontani ed estranei dal contesto scolastico generale e particolare del nostro immediato territorio d’azione. In considerazione di questi, occorre ripensare i termini del servizio scolastico e della sua offerta formativa ed educativa ponendoci lungo la via della sperimentazione di nuovi percorsi e nuove organizzazioni che via, via, verranno perfezionati e consolidati.

In tal senso il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) si articola in modo più ampio per comprendere queste esigenze.

In particolare esso accoglie:

Progetti integrativi dell’offerta formativa

Revisione e sperimentazione dell’orario scolastico in chiave modulare

Riprogrammazione delle attività didattiche ed educative in chiave modulare e per aree disciplinari affini

Strutture di funzionamento degli OO.CC. e servizi e uso ragionato di risorse interne per il miglioramento dell’organizzazione e della gestione del servizio

Il controllo e la verifica delle procedure messe in atto e dei risultati

 

Il Piano dell’Offerta Formativa intende dunque rivisitare la funzione del servizio scolastico “rigenerandone” percorsi, finalità, organizzazione, avvicinandosi ulteriormente alle esigenze dell’utenza, alle richieste della formazione, ai bisogni del territorio, aprendosi a sollecitazioni e stimoli esterni (scolastici e non solo), facendosi carico di promuovere iniziative significative in campo formativo.

 

Le finalità del Piano dell’Offerta Formativa

 

Sviluppo della persona in tutte le sue potenzialità

Innalzamento del successo formativo

Ampliamento dell'offerta formativa

Controllo dell’efficacia dei processi messi in atto

Proposizione e promozione di percorsi formativi aderenti alle mutate esigenze della formazione dell’individuo

 

 

 

 


 

 

2         L’analisi dell’istituto

 

2.1         Il contesto sociale, culturale, economico del territorio

Entroterra casertano, scolarizzazione abbastanza elevata ma scarse opportunità occupazionali, il contesto in cui si opera risente di una non adeguata capacità di capitalizzare le esperienze formative. Presenza di piccole imprese artigiane, diventate tali con la riconversione dall’attività agricola.

 

2.2         L’utenza: caratteristiche  cognitive, relazionali - motivazionali in entrata

Dall’analisi  dei questionari somministrati in tutte le prime classi sulle strategie di apprendimento, sulle relazioni interpersonali, sulle abilità e capacità relative all’area linguistico – espressiva  e logico – matematica , emerge:

Ÿ         Una diffusa difficoltà nella padronanza di strategie di apprendimento;

Ÿ         Dei rapporti interpersonali gravati da incertezze rispetto ai coetanei e agli adulti;

Ÿ         Delle debolezze nel possesso e nella padronanza degli strumenti di base.

Il grado di motivazione allo studio scolastico è piuttosto basso e spesso chi si iscrive nel nostro istituto effettua la scelta in vista di una garanzia di lavoro che l’istruzione professionale dovrebbe assicurare in modo più certo rispetto ad altri ordini e tipi di istruzione. Si rileva peraltro, ancor oggi, (sebbene in misura molto più ridotta rispetto al passato) una certa indolenza nell’orientamento informativo della scuola media di primo grado che configura l’istruzione professionale come un  porto più sicuro per l’utenza più debole.

 

2.3         L’utenza: caratteristiche socio – economiche

Il contesto familiare della nostra utenza presenta (in media) queste caratteristiche:

Nuclei familiari, in maggioranza, piuttosto numerosi ( 4 – 5 persone)

Titoli di studio

Meno del 50% dei fratelli e delle sorelle dei nostri alunni frequentano la scuola dell’obbligo (il dato, comunque non è drastico: i fratelli e le sorelle degli alunni potrebbero non essere in età scolare)

Di questi, circa il 16%, possiede un diploma o una laurea e spesso è in cerca di una prima occupazione

Di conseguenza pochissimi lavorano

Il titolo di studio di padri e madri è il seguente:  circa il 50% possiedono la licenza media, il 20% dei padri e  12% delle madri possiede un diploma, neanche l’1% possiede la laurea.

 

Lavoro

Ÿ         Padri: per il 21% si tratta di impiegati; per il 42% di operai; per il 12,5% di disoccupati; un  ristretto 5% si dedica al commercio e una medesima percentuale alla libera professione; il 3,5% è occupato nell’artigianato e il 4,3% è in pensione;

Ÿ         Madri: per la grande maggioranza (il 73%) si tratta di casalinghe/disoccupate, per il 3,9% di impiegate, per il 13% di operaie e in medesima percentuale di commercianti; un ristrettissimo numero si dedica alla libera professione (2,3%).

 

I dati rivelano quindi dei contesti di provenienza fragili dal punto di vista culturale ed economico (in maggioranza si tratta di famiglie mono reddito) di cui i nostri alunni sono portatori e di cui il servizio formativo deve, nei limiti delle possibilità previste dalle sue funzioni, farsi carico.

 

 


 

3          Scelte educative e didattiche

 

3.1         Gli obiettivi formativi

 

1) Formazione di una coscienza civile che:

     a) induca a vivere consapevolmente, nella dimensione pubblica, i doveri in quanto necessario completamento dei diritti;

     b) induca al rispetto delle Istituzioni ed educhi alla legalità;

     c) consenta agli alunni di comprendere i valori democratici e li renda capaci di contribuire alla loro salvaguardia ed alla loro crescita.

2) Sviluppo delle capacità critiche indispensabili per:

     a) operare scelte consapevoli e riflesse;

     b) mettere in atto comportamenti responsabili;

     c) attuare la formazione completa del soggetto come individuo e come membro della collettività;

     d) porsi  come soggetti attivi e propositivi nel mondo del lavoro.

3) Promozione e sviluppo di una educazione che sia:

     a) informata ai principi della solidarietà sociale, tolleranza ed accettazione della diversità di condizione (anche fisica) di cultura, di razza, di costumi e tradizioni;

     b) capace di valorizzare l'interscambio e le reciproche relazioni fra persone, popoli, culture.

TITOLI DI STUDIO e CLASSI IPSSART TEANO tabella

Tabella classi

           

 

 

QUALIFICA

BIENNIO POST QUALIFICA

CLASSI a.s. 2000/2001 N° 25

Operatore ai servizi di ristorazione 

(cucina)

 

Tecnico dei servizi di ristorazione

 

·        7 Prime 2002

·        6 Seconde, di cui le sez B C D 2002, le rimanenti di n. o.

·        4 Terze, di cui:

1 Terza Sala/Bar 2002

1 Terza Cucina sez. A di n o.

1 Terza Cucina sez. B 2002

1 Terza Ricevimento 2002

·        4 Quarte, di cui:

2 Quarte sez. A/B/ (Tecnico dei servizi di ristorazione) di n. o.

1 Quarta sez. C (Tecnico dei servizi di ristorazione) 2002

1 Quarta (Tecnico dei servizi turistici)  2002

·        4 Quinte, di cui:

3 Quinte sez. A/B/C  (Tecnico dei servizi di ristorazione)

1 Quinta (Tecnico dei servizi turistici

 

Operatore ai servizi di ristorazione 

(sala bar)

 

Tecnico dei servizi di ristorazione

Operatore ai servizi di ricevimento

Tecnico dei servizi turistici

 


3.2         PERCORSO DIDATTICO

 

 

 

PIANO DEGLI STUDI biennio

 

PROGETTO 2002

PROGETTO 92 ex n.o.

 

Monte ore

Si tratta dell'area prevalente, finalizzata all'elevazione del livello culturale dei curricoli e che tende a realizzare una maggiore equivalenza nella formazione di base. Delinea un nuovo biennio unitario tra i diversi indirizzi e ordini di istruzione, rendendo possibile il ri-orientamento anche nel corso degli studi. Al suo interno si trova uno spazio disciplinare dedicato alla comunicazione multimediale.

 

 

Monte ore

AREA DI EQUIVALENZA

20

AREA COMUNE

22

Italiano

4

Italiano

5

Storia

2

Storia

2

Lingua straniera

3

Lingua straniera

3

Tecnologie dell'informazione e della comunicazione

1(+1)

Scienze della terra e biologia

3

Scienze della terra e biologia

2

Matematica e informatica

4

Matematica

3

Diritto ed economia

2

Diritto ed economia

2

Educazione fisica

2

Educazione fisica

2

IRC/alternatiav

1

Religione / alternativa

1

 

 

AREA DI INDIRIZZO

10+2

Organizzazione autonoma delle codocenze e delle simulazioni

AREA DI INDIRIZZO

14

Lingua straniera

 

È finalizzata all'acquisizione di una professionalità di base polivalente e flessibile.

Lingua straniera

3

Principi di alimentazione

 

Principi di alimentazione

2

Laboratorio servizi ristorazione Cucina

 

Laboratorio servizi ristorazione Cucina

3

Laboratorio servizi ristorazione Sala/Bar

 

Laboratorio servizi ristorazione Sala/Bar

3

Laboratorio servizi Ricevimento

 

Laboratorio servizi Ricevimento

3

AREA DI INTEGRAZIONE

 

 

 

2

Dedicata a interventi integrativi a disposizione del Consiglio di Classe, finalizzati alla conoscenza del territorio, al contatto col mondo del lavoro e al recupero disciplinare.

 

 

 

AREA DI APPROFONDIMENTO

 

 

 

 

4

TOT.

34

 

TOT.

40

 

 


 

 

 

MONOENNIO CUCINA

 

 

PROGETTO 2002

PROFILO

AREA di EQUIVALENZA

13

in termini di

CONOSCENZE:

Ÿ         conosce i principi nutritivi e i metodi di conservazione degli alimenti oltre alle modificazioni organolettiche e nutrizionali che si verificano durante la cottura

Ÿ         sa partecipare al calcolo dei costi dei singoli pasti e dell'intero menu

COMPETENZE:

Ÿ         ha una buona formazione culturale e una preparazione professionale flessibile e polivalente.

Ÿ         possiede una valida educazione linguistica in due lingue straniere con conoscenza della microlingua di settore .

Ÿ         sa partecipare alle operazioni di manutenzione degli utensili e del materiale di cucina e sa situarsi con disponibilità e correttezza all‘ interno della brigata di cucina.

CAPACITA'

Ÿ         sa realizzare autonomamente la preparazione di piatti caldi e freddi

Ÿ         sa valutare la merce all'entrata e i prodotti in uscita

Ÿ         capace di predeterminare i tempi di esecuzione del lavoro, anche in rapporto alle esigenze della sala.

 

Italiano

3

Storia

2

Lingua straniera

3

Matematica

2

Educazione Fisica

2

Religione / alternativa

1

AREA DI INDIRIZZO

 

 Lingua straniera

3(1)

Alimenti e Alimentazione

3(2)

Elementi di gestione aziendale

2(1)

Laboratorio servizi di ristorazione Cucina

10

AREA DI INTEGRAZIONE

 

 

 

2

PROGETTO 92 ex n.o.

AREA COMUNE

13

Italiano

3

Storia

2

Lingua straniera

3

Matematica ed informatica

2

Educazione fisica

2

IRC/ Alternativa

1

AREA DI INDIRIZZO

23

Lingua straniera

2

Alimenti e Alimentazione

3 (2)

Elementi di gestione aziendale

2

Laboratorio servizi di ristorazione Cucina

16

AREA DI APPROFONDIMENTO

4


 

 

 

 

MONOENNIO SALA BAR

 

PROGETTO 2002

PROFILO

AREA di EQUIVALENZA

13

in termini di

CONOSCENZE:

Ÿ         conosce i principi nutritivi e di conservazione degli alimenti

Ÿ         conosce i diversi stili alimentari

COMPETENZE:

Ÿ         ha una buona formazione culturale e una preparazione professionale flessibile e polivalente.

Ÿ         possiede una valida educazione linguistica in due lingue straniere con conoscenza della microlingua di settore

Ÿ         sa analizzare i piatti ed abbinare i vini

CAPACITA':

Ÿ         è capace di accogliere i clienti e di assisterli, sa eseguire tutte le fasi del servizio in ristorante e nelle altre aziende ristorative

Ÿ         sa organizzare e svolgere tutte le attività inerenti il servizio bar

è in grado di partecipare alla preparazione ed allo svolgimento di feste, banchetti, buffet

Italiano

3

Storia

2

Lingua straniera

3

Matematica

2

Educazione Fisica

2

Religione / alternativa

1

AREA DI INDIRIZZO

 

 Lingua straniera

3(1)

Alimenti e Alimentazione

3(2)

Elementi di gestione aziendale

2(1)

Laboratorio servizi di ristorazione Sala/Bar

10

AREA DI INTEGRAZIONE

 

 

 

2

PROGETTO 92 ex n.o.

AREA COMUNE

13

Italiano

3

Storia

2

Lingua straniera

3

Matematica ed informatica

2

Educazione fisica

2

IRC/ Alternativa

1

AREA DI INDIRIZZO

23

Lingua straniera

2

Alimenti e Alimentazione

3 (2)

Elementi di gestione aziendale

2

Laboratorio servizi di ristorazione Sala/Bar

16

AREA DI APPROFONDIMENTO

4


 

 

 

 

MONOENNIO RICEVIMENTO

PROGETTO 2002

PROFILO

AREA di EQUIVALENZA

13

 

 

 

 

in termini di

CONOSCENZE:

Ÿ         ha una buona conoscenza sia degli impianti presenti nelle strutture ricettive, che degli altri reparti con i quali è in grado di stabilire rapporti di collaborazione e di integrazione

COMPETENZE:

Ÿ         ha una buona formazione culturale e una preparazione professionale flessibile e polivalente.

Ÿ         è in grado di stabilire rapporti comunicativi, anche in due lingue straniere, adeguati all'interlocutore e alle situazioni

CAPACITA':

Ÿ         è capace di accogliere i clienti e di assisterli durante il soggiorno, secondo le istruzioni ricevute e nel rispetto delle norme vigenti

Ÿ         conosce ed espleta le attività connesse ai servizi di accoglienza, portineria, casse e maincourante

Ÿ         sa usare le attrezzature di settore, aggiornate alle moderne tecnologie, i sistemi informatizzati di gestione delle strutture ricettive

Ÿ         sa dare informazioni sulle risorse culturali e turistiche, è in grado di consigliare spettacoli e itinerari al cliente

 

Italiano

3

Storia

2

Lingua straniera

3

Matematica

2

Educazione Fisica

2

Religione / alternativa

1

AREA DI INDIRIZZO

 

 Lingua straniera

3(1)

Geografia delle risorse culturali e turistiche

3

Amministrazione alberghiera

3(2)

Laboratorio servizi di Ricevimento

9

AREA DI INTEGRAZIONE

 

 

 

2

PROGETTO 92 ex n.o.

AREA COMUNE

13

Italiano

3

Storia

2

Lingua straniera

3

Matematica ed informatica

2

Educazione fisica

2

IRC/ Alternativa

1

AREA DI INDIRIZZO

23

Lingua straniera

2

Amministrazione alberghiera

3

Geografia delle risorse culturali e turistiche

3

Laboratorio trattamento testi

2

Laboratorio servizi di ricevimento

12

AREA DI APPROFONDIMENTO

4


 

 

 

 

Biennio Post-Qualifica

TECNICO DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE

 

AREA COMUNE

Monte ore

PROFILO

Italiano

4

 

 

 

 

in termini di

CONOSCENZE:

Ÿ         conosce in maniera articolata i sistemi ristorativi, il mercato ed i suoi  principali segmenti

Ÿ         conosce le tecniche di approvvigionamento delle merci e del materiale occorrente

Ÿ         conosce i principali elementi dei costi e dei ricavi

Ÿ         conosce l'analisi dei costi nonché le tecniche di marketing del prodotto ristorativo

Ÿ         conosce i principi di gastronomia e di enologia ed è in grado di elaborare menu e di abbinare in modo corretto vini e bevande

Ÿ         conosce le norme antinfortunistiche e sulla sicurezza dei lavoratori, conosce, inoltre, le norme giuridiche inerenti le aziende ristorative

 

COMPETENZE:

Ÿ         è in grado di programmare, organizzare e gestire, a livello tecnico, i processi lavorativi in termini di qualità e quantità

Ÿ         sa esprimersi, a livello medio, in due lingue straniere

Ÿ         sa scegliere tra le tecniche più avanzate in merito alla conservazione degli alimenti, anche alla luce della moderna dietetica

 

CAPACITA':

Ÿ         Sa valutare criticamente le problematiche di gestione di un'azienda ristorativa

Ÿ         Sa utilizzare gli strumenti necessari per conoscere o valutare l'andamento del mercato della ristorazione al fine di programmare e valutare la propria attività e quella dei singoli reparti

 

Storia

2

Lingua straniera

3

Matematica

3

Educazione Fisica

2

Religione / alternativa

1

AREA DI INDIRIZZO

 

 Lingua straniera

3

Economia e gestione delle aziende ristorative

4

Legislazione

2

Alimenti e Alimentazione

3

Laboratorio di organizzazione e gestione dei servizi ristorativi

3

AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE

Diploma di Qualifica di secondo livello di durata biennale per:

 

a.s. 1999/2001

Addetto alla conservazione e commercializzazione di prodotti gastronomici

 

a.s. 2000/2002

Addetto al turismo enogastronomico

 

 

 

 

 

 

 

 

180+120600

 

 

 

 

198+100

596

 

 

 


 

 

 

 

Biennio Post-Qualifica

TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI

 

AREA COMUNE

Monte ore

PROFILO

Italiano

4

 

 

 

in termini di

CONOSCENZE:

Ÿ         ha un'ampia ed essenziale cultura di base storica, geografica, giuridico-economica, artistica

Ÿ         conosce gli elementi fondamentali della struttura organizzativa delle varie imprese turistiche

Ÿ         conosce in prodotti turistici, le fasce di possibile utenza, i modi per accrescere l'interesse e la fruibilità del prodotto senza snaturarlo

Ÿ         conosce i canali di commercializzazione e del marketing

Ÿ         ha consapevolezza del ruolo, delle articolazioni, delle implicazioni economiche del settore turistico

 

COMPETENZE:

Ÿ         sa utilizzare correttamente due lingue straniere

Ÿ         ha padronanza delle tecniche operative di base, con particolare attenzione all'utilizzo di strumenti informatici

Ÿ         ha padronanza dei mezzi espressivi e di comunicazione: parlati, scritti, telematici

 

CAPACITA':

Ÿ         ha buone capacità comunicative, non solo in termini di espressione linguistica ma anche di comunicazione non verbale

Ÿ         ha capacità di leggere e di interpretare autonomamente eventi, problematiche, tendenze del mondo circostante

Ÿ         ha capacità di impegnarsi a fondo per raggiungere un obiettivo e adeguate doti di precisione, attenzione, concentrazione

Ÿ         ha consapevolezza del proprio ruolo unita a doti di affidabilità.

 

Storia

2

Lingua straniera

3

Matematica

3

Educazione Fisica

2

Religione / alternativa

1

AREA DI INDIRIZZO

 

 Lingua straniera

3

Economia e tecnica dell’azienda turistica

4

Lingua Inglese

3

Geografia turistica

2

Storia dell’arte e dei beni culturali

2

Tecniche di comunicazione e relazione

2

Tecniche dei servizi della pratica operativa

* in codocenza

(3)*

AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE

Diploma di Qualifica di secondo livello di durata biennale per:

 

a.s. 1999/2001

Addetto all’animazione e all’assistenza turistica

 

a.s. 2000/2002

Addetto alla “Guida turistica”

 

 

 

 

 

 

 

180+120600

 

 

198+100

596

 

 

 

 

 

 


 

ESTENSIONE AL BIENNIO POST QUALIFICA DELLA SPERIMENTAZIONE

PROGETTO 2002

 

AREA DI EQUIVALENZA

Monte ore

Sono inserite in questa area discipline di valenza educativa, atte a costruire il patrimonio culturale necessario al cittadino europeo su cui innestare gli aspetti professionali di conoscenze, capacità e competenze proprie dell’indirizzo specifico. Il pacchetto orario indicato con (33) è disponibile per la progettazione e la gestione, anche in codocenze, di questa o delle altre aree del curriculum.

Italiano

3 (1)

Storia

2

Lingua straniera

3

Matematica

3

Educazione fisica

2

I Religione C / alternative

1

AREA DI INDIRIZZO

TECNICO DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE

IV

V

L’area di indirizzo concorre a costruire, in modo mirato, specifiche conoscenze, capacità e competenze, aperte alle integrazioni con la formazione professionale o con la realtà del mondo produttivo.

Quest’area costituisce la base su cui innestare i curricula finalizzati dell’area di professionalizzazione, nonché nuovi segmenti formativi.

E’ disponibile un pacchetto orario (33) per la progettazione e la gestione in codocenze del profilo curricolare.

Lingua straniera

3

3

Economia e gestione delle aziende ristorative

3(1)

3(1)

Legislazione

2

2

Alimenti e Alimentazione

3

3

Laboratorio di organizzazione e gestione dei servizi ristorativi

3

3

Tecniche di comunicazione e relazione

2

2

Tecniche dei servizi della pratica operativa

(3)*

3)*

AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE

198+

100

198+

100

Tale area è finalizzata anche all’acquisizione di un attestato di specializzazione e comunque di ulteriori competenze professionali spendibili nel prosieguo della formazione o nel mondo del lavoro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

AREA DI INDIRIZZO

TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI

 

 

Economia e tecnica dell’azienda turistica

5 (1)

5 (1)

Lingua Inglese

3

3

Geografia turistica

2

2

Storia dell’arte e dei beni culturali

2

2

Tecniche di comunicazione e relazione

2

2

Tecniche dei servizi della pratica operativa

(3)*

3)*

AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE

198+

100

198+

100

Tale area è finalizzata anche all’acquisizione di un attestato di specializzazione e comunque di ulteriori competenze professionali spendibili nel prosieguo della formazione o nel mondo del lavoro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

3.3          Gli obiettivi professionali

 

3.3.1        Corsi di qualifica

Il nuovo ordinamento dell'Istruzione professionale promuove la formazione di una professionalità strutturalmente solida e consapevolmente ricettiva delle esigenze e dei mutamenti del mercato del lavoro.

Tale formazione è sostanziata, specialmente nel biennio iniziale (già riformato nell'impianto metodologico e didattico, nonché nei contenuti, alla luce dei lavori della Commissione Brocca) dall'acquisizione ragionata di una buona cultura di base che punta, nel concorso interdisciplinare, al potenziamento delle capacità superiori dello studente ed in particolare allo sviluppo delle cosiddette capacità trasversali ( ovvero le capacità decisionali, progettuali ).

 

Tali mete sono raggiungibili nell'ottica del lavoro collegiale ed escludono l'aggravio dei contenuti. In pratica il progetto introduce nuovi percorsi metodologici e nuove strategie aprendosi istituzionalmente al mondo del lavoro con cui la scuola interagisce quale soggetto attivo e non puramente ricettivo, superando la tradizionale dicotomia- tipica del sistema italiano- tra istruzione e formazione professionale.

Nello specifico, la formazione professionale si articola in un ciclo triennale, a seguito del quale lo studente consegue il diploma di qualifica, ed in un biennio integrato post-qualifica che si conclude con l'esame di Stato e con un esame di secondo livello relativo alla specializzazione professionale.

 

I corsi di qualifica sono strutturati in un biennio caratterizzato da :

 

- un'area comune di formazione umanistica e scientifica di 22 ore settimanali;

- un'area di indirizzo, differenziata, di 14 ore settimanali;

- un'area di approfondimento di 4 ore settimanali ( vedi tabella pag.___)

 

Dopo il biennio gli alunni possono iscriversi :

 

- direttamente ad un terzo anno dell'istruzione professionale per il conseguimento del diploma di qualifica ;

- ai corsi triennali affini di altro ordine di studi;

- sostenendo gli esami integrativi, al terzo anno di qualsiasi scuola secondaria di secondo grado.

 

Il terzo anno è caratterizzato da:

 

- una diminuzione delle ore relative alle discipline dell'area comune ( 12-15 ore settimanali a seconda degli indirizzi);

- da un rafforzamento delle ore relative alle discipline dell'area di indirizzo ( 21-24 ore);

- da un'area di approfondimento di 4 ore settimanali.

 

Al termine del triennio gli alunni sosterranno gli esami per il conseguimento del diploma di qualifica.

 Tale titolo consente allo studente di :

-         accedere al mondo del lavoro;

-         iscriversi a corsi biennali post-qualifica degli istituti professionali ;

-         passare, con esami integrativi, al quarto anno di scuole secondarie di secondo grado di altro tipo;

 

-         nei casi da definire, con apposito provvedimento, accedere previo un corso complementare da tenersi nei mesi estivi ( al termine degli esami di qualifica) alla classe quarta di istituto tecnico di indirizzo coerente;

-         frequentare successivi moduli anche realizzati nella scuola in convenzione con la Regione per il conseguimento di un secondo livello di qualifica, rispondente a più elevati contenuti e a bisogni formativi professionali propri e del territorio in conseguenza di processi innovativi e tecnologico-produttivi.

 

Le discipline dell'area comune rendono l'ordine professionale omogeneo con gli altri ordini di scuola secondaria superiore consentendo così agli alunni la prosecuzione con il terzo anno di qualifica o l'accesso al terzo anno di un istituto secondario affine.

In tal modo risultano armonizzate due esigenze: quella dello sviluppo di una formazione spendibile immediatamente nel mercato del lavoro e quella di conseguire una cultura di base in vista del proseguimento degli studi.

Le scelte di programmazione sono vincolate agli obiettivi standard di preparazione, ai livelli di capacità di apprendimento, padronanza di principi e metodi, mentre ampia possibilità di scelta è lasciata relativamente ai contenuti che devono essere particolarmente specialistici e dettagliati nell'area di indirizzo e completati in riferimento alle esigenze del sistema economico-produttivo del territorio in cui la scuola  opera.

In particolare le discipline dell'area d'indirizzo devono :

-         privilegiare i punti di raccordo con i contenuti e gli obiettivi delle altre discipline del curricolo per concorrere alla costituzione di un'organica cultura professionale;

-         adottare scelte e percorsi metodologici rispondenti alla finalità generale della formazione di una professionalità polivalente  base per ulteriori specializzazioni;

-         essere supportate da un'attività pratica che costituisca un'esperienza che consente di seguire i processi produttivi tipici nel settore di riferimento.


 

3.3.2                    La sperimentazione: Il Progetto 2002

 

a. Quadro normativo e metodologico di riferimento

 

b. Riflessioni sugli aspetti applicativi del progetto

 

c. Conclusioni

 

3.3.2.1       a. Quadro normativo e metodologico di riferimento

 

Nell’anno scolastico 1997-98 il Ministero della Pubblica Istruzione ha autorizzato l’attuazione di un progetto di sperimentazione per i primi due anni di scuola secondaria superiore denominato “Progetto 2002”, che assumerà il nome di “Biennio unitario di orientamento”.

Gli ambiti  in cui il progetto si inserisce sono:

la legge sull’autonomia scolastica (ex art. 21 Legge n.59 del 15 Marzo 1997)

il progetto Berlinguer sul riordino dei cicli scolastici

il maggiore spessore nel rapporto scuola-mondo del lavoro.

Il curricolo prevede un monte ore settimanale pari a trentaquattro ed è costituito da tre aree: Area di equivalenza, Area di indirizzo ed Area di integrazione.

L’Area di equivalenza comprende le seguenti discipline: Italiano, Storia, Lingua straniera, Tecnologie dell'informazione e della comunicazione, Scienze della terra, Matematica, Diritto ed Economia, Educazione Fisica, IRC o altrn.

L’Area di indirizzo comprende le seguenti discipline: Lingua straniera, Principi di alimentazione, Laboratorio servizi di ristorazione, Laboratorio servizi e vendita, Laboratorio servizi di ricevimento e back.office

L’Area di integrazione (4 ore) può essere utilizzata sia per attività di potenziamento e recupero delle abilità di base, che per la realizzazione di interventi di integrazione con il territorio.  E’ prevista inoltre la possibilità di organizzare i moduli in un ambito orario indipendente da quello in cui si svolgono le lezioni disciplinari.

La flessibilità del curricolo consente di attivare percorsi anche individualizzati, di organizzare più efficaci strategie di collegamento con il territorio e con il mondo del lavoro.

Le strategie  didattiche su base modulare consentono la possibilità di una più puntuale definizione ed organizzazione del percorso didattico che, grazie alla confluenza tra professionalità diverse nell’attuazione dei moduli inter e transdisciplinari, potenzia l’efficacia dell’intervento formativo puntando all’acquisizione di competenze disciplinari e trasversali e non solo di contenuti.    

In particolare vengono implementate tecniche di insegnamento-apprendimento previste nel progetto di didattica orientativa, che consentono tra l’altro la realizzazione di modalità educative di aiuto all’autovalorizzazione, lo sviluppo di competenze decisionali, la pratica della riflessione e dell’autovalutazione.

Nella realizzazione del progetto si presta attenzione ai processi più che ai prodotti che si sarà in grado di generare, intervenendo non solo sulla presentazione di tecniche e procedure “a pronto uso” ad esempio Brainstorming, apprendimento cooperativo, feedback, negoziazione, self-question, mappe, schemi, tabelle, ma curando soprattutto la dimensione di apprendimento dell’allievo

 

b. Riflessioni sugli aspetti applicativi del progetto

 

Il Progetto 2002 è stato adottato dall’I.P.S.SART.   nell’anno scolastico 1997-98.

Si è dato inizio alla sperimentazione in due classi prime.

Nell’anno 1998/99 la sperimentazione è proseguita in due classi prime ed in due classi seconde.

 

 

Nell'anno corrente 2002/2001 la sperimentazione interessa tutte le classi prime, tre classi seconde, due classi terze, due classi quarte.

 

L’esperienza della sperimentazione da parte degli alunni, insegnanti e famiglie, ha messo in evidenza i vantaggi del Progetto 2002, che vengono riportati di seguito:

Ha favorito la costituzione di un gruppo di lavoro di docenti, interessati anche alla “Ricerca metodologico-disciplinare”;

Ha consentito una più convinta e condivisa partecipazione degli allievi, unica garanzia per il successo di qualunque azione didattica;

Ha permesso di sperimentare la flessibilità dell’orario, con la consapevolezza che, comunque, si evita la frammentazione di materie e linguaggi soprattutto impiegando strumenti progettuali predefiniti e ben strutturati in ambito interdisciplinare in un’ottica di valorizzazione sinergica delle  figure docenti attraverso le “codocenze”;

Ha offerto agli studenti la possibilità di interagire con il territorio grazie all’Area di integrazione , spesa in parte nel recupero e nel potenziamento delle abilità di base attraverso l’attuazione di moduli inter e transdisciplinari ed in parte proprio nel collegamento fra scuola e lavoro;

Ha offerto la possibilità, con l’introduzione della nuova materia Tecnologie dell’informazione e della comunicazione, di attuare non solo una reale confluenza di saperi mediata da tecniche comunicative, ma anche di ottimizzare le competenze ed abilità previste dalle diverse discipline.

 

 c. Conclusioni

Alla luce di quanto precedentemente esposto si ritiene molto valida l’esperienza proposta dal Progetto 2002, sia perché costituisce un’ottima base di partenza per inserirsi negli spazi dell’autonomia, sia perché la flessibilità oraria, specie se attuata in tutte le classi, offre notevoli possibilità di gestione  del percorso formativo degli allievi riducendone la dispersione e  favorisce nel contempo il lavoro in équipe degli insegnanti.

Gli aspetti problematici, ancorché minimizzabili dall’impiego delle nuove tecnologie informatiche, possono essere superati privilegiando, in fase di progettazione del curricolo, l’aspetto metodologico, superando una visione troppo “addestrativa” dell’istruzione professionale, in un’ottica  di acquisizione di competenze in relazione alle dinamiche che investono il mondo produttivo.

“La scuola infatti deve sentire la propria missione sul territorio e deve fornire al futuro cittadino lavoratore quella solida cultura di base e quegli strumenti di flessibilità necessari per affrontare gli inevitabili cambiamenti del mondo produttivo”.

Sulla  base di tali considerazioni il Collegio dei docenti ha deliberato, per l’anno scolastico 2000/2001, l’ampliamento del Progetto 2002 a tutte le classi prime (sezioni A - B - C – D – E – F – G -).


3.3.3                    L’area dell’integrazione

 

 

Il monte orario specificatamente destinato alla Area di Integrazione, viene utilizzato per attività di recupero e potenziamento delle abilità di base e per migliorare la conoscenza del mondo reale, in modo che l’incontro con soggetti sociali induca alla costruzione di un’immagine mentale della organizzazione sociale “dal particolare all’universale”.

 

Obiettivi generali trasversali

1- FAVORIRE LA CONOSCENZA DI SE’

Sviluppare la capacità di indagare su proprie abilità, interessi, aspettative, limiti.

2 - MOTIVARE ALL’APPRENDIMENTO

Esplicitare l’itinerario formativo rendendo i ragazzi consapevoli delle finalità, degli obiettivi da raggiungere, dei progressi, delle difficoltà.

3 - SAPERSI CONFRONTARE CON GLI ALTRI

Potenziare forme di comunicazione interpersonale

4 - ESSERE CAPACE DI ASSUMERSI RESPONSABILITA’

Partecipazione attiva al proprio processo formativo

Essere puntuali nello svolgimento del lavoro assegnato

Saper rispettare le norme

Saper lavorare in gruppo

Obiettivi cognitivi trasversali

Si individuano le competenze alla cui acquisizione concorrono diverse discipline, che costituiscono quindi elementi fondanti per la verifica in itinere e per la valutazione finale.

1- POTENZIARE LE ABILITA’ DI BASE

1.1-ASCOLTO

Competenze relative

Si pone in atteggiamento di disponibilità all’ascolto

Richiama alla mente quanto già sa

Formula domande su quanto verrà ascoltato

Mantiene un atteggiamento di ascolto per un tempo adeguato

Presta attenzione, non interrompe chi parla

Comprende globalmente un testo ascoltato

Sa rispondere a domande

Individua parole chiave

E’ capace di ascolto attivo

Formula domande pertinenti

Individua ciò che non ha capito

Confronta il nuovo con quanto già sa

Formula ipotesi di interpretazione

1.2-PARLARE

Competenze relative

A. Sa organizzare un discorso seguendo un ordine logico-temporale

B. Sa  selezionare lessico, registro, prosodia, in  relazione  alle   diverse   situazioni  

     comunicative

C. Sa riferire in forma chiara quanto appreso

D. Sa intervenire in modo appropriato in una discussione

E. Sa  riutilizzare, almeno  in   forma  essenziale  i  lessici   specifici  delle  diverse

     discipline

1.3-LEGGERE

Competenze relative

A. Sa orientarsi in un testo utilizzando indici, paragrafi, capoversi

B. Sa usare diverse strategie di lettura

C. Sa ricercare un’informazione

Comprensione globale

Comprende le prestazioni richieste da un testo regolativo

Comprende il testo di un esercizio o di un problema

Comprende le informazioni esplicite di un testo narrativo referenziale

Comprensione analitica

Distingue tra informazioni principali ed informazioni secondarie

Individua la struttura di un testo

Comprensione inferenziale

Comprende le informazioni implicite utilizzando il contesto e la propria enciclopedia personale

E. Comprensione lessicale

Comprende la maggior parte dei termini letti

Comprende un termine non conosciuto utilizzando il contesto

Individua parole chiave

Individua i termini che non capisce

1.4 - SCRIVERE

Competenze relative

Sa produrre testi adeguati alle diverse situazioni comunicative

Sa riferire in forma chiara quanto appreso(sa formulare risposte ad un questionario)

 

Sa utilizzare in modo chiaro le strutture morfo-sintattiche

Sa riutilizzare, almeno in forma essenziale, il lessico specifico

Sa prendere appunti

1.5 - SAPERSI ORIENTARE NELL’AMBITO DELLE CONOSCENZE ACQUISITE

Saper ricercare dati

Riconoscere punti di confluenza dei saperi

Saper riutilizzare strumenti cognitivi appresi in contesti diversi

Saper matematizzare semplici situazioni problematiche

 

2- INDAGINE SUL TERRITORIO

Gli obiettivi principali che ci si propone di raggiungere non sono soltanto relativi ad un miglioramento della capacità di lettura sociale, ambientale e culturale del territorio in cui la scuola opera, ma anche di valorizzare la cultura del lavoro in tutti gli aspetti specifici: importanza sociale del lavoro, fattori produttivi, organizzazione sociale.

 

Modalità generali di realizzazione

Le modalità di realizzazione variano a seconda del modulo e prevedono:

Momenti comuni (lezioni frontali, interviste ad esponenti del mondo del lavoro)

Visite guidate: a piccole aziende, al patrimonio artistico e culturale (visite al Museo Archeologico,  ai monumenti del Centro Storico), lavori di gruppo

Verifiche: questionario pluridisciplinare a risposta mista (aperta e chiusa)

Ogni modulo prevede tre momenti che non hanno però sempre la stessa successione temporale:

Raccolta dati già in possesso dei ragazzi

Raccogliere dati all’esterno della Scuola

Rielaborazione dei dati con diverse modalità


 

 

3.3.4        Gestione dell’area di approfondimento e di integrazione

 

L'area di approfondimento è fissata in 4 ore settimanali, la cui gestione è affidata alla programmazione d'istituto in vista del conseguimento di specifici obiettivi.

Finalità generali sono nel biennio: la verifica delle condizioni culturali d'ingresso degli alunni, l'omogeneizzazione delle medesime, attraverso opportune strategie d'intervento, la socializzazione; lo sviluppo di una dimensione culturale tecnico-operativa legata alla qualità socio-economica del territorio.

Nel terzo anno l'area sarà essenzialmente destinata  allo sviluppo di moduli di approfondimento di specifiche competenze professionali.


 

3.3.5        AREA DI APPROFONDIMENTO/INTEGRAZIONE

BIENNIO/MONOENNIO QUALIFICA a.s. 2000/2001 tabella

3.3.5.1.1.1.1.1.1          CLASSE

Le discipline sono inquadrate nella logica funzionale delle aree, più che da contenuti di settore e svolgono in tali ambiti un ruolo che incide sulle capacità trasversali e di servizio

N° ore

X sett.

MOTIVAZIONE E

OBIETTIVI

DISCIPLINE

1 A 2002

Italiano/Storia

Scienze della Terra

 

 

 

2

 

 

Formazione generale di base con rinforzo delle abilità fondamentali e per il riequilibrio

culturale

1 B 2002

Italiano/Storia

Scienze della Terra

 

 

 

2

1 C 2002

Italiano/Storia

Scienze della Terra

 

 

2

1 D 2002

Italiano/Storia

Scienze della Terra

 

 

 

2

1 F 2002

Italiano/Storia

Scienze della Terra

 

 

 

1 F 2002

Italiano/Storia

Scienze della Terra

 

 

2

1 G 2002

Italiano/Storia

Scienze della Terra

 

 

2

 2 A n.o.

Tedesco

Tedesco

Matematica

 

Matematica

4

 

 

Azione formativa di rinforzo delle abilità di base.

Azione formativa di rinforzo dell'area di indirizzo

2 B 2002

Matematica

Matematica

 

 

 

2

2 C 2002

Matematica

Matematica

 

 

 

2

2 D 2002

Matematica

Matematica

 

 

 

2

2 E n.o.

Tedesco

Tedesco

 

Matematica

 

Matematica

4

2 F n.o.

Tedesco

Tedesco

 

Matematica

 

Matematica

4

3 sala A

2002

Francese

 

 

Francese

Francese

Francese

4

La scelta operata richiama i bisogni formativi (acquisizione delle competenze specifiche del settore scelto dando ampio spazio alle discipline di indirizzo):

esperienze dirette attraverso simulazioni e/o attività di stage (oltre ai tirocini che la scuola vorrà attivare con inserimenti in cicli produttivi/tirocini/)

 

3 cuc. A

n.o.

Francese

 

 

Francese

Francese

Francese

4

3 cuc. B

2002

Laboratorio Cucina

 

 

Laboratorio Cucina

Tedesco

Tedesco

4

3 ric.

2002

Amministrazione alberghiera

Amministrazione alberghiera

Geografia delle risorse culturali e turistiche

Geografia delle risorse culturali e turistiche

4

I docenti impegnati in tali attività, nell’ambito dei consigli di classe, formuleranno autonomamente una programmazione, utilizzando il modello fornito in altro file


 

3.3.6        CODOCENZE PREVISTE IN ORDINAMENTO

per effetto del PROGETTO 2002

 

 

CLASSE

 

DISC. Ospitante

N° ore sett.

DISC. Ospite

 

Tutte le PRIME

(2002)

Laboratorio Sala/Bar

2

Laboratorio Cucina

Laboratorio Sala/Bar

2

Principi Alimentazione

Laboratorio Sala/Bar

2

Lingua indirizzo

TIC

2

Qualsiasi disciplina

 

 

Tutte le SECONDE (2002)

Laboratorio Sala/Bar

2

Laboratorio Cucina

Laboratorio Sala/Bar

2

Principi Alimentazione

Laboratorio Ricevimento

2

Lingua indirizzo

TIC

2

Qualsiasi disciplina

 

 

3ª Sala/Bar

(2002)

Laboratorio Sala/Bar

1

Lingua indirizzo

Laboratorio Sala/Bar

1

Lingua comune

Laboratorio Sala/Bar

2

Alimenti e Alimentazione

Laboratorio Sala/Bar

2

Elementi gestione aziendale

 

 

3ª Cucina B

(2002)

Laboratorio Cucina

1

Lingua comune

Laboratorio Cucina

1

Lingua indirizzo

Laboratorio Cucina

1

Elementi gestione aziendale

Laboratorio Cucina

2

Alimenti e Alimentazione

 

3ª Ricevimento

(2002)

Laboratorio Ricevimento

1

Lingua indirizzo

Laboratorio Ricevimento

1

Lingua comune

 

4ª TSR C

(2002)

Lingua comune/indirizzo

1

Italiano

Laboratorio

 

EGAR

 

 

4ª TST

(2002)

Lingua comune/indirizzo

1

Italiano

Lingua Inglese

1

ETAT

ETAT

2

Laboratorio Ricevimento

Tecniche di comunicazione e relazione

1

Laboratorio Ricevimento

 

Si allegano schemi di programmazione per le codocenze e, come esempi per i nuovi docenti, delle ipotesi programmatiche sullo sviluppo di moduli per tali attività.

 

 


 

 

3.3.7        Gli esami di qualifica

 

Il ciclo triennale dell'istruzione professionale si conclude con gli esami per il conseguimento del diploma di qualifica che consente: l'accesso al mondo del lavoro ed ai pubblici concorsi o il proseguimento degli studi.

L'iter per la qualifica delle classi III si articola in due differenti momenti:

 

1°- ammissione all'esame tramite la valutazione:

- di prove strutturate finali (disciplinari o interdisciplinari);

- del curriculum dell'alunno;

- dell'apprendimento (cognitivo – affettivo - psicomotorio) rispetto agli obiettivi del Consiglio di Classe;

- di esperienze di stages aziendali.

 

2°- esame di qualifica che consta di 2 prove integrate pluridisciplinari:

-         area linguistico - espressiva: prova di accertamento delle abilità linguistico espressive e delle capacità di comprensione e valutazione;

-         area tecnico - scientifica: prova  di accertamento delle competenze e delle abilità professionali; è richiesta la soluzione di un caso pratico. In essa potranno essere comprese sia discipline dell'area comune che dell'area di indirizzo;

e di un eventuale colloquio a richiesta del candidato o della Commissione.

 

La Commissione di esami è composta dal Preside, che la presiede, da tutti i docenti di classe e da un esperto appartenente al mondo aziendale e designato dal Capo di Istituto su segnalazione degli organismi imprenditoriali.

 

 

 


 

3.3.8                    I Corsi post – qualifica

 

Gli studenti che hanno superato gli esami di qualifica, possono inserirsi direttamente nel mondo del lavoro o proseguire gli studi. Nel nostro istituto sono attivati i corsi post – qualifica che hanno durata biennale: quarto e quinto anno. Essi si concludono con un esame di stato che dà agli studenti un titolo pari a tutti gli altri tipi di scuola statale. Quindi essi possono, alla fine del corso, proseguire con gli studi universitari o trovare un’occupazione.

I corsi post – qualifica ampliano l’area della formazione professionale e l’area dei contenuti delle singole discipline, affiancando ad un curriculo orario di 36 ore settimanali dei pacchetti formativi chiamati Moduli Professionalizzanti, gestiti dalla scuola e da enti di formazione del territorio. Queste ore, generalmente collocate nell’ultimo giorno della settimana, impegnano in parte gli studenti anche in orario pomeridiano. I Moduli sono parte essenziale della formazione  ed impegnano gli alunni in un esame finale che ha luogo in periodo precedente agli esami di stato. Questo esame di secondo livello dà un titolo in più di specializzazione professionale spendibile sul mercato del lavoro.

 

            Tali corsi si rapportano alla realtà regionale, ciò pone, indubbiamente, problemi di riparto istituzionale di competenze e nei cui confronti va perseguita una strategia di integrazione. Essi non possono più consistere in itinerari di prosecuzione degli studi rispondenti alle logiche tipiche della tradizione scolastica: ai giovani che hanno conseguito la qualifica e che si pongono l'esigenza di una ulteriore formazione si  offre una gamma di opportunità e di sbocchi, coerente, da un lato, con il nuovo triennio di qualifica e, dall'altro, con le sempre più evidenti caratteristiche di scuola di frontiera dell'istruzione professionale, per riconquistare una concreta spendibilità nel mercato del lavoro.

            L'impostazione dei nuovi curricoli del biennio post qualifica si basa su tre direttrici fondamentali che mirano a realizzare:

1.      una collaborazione istituzionale con il sistema di formazione professionale regionale;

2.      un itinerario formativo finalizzato all'acquisizione di professionalità definite, mediando tra istanze formative di valenza nazionale e specifiche esigenze territoriali, in un'ottica coerente con le strategie che hanno informato il nuovo ordinamento didattico, a livello di qualifica;

3.      l'offerta di un corso di studi di spessore scientifico e tecnologico tale da far conseguire livelli adeguati all'acquisizione di un diploma e nel contempo da costituire cardine culturale su cui innestare interventi formativi regionali differenziati e fortemente finalizzati a specifiche professionalità.

 

Il curricolo dei corsi post qualifica è strutturato in un biennio caratterizzato da due pacchetti formativi, l'uno di organizzazione scolastica, l'altro (area di professionalizzazione) di competenza regionale. Se la Regione non riesce ad attivare il suo pacchetto, la scuola, nell'esercizio delle proprie autonome competenze organizzative, amministrative e didattiche, provvede a gestire anche le parti di curricolo di competenza regionale, senza alterarne le caratteristiche e gli specifici interventi didattici.

Elemento determinante di tutta la gestione dell'area di professionalizzazione è un'attenta programmazione degli interventi da realizzare, previa individuazione delle offerte occupazionali del territorio, delle strutture, del personale e delle risorse finanziarie a disposizione.

Gli obiettivi della terza area richiedono che l'attività didattica sia condotta prioritariamente mediante l'utilizzo (con stipula di contratto di diritto privato) di consulenti esterni che assicurino l'acquisizione di quelle specifiche professionalità che rappresentano uno degli obiettivi prioritari del nuovo impianto del post qualifica. Dunque interventi formativi mirati e attività di scuola/lavoro della durata di min. 300 ore annuali.

Al termine del corso surrogatorio di durata biennale, l'allievo che non abbia superato il 10% annuale di assenze, consegue, dopo un esame, un attestato di qualifica di secondo livello

La scuola nella gestione dei corsi surrogatori ha così distribuito i tempi:

180 ore / 198 ore- moduli professionalizzanti

120 ore / 100 ore - stage

 

 

3.3.8.1       Gli esami di Stato

 

L’esame di Stato comprende tre prove scritte ed un colloquio.

 La prima prova scritta è intesa ad accertare la padronanza della lingua italiana nonché le capacità espressive, logico - linguistiche e critiche del candidato; essa consiste nella produzione di uno scritto scelto dal candidato tra più proposte di varie tipologie tradizionali e non, individuate annualmente dal Ministero della Pubblica Istruzione.

 La seconda prova scritta è intesa ad accertare le conoscenze specifiche del candidato ed ha per oggetto una delle materie d'indirizzo caratterizzanti il corso di studio.

La terza prova a carattere pluridisciplinare, è intesa ad accertare le capacità del candidato di utilizzare ed integrare conoscenze e competenze relative alle materie dell'ultimo anno di corso, anche ai fini di una produzione scritta, grafica o pratica. La prova consiste nella trattazione sintetica di argomenti, nella risposta a quesiti singoli o multipli, ovvero nella soluzione di problemi o di casi pratici e professionali o nello sviluppo di progetti. La prova è strutturata in modo da consentire anche l'accertamento della conoscenza delle lingue.

Il colloquio  tende ad accertare la padronanza della lingua, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle nell'argomentazione e di discutere ed approfondire sotto vari profili i diversi argomenti.

 

 

3.3.8.2        I corsi post – diploma

 

L'istituto è in grado di organizzare corsi di specializzazione professionale destinati ai giovani in possesso di maturità professionale o tecnica.

Un primo corso è stato attivato nell'a.s. 1996/97 - Food & Beverage Manager -

I corsi, ai quali si accede previo il superamento di test d'ingresso opportunamente predisposti, prevedono settecento ore di attività di cui quattrocentosessanta destinate a lezioni ed esercitazioni e duecentoquaranta agli stages aziendali.

Al termine dei corsi gli allievi sosterranno gli esami con una commissione di nomina regionale. La frequenza ai corsi dà diritto all'esonero dal servizio militare di leva.


 

3.3.9        L'Organico Funzionale

Per soddisfare le esigenze dei bisogni formativi, il supporto organizzativo e didattico è fornito dall'adozione dell'ORGANICO FUNZIONALE (D.M. N° 71 del 22/03/1999 - autorizzazione del 24/03/1999). Tale adozione sperimentale consente per l'anno scolastico in corso di impiegare le seguenti risorse su ore residue:

 

 

3.3.9.1       ATTIVITA'  di INSEGNAMENTO SU ORE RESIDUE DISPONIBILI a.s. 2000/2001

 

CLASSE

DISCIPLINA

ospitante

DISCIPLINA

ospite

N° ore

MOTIVAZIONE E OBIETTIVI

3ª Sala/Bar A

Laboratorio Sala/Bar

 

Educazione fisica

 

 

2

 

 

Tale attività serve a rafforzare le capacità di relazione per operatori che richiedono comportamenti e contatti costanti con il pubblico

 

3ª Ricevim.

Laboratorio Ricevim.

Educazione Fisica

2

Laboratorio Ricevim.

Geografia

2

Tale attività serve a supportare l’attività pratica di accoglienza con le scienze geografiche, per una più analitica conoscenza del territorio e la formulazione di itinerari coordinati

IV TSR A

Legislazione

 

 

EGAR

1

 

 

 

 

 

Tale lavoro coordinato serve a rafforzare la preparazione giuridica nella gestione dell'azienda ristorativa, operando, per questa attività, soprattutto in simulazione e con project-work.

IV TSR B

Legislazione

 

 

EGAR

1

IV TSRC

Legislazione

 

 

EGAR

1

V TSR A

 

Legislazione

 

 

EGAR

1

V TSR B

Legislazione

 

 

EGAR

1

V TSR C

Legislazione

 

 

EGAR

1

IV TST

Geografia

Storia dell'Arte

2

 

Lo studio coordinato delle due discipline serve a potenziare la cultura turistica sotto il profilo economico-paesaggistico-artistico-storico-antropologico. L'obiettivo specifico è l'acquisizione di competenze per la progettazione di itinerari turistici.

 

V TST

Geografia

Storia dell'Arte

2

 


 

 

3.3.9.2       ULTERIORI ATTIVITA'  SU ORE RESIDUE DISPONIBILI organico funzionale

 

DISCIPLINA

N° ore

ATTIVITA'

 

DOCENTE

Geografia

3

 

 

 

  1. Insegnamenti in codocenza per gruppi di classe aperte per il potenziamento delle capacità logiche e linguistiche
  2. Elaborazione dati statistici e monitoraggio dispersione
  3. Sostituzione docenti assenti

 

 

 

Barisciano F.

Lingua Inglese

2

 

Giampaolo

Lingua Tedesca

1

Salvadego P.

 

ESONERI

DISCIPLINA

N° ore

ATTIVITA’

DOCENTE

Italiano/Storia

12

Interventi di riduzione della dispersione scolastica

Mannarelli R.

Lingua Inglese

4

Interventi attività di Orientamento

Gizzi A.

 

ORE ECCEDENTI

DISCIPLINA

N° ore

ATTIVITA’

DOCENTE

Italiano/Storia

5

Italiano/Storia N° 4 ore in 1ª A

TIC N° 1 ora in 1ª A

 

Zanni A.

Italiano/Storia

5

Italiano/Storia N° 4 ore in 1ª F

TIC N° 1 ora in 1ª F

Terno M.

Italiano/Storia

2

____________N° 2 ore in 1ª E

Piano B.


 

4         Scelte organizzative e di gestione

 

4.1         Criteri generali per il funzionamento dell’istituto

 

1) FORMAZIONE DELLE CLASSI INIZIALI

A.     considerare la lingua straniera appresa durante il precedente ciclo di studi in modo da creare blocchi omogenei nelle varie classi;

B.     procedere alla formazione delle classi avendo riguardo all'Istituto di provenienza e quindi, per quanto possibile assegnare allievi provenienti dalla stessa scuola alla medesima classe;

C.     effettuare un'equa distribuzione dei ripetenti (anche per le quarte classi);

D.     iscrivere nella stessa classe post - qualifica gli allievi provenienti dalla medesima classe di qualifica (e ciò per quanto attiene alla lettera alfabetica identificativa della classe.

 

1)      COMPOSIZIONE CATTEDRE.

Prioritario è il criterio, laddove applicabile, della continuità didattica e, quindi, della verticalizzazione della cattedra.

 

2)      FORMULAZIONE ORARIO DELLE LEZIONI

A.     appare indispensabile una alternanza tra materie pratiche e materie teoriche durante l'arco della settimana di modo che mai ad alcune materie siano riservate sempre le ore di lezione iniziali e ad altre quelle terminali;

B.     è opportuno suddividere in due giorni l'insegnamento di quelle materie alle quali, per disposizione ministeriale, vengono assegnate due ore curricolari;

C.     ove possibile è opportuno assegnare un carico orario costante durante l'arco della settimana evitando, quindi, di appesantire particolarmente l'orario di una giornata di lavoro;

 

4) VIAGGI DI ISTRUZIONE.

Dovranno essere, sulla base della programmazione del Collegio dei docenti, deliberate dal competente Consiglio di Classe il quale ne cura l'organizzazione.

 

5) ATTIVITA' SPORTIVE

E’ auspicata la partecipazione a tutte quelle attività e competizioni organizzate da organismi ed enti riconosciuti a livello nazionale o, quantomeno, provinciale.

6)PARTECIPAZIONE AD ATTIVITA' CULTURALI.

E’ opportuno che l'Istituto vi partecipi ma soltanto a condizione che vengano esaminati e discussi, nelle classi interessate, i temi inerenti l'attività in programma.

1)      CORSI DI RECUPERO E SOSTEGNO

E’ opportuno che le proposte vengano inoltrate da parte dei competenti Consigli di Classe sulla base dei criteri generali deliberati dal Collegio dei Docenti.

2)      ATTIVITA' DI PUBBLICITA' DELLA SCUOLA.

Si ritiene utile illustrare alle Scuole Medie di I° e II° grado del territorio su cui la scuola opera, le attività ed i corsi funzionanti presso l'Istituto, e ciò mediante la proiezione di brevi filmati e la distribuzione di depliants illustrativi.

 

4.2         Criteri di formazione delle classi

 

Il Consiglio di Istituto, su proposta del Collegio dei docenti, ha indicato, per la formazione delle classi, i seguenti criteri generali :

classi prime:

-         suddivisione per lingua straniera studiata;

-         equa ripartizione degli alunni respinti da questo e/o da altri istituti;

classi seconde:

-         composizione sulla base della prima classe di provenienza;

-         equa ripartizione degli alunni ripetenti;

classi terze :

-         equa ripartizione degli alunni ripetenti;

-         rispetto alla seconda classe di provenienza;

classi quarte :

- composizione sulla base delle terze classi di provenienza.

Per tutte le classi: inserimento di un solo alunno portatore di handicap, ove possibile.

 

4.3         Alunni portatori di handicap ( L. 104/92 del 5/02/1992 – Art. 15)

 

L'Istituto è frequentato da allievi portatori di handicap per l’integrazione scolastica (per l'a.s. 200/2001 risultano iscritti e frequentanti N° ___ allievi) per i quali è istituito un gruppo di lavoro (GRUPPO H) composti da docenti, genitori, insegnanti di sostegno ed operatori della ASL N° __ .

Compiti del gruppo di lavoro:

-         Elaborazione del profilo dell’alunno

-         Individuazione delle risorse (anche familiari) che possono essere utilizzate

-         Elaborazione del piano di lavoro individuale

 

 

4.4         Gli Organi Collegiali

 

4.4.1        Il Consiglio di Istituto: struttura e funzioni

 

E' l'organo che realizza all'interno dell'Istituto la gestione della scuola ed e' composto da rappresentanze elette: del personale insegnante (N°___) e non insegnante (N°___), dei genitori (N°___) e degli alunni (N°___), e del preside (membro di diritto) per un totale di ___________membri. Esso è presieduto da uno dei genitori.

 

Il Consiglio di Istituto delibera:

Ÿ         la Carta dei Servizi;

Ÿ         il Progetto di Istituto;

Ÿ         il Regolamento d'istituto ( che stabilisce anche le modalità di funzionamento dei laboratori, l'uso delle attrezzature, la vigilanza degli alunni );

Ÿ         l'acquisto, il rinnovo e la conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici, nonché l'acquisto di materiali di consumo;

Ÿ         il calendario scolastico;

Ÿ         i criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, inter ed extra- scolastiche;

Ÿ         in merito ai contatti con le altre scuole o istituti per la realizzazione di scambi o di collaborazioni;

Ÿ         sulla partecipazione dell'Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo;

Ÿ         le forme e le modalità di svolgimento di iniziative assistenziali ( anche con finanziamenti di enti e di privati);

Ÿ         l'autonomia didattico - organizzativa dell'Istituto.

Il Consiglio di Istituto inoltre:

Ÿ         esprime, su richiesta del Collegio dei docenti, un parere in ordine alla suddivisione dell'anno scolastico;

 

 

 

Ÿ         indica i criteri generali per la formazione delle classi;

Ÿ         esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo dell'Istituto;

Ÿ         designa i membri della Commissione elettorale della scuola;

Ÿ         formula una relazione annuale al Provveditorato agli studi ed al Consiglio scolastico provinciale sulle materie di sua competenza;

Ÿ         delibera, su proposta del Preside, in ordine all'attrezzatura di spazi e, dove possibile, all'organizzazione dei servizi, per fare fronte alle esigenze connesse con lo svolgimento dello studio o delle attività individuali della religione cattolica, definendo i profili propositivi ed organizzativi per l'assistenza ai medesimi studenti;

Ÿ         concorda con il Provveditore agli studi e con i servizi pubblici per l'assistenza socio-sanitaria  l'istituzione di Centri di Informazione e Consulenza ( C.I.C. ) rivolti agli studenti (art. 87 della legge 26/06/90 n. 162);

Ÿ         propone al Ministero per la Pubblica Istruzione programmi di sperimentazione;

Ÿ         consente l'uso delle attrezzature della scuola da parte di altre scuole che ne facciano richiesta per lo svolgimento di attività didattiche, sempre che ciò non pregiudichi le normali attività della scuola;

Ÿ         consente l'uso degli edifici delle attrezzature scolastiche fuori orario di servizio scolastico, per attività che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civica.

 

Il Consiglio di Istituto delibera inoltre in materia di:

 

Ÿ         bilancio preventivo, eventuali variazioni di conto consuntivo ed in merito all'impiego di mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico della scuola;

Ÿ         ogni "movimento" (acquisti, lasciti, donazioni) che richieda l'impiego di risorse finanziarie.

 

Il Consiglio di Istituto dura in carica per tre anni scolastici, solo la rappresentanza studentesca viene rinnovata annualmente:

Tale organo collegiale si riunisce in orario pomeridiano ( non coincidente con l'orario delle lezioni ) su convocazione del suo Presidente ovvero della maggioranza dei membri del Consiglio medesimo:

La prima convocazione, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri da parte del Provveditore agli Studi, è disposta dal Preside.

Il Consiglio di Istituto elegge nel suo seno una GIUNTA ESECUTIVA composta da un docente, un non docente, un genitore ed uno studente.

Della Giunta fa parte, di diritto, il Preside che la presiede ed ha la rappresentanza della scuola, ed il segretario della scuola che svolge anche funzioni di segretario della Giunta.

La Giunta predispone il bilancio preventivo e le eventuali variazioni, nonché il conto consuntivo; prepara i lavori del Consiglio e cura l'esecuzione delle delibere dello stesso; designa, inoltre, la persona che unitamente al Preside ed al segretario, firma gli ordinativi di incasso e di pagamento.

La Giunta delibera il trattamento economico del personale dipendente ( tale adempimento non è del C.d.I. ).


 

 

4.4.2         Il Collegio dei docenti: struttura e funzioni

 

E’ formato dal corpo docente e si articola in dipartimenti di materia.

Ha le seguenti funzioni:

1) Individua gli obiettivi formativi.

2) Individua la scansione delle valutazioni quadrimestrali.

3) Organizza le ore non dedicate all'insegnamento:

a) riunioni degli organi collegiali;

b) riunioni dei gruppi di docenti suddivisi per discipline di insegnamento;

c) riunioni di aggiornamento;

d) incontri con le famiglie degli alunni.

4) Fornisce le metodologie essenziali per una corretta organizzazione didattica (es. schede di lavoro).

5) Individua le modalità di lavoro Collegiale:

a) momento informativo;

b) lavoro dei gruppi;

c) seduta plenaria per le deliberazioni.

6) Individua le commissioni di lavoro ed affida i compiti.

 

** Per migliorare l'informazione sul lavoro svolto nelle varie commissioni la produzione di ciascuna commissione viene inserita in un apposito raccoglitore da tenere a disposizione dei docenti, i quali sono invitati a scrivere le loro osservazioni sui progetti, formulando eventualmente delle proposte operative.

I docenti referenti dei progetti stilano un calendario delle attività allo scopo di rendere quanto più capillare possibile l'informazione e presentare l'adesione a queste attività da parte di altri insegnanti.

 

7) delibera la partecipazione a programmi d'azione comunitaria.

 

Nel corso dell'anno il Collegio dei Docenti tratta i seguenti ordini del giorno:

     Piano dell’Offerta Formativa;

     Carta dei Servizi;

Ÿ         Autonomia didattico – organizzativa;

     Elezioni del Comitato di valutazione (N° 4);

     Suddivisione dell'anno scolastico in trimestri o quadrimestri;

     Calendario scolastico;

     Programmi comunitari;

     Nomina commissioni di lavoro;

     Piano annuale delle attività degli organi collegiali;

     Piano di formazione ed aggiornamento dei docenti;

     Sperimentazione metodologico - didattica: programmi finanziati dalla U.E. (moduli professionalizzanti nei corsi post - qualifica, recupero della dispersione scolastica, corsi post-diploma);

     Adozione libri di testo;

     Adempimenti chiusura anno scolastico;

     Criteri per il funzionamento didattico - orario delle lezioni - composizione classi - costituzione delle cattedre;

     Piani di lavoro individualizzati per gli allievi portatori di handicap;

     Verifica della programmazione delle attività annuali: relazioni dei Presidenti delle Commissioni;

     Progetti di Istituto;

 

§         Gruppo sportivo: attività;

     Esame delle richieste di iscrizione degli alunni per la terza volta;

     Criteri per l'effettuazione dei corsi di recupero;

     Programmazione delle attività integrative dell'offerta formativa;

Ÿ         Criteri per la gestione dei debiti formativi;

Ÿ         Valutazione dell'attività formativa della scuola.


 

4.4.3         I Dipartimenti di materia : struttura e funzione

 

            Il Collegio dei Docenti effettua la programmazione disciplinare ed individua percorsi di interdisciplinarietà articolandosi in gruppi di docenti suddivisi per discipline di insegnamento e per aree.

I coordinatori di materia sono nominati in seno al Collegio Docenti in relazione alle esperienze acquisite negli anni precedenti ed alle capacità di organizzare e promuovere attività di lavoro finalizzate al miglioramento della didattica.

            I compiti dei coordinatori sono:

-         Indirizzare i docenti verso gli orientamenti metodologici della scuola

-         Affidare la verbalizzazione delle sedute

-         Riferire alla Presidenza i bisogni del gruppo docente

-         Offrire, in ogni momento, indicazioni e materiali di orientamento ai docenti di nuovo ingresso nella scuola

-         Impegnarsi affinché i materiali e le esperienze degli anni precedenti costituiscano sempre un patrimonio “vivo” di tutto il gruppo

-         Promuovere l’individuazione di percorsi  multi e interdisciplinari.

           

Gli incontri dei dipartimenti di materia avvengono di norma  3 volte all’anno.

 

 

4.4.4         Il Consiglio di classe: struttura e funzioni

 

Il Consiglio di Classe è composto da tutti i docenti della classe e dalla componente elettiva costituita da due genitori e da due allievi.

I Consigli si riuniscono sei volte durante il corso dell'anno (ed altre quattro per il ricevimento familiari) e sono presieduti dal Preside o da un suo delegato. Questi viene nominato dal Capo d'Istituto tra i docenti del Consiglio, in base alle esperienze acquisite negli anni d'insegnamento ed alle capacità di organizzazione e promozione di attività finalizzate al miglioramento della metodologia e della didattica.

 

4.4.5        Il Coordinatore di classe

4.4.5.1       Compiti del coordinatore del Consiglio di classe:

 

-         Acquisire tutti i dati e i materiali eventualmente necessari alla trattazione dell'ordine del giorno;

-         Mettere a disposizione dei colleghi la banca dati (compiti e altro) riguardante i singoli allievi;

-         Acquisire dal docente referente del CIC eventuali schede notizie riguardanti gli allievi;

-         Individuare e segnalare eventuali problemi e difficoltà da risolvere;

-         Controllare periodicamente le assenze e i ritardi degli allievi e segnalare alla segreteria i casi in cui è necessario convocare la famiglia dell'alunno;

-         Riferire periodicamente al Preside sull'andamento delle classi;

-         Richiedere, ove necessario, la convocazione straordinaria del Consiglio di Classe;

-         Provvedere alla compilazione dell'apposito modulo per la proposta di adozione dei libri di testo.

 

Compito fondamentale del Consiglio di Classe (solo componente docenti) è programmare il piano annuale delle attività della classe (contratto educativo) sulla base:

- della riflessione sul programma svolto l'anno precedente;

- della conoscenza degli alunni ( prime classi) e dell'esame della documentazione proveniente dalle scuole medie;

- della scelta degli obiettivi formativi;

- della declinazione degli obiettivi disciplinari in termini di comportamenti attesi;

 

 

- dell'accordo sulle metodologie e sulle verifiche;

- dell'organizzazione delle attività dell'area di approfondimento e di integrazione;

- delle valutazioni.

 

E' compito di tutte le componenti del Consiglio di Classe:

 

-         verificare le attività didattiche;

-         proporre attività para-extra-inter-scolastiche;

-         programmare le assemblee di classe degli studenti;

-         calendarizzare le verifiche di fine modulo;

-         formulare proposte per l'adozione dei libri di testo;

-         formulare proposte di sperimentazione;

-         programmare le attività di recupero e/o sostegno.


 

4.4.6  COMMISSIONI a.s. 2000/2001

Il primo docente indicato è il Referente della Commissione e del progetto cui essa si riferisce

Nome Commissione

Docenti

ore

 

1.       PROGETTAZIONE DIDATTICA/COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO 2002

 

MANNARELLI-Bellofatto-Migliozzi-Polito

80

2.       BIBLIOTECA/DOCUMENTAZIONE/

       COMUNICAZIONE

 

MIGLIOZZI-Autieri-Mecchia-De Luca

 

20

10

32

3.       CONTINUTÀ E PARI OPPORTUNITÀ

 

POLITO-Tierno-De Tommaso

11

4.       CIC/EDUCAZIONE ALLA SALUTE

PIANO- Musella- De Nuccio-De Tommaso-

Di Meo

 

64

5.       STAGES / TIROCINI / SOPRALLUOGHI AZIENDALI / VIAGGI / VISITE GUIDATE

 

GIZZI-Dell’Aversana-D’Annolfo-Ruggiero

FO

32

6.       CONCORSI E GARE PROFESSIONALI

 

DELL’AVERSANA-Ruggiero

39

7.       SICUREZZA (rappresentante dei lavoratori - prevenzione – antinfortunistica)

 

IORIO G. - MARTINO P.

20

20

8.       IGIENICITA’

 

MUSELLA

20

9.       TRASPORTI

 

POLITO-

Zanni

10

10.    ORARIO

MANNARELLI-Mancini

FO

23

11.    ACQUISTI

 

 

30

12.    GRUPPO H

 

 

32

13.    ELETTORALE

FUSCO

 

10

14.    ESERCITAZIONI SPECIALI

ITP

 

34

 

 

 

 

Alla Professoressa De Luca Lorella è affidata la SUPERVISIONE GIURIDICA CONTRATTI

per un impegno annuale di ore 20.


 

4.4.7        Direttori di Laboratorio

 

Ciascun Laboratorio ha un suo docente responsabile, con il compito di coordinare le attività, di formulare idoneo orario di utilizzo, di provvedere alla manutenzione di strumenti e attrezzature presenti in laboratorio, di proporre acquisti per il suo miglior funzionamento.

Quest’anno il Laboratorio di Informatica e quello di Scienze degli Alimenti avranno assegnato un  Assistente Tecnico, per cui il docente responsabile, compatibilmente con la funzionalità degli strumenti e delle attrezzature, potrà svolgere il suo ruolo di coordinatore con maggiore incidenza didattica.

 

4.4.7.1       DIRETTORI LABORATORIO a.s. 2000/2001

LABORATORIO

DOCENTE

N° ore assegnate

1.      CUCINA

GAUDINO

10

2.      SALA/BAR

D’ANNOLFO

10

3.      RICEVIMENTO

DELL’AVERSANA

10

4.      INFORMATICA

SAPIO

10

5.      BIBLIOTECA SUSSIDI DIDATTICI

AUTIERI A.

12

6.      BIBLIOTECA SUCCURSALE

ZANNI A.

8

7.      SCIENZE DEGLI ALIMENTI

FERRARA

10

 


 

 

4.5         Le Funzioni Obiettivo

 

L’art.28 del CCNL 1998/2001 e l’art.37 del CCN Integrativo, introducono le funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa . Nel nostro istituto si attivano quattro funzioni obiettivo.

Area 1

Gestione del piano dell'offerta formativa:

a)  coordinamento delle attività del Piano

b)  coordinamento della progettazione curricolare

c)  valutazione delle attività del Piano

d)  coordinamento dei rapporti tra la scuola e le famiglie

Area 2

Sostegno al lavoro dei docenti:

a)  analisi dei bisogni formativi e gestione del Piano di formazione e aggiornamento

b)  accoglienza dei nuovi docenti

c)  produzione dei materiali didattici

d)  coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie e della biblioteca

e)  cura della documentazione educativa

f)  coordinamento nella scuola dell'attività di tutoraggio connessa alla formazione universitaria dei docenti

Area 3

Interventi e servizi per studenti:

a)  coordinamento delle attività extracurricolari

b)  coordinamento e gestione delle attività di continuità, di orientamento e tutoraggio

c)  coordinamento delle attività di compensazione integrazione e recupero

 

Area 4

Realizzazione di progetti formativi

d'intesa con enti ed istituzioni esterni alle scuole:

 

a)  Coordinamento dei rapporti con enti pubblici o Aziende anche per la realizzazione di stage formativi

b)  Coordinamento delle attività di scuola-lavoro e di stage formativi

c)   Coordinamento delle attività con la formazione professionale

 

 

Il Collegio Docenti, in data 25 settembre 2000, ha riconfermato i docenti assegnatari delle funzioni obiettivo:

Area 1

Gestione del piano dell'offerta formativa                                       Prof. De Lucia Pasquale

 

Area 2

Sostegno al lavoro dei docenti                                                        Prof. Migliozzi Nicolina

 

Area 3                                   

Interventi e servizi per studenti                                                      Prof. Mannarelli Raffaele

(di diritto, scelta dal Vicario)

 

Area 4

Realizzazione di progetti formativi

d'intesa con enti ed istituzioni esterni alle scuole                          Prof. Gizzi Antonio

 

 

4.6         Organizzazione dell’orario delle lezioni

 

Il Comitato tecnico scientifico e la commissione di studio per l’orario modulare hanno proposto un orario settimanale delle lezioni scandito coerentemente con la programmazione modulare di ciascuna disciplina . Il monte ore annuale di ciascuna disciplina viene calcolato sulla base di 33 settimane. Sarà possibile inoltre programmare compresenze per le attività interdisciplinari. Gli insegnamenti curriculari saranno impartiti in sei giorni, per le classi IV e V il sesto sarà dedicato ai moduli professionalizzanti.

 

 L’orario attualmente, è così strutturato:

 

Durata delle ore di lezione SEDE CENTRALE:

Ÿ          

Durata delle ore di lezione SUCCURSALE VIA GIUSTI:

·         

 

 

4.7         Organizzazione di strutture e materiali

 

Laboratori 

Nell'istituto sono attivati i seguenti laboratori la cui conduzione tecnica ed organizzativa è affidata ai docenti responsabili ed agli assistenti tecnici:

1)      N° 1 laboratorio di Informatica

2)      N° 1 laboratorio di Scienze degli alimenti

3)      N° 3 laboratori di Cucina

4)      N° 1 laboratorio di Sala

5)      N° 2 laboratori di Bar

6)      N° 1 laboratorio di Ricevimento

 

Strumenti e mezzi disponibili

·        Televisori

·        Videoregistratori

·        Videoproiettori

·        Lavagne luminose

·        Radioregistratori

·        Registratori

·        Epidiascopi

·        Diaproiettore

·        Supporti didattici di vario tipo (carte geografiche, mappamondi, ecc.)

 

Biblioteca

La biblioteca dell'istituto dispone di circa 2000 volumi riguardanti i vari campi del sapere, di circa ___________ riviste specialistiche e manuali tecnici e/o didattici.

La sua gestione è affidata ad un regolamento, approvato dal Consiglio d'istituto. Essa è diretta e coordinata da un Direttore di biblioteca, annualmente eletto dal Collegio dei docenti, in relazione alle competenze ed all' esperienza nonché alla disponibilità, i cui compiti sono:

-         sovrintendere al funzionamento della biblioteca;

-         riunire e coordinare la Commissione acquisti segnalando bisogni ed esigenze emerse;

-         tenere contatti con agenzie e case editrici.

 

 

4.8         Organizzazione amministrativa

 

Per assicurare la corretta erogazione del servizio scolastico nell'Istituto opera il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario guidato dal responsabile amministrativo e diretto dal Capo di Istituto.

Sono istituiti i seguenti uffici:

 

1.      Presidenza

2.      Segreteria didattica

3.      Economato

4.      Magazzino

 

 

Ai suddetti sono assegnati 7 assistenti amministrativi. La conduzione e la manutenzione dei laboratori dell'istituto è affidata ai responsabili tecnici.

 

Il personale collaboratore scolastico provvede alla pulizia ed alla piccola manutenzione dei locali, nonché alla vigilanza sugli alunni.

 

Gli uffici amministrativi sono aperti al pubblico nei giorni pari, dalle ore 10.00 alle ore 12.00

 

 

           

4.9         I rapporti scuola -  famiglia

 

Ricevimento dei familiari

 

I docenti ricevono individualmente i familiari degli alunni in orario antimeridiano. I consigli di classe ricevono i familiari degli alunni in orario pomeridiano nei mesi di ottobre, febbraio, aprile.

 

Modalità: negli incontri, della durata di due ore circa, i docenti dei singoli Consigli ricevono i familiari per consegnare la scheda di informazione e per informarli dell'andamento didattico-disciplinare dei loro figli nonché dei programmi, delle verifiche e dei criteri di valutazione adottati; per rilevare possibili difficoltà incontrate (motivazionali, cognitive ecc.) e stabilire, tramite un produttivo confronto, strategie d'intervento. Tale rapporto occorre che sia assiduo e continuo perché solo la reciproca collaborazione tra la scuola e la famiglia può assicurare il successo dell'intervento educativo e garantire la completa formazione del giovane.


 

4.10     RIEPILOGO IMPEGNI

per il FUNZIONAMENTO e la PARTECIPAZIONE agli ORGANI COLLEGIALI

Adempimenti individuali dei Docenti

1.        Preparazione lezioni ed esercitazioni

2.        Correzione elaborati

3.        Rapporti individuali con le famiglie: 1 ora al mese (tranne nei mesi in cui è previsto l'incontro collegiale)

Attività collegiali

min. prev. 26 ore

max           40 ore:

O.d.G.

data

n. ore

n. ore max

Collegio Docenti

Lettura risultati e attività di programmazione

1° settembre

2

3

 

Attività di programmazione

n. 2 riunioni

18 settembre

25 settembre

 

4

2

6

9

 

Riunione per discipline

    settembre

 

2

3

 

Riunione per discipline

 

 

2

 

 

Valutazione risultati 1° quadrimestre

febbraio

2

3

 

Adozione libri di testo

 

maggio

2

3

 

Commissione plenaria esami di qualifica

giugno

2

3

 

Verifica fine anno

giugno

2

 

4

Incontri con le famiglie (ore 6)

ottobre

 

2

3

 

dicembre

 

2

3

 

febbraio (ultima decade)

 

2

3

Consigli di Classe

Programmazione

ottobre

 

 

 

 

Verifica intermedia

novembre/dicembre

 

 

 

 

Scrutini 1° Quadr.

febbraio

 

 

 

 

Verifica intermedia e proposta adozione libri di testo

aprile/maggio

 

 

 

Consigli classi terze (amm. Esami di qualif.)

maggio

 

 

 

 

Scrutini 2° Quadr.

giugno

 

 

Commissione x esame documentazione e ammissione candidati esterni

 

 

 

 

Eventuali Collegi, Consigli, Commissioni su convocazione straordinaria

 

 

 

 

 

Comitato di Valutazione Servizio Docenti

Docenti in prova

I Tutors saranno i docenti di ruolo più anziani per servizio o, in mancanza, il preside.

 

 

 

 


ORGANIGRAMMA IPSSART 2000/20001 delineato in base alle risultanze del CollegioDocenti del 25/9/2000

incarico

nome

 

 

EQUIPE PREDIDENZA

 

 

Dirigente scolastico

Mangiante Giovanni

 

 

1° Coll./Vicario

Mannarelli Raffaele

 

 

2° Coll.

Gizzi Antonio

 

 

3° Coll.

De Lucia Pasquale

 

 

Fiduciaria succursale via Giusti

Polito M. Antonietta

 

80

Fiduciario/a altra succursale

 

 

 

FUNZIONI OBIETTIVO

 

Area 1

De Lucia Pasquale

 

 

Area 2

Migliozzi Nicolina

 

 

Area 3

Mannarelli Raffaele

 

 

Area 4

Gizzi Antonio

 

 

COORDINATORI DI DIPARTIMENTO

 

 

 

Area letteraria

Tierno Maria

 

5

Area linguistica

Polito M. Antonietta

 

 

Area logico-matematica

 

 

 

Area giuridico-economica

 

 

 

Area tecnico-professionale

 

 

 

COORDINATORI DI CLASSE

 

 

 

Classi prime

1A

1B

1C

1D

1E

1F

 

 

NAPOLETANO

BOLOGNA

GIAMPIERO

DE LUCIA A.

PILOTTI

FORMATO

 

20

Classi seconde

2A

2B

2C

2D

2E

2F

 

GRIMALDI

AUTIERI

DI MEO

DE TOMMASO

PIANO

DE LUCA

 

20

Classi terze

3 CUC. A

3 CUC. B

3 RICEV.

3 SALA/BAR

 

COSENTINO

MUSACCHIO

FIOLOSO

D’ANGELO A.M.

 

20

Classi quarte

4 TSR A

4 TSR B

4 TSR C

4 TST

 

ZANNI A.

MIRRA

PETRARCA

TIERNO

 

20

Classi quinte

5 TSR A

5 TSR B

5 TSR C

5 TST

 

FUSCO

SALVADEGO

BELLOFATTO

BARISCIANO

 

20

REFERENTI DI PROGETTO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

5         L’ autonomia

 

Nell'anno scolastico 1998-1999, questa scuola, che già aveva precedentemente aderito alla sperimentazione 2002,  ha iniziato un ampio lavoro di sperimentazione di alcuni ambiti di flessibilità.
Nell'anno scolastico 1999-2000 il Programma nazionale di sperimentazione (previsto dal D.M. 179/99) consente  di proseguire il lavoro di innovazione già avviato indirizzandolo verso l'elaborazione di un organico Piano dell'offerta formativa

Nel contempo la Lettera Circolare del 3 agosto 2000, n. 194 ha definito i criteri per distribuire alle scuole i finanziamenti (quelli stanziati dalla legge n. 440 del 1997) necessari per i progetti sperimentali e ha quindi delineato gli Interventi prioritari per la sperimentazione.
La scuola, dunque, così come posto in essere dalle possibilità offerte dal PROGETTO 2002 e dalla Sperimentazione dell'Organico Funzionale, potrà:

 

 

Ÿ         avvalersi di tutti gli elementi di flessibilità già previsti dal Programma nazionale di sperimentazione 1998-1999;

 

Ÿ         riorganizzare i propri percorsi didattici, nell'ambito degli attuali programmi, secondo modalità fondate su obiettivi formativi e competenze (v. utilizzo risorse su ore residue);

 

Ÿ         realizzare compensazioni tra le discipline e le attività previste dagli attuali programmi nell'ambito delle risorse di personale e finanziarie di cui ogni istituto dispone;

 

Ÿ         progettare attività integrative e iniziative complementari per gli studenti (DPR 9/4/99-n.156);

 

Ÿ         favorire l'integrazione dei disabili  per n° __ allievi con attività di sostegno  e con la possibilità di applicare, anche in questo caso, l'orario flessibile e ridotto, dunque progettare anche attività aggiuntive (Comun. MPI Prot. 2716/H/10 4/8/99 e Legge 104/92);

 

Ÿ         attuare i previsti progetti integrati sul territorio con gli enti, organizzazioni e aziende nell'ambito prevalente dell'area di integrazione

 

Ÿ         organizzare visite guidate per tutte le classi e ogni altra attività culturale e formativa (compresi i viaggi di istruzione), già previsti dal PEI

 

Ÿ         allargare la progettualità Scuola-Lavoro, attraverso:

Ò     interventi mirati nell'Area di Professionalizzazione;

Ò     interventi di Simulazione d'impresa/Tirocini aziendali (C.M. 14/7/99-Prot. N. 2741);

Ò     stages mirati per gli allievi del monoennio, per i quali lo spazio dell'area di integrazione, assume questa specifica funzione

Ò     stages mirati per gli allievi del biennio post-qualifica

Ò     gare professionali, anche all'estero, con l'AEHT

Ò     scambi di classi e di insegnanti, anche nell'ambito di progetti europei

 

Ÿ         attuare gli interventi previsti dalla normativa sull'elevamento dell'obbligo scolastico (Legge 20/1/99 N. 9 - Legge 17/5/99 N. 144);

 

Ÿ         attuare gli interventi finanziati dall'Unione Europea:

Ò     PON 2000/2006. area di professionalizzazione (stages) nelle classi quarte e quinte (misura 1.2)

                                   Interventi contro la dispersione scolastica (misura 3.2)

 

Ÿ         aderire Programma per la promozione e lo sviluppo delle Biblioteche Scolastiche (Circ. Min. n. 228 - 5/1099)

 

Ÿ         attuare la seconda fase del progetto sulla DOCUMENTAZIONE DELLA CULTURA DELL’AUTONOMIA

 

Ÿ         proporre (secondo le esigenze che gli studenti richiederanno) attività aggiuntive nell'ottica dello "star bene a scuola", con interventi di esperti psicologi, pedagogisti, tossicologi per tematiche riguardanti: regole di comportamento, educazione sessuale, uso ed abuso dell'alcool e delle sostanze tossiche.

 

 

METODOLOGIE:

·      Classi flessibili e aperte

·      Brain storming

·      Attività di sostegno e recupero

·      Integrazioni, esercitazioni e potenziamento delle capacità

·      Ampliamento dell'offerta formativa

·      Lezioni frontali

·      Lezioni di gruppo

·      Insegnamenti individualizzati

·      Sportelli/Laboratorio

 

MEZZI E STRUMENTI

·      Libri di testo

·      Documenti autentici

·      Strumenti audiovisivi

·      Strumenti multimediali

 

SPAZI

·      Aule didattiche

·      Laboratori professionali

 

Allo stato attuale si lamenta una notevole carenza di spazi, pur se sono stati consegnati i locali della succursale di Via Giusti nella quale sono state sistemate le otto classi del PostQualifica.

Una offerta formativa che  dia risultati di qualità, in termini di apprendimento, necessita di miglioramenti e di ampliamenti  delle infrastrutture esistenti.

 

RISORSE

·      Docenti interni (distinti per classi di concorso per le attività curriculari e per quelle integrative, sino ad un massimo di 24 ore)

·      Docenti di ruolo stabili ( N°56 docenti + docenti di religione e di sostegno)

 

VALUTAZIONE E CONTENUTI

·      Si rimanda a quelli fissati ogni anno dai dipartimenti


 

INSEGNAMENTI AGGIUNTIVI

·      Tecniche di potenziamento delle abilità di base

·      Interventi per la riduzione della dispersione scolastica

·      Attività di orientamento

·      Intervento di esperti esterni nelle attività integrative di orientamento e di arricchimento dell'offerta formativa, nei settori di non competenza delle risorse disponibili all'interno

·      Attività integrative e complementari (di cui ai progetti che saranno proposti e approvati)

 

Il Dirigente scolastico, secondo i dettami della Direttiva Ministeriale N° 202/2000, ha delineato gli ambiti della FORMAZIONE del PERSONALE DOCENTE. Il Collegio Docenti ha deliberato in merito alle seguenti tematiche, aderendo al criterio dell’accettazione volontaria della formazione, si rimanda quindi al Verbale del Collegio Docenti, nel quale sono indicati i nomi di coloro che intendono seguire i sottoelencati corsi di formazione:

 

COMPETENZE DISCIPLINARI (Gestione Laboratorio di Scienze degli Alimenti)           N° 8 ORE

FLESSIBILITÀ/MODULARITÀ                                                                                          N° 4 ORE

GESTIONE BIBLIOTECA                                                                                                  N° 4 ORE

 

Inoltre il D.S. ha evidenziato la obbligatorietà della formazione continua sulla

IGIENICITÀ e la SICUREZZA per                                                                                      N° 8 ORE

 

I docenti dell’area Tecnico-Professionale hanno manifestato la volontà di una formazione nel loro specifico campo di intervento didattico e con formatori che operano nel settore ed in possesso di requisiti altamente qualificati.

Il D.S. ha assicurato che potrà attuarsi tale tipo di formazione nell’ambito dei PON, non appena essi saranno assegnati alla scuola e dopo specifica richiesta di quest’ultima.

 


 

5.1         I PROGETTI  DELL’OFFERTA FORMATIVA

Il piano è stato approvato dal Collegio dei Docenti con Delibera del

Ÿ         25 settembre 2000

e dal Consiglio di Istituto con Delibera n. ____ del_______________

I progetti dell’offerta formativa, nella diversità dei temi e problemi affrontati e nella  originalità dei percorsi e delle attività proposte, mirano ad una formazione più completa e quanto più possibile rispondente ai bisogni della nostra utenza.

 

PROGETTI AUTONOMIA

relativi alla Circolare del 3 agosto 2000, n. 194

 

PROGETTI SPECIALI già finanziati

 

PROGETTI SPECIALI che necessitano di finanziamenti

PROGETTI ALTRI ENTI

Già fin.

In corso

parametri oggettivi fi finanziamento + somme residue in bilancio (£ 9.676.180)

1.       PROGETTO ORIENTAMENTO

 

2.       PROGETTO QUALITÀ

Valutazione efficienza ed efficacia del sistema scolastico

 

3.       PROGETTO “TERRITORIO IN RETE FORMATIVA”

PROGETTO ATTIVITÀ INTEGRATIVE E COMPLEMENTARI

(£ 12.079.868)

 

LINGUE 2000

TERZA FASCIA P.Q.

Area professionalizzazione

FARE

SCUOLA

EDUCAZIONE ALLA SALUTE

EDUCAZIONE ALLA SALUTE 2000/2001

EDUCAZIONE DEGLI ADULTI

(CIPE)

 

 

PROGETTO DOCUMENTAZIONE  II Fase (Art. 7 e 77 CCNL 95 e CC. MM. 220/98 - 289/98)

 

PROGETTO INTEGRAZIONE DEI DISABILI (Comun. MPI Prot. 2716/H/10 4/8/99 e L. 104/92) da riproporre

 

AGGIORNAMENTO NUOVE TECNOLOGIE

(£.3.800.000)

PROGETTO FORMAZIONE

(£ 1.467.200)

1.       COMPETENZE DISCIPLINARI

2.       FLESSIBILITÀ/MODULARITÀ

3.       GESTIONE BIBLIOTECA

PROGRAMMA PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DELLE BIBLIOTECHE SCOLASTICHE

 

Sono stati richiesti interventi relativi alle possibilità offerte dai Fondi strutturali

per:

 

 

STORIA DEL ‘900

Progetti comunitari

 

LEONARDO

SOCRATES

COMENIUS

 

Si riportano di seguito gli schemi dei progetti citati, ciascuno dei quali avrà un suo referente che ne curerà la realizzazione e, in fase di programmazione, ne delineerà gli interventi.

 


 


5.1.1            PROGETTO ORIENTAMENTO

PROGETTI AUTONOMIA relativi alla Circolare del 3 agosto 2000, n. 194

DESTINATARI

 

CLASSI PRIME

CLASSI QUINTE

OBIETTIVI E FINALITÀ

Rendere consapevoli della scelta effettuata , dare opportunità di conoscere offerte formative diverse e diversificate per consentire (all'adempimento dell'obbligo scolastico) una decisione mirata e ragionata

 

METODOLOGIA E ATTIVITÀ

Partecipazione alle attività didattiche delle scuole superiori della provincia (da contattare) per almeno tre giorni, in contemporanea si ospiteranno gli allievi della scuola ospitante, di modo che avranno anch'essi la possibilità di "ORIENTARSI" nella nostra struttura scolastica e valutare la nostra offerta formativa.

Gli allievi saranno accompagnati dai docenti delle classi che avranno la funzione, insieme ai docenti ospitanti, di tutors e viceversa

 

TEMPI

 

Tre uscite in interscambio

 

VERIFICA

 

Test di varia tipologia all'uopo progettati dai docenti interessati

 

VALUTAZIONE

 

A carattere formativo con momenti di autovalutazione

 

CERTIFICAZIONE

 

Su modelli redatti dai docenti, con l'indicazione delle conoscenze acquisite nel corso dell'esperienza

 

SPESA

 

 £ 4.000.000

Attività di progettazione, manutenzione, monitoraggio e valutazione

£ 1.500.000

Direzione        

 

Personale docente                                                                              

£ 1.000.000

Personale ATA                                                                                   

£ 500.000

Acquisti materiale didattico e strumenti

£ 700.000

Trasporti

£ 300.000

Altro

 


5.1.2        PROGETTO QUALITA' Valutazione efficienza ed efficacia del sistema scolastico

PROGETTI AUTONOMIA relativi alla Circolare del 3 agosto 2000, n. 194

DESTINATARI

 

Personale IPSSART

OBIETTIVI E FINALITÀ

Studiare l'analisi sistemica dei processi di erogazione del servizio scolastico per migliorarne l'efficacia attraverso percorsi di formazione operativi, finalizzati alla concreta soluzione dei problemi.

 

METODOLOGIA E ATTIVITÀ

Trattandosi di processi complessi il team di progetto suddivide l'intervento in fasi successive:

1ª Fase: Analisi stato dell'arte e diagnosi iniziale

2ª Fase: Selezione delle priorità

3ª Fase: Pianificazione delle attività

4ª Fase: Verifica dei risultati

5ª Fase: Adattamento e miglioramento servizio

 

STRUMENTI

 

Pluralità di strumenti per ciascuna fase del percorso della qualità:

·      Schede di verifica con osservazione dei comportamenti, di tipo oggettivo

·      Questionari di gradimento

·      Griglie di verifica per gli interventi di formazione, informazione e aggiornamento

 

CAMPI DI INTERVENTO

 

1.      Strutture

2.      Personale

3.      Servizio

TEMPI

 

Primo intervento: La Cultura della qualità -

Il percorso formativo del Progetto Qualità prevede, in un primo momento, la diffusione di una nuova metodologia di lavoro: la scuola acquisisce la cultura della progettualità, vale a dire l'importanza di utilizzare strumenti e metodi che permettono di elaborare, gestire e controllare un micro-progetto.

Tale approccio favorisce l'assunzione di precise responsabilità da parte di tutti gli operati scolastici e insieme la condivisione del lavoro e degli obiettivi

Secondo intervento: Dall'analisi ai progetti di miglioramento –

In un secondo momento, attraverso un lavoro di analisi, si individuano le specifiche finalità della singola scuola. A questo punto si progettano interventi volti a migliorare gli aspetti di non qualità e si elaborano procedure per attuare, monitorare e valutare tali progetti.

Terzo intervento: Il Sistema Qualità -

L'ultima fase del percorso mette la scuola in condizione di individuare i servizi fondamentali e di identificare i processi attraverso cui realizzare tali servizi in una logica di sistema. La definizione di standard qualitativi consente, inoltre, di verificare, valutare e migliorare i risultati raggiunti: la scuola è così in grado di redigere il MANUALE DELLA QUALITÀ

 

SPESE ORGANIZZATIVE E PROGETTUALI

£ 3.000.000

Attività di progettazione, valutazione e monitoraggio

£ 2.000.000

Attività di funzionamento e gestione

 

Acquisti (materiale di facile consumo se necess.)

£ 1.000.000


5.1.3            IL TERRITORIO IN RETE FORMATIVA

PROGETTI AUTONOMIA relativi alla Circolare del 3 agosto 2000, n. 194

DESTINATARI

 

 

 

 

 

OBIETTIVI E FINALITÀ

 

 

 

 

METODOLOGIA E ATTIVITÀ

 

 

 

 

 

TEMPI

 

 

VERIFICA

 

 

 

 

VALUTAZIONE

 

 

 

CERTIFICAZIONE

 

 

 

SPESA

 

 £ 2.676.180

Attività di progettazione, manutenzione, monitoraggio e valutazione

£. 800.000

Direzione        

 

 

Personale docente/esperto                                                                              

£ 500.000

 

Personale ATA                                                                                  

 

 

Acquisti materiale didattico e strumenti

£ 1.000.000

 

Altro: trasporti

£ 376.180

 

 

 

 


5.1.4            PROGETTO DI FORMAZIONE “AUTONOMIA"

PROGETTI AUTONOMIA relativi alla Circolare del 3 agosto 2000, n. 194

TEMATICHE

OBIETTIVI

ORE

 

DESTINATARI

METODI

STRUMENTI

SPESA

1.      Competenze disciplinari

 

4+4

di cui

4 in

autof.

Docenti

di Scienze degli Alimenti

Relatore

Autoformazione

 

Relazione

(+ spese viaggio eventuali)

£ 320.000

Direzione

£ 80.000

Acquisti

£ 89.066

 Tot.                  

489.066

2.      Flessibilità

      Modularità

 

4

Docenti

(V. verbale Collegio Docenti)

Relatore

Autoformazione

 

Relazione

(+ spese viaggio eventuali)

£ 320.000

Direzione

£ 80.000

Acquisti

£ 89.066

Tot.

 

489.066

3.      Gestione biblioteca

 

4

Docenti

(V. verbale Collegio Docenti)

Relatore

Autoformazione

 

Relazione

(+ spese viaggio eventuali)

£ 320.000

Direzione

£ 80.000

Acquisti

£ 89.066

Tot.

489.066

TOTALE FINANZIAMENTO DISPONIBILE PROGETTI AUTONOMIA relativi alla Circolare del 3 agosto 2000, n. 194 £

1.467.200

 

 

 

 

                                                                                              


 

5.1.5        PROGETTO ATTIVITA' INTEGRATIVE E COMPLEMENTARI

PROGETTI SPECIALI già finanziati

(per iniziative di cui al D.P.R. 10/10/96, N.567 e D.P.R. 9/4/99, N. 156)

DESTINATARI

Allievi IPSSART Teano (N.°_____)

 

OBIETTIVI

Creare e rinforzare il bisogno di "conoscenza", rinforzare la motivazione, far sentire la scuola come luogo da "vivere"

 

ATTIVITA'

Varie: su richiesta di almeno 20 allievi

 

OPERATORI

Esperti di settore e personale docente interno

 

TEMPI

Durante il corrente anno scolastico

 

 SPESE £.

 12.079.868

Attività di progettazione, manutenzione, monitoraggio e valutazione

 

Direzione 

 

Personale esperto                                                                                

Là dove presente nel progetto

Personale docente                                                                              

 

Personale ATA                                                                                  

 

Acquisti    

Secondo le richieste che verranno previste nei progetti presentati

Altro

 

 

 

 

                                                                                           

 

 

 

                                                                                         

           

 

 

 


5.1.6        PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE

PROGETTI SPECIALI già finanziati

(vedi Progetto Piano)

Il progetto fa capo al CIC dell’istituto e al suo docente referente. Propone una serie di attività e percorsi di formazione per docenti e alunni in orario curriculare ed extra curriculare.

In particolare si tratta di attività di:

Ÿ         “sportello genitori”;

Ÿ         orientamento scolastico e professionale;

Ÿ         prevenzione di fenomeni di tossicodipendenza (alcolismo, tabagismo ecc.);

Ÿ         prevenzione AIDS;

Ÿ         educazione alla sessualità ed alla affettività;

Ÿ         miglioramento dell’organizzazione scolastica e dei suoi organi collegiali;

Ÿ         ascolto;

Ÿ         coordinamento e/o collaborazione con progetti educativi vari (attività musicali, giornalino d’istituto, cineforum).

 

 

DESTINATARI

 

Tutti gli allievi

OBIETTIVI E FINALITÀ

V. progetto

 

METODOLOGIA E ATTIVITÀ

 

V. progetto

TEMPI

 

a.s. 200/2001

VERIFICA

 

Monitoraggio-Questionari-Colloqui

VALUTAZIONE

 

Secondo indicatori vincolati ai bisogni

SPESA £.

3.800.000

Attività di progettazione, manutenzione, monitoraggio e valutazione

 

Direzione     

 

Personale esperto                                                                                

se richiesto, £ 80.000 per ogni ora

Personale docente                                                                              

Già membri della Commissione finanziata dal Fondo di Istituto

Personale ATA                                                                                   

 

Acquisti           

V. progetto approvato dal Provveditore agli Studi

 

 

 

                                                                                       

 

 


                                                                                  

5.1.7        PROGETTO ATTIVITA' di DOCUMENTAZIONE e

DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELL'AUTONOMIA II FASE

PROGETTI SPECIALI già finanziati

DESTINATARI

N° 8 Docenti in organico nell'Istituto, individuati nel Collegio dei Docenti o dal Preside su dichiarazione di disponibilità

FINALITA'

Consentire la più ampia diffusione, all'interno dell'Istituto, delle disposizioni in materia di autonomia, a sostegno dell'ampliamento dell'offerta formativa

OBIETTIVI

Promuovere nel personale tutto della Comunità scolastica la conoscenza e la consapevolezza delle innovazioni, quindi favorire atteggiamenti e momenti organizzativi adeguati alla nuova concezione della scuola che tende ad ottimizzare le risorse, con lo scopo precipuo di migliorare il rendimento scolastico e la crescita dei giovani studenti.

STRUMENTI

Disposizioni normative (leggi, circolari, pubblicazioni, decreti, regolamenti)

ATTIVITA'

Studio, recensioni, elaborazione di appunti e griglie, strumenti che facilitino la comunicazione e la diffusione della documentazione

TEMPI

Orario antimeridiano, attraverso attività aggiuntive non di insegnamento;

Orario pomeridiano, attraverso l'attivazione di sportelli per allievi, docenti, non docenti

SPAZI

Aule e laboratori

CRITERI D'INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE

Competenze:

didattico-disciplinari

valutative

di ricerca

Capacità:

organizzative

amministrative

tecniche e funzionali come supporto al POF in ambiti precipui dell'autonomia scolastica

di coinvolgimento delle diverse componenti scolastiche

di raccogliere dati e strumenti di verifica

di valutazione

di diffusione degli esiti

A conclusione dell'incarico (oltre che in itinere) ciascuno sarà valutato secondo i sopra elencati parametri/indicatori.

I descrittori sono raccolti in 4 distinte fasce di livello: INSUFFICIENTE/VALIDO/DISCRETAMENTE VALIDO/ALTAMENTE VALIDO

 

COPERTURA FINANZIARIA

IMPORTO COMPLESSIVO:                                    

 

 

 

 

ATTIVITA' AGGIUNTIVE

dei DOCENTI (120 h X 55.000):                               

 

MATERIALE DI CONSUMO                                  

 


 

5.1.8         PROGETTO INTEGRAZIONE DEI DISABILI

Progetti speciali da finanziare

(Comun. MPI Prot. 2716/H/10 del 4 agosto 1999 legge 104/92- -Nota N. 15649 del Provveditorato agli  Studi di Caserta del_________)

DESTINATARI

 Allievi in situazione di handicap IPSSART, N°______

 

OBIETTIVI

Integrazione alunni in situazione di handicap all'interno della classe e dell'intera comunità scolastica

Integrazione scuola-territorio ed inserimento in contesti lavorativi

 

ATTIVITA'

Drammatizzazione

Realizzazione di giornalino scolastico

Utilizzo di mezzi multimediali

Manifestazioni sportive

Visite sul territorio

Visite aziendali e stages

 

METODOLOGIA

Lezione frontale

Lezione attiva

Metodo induttivo

Problem-solving

Lavoro di gruppo e di ricerca

 

COLLABORAZIONI

Collaborazione interna del CIC e dei referenti del Progetto di Educazione alla Salute

Collaborazione esterna con i referenti socio-sanitari degli Enti locali, della ASL, delle famiglie, mediante accordi di programma e verbali di intesa

 

VERIFICA E VALUTAZIONE

Prove pratiche e scritte tendenti ad accertare le capacità acquisite tenendo conto della situazione di partenza

I risultati del progetto verranno divulgati sul giornalino dell'Istituto e attraverso gli albi degli Enti coinvolti

 

GRUPPO PROPONENTE

Gruppo H dell'IPSSART di Teano

 

SPESA

Strumenti necessari alla realizzazione del progetto

Costo

 

N° 6 unità multimediali

N° 1 fotocopiatrice

Materiale di cancelleria

Attrezz. ed abbigliamento sport

Testi specifici per il sostegno

Cd specifici

30.000.000

4.000.000

1.000.000

2.000.000

635.000

1.000.000

 

Gestione del progetto

Costo £. 46.595.000

 

Progettazione, manutenzione, monitoraggio e valutazione

Direzione

Documentazione

Formazione

Personale ATA

4.800.000

 

400.000

1.280.000

1.280.000

200.000


 

5.1.9        INTERVENTI INTEGRATIVI ED EDUCATIVI (Fondo d’Istituto)

Saranno organizzate attività di recupero per gli allievi promossi con debito formativo o che accumulino svantaggi culturali, in almeno due fasi dell'anno scolastico: settembre e ___________ Gli IDEI saranno attuati in orario di lezione dal ________________________________________ed in orario pomeridiano successivamente.

Restano ferme tutte le altre iniziative di recupero che ogni docente vorrà attivare all'interno del proprio insegnamento durante l'attività curriculare, con ricorso, eventualmente, a metodiche individualizzate.

 

Prime classi:

- al recupero delle abilità di studio;

- al recupero degli obiettivi dell'area affettiva.

Seconde classi:

- allo sviluppo del metodo di studio attraverso:

a) la sistematizzazione analitica dei concetti;

b) abitudine allo studio a casa ( sapere riassumere e riferire anche a semplici livelli concetti e procedimenti).

Terze classi:

- alla sistematizzazione:

a) del metodo di studio;

b) dei contenuti acquisiti nel biennio.

 

Quarte classi:

- al recupero dei contenuti e dei prerequisiti;

- alla sistematizzazione e consolidamento del metodo di studio;

 

Quinte classi:

- alla sistematizzazione e consolidamento del metodo di studio;

- all’abitudine a riassumere e riferire concetti e procedimenti.

 

 

ORGANIZZAZIONE

 

            I corsi di recupero  vengono effettuati in orario pomeridiano per la durata di ___ ore e la partecipazione ad essi avviene previa presentazione di domanda di partecipazione. Per il corrente anno scolastico l’Istituto organizza i corsi di recupero delle seguenti discipline :

 


5.1.10   

Educazione degli Adulti

 

 

L’Istituto Professionale Alberghiero di Teano, per il prossimo settembre, attiverà un Corso di formazione pre-professionale: ASSISTENTE ALLA BRIGATA DI CUCINA,

finanziato con i fondi C.I.P.E.-

 

Le iscrizioni sono aperte a partire dal 7 agosto 2000

Scadenza: la domanda, in carta semplice, deve essere presentata entro il 4 settembre presso la Segreteria dell’IPSSART di Teano, essa deve contenere i dati anagrafici (cognome, nome, data di nascita, residenza), la dichiarazione relativa al tipo di studio posseduto, stato di lavoro o di inoccupazione, disoccupazione, LSU, composizione del nucleo familiare.

Graduatoria: in caso di esubero di domande si procederà alla selezione attraverso prove attitudinali.

Frequenza: la frequenza del corso è gratuita, le assenze giustificate non possono superare 1/6 delle ore previste.

 

DESCRIZIONE DEL CORSO per

ASSISTENTE ALLA BRIGATA DI CUCINA

Sede di svolgimento:

IPSSART di TEANO

 

N° corsisti:

min 10 / max 20

 

Titolo di studio richiesto:

Nessun titolo

 

Età:

15/45 anni

 

Durata del Corso:

120 ore

 

Contesto lavorativo

di possibile inserimento:

AZIENDE DI RISTORAZIONE (ristoranti, pub, fast-food, mense aziendali-ospedaliere-scolastiche, catering)

AZIENDE ALBERGHIERE con servizio ristorante a gestione singola o a catena nazionale e internazionale

 

Prerequisiti professionali

e attitudinali:

Alcun prerequisito specifico ma attitudini verso il settore e capacità di lavorare in team

 

Attività di lavoro previste

dal ruolo professionale:

Compiti di supporto alla Brigata di Cucina per lavorazione e preparazione di alimenti destinati alla ristorazione collettiva con grado medio di autonomia organizzativa

Acquisizione di tecniche di lavorazione e di preparazione di alimenti per la ristorazione collettiva

Utilizzo di macchine e attrezzature presenti nei laboratori di cucina professionale (forni: microonde, trivalente, convezione- impastatrice - friggitrice - abbattitore di temperatura - lavastoviglie - sanificatore di pentolame e coltelli) e rete informatica

 

Certificazione

Al termine del corso sarà rilasciata una certificazione della professionalità acquisita

1.1         Il dirigente scolastico

prof. G. Mangiante

 


 

5.2         Certificazione delle competenze

La partecipazione alle attività aggiuntive dà luogo, per gli alunni, all’acquisizione di un credito scolastico.

Relativamente ai criteri per il riconoscimento dei crediti formativi derivanti dagli insegnamenti integrativi facoltativi il Collegio dei docenti del _______ ha deliberato all’unanimità che per ciascuno di tali insegnamenti verranno individuate le competenze specifiche previste in uscita e che alla fine del corso gli allievi che non hanno riportato una percentuale di assenze superiore al 25% verranno sottoposti ad una prova finale allo scopo di accertare le competenze acquisite. La prova verrà valutata in centesimi. Le competenze si intenderanno acquisite se la votazione conseguita non risulta inferiore a 60/100. L’allievo che avrà riportato complessivamente una votazione non inferiore a 70/100 e che, nello stesso tempo, non presenti nelle normali attività scolastiche una frequenza irregolare, avrà diritto ad un punto aggiuntivo nel credito scolastico. In caso di promozione con debito formativo, il punto potrà essere recuperato, dopo il superamento del debito nel successivo anno scolastico.

 

 

5.3         I dati sulla sperimentazione dell’autonomia

 

Le esperienze di sperimentazione ed innovazione attivate e svolte nel nostro istituto negli ultimi cinque anni sono:

Ÿ         Modularità, sportelli/Laboratori sulla comunicazione

Ÿ         Sperimentazione nazionale Organico Funzionale

Ÿ         Sperimentazione nazionale Progetto 2002

Ÿ         Attivazione del progetto 1A (formazione dei docenti) nell'ambito dell'utilizzo delle nuove tecnologie didattiche)

Ÿ         Attivazione del progetto 1B (rivolto agli studenti) nell'ambito dell'utilizzo delle nuove tecnologie didattiche)

Ÿ         Realizzazione di un pacchetto multimediale: PROGETTO GANIMEDE

Ÿ         Partecipazione ai programmi per il contenimento della dispersione scolastica cofinanziati dall' U.E., nell'ambito dei suddetti programmi sono stati prodotti materiali didattici di rilievo disponibili per la consultazione - STP 9

Ÿ         Progetto Educazione alla salute

 

5.4         Gli strumenti tecnologici e multimediali

Gli strumenti tecnologici e multimediali e la loro utilizzazione nel nostro istituto

L'Istituto è dotato di circa 40 PC che sono stati ubicati nei laboratori ed aule speciali: il loro utilizzo è massimo in quanto, a rotazione tutte le classi ne fruiscono, evidentemente tale numero non è ancora sufficiente per la grave carenza di spazi.. Nei PC sono installati i programmi professionali più moderni. L'Istituto ha potuto ulteriormente arricchire il proprio patrimonio di attrezzature in quanto ha partecipato al programma N° 10 cofinanziato dall' U.E.

L'Istituto è inoltre dotato del software per le videoconferenze. La possibilità di effettuare connessioni ad Internet consente infine di svolgere attività didattiche di assoluto rilievo. La Biblioteca della scuola è luogo di raccolta di materiali e sussidi didattici significativi, oltre che di consultazione di libri e riviste.

Si lamenta una carenza di spazi che spesso penalizza tutta una serie di attività didattiche, tanto che si prevede di attivare un servizio INTRANET: circolari on line, banca dati materiali didattici prodotti, modulistica on line, ma solo se ci saranno luoghi idonei, reti elettriche e telefoniche indispensabili per operare in sicurezza.

 


 

5.5         Acquisto strumenti e sussidi didattici

 

Per l'attivazione di tutte le attività su descritte per il corrente anno scolastico, ha deliberato di acquistare, in ordine di priorità:

1.      Lavagne luminose per le singole aule

2.      Tende o schermature per le aule più luminose

3.      PC e reti informatiche

4.      Stampanti

5.      Spogliatoi in metallo per allievi

6.      Divise di scorta per allievi e docenti

7.      Gelatiera

8.      Attrezzature e arredo per il nuovo Laboratorio da Sala/Bar

9.      Testi di cultura generale, umanistica, scientifica, di indirizzo

10.    Arredo biblioteca

·        Quanto altro il C.d.I., sentite le esigenze espresse, predisporrà secondo un piano dettagliato.

 

 

 

 

 


 

6         Il Progetto curricolare

 

 

6.1         La programmazione

 

            La programmazione delle attività didattiche ed educative ha luogo ad inizio d’anno scolastico. Nel quadro delle finalità formative previste dal Piano dell’Offerta Formativa, i dipartimenti di materia (di singole discipline o di gruppi di discipline) individuano gli obiettivi della formazione. Le programmazioni hanno assunto, già a partire dall’anno scolastico 1997/98, la configurazione di programmazioni modulari con certificazioni di competenze. L’esigenza della certificazione nasce dai nuovi indirizzi dell’istruzione italiana che si avvicina ai modelli europei della formazione ed intende equiparare le competenze, le capacità, le conoscenze acquisite dagli alunni agli standard europei. Questo “spostamento di asse” comporta per la scuola:

delle procedure di trasparenza valutativa;

degli iter di formazione che attestino, in forma quanto più possibile oggettiva, le competenze, le capacità, le conoscenze degli alunni;

la ricerca di percorsi pluridisciplinari e/o interdisciplinari, resi ancora più significativi dalla nuova normativa regolante gli esami di stato.

Nello specifico, nel nostro istituto, la ricerca di percorsi multidisciplinari è già esigenza primaria all’interno del Progetto 2002, ma come prima detto, è ugualmente tale in ogni classe.

La possibilità di sviluppare questi percorsi di lavoro è data, oltre che all’interno delle ore di ogni singola disciplina, anche all’interno delle ore di compresenza, effettuate per il recupero delle frazioni orarie, all’interno dell’ottica dell’innalzamento dell’offerta formativa.

La programmazione di questi percorsi ha luogo nei singoli Consigli di classe (si veda in merito anche il paragrafo dedicato alla valutazione); i dipartimenti di materia daranno delle utili direttive in tal senso.

 

Per completezza d’informazione occorre specificare che l’istituto, date le possibili divergenze lessicali  insite nella teoria e pratica didattica, ha assunto come terminologia condivisa, la seguente:

 

competenza: L'applicazione concreta di una o più conoscenze, per eseguire specifici compiti, risolvere situazioni problematiche, produrre nuovi "oggetti"

capacità: La rielaborazione critica di determinate conoscenze e competenze, anche in relazione ed in funzione di nuove acquisizioni. Il controllo intelligente di ciò che si conosce e si sa fare

conoscenza: L'insieme dei contenuti appresi (teorie, principi, concetti, termini, argomenti, procedure, metodi) afferenti ad una o più aree disciplinari.

 


 

 

6.1.1        L’innalzamento dell’obbligo scolastico: la programmazione differenziata

 

            L’innalzamento dell’obbligo scolastico, esteso a nove anni, entra in vigore dal 1 settembre 1999 e richiede la riprogettazione dei curriculi della scuola secondaria di primo e secondo grado secondo una logica di continuità potenziando le valenze orientative delle discipline per consentire agli alunni “scelte più confacenti alla propria personalità ed al proprio progetto di vita” (art.1 – comma 3- L. 9/99).

Conseguentemente, nel nostro istituto, la programmazione del primo anno, relative a tutte le discipline dovrà prevedere dei moduli di lavoro incentrati su contenuti, competenze, capacità trasversali, ritenuti irrinunciabili nella formazione degli studenti che potranno, o meno, continuare il loro percorso di studi. Questa riprogettazione deve quindi tener conto di due esigenze: la terminalità del curriculo per coloro che non intendono continuare gli studi e la propedeuticità per coloro che continueranno.

 

 

 


 

7         La valutazione

 

Ogni singolo Consiglio di classe, come detto,  ad inizio d'anno, previo esame dei risultati dei tests d'ingresso ed in base al Piano dell’Offerta Formativa, stende la programmazione didattico-educativa declinando gli obiettivi relativi alle aree: cognitiva, affettiva, psico-motoria

La verifica in itinere di tale programmazione si avvale di griglie di valutazione  preparate dai docenti membri dei medesimi Consigli in accordo con i dipartimenti di materia.

I singoli insegnanti individuano gli obiettivi specifici delle discipline in relazione alle suddette programmazioni ed in riferimento agli obiettivi disciplinari fissati dai dipartimenti.

Tali programmazioni, articolate in M.D. (Moduli didattici, declinati talvolta in UU.DD.) e Serie didattiche (Esercitazioni pratiche) a partire da obiettivi specifici, prevedono delle prove di verifica con funzione formativa (prove in itinere) per rilevare il grado di raggiungimento degli obiettivi medesimi ed intervenire sull'iter didattico e adattarlo, nel rispetto delle mete formative individuate, ai ritmi ed agli stili apprenditivi degli alunni.

Tali prove sono affiancate da prove di verifica con funzione sommativa: si tratta di prove finali che verificano gli esiti di formazione per singolo Modulo.

Le suddette prove possono essere di tipo oggettivo (questionari o test, e comunque prove la cui valutazione è stabilita in modo unico ed oggettivo nel senso che viene sottratta a criteri soggettivi); di tipo strutturato (con percorsi che prevedono anche items di tipo oggettivo, nel senso prima detto, e comunque dei criteri di valutazione chiari e definiti, preventivamente comunicati agli studenti nell'ottica di un corretto contratto educativo ed al fine di promuovere le capacità di autovalutazione oltre che garantire la trasparenza dell'intervento didattico-educativo. Questi criteri devono essere presenti in tutti i tipi di prova) ; prove di tipo semistrutturato (che alternano percorsi tradizionali e percorsi strutturati), prove di tipo tradizionale come il tema.

 

 

 

 

7.1         Criteri di svolgimento degli scrutini

 

7.1.1        CRITERI PER L’EFFETTUAZIONE DEGLI SCRUTINI FINALI

 

PER TUTTE LE CLASSI

Gli allievi ammessi a frequentare la classe successiva dovranno dimostrare di avere raggiunto, per ciascuna disciplina, gli obiettivi minimi dichiarati nella programmazione di Istituto

 

BIENNIO INIZIALE

Per quanto riguarda le classi iniziali, considerato che i curricoli del biennio sono strutturati in modo da consentire il pieno raggiungimento degli obiettivi cognitivi e affettivi nell'arco di due anni, considerata l'età degli studenti, non sarà consentito il passaggio alla seconda classe agli allievi che riportano tre insufficienze gravi; per gli altri casi meno gravi, previo riconoscimento della possibilità di inserirsi proficuamente nel dialogo educativo dell'anno successivo, sarà consentito il passaggio alla classe successiva.

Dovrà essere comprovata l'acquisizione delle seguenti abilità:

·          di lettura

·          di produzione orale

·          di produzione scritta

·          di studio

·          logico-matematiche

 

FREQUENZA DELLE PROVE DI VERIFICA: quella prevista dalla programmazione modulare disciplinare e in ogni caso in numero non inferiore al numero di moduli didattici previsti dalla programmazione di Istituto

 

TIPOLOGIA DELLE PROVE:

 

Area linguistico – espressiva: strutturate, semistrutturate, creative, questionari, test

Area logico – matematica: strutturate, semistrutturate, questionari

Area tecnico – professionale: oggettive, strutturate, semistrutturate

Esercitazioni pratiche: relazioni tecniche, esecuzione pratica delle prove

 

MONOENNIO

 

Nella valutazione finale degli alunni, sarà considerato prioritario il possesso delle competenze e delle abilità proprie del profilo professionale. Il raggiungimento degli obiettivi nelle varie discipline sarà accertato mediante la somministrazione delle prove di cui sopra

 

TIPOLOGIA E FREQUENZA DELLE PROVE: come sopra.

 

BIENNIO POST-QUALIFICA E VALUTAZIONE DEL MODULO PROFESSIONALIZZANTE

 

Nella valutazione finale degli alunni, sarà considerato prioritario il possesso delle competenze e delle abilità proprie del profilo professionale. Il raggiungimento degli obiettivi nelle varie discipline sarà accertato mediante la somministrazione delle prove di cui sopra.

Il numero delle prove è regolato dalla programmazione modulare e dalla multidisciplinarietà introdotta dalla normativa regolante il nuovo esame di stato; la tipologia delle prove è uguale a quella del monoennio e prevede anche prove tradizionali quali il tema,  comprende inoltre i    colloqui multidisciplinari introdotti dalla normativa regolante i nuovi esami di stato.

Per quanto riguarda la valutazione della attività del modulo professionalizzante, si adottano i criteri di valutazione delle tesine stabiliti in sede di programmazione di Istituto e si recepiscono le schede di valutazione degli alunni compilate dagli esperti esterni e dalle aziende ove si svolgono gli stage, opportunamente sintetizzate e presentate dai docenti tutors ai rispettivi consigli di classe.

 

In conclusione allo scrutinio finale gli alunni:

·          del primo anno che conseguono _____insufficienze gravi vengono non ammessi alla classe successiva;

·          del secondo anno che conseguono ______ insufficienze gravi vengono non ammessi alla classe successiva;

·          del terzo anno che conseguono _______ insufficienze gravi non vengono ammessi agli esami di qualifica;

·          del quarto anno che conseguono ______ insufficienze  gravi non vengono ammessi alla classe successiva; agli alunni ammessi alla frequenza dell'ultimo anno verrà attribuito il credito scolastico secondo i specifici criteri elencati nel paragrafo successivo;

·          del quinto anno avranno attribuito il credito scolastico sulla base dei criteri elencati nel paragrafo successivo.


 

7.1.1.1.1.1     LE FASCE DI VALUTAZIONE ( corrispondenza voto – livelli)

 

Voto

Livelli

 

-         1,2,3,

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

 

-         4

INSUFFICIENTE

 

-         5

LIEVEMENTE INSUFFICIENTE

 

-         6

SUFFICIENTE

 

-         7

DISCRETO

 

-         8

BUONO

 

-         9 - 10

OTTIMO

 

 

7.2         Criteri di attribuzione del credito scolastico e formativo

I criteri adottati lo scorso anno scolastico (vedi tabella allegata) con molta probabilità subiranno delle variazioni, per cui si attendono comunicazioni in merito al fine di predisporre ulteriori griglie di attribuzione del credito.

Si fa comunque riferimento al DPR 23 luglio 1998 n. 323, relativo allo svolgimento del Nuovo Esame di Stato, nel quale sono indicati i criteri di attribuzione del credito scolastico e formativo.

 

 

7.3         Criteri di attribuzione del voto di condotta

 

In tutti i Consigli di classe il voto di condotta viene formulato in base ad un giudizio complessivo su:

 

1)      Contegno dell’alunno in classe e fuori dalla 

classe

- saper rispettare i compagni in tutte le forme di  

   comunicazione

 

- saper rispettare le strutture scolastiche

2) Frequenza

- saper rispettare le norme del Regolamento di

  di istituto

3) Diligenza

- saper rispettare le consegne e i tempi

 

 

7.4         Criteri per l’attribuzione del voto e indicatori per la formulazione dei giudizi finali

 

1.      frequenza: irregolare, regolare, assidua (nota n.1)

2.      comportamento: poco responsabile, vivace, corretto

3.      atteggiamento: poco socievole, parzialmente socievole, socievole

4.      attenzione: scarsa, discontinua, costante

5.      interesse: scarso, superficiale, adeguato, vivo

6.      impegno e partecipazione; scarsi, discontinui, costanti, propositivi (nota n.2)

7.      preparazione di base: lacunosa, accettabile, sufficiente, discreta, buona

8.      ritmo di apprendimento: lento, normale, veloce

9.      metodo di lavoro: confuso, impreciso, efficace

10.    valutazione degli obiettivi cognitivi: gravemente insufficiente, insufficiente, lievemente insufficiente, sufficiente, discreta, buona, ottima

11.    risultati globali: gravemente insufficienti, insufficienti, lievemente insufficienti, sufficienti, discreti, buoni, ottimi.

12.    risultati dei corsi di recupero: gravemente insufficienti, insufficienti, lievemente insufficienti, sufficienti, discreti, buoni, ottimi.

13.    Debiti formativi: superati                       si                                             no

 

Nota n.1: la frequenza è da considerarsi “irregolare” se le assenze superano il ___% dei giorni di lezione svolti; “regolare” se le assenze sono tra il ___% ed il ___% dei giorni di lezione svolti, “assidua”, se le assenze sono inferiori al 10% dei giorni di lezione svolti.

Nota n.2: va considerata, tra gli indicatori dell’impegno, anche la partecipazione a progetti realizzati dalla scuola o ad attività extra - scolastiche come ad esempio il volontariato, attività sportive o attività che i Consigli di classe ritengono formative del “cittadino” e della persona.

 


Il presente POF è stato approvato dal Collegio dei Docenti, con le Delibere

del 1° settembre 2000

del 18 settembre 2000

del______________

e dal Consiglio di Istituto, con la Delibera

N°__________del______________

 

 

Il Dirigente scolastico

Prof. Giovanni Mangiante


 


8         ALLEGATI

 

Modello rendicondazione ATTIVITA’ AGGIUNTIVE

 

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI, DELLA RISTORAZIONE E TURISTICI TEANO

 

ATTIVITÀ AGGIUNTIVIE SVOLTE NELL’a.s._________

 

AUTORIZZAZIONE_________________del_______________Periodo:_____________________________

 

FOGLIO DI REGISTRAZIONE ATTIVITÀ DI CAMPO

 

COGNOME________________________NOME______________________

 

CORSO________________________TITOLO DEL PROGETTO______________________________________GRUPPO____________

 

data

dalle ore

alle ore

tot. ore

ATTIVITÀ svolta

firma

firme interlocutori

firme tutors

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


periodo

tot.ore

ATTIVITÀ svolta

firma

firme interlocutori

firme tutors

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

RISERVATO ALL’UFFICIO

 

Ore autorizzate___________Ore effettivamente prestate___________

 

Compenso £___________(n. ore_____X £___________)

 

Mandato N°___________del___________

 

 

 

 

 

Il Direttore amministrativo                                                                                                                                        Il Dirigente scolastico

 

 

                                                                                                         

 


 


Modello presentazione PROGETTO

modello PROGETTO

 

DESTINATARI

 

 

OBIETTIVI

 

 

FINALITÀ'

 

 

METODOLOGIA E ATTIVITÀ'

 

 

 

TEMPI

 

 

 

VERIFICA

 

 

 

VALUTAZIONE

 

 

 

CERTIFICAZIONE

 

 

SPESA

Attività di progettazione, manutenzione, monitoraggio e valutazione

Direzione                                                                                             

Personale esperto                                                                                

Personale docente                                                                              

Personale ATA                                                                                  

Acquisti

Altro                                                                                             

 

 

 


 

 

Modello VERBALE


 


ISTITUTO PROFESSIONALE di STATO

per i SERVIZI ALBERGHIERI, della RISTORAZIONE e TURISTICI

TEANO (CE)

 

ATTIVITÀ______________________________________________________________________

 

Scheda riunione

Data________________

IPSSART TEANO

Ora inizio____________

 

 

Presenti                                                                                                                                                                                                           

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Temi della discussione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Risultati della riunione

 

 

 

 

 

 

 

Firme dei presenti                                                                         

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ora fine ___________


 

Modello CERTIFICAZIONE OBBLIGO

 

 

 

ISTITUTO PROFESSIONALE di STATO

per i SERVIZI ALBERGHIERI, della RISTORAZIONE e TURISTICI

TEANO (C a s e r t a)

 Prot. n.________

 

CERTIFICAZIONE OBBLIGO DI ISTRUZIONE

 

ANNO SCOLASTICO _______

 

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

 

Vista la legge del 20 gennaio 1999, n.9

Visto il decreto del 9 agosto 1999, n. 323

 

Certifica

 

(Cognome, nome) ................. .................. nato/a il ..../..../....,

a .....................................................

 

in possesso di ..................... ............................(1), conseguita nella Scuola................................. ..........................................................  (denominazione e sede della scuola),

iscritto presso questo Istituto nella classe......... sez......, indirizzo.................................................................(2)

ha effettuato nel corrente anno scolastico il seguente percorso formativo

 

1. Curricolo

 

Denominazione materia (3)          e annuale previsto dal Monte ore previsto da eventual'

Monte ore annuale

previsto dal POF

Monte ore previsto da eventuale

percorso personale differenziato(4)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2. Attività differenziate (da compilare solo per la scuola secondaria superiore) (5)

 

2.a. Moduli di passaggio ad altro indirizzo della secondaria superiore ...................................... 

       ......................................................................(denominazione indirizzo di destinazione) (6)

 

Denominazione modulo (7)

Monte ore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2.b. Percorsi  formativi  integrati (Art.6  del decreto del 9 agosto 1999, n. 323)  con  Centro 

       di Formazione  Professionale o Agenzia Formativa.............................................................

       ......................................................................................................................................... (8)

 

2.c. Iniziative  sperimentali  (Art.7  del decreto del 9 agosto 1999, n. 323)  di  assolvimento

       dell'obbligo con Centro di Formazione Professionale o Agenzia Formativa........................

       .........................................................................................................................................(9)

 

 

Denominazione modulo (10)

Monte ore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3. Esperienze personalizzate (11)

 

Denominazione attività

Monte ore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4. Piano Educativo Individualizzato per studenti in situazione di handicap (12)

 

Descrizione essenziale del Piano

 

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

a conclusione di tale percorso formativo

 

 

    ha adempiuto l'obbligo di istruzione (13)

  è prosciolto dall'obbligo di istruzione (14)

 

 

Inoltre, sulla base del percorso didattico ed educativo indicato e degli elementi di valutazione in possesso della scuola

Certifica

 

 

5. Competenze acquisite al termine del percorso formativo

 

Discipline o attività (15)

Livelli di competenze (16)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il percorso didattico ed educativo, le competenze certificate costituiscono credito formativo

 

Ai fini del conseguimento della qualifica professionale, il credito formativo certificato è riconosciuto dal sistema della formazione professionale regionale in coerenza con il percorso formativo a cui è richiesta l’iscrizione.

 

 

Teano,________________                                                           IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Note esplicative

 

(1) Promozione, idoneità (in questo caso indicare a quale classe) o Licenza (Elementare o Media)

 

(2)  Indicare la denominazione e se trattasi di indirizzo di ordinamento o sperimentale

 

(3)  Elencare le materie comprese nel curricolo della classe frequentata

 

(4) Nel caso di studenti che svolgano attività differenziate per passare ad altro indirizzo, indicare le ore  frequentate nelle materie non più seguite del curricolo inizialmente scelto

 

(5) Sono quelle previste dagli artt.5, 6 e 7 del decreto del 9 agosto 1999, n. 323

 

(6)  Ai sensi dell'art.5 del decreto del 9 agosto 1999, n. 323

 

(7)    Elencare i moduli coprogettati dal Consiglio di classe dell'indirizzo scolastico di 

provenienza dello studente e dalla scuola ricevente

 

(8)  Indicare   la   denominazione    del   Centro   di   Formazione Professionale o Agenzia Formativa e della qualifica prevista a conclusione del percorso

 

(9)  Iniziative sperimentali previste, in sede di prima applicazione della legge 9/99, per l’anno

      scolastico   1999/2000.     Indicare   la   denominazione    del   Centro   di   Formazione

      Professionale o Agenzia Formativa e della qualifica prevista a conclusione del percorso

 

(10) Elencare i moduli coprogettati con il Centro di Formazione Professionale o Agenzia

       Formativa

 

(11) Vanno indicati i percorsi previsti per gli alunni la cui integrazione per ragioni culturali, sociali e linguistiche presenta difficoltà (art.3 comma 2 e art.4 comma 2 del decreto del 9 agosto 1999, n. 323),  gli stage, le attività opzionali e di orientamento organizzate dalla scuola, comprese quelle svolte con Enti convenzionati

 

(12) Ai sensi dell'art.2 del decreto del 9 agosto 1999, n. 323 e della Legge 104/ 92

 

(13)    Adempie l'obbligo scolastico l'alunno che abbia conseguito la promozione al secondo anno di scuola secondaria superiore (art.1 comma 3 del decreto del 9 agosto 1999, n. 323)

 

(14)    E’ prosciolto dall'obbligo chi, pur non avendo conseguito la promozione al secondo anno della scuola secondaria superiore, al compimento del quindicesimo anno d'età dimostri di aver osservato per almeno nove anni le norme sull'obbligo scolastico(art.1 comma 3 del decreto del 9 agosto 1999, n. 323)

 

(15)    Per discipline o attività si intendono quelle indicate ai precedenti punti 1, 2 e 3 e vanno riportate solo se nel caso di risultati positivi

 

(16) Utilizzare la scala di valutazione prevista per la Licenza Media (sufficiente - discreto -

        buono -  ottimo)

 

 

N.B.:  Per la Scuola Media è adottato lo stesso modello di certificazione, con 

           l’esclusione delle attività indicate al punto 2.

 


Modello PROGRAMMAZIONE INIZIALE E FINALE

IPSSART TEANO    PROGRAMMAZIONE ____________________________a.s. 2000/2001 classe _________Prof._____________________

 

MODULI DIDATTICI

OBIETTIVI e RISULTATI ATTESI

CONTENUTI

ATTIVITA' e STRUMENTI

TEMPI

Tot. 33 sett

h.____

VERIFICA

VALUTAZIONE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


RELAZIONE INIZIALE CLASSE  _____

 

 

SITUAZIONE CLASSE:

 

 

 

 

 

 

 

 

OBIETTIVI MINIMI DI APPRENDIMENTO:

 

 

 

 

OBIETTIVI IN TERMINI DI

 

CONOSCENZE:                   

 

                                  

CAPACITA':             

 

 

COMPETENZE:                    

                                  

 

CRITERI DI VALUTAZIONE:

Prof._________________________________

 

 


IPSSART TEANO

 

PROGRAMMA di _________________________________________ CLASSE____________

 

 DOCENTE___________________________ a. s. 2000/2001

 

 

Moduli didattici

Risultati ottenuti

Attività e strumenti utilizzati

Tempi

ore tot.____

n° ore x mod.

Verifiche

Valutazione

 

1.       

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2.       

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3.       

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4.       

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Allievi                                                                                                                                                                                                                    Docente

 


RELAZIONE FINALE

 

STORIA E GIUDIZIO COMPLESSIVO SULLA CLASSE:

 

 

 

 

 

 

RISULTATI OTTENUTI IN TERMINI DI:

 

 

CONOSCENZE

 

 

 

 

COMPETENZE

 

 

 

 

CAPACITA'

 

 

 

                                                                                                                                                                                                       

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  


ESEMPI DI MODULI IN SITUAZIONE DI CODOCENZA

TITOLO DEL MODULO:                  PRESENTAZIONE DI UN MENU AL CLIENTE

OBIETTIVI

CONTENUTI

METODI

STRUMENTI

VERIFICHE E VALUTAZIONE

 

·        Conoscenza degli elementi fondamentali della comunicazione verbale e non verbale.

·        Saper adattare le competenze comunicative alle caratteristiche degli interlocutori.

·        Saper utilizzare i modo appropriato la microlingua di settore.

·        Saper distinguere un  menu fisso da un menu alla carta.

·        Saper effettuare la mise en place in relazione al menu.

·        Saper rivestire il ruolo professionale che il contesto richiede:

sapersi presentare

saper indossare in modo corretto la divisa

assumere una postura corretta.

 

LINGUA di indirizzo:U.D.

 

1.      Uso del registro formale;

2.      Le principali funzioni comunicative;

3.      Le formule di accoglienza;

4.      Formule di congedo;

5.      Dialoghi relativi al settore di indirizzo.

6.      Letture di settore relative ad aspetti nutrizionali.

 

LABORATORIO SERVIZI E VENDITE : U.D.

1.      Menu fisso.

2.      Menu alla carta.

3.      Mise en place.

4.      Organigramma del personale e competenze professionali.

 

TIC: U.D.

1.      Funzioni fondamentali di Word

2.      Esplorazione di ipertesti

 

 

 

 

Brevi lezioni frontali;

Simulazioni in compresenza con i docenti di lingua e sala alternativamente e lavori di gruppo;

Proiezioni;

Utilizzazione del materiale autentico in situazione;

Role-playing;

Eventuale visite guidate alle strutture ristorative.

 

Menu

Videocassette

Audiocassette

Libri di testo

CD-ROM

Laboratorio di informatica

Materiale autentico

 

 

Verifica disciplinare per ogni unità;

Prova semistrutturata a risposta aperta e chiusa comprendente item di tutte le discipline coinvolte;

Griglia calibrata sulla prova per la valutazione

Discipli ne coinvolte: Lingua di indirizzo/ Laboratorio servizi e vendite (Sala/Bar)/TIC   classe 1ª

 


TITOLO DEL MODULO:                  PER UN CLIENTE ESIGENTE

Discipline coinvolte: Principi di alimentazione/ Laboratorio servizi e vendite (Sala/Bar)/TIC  classe 1ª___

 

OBIETTIVI

CONTENUTI

METODI

STRUMENTI

VERIFICHE E VALUTAZIONE

TEMPI

 

·         Conoscenza degli elementi fondamentali della comunicazione verbale e non verbale.

·         Saper adattare le competenze comunicative alle caratteristiche degli interlocutori.

·         Saper individuare i principi nutritivi presenti nei cibi proposti.

·         Saper collegare gli alimenti alle funzioni nutrizionali.

·         Saper utilizzare alcune funzioni di excel.

·         Saper utilizzare l’hardware di settore.

·         Saper distinguere un  menu fisso da un menu alla carta.

·         Saper effettuare la mise en place in relazione al menu.

·         Saper rivestire il ruolo professionale che il contesto richiede:

sapersi presentare

saper indossare in modo corretto la divisa

assumere una postura corretta.

 

PRINCIPI DI ALIMENTAZIONE  U.D..

I principi nutrizionali degli alimenti

L’igiene degli alimenti

 

LABORATORIO SERVIZI E VENDITE : U.D.

Menu fisso.

Menu alla carta.

Mise en place.

Organigramma del personale e competenze professionali.

 

TIC: U.D.

Funzioni fondamentali di Word ed Excel;

Grafici e calcoli con Excel.

 

 

 

·         Brevi lezioni frontali;

·         Simulazioni in compresenza con i docenti di lingua e sala alternativamente e lavori di gruppo

·         Proiezioni

·         Utilizzazione del materiale autentico in situazione

·         Role-playing;

·         Eventuale visite guidate alle strutture ristorative.

 

·         Menu

·         Videocassette

·         Audiocassette

·         Libri di testo

·         CD-ROM

·         Laboratorio di informatica

·         Materiale autentico

 

 

·         Verifica disciplinare per ogni unità;

·         Prova semistrutturata a risposta aperta e chiusa comprendente item di tutte le discipline coinvolte;

·         Griglia calibrata sulla prova per la valutazione

 

 

 

 

 

 

 


TITOLO DEL MODULO:                  L’ACCOGLIENZA DEL CLIENTE

Discipline coinvolte: Laboratorio di ricevimento/ Lingua di indirizzo                  classe 2ª_____

OBIETTIVI

CONTENUTI

METODI

STRUMENTI

VERIFICHE E VALUTAZIONE

TEMPI

 

·        Conoscere gli elementi fondamentali della comunicazione verbale e non verbale;

·        Saper adattare le competenze comunicative alle caratteristiche dei diversi interlocutori;

·        Conoscere i termini fondamentali della microlingua di settore;

·        Saper interagire con l’interlocutore cliente in modo semplice ma corretto sia in italiano che in lingua.

 

 

 

 

 

LINGUA 1:U.D.

 

Uso del registro formale;

Le principali funzioni comunicative;

Le formule di saluto;

L’informazione su camera, pasti, orari e servizi dell’albergo, le formule di congedo

 

RICEVIMENTO: U.D.

 

1.      Concetto di ospitalità;

2.      Organigramma delle unità operative: cassa, segreteria, ricevimento, portineria;

3.      La struttura alberghiera;

4.      La comunicazione verbale e non verbale riferita all’interlocutore cliente.

 

·        Brevi lezioni frontali;

·        Simulazione dell’accoglienza del cliente in compresenza con i docenti di lingua e ricevimento alternativamente e con lavori di gruppo;

·        Proiezioni;

·        Presentazione della modulistica autentica in lingua;

·        Lettura di alcuni brani inerenti la comunicazione;

·        Visite guidate alle strutture ricettive.

·        Modulistica;

·        Videocassette;

·        Audiocassette;

·        Libri di testo;

·        CD-ROM.

·        Verifica disciplinare per ogni unità;

·        Prova semistrutturata a risposta aperta e chiusa comprendente item di tutte le discipline coinvolte;

·        Griglia calibrata sulla prova per la valutazione.

 

 

 


TITOLO DEL MODULO:                  A CIASCUNO …IL SUO PIATTO

Discipline coinvolte: Laboratorio di cucina/ Laboratorio di sala/bar                   classe 2ª_____

 

OBIETTIVI

CONTENUTI

METODI

STRUMENTI

VERIFICHE E VALUTAZIONE

TEMPI

·        conoscere le preparazioni della cucina regionale (fornire lista);

·        conoscere le tecniche di preparazione tradizionali dei piatti citati;

·        capacità di elaborare in laboratorio e presentare i piatti regionali menziona-

·        ti scegliendo gli ingredienti adeguati ed applicando le corrette procedure;

·        capacità di rielaborazione, in chiave personalizzata, dei piatti indicati.

 

LAB. CUCINA: UD

 

·  breve selezione di piatti tipici regionali (fornire lista).

 

 

LAB. SALA/BAR: U.D.

 

·        le caratteristiche organolettiche del piatto tipico per consentire l’abbinamento

cibo/vino.

 

 

·        lezione frontale, partecipata;

·        lavoro di ricerca individuale e di gruppo;

·        intervista;

·        questionari;

·        costruzione di mappe concettuali.

 

·        libro di testo;

·        testi esperti.

 

·        elaborazione pratica;

·        prove strutturate;

·        verifiche orali.

15 ore

Sarebbe interessante coinvolgere in questo modulo anche l’Italiano e la Storia che potrebbero dare questi contenuti:

·        riferimenti storici relativi al territorio di ogni piatto selezionato;

·        quadro storico generale riferito al periodo considerato;

·        etimologia dei piatti


 


Proposta di PROGRAMMAZIONE TIC

TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE

Il docente è disponibile a fornire il suo apporto, quando richiesto, per qualsiasi disciplina.

Le attività frontali da attuare nella classe seguiranno la seguente programmazione

OBIETTIVI

CONTENUTI

METODI

STRUMENTI

VERIFICHE E VALUTAZIONE

TEMPI

1.      Individuare la varietà dei modi di comunicare

2.      Riconoscere le forme e i meccanismi della comunicazione

3.      Cogliere la complessità e l’utilità del mondo dei segni

4.      Analizzare la specificità del linguaggio verbale

5.      Capire ed imparare ad usare le combinazioni tra parole

6.      Istituire i giusti rapporti tra i vari protagonisti della comunicazione

7.      Utilizzare comunicazioni adeguate e differenziate

 

Segni/Significante/Significato/Codice

§         Segni naturali e artificiali

§         Il segno linguistico

§         Il codice

Gli elementi della comunicazione

§         Il modello della comunicazione

§         Comunicazione interpersonale, di gruppo, di massa

§         Il contesto e il registro

Gli scopi del messaggio

Il linguaggio e la lingua

§         Linguaggio verbale e non verbale

I nuovi linguaggi

§          

§          

§          

Il Testo/L’Ipertesto

§          

§          

Lettura testuale/ipertestuale

§          

§          

 

 

1.      Brainstorming

2.      Lezione frontale

3.      Jeux de rôle

4.      Esposizione

5.      Lavoro di gruppo

Documenti autentici

Testi

Ipertesti

CDROM

 

 

Letture operative

Test

Costruzione testi diversificati

 

Valutazione formativa

 

33 ore