Diritti Umani non possono essere rispettati da un' interpretazione nazista della religione.

Il giornale arabo Sharqh pubblica la notizia di un'asta in Emirati Arabi delle ragazzine e ragazzini iraniani sulla quale indaga Interpool. Molti di questi bambini sono orfani di Bam sotto responsabilità di fondazioni gestiti dalle Guardie della Rivoluzione i quali sono gli unici da poter trasferire i minorenni all'estero. Ecco un'altra segno della moderazione del governo Khatami e la Repubblica Islamica. Chi compra questi bambini per i suoi piaceri perversi non ci tiene alla loro vita nemmeno per proteggere i suoi investimenti oppure ucciderli fa parte delle pratiche sessuali sadici. Sono stati trovati 4 corpi degli schiavi minorenni venduti  nel mare per cui è stato coinvolto interpool.

l'immagine è di giornale arabo Al Sharqh.

La parola scritta acconto alle donne iraniane: Saldi

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Alle donne viene proibito andare in Bicicletta! Sul striscione giallo è scritto la Fatwa di Khamenei che proibisce l'uso della bicicletta alle donne.

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12 Aprile 04-Repubblica Islamica il paradiso dei commercianti degli esseri umani (donne e bambine vendute nei paesi arabi).

Un sito Arabo denuncia il traffico delle ragazze e bambine nei paesi arabi del golfo gestito da fondazioni sotto controllo del governo della Repubblica Islamica e istituti appartenenti alle Guardie della Rivoluzione Islamica (specializzati in vendita delle bambine vergini agli arabi maggioranza gli orfani e ultimamente anche bambini di Bam). Il sito ha pubblicato le foto che dimostrano come si passa la frontiera sistemando la schiava tra il vano motore e pannello di guida.

Fonte:

http://web.peykeiran.com

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22 Gen 2004 - Il comitato per la difesa dei diritti umani in Iran denuncia: Il regime islamico approfittando della disattenzione dell'opinione pubblica mondiale ha aumentato la pressione sui prigionieri e continua la tortura dei oppositori del regime per ottenere la confessione di essere gli agenti stranieri.

Ing. Arjangh Davoodi, cinquantenne è sotto la tortura senza interruzioni in carcere Evin per firmare la confessione di aver rapporti con estero.

La famiglia di Ensaf Ali Hedayat, giornalista arrestato dopo rientro da Berlino non hanno nessuna notizia di lui.

Amir Abbas Fakhravar prigioniero in carcere Evin, dopo speciale di tortura in Iran trasmesso da canale 2 della tv francese viene preocessato di nuovo nella dodicesima sezione di tribunale rivoluzionario di Teheran.

La pressione sui pigionieri politici e le loro famigliari è al massimo. Il comitato chiede da tutti di divulgare le informazioni sulla continuità della tortura e pressione sui famigliari dei prigionieri.

Il Presidente Ayatollah Khatami aveva dichiarato a Ginevra che in Iran non ci sono prigionieri politici. [Iranian]

5 aprile 2004 - Iran è il primo paese del mondo per il numero dei suicidi, oltre 50% delle donne sono alcolizzate, la repubblica Islamica ha anche il primato mondiale del numero di prostitute minorenni e numero totale rispetto alla popolazione.

4 aprile 2004 - Shahram Rahimian Nejad, 40 enne rifiugiato in Rmania e residente a Bukharest da 6 anni si è dato a fuoco per protesta contro il decreto di espulsione ed è morto.

Iranian: Ecco la differenza culturale tra un iraniano e un arabo. Un palestinese sarebbe salito sull'autobus e avrebbe fatto un massacro degli innocenti e guadagnato la prima pagine di giornali ma iraniani si bruciano per protesta e la notizia non viene nemmeno pubblicato da nessun giornale. Appena un mese fa un altro iraniano si è dato a fuoco in Malesia e non è stato dato nemmeno una riga di notizia. Perché i giornali non pubblicano queste notizie? Non credete che con le loro scelte di notizie praticamente promuovono soltanto i terroristi criminali? Oppure un iraniano è un essere umano di serie inferiore rispetto a un palestinese o perché è meno spettacolare stare attenti a suicidarsi senza uccidere degli innocenti?

3 aprile 2004 - Il giornale americano National review scrive: Numero delle esecuzioni capitali in Iran dopo apertura europea a Khatami e rapporti commerciali sono aumentati in modo esponenziale. Durante il governo di Khatami il così detto moderato (amato particolarmente da sinistra italiana al punto che Luciano Violante ha scritto 28 pagine al libro detto scritto da lui ma montato dall'istituto per le ricerche strategiche dell'università di Teheran) sono stati uccisi più persone e repressi più donne.

Iranian: Il giornalista si chiama Maichel Rubin e non sa che appoggio della sinistra italiana non era per giustificare gli affari molto convenienti con il regime terrorista ma soltanto per un principio: Non riescono sottrarsi dal fascino dei dittatori particolarmente se sono antiamericani e antiisraeliani.

Queto giovane durante la messa di Venerdi 30 gennaio celebrato da Rafsenjani non ha saputo trattenersi e ha contestato energicamente. E' stato immediatamente messo a atcere come si vede nella foto e portato via dai servizi segreti. E' sparito e nessuno sa come si chiama. La foto pubblicato anche da Assocaited Press gira sui siti iraniani in ricerca di qualcuno per  di identificarlo. Ecco la libertà d'espressione in Iran Islamico. Una parola potrebbe costare la vita.

Roma, 27 gennaio 2004 - Dichiarazione di Sergio D’Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino
“Dal Ministro Frattini ci saremmo aspettati qualcosa di più della dichiarazione che l’Italia intende ‘seguire con interesse e incoraggiamento tutte le iniziative per favorire la più ampia partecipazione possibile alle elezioni’ in Iran.” Questo ha dichiarato Sergio D’Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino, sulla visita in Iran del Ministro Franco Frattini, “il quale - ha aggiunto - non può non sapere che nel 2002 almeno 316 persone sono state giustiziate in Iran e tra esse almeno 6 donne, una delle quali tramite lapidazione.”
In un comunicato, l’associazione abolizionista ha reso noto anche che la visita del Ministro degli Esteri Franco Frattini è coincisa con l’ennesima esecuzione di una donna e di un minorenne. La donna, di cui non è noto il nome, è stata impiccata in prigione, dopo aver subito 80 frustate. Era stata condannata per aver convinto delle donne a lavorare in un bordello nella città settentrionale di Qazvin. L’uomo, Mohammad Mohammadzadeh, è stato impiccato domenica per un omicidio commesso cinque anni fa, quando aveva 17 anni.
“Ancora più preoccupante – ha proseguito D’Elia - ci appare l’annuncio fatto da Frattini alla fine dell’incontro con il collega iraniano Kharrazi che ‘l'Italia invierà il capo del servizio antidroga e un esperto antidroga presso l'ambasciata a Teheran per intensificare la cooperazione nella lotta al narcotraffico’”.
In base ai dati di Nessuno tocchi Caino, dal 1991 sono stati giustiziati in Iran circa 5.000 spacciatori di droga, mentre più di 90.000 persone, pressappoco il 60% della popolazione carceraria, sono in prigione per reati di droga. “Spero che l’Italia – ha concluso D’Elia - non voglia cooperare in nessun modo a questa carneficina giudiziaria, risultato prevedibile di qualsiasi lotta alla droga in Iran.”

A Teheran parte l'apartheid nei parchi pubblici

Il nuovo sindaco conservatore di Teheran, Mahmoud Ahmadinejad, ha annunciato la costruzione di quattro nuovi parchi per sole donne nella capitale iraniana. Una svolta che e' il risultato indiretto delle ultime elezioni municipali di Teheran, disertate per protesta e disaffezione da oltre l'80 per cento dell'elettorato e che quindi hanno consegnato tutti i seggi del consiglio cittadino ai candidati conservatori.

Assassinio della giornalista canadese d’origine iraniana sotto la tortura (verificato da autopsia) è soltanto il punto dell’iceberg.

Uccisa sotto la tortura ( verificato dall'autopsia) la giornalista canadese d'origine iraniana Zahra Kazemi. Le sue foto sono una prova inconfutabile di atrocità della Repubblica Islamica fondata sul terrore, tortura e terrorismo. Un'altra volta, un'altra donna uccisa sotto la tortura in un regime che i suoi partner economici insistono a chiamare "moderato" di cui il Presidente è Khatami; durante la sua presidenza sono continuati genocidi del popolo iraniano, tortura e matrimonio dei bambini a 8 anni e 9 mesi. Forse bisogna introdurre nell'ordinamento giuridico di sostenitori di Khatami le parole: pedofilo moderato, assassino moderato, cannibale moderato ecc.  .

Negli ultimi vent'anni il regime islamico dell'Iran ha oppresso violentemente le donne. Dopo gli ultimi manifestazioni sono aumentate le pene disumane come la lapidazione, le esecuzioni capitali e le fustigazioni di donne in pubblico. Tiranni al potere in Iran, negli ultimi 22 anni, hanno ucciso decine di migliaia di donne per motivi politici e ne hanno imprigionate e selvaggiamente torturate un numero ancora superiore. Una fatwa, editto religioso emesso da Khomeini, dichiara formalmente che "le donne membri e sostenitrici delle opposizioni, sono campo aperto: cioè possono essere uccise, torturate, violentate e le loro proprietà confiscate". Questa fatwa è stata riaffermata dai successori di Khomeini, e le donne oppositori sono state sistematicamente violentate dalle guardie della rivoluzione prima dell'esecuzione. In Dicembre, l'Assemblea Generale delle Nazioni unite ha condannato le violazioni dei diritti umani e l'aumento delle esecuzioni capitali in Iran. Il Rappresentante speciale della Commissione per i Diritti umani delle Nazioni unite, nel suo rapporto all'Assemblea Generale, ha affermato che la Repubblica Islamica è "una prigione per le donne" ed ha aggiunto che "non c'è alcun cambiamento nella discriminazione legalizzata che le donne subiscono in ogni campo". Contrariamente alla propaganda politica del regime terrorista e di alcuni ambienti politici in Occidente, la situazione delle donne è peggiorata in ogni senso durante il regime di Khatami. Nel Maggio 1997, durante un incontro con un gruppo di donne filogovernative, Khatami disse chiaramente:

"Uno dei maggiori errori dell'Occidente è stato l'emancipazione delle donne che distrugge la famiglia... Stare a casa non significa essere emarginate... Non dobbiamo pensare che l'attività sociale significhi lavorare fuori casa. Badare alla casa è il compito più importante."

Il 10 Settembre 2001 in un incontro simile, Khatami ha affermato:

"Se impiegassimo le donne in alcuni settori, con la forza o seguendo la moda del momento, le priveremmo della possibilità di scelta ed eserciteremmo un'imposizione su di loro...".

In base alle leggi islamiche, le donne sono private del diritto alla presidenza, alla magistratura e all'insegnamento in molti campi. Le statistiche ufficiali rivelano che in Iran le donne si suicidano quattro volte di più rispetto agli uomini. L'età media delle prostitute è passata dai 27 ai 20 anni, e il numero delle ragazze fuggite da casa è salito del 30% durante il periodo di Khatami. Le leggi del regime islamico fissano a 8 anni lunari e 9 mesi l'età minima legale per il matrimonio delle donne. Agli inizi del XXI secolo i governanti del regime islamico cercano di ricacciare le donne nel medio evo, temendo la loro diffusa partecipazione alle sommosse sociali, agli scioperi e alle proteste antigovernative. Nell'estate del 2001 le donne hanno avuto un ruolo preminente nelle cinque maggiori manifestazioni.

Gli studenti iraniani assieme alla gente nelle ultime manifestazioni gridando "abbasso Khatami, abbasso Khomenei", hanno dato voce in tutto il mondo al loro odio per il regime islamico.

Contrariamente a quanto afferma la propaganda di alcuni ambienti occidentali , questa condotta brutale è peggiorata durante la presidenza di Khatami. Nonostante la retorica vuota sulla "società civile" e sul ruolo della legge, Khatami non ha apportato niente alle donne iraniane se non una vistosa oppressione, distruzione, povertà e privazione della dimora, lapidazioni e impiccagioni in pubblico.

http://www.zan.org/home.html

Nella città di Mashad, alla data del 13 luglio 2000, tredici donne sono state uccise nello stesso modo: strangolate con le loro stesse vesti, avvolte nei chador e abbandonate per la città. Tutte le vittime erano senza casa, vedove senza lavoro che passavano la maggior parte del tempo per strada.

In concomitanza con i delitti sono stati distribuiti volantini che esaltavano il macabro assassinio come "una battaglia contro il vizio e la corruzione" Questa vicenda tragica e terribile dà una idea dell'oppressione e le discriminazioni perpetrate dal regime islamico contro le donne.  Naturalmente un regime poliziesco come quello di Khatami non ha ignorato l'accaduto per mancanza dell'informazione sui responsabili al contrario perché si conoscono bene i responsabili  e sanno tutti che si tratta di guardie della rivoluzione. Da quel crimine impunito da Khatami ( è un moderato in tutto particolarmente nei confronti dei suoi amici assassini ) oltre le guardie della rivoluzione anche i Basiji (altro corpo paramilitare del regime costruito sul modello delle squadriglie fasciste) hanno scelto questa "battaglia contro il vizio e la corruzione" come hobby per riempire le loro noiose serate di riposo ed ormai è diventato una consuetudine trovare delle povere donne uccise per strada.

Il tragico assassinio di queste donne disperate non è il solo crimine perpetrato da questo regime contro le donne. Il regime islamico è anche responsabile di aver spinto queste donne alla prostituzione. Attualmente l'80% della popolazione iraniana vive sotto il livello di povertà. Le donne senza fissa dimora, le famiglie povere, le vittime del divorzio e dei maltrattamenti, le vedove e i loro bambini e i sopravvissuti alla guerra contro l'Iraq non hanno altri mezzi di sussistenza che il traffico di droga e la prostituzione. Abusando del loro potere i mullah hanno creato estese reti di prostituzione o "matrimonio temporaneo" come loro lo chiamano ( Secondo Islam il matrimonio è un contratto che può essere stipulato per delle ore).

I mullah abusano anche delle donne nelle cosiddette "Fondazioni dei Martiri" approfittando delle vedove che hanno perso i mariti in guerra. Nel febbraio 2001 è stato rivelato che un certo numero di alti ufficiali del governo e delle istituzioni di Karaj hanno abusato di una decina di ragazze in fuga con il pretesto di proteggerle. Quello che paradossale è che l'Iran é uno dei paesi più ricchi del mondo ma la Repubblica Islamica regala petrolio gratuito a Siria, Kuba e miliardi di dollari in armi alle organizzazioni terroristiche in tutto il mondo soprattutto palestinesi. Iran è secondo produttore del gas dopo la Russia, con giacimenti di petrolio che la classificano in terzo posto al mondo, un territorio vasto quanto l'Europa  e un popolo giovanissimo  con bassissimo intensità demografica quindi con tutte le carte in regola per una crescita strepitosa ma repubblica islamica non ha idee per gestire l'economia. Spende per la ricerca e costruzione della bomba atomica e uccide la povera gente prodotto dal suo regime (islamico).