Atomica e le
armi di distruzione di massa in Iran.
Iran possiede
20% delle risorse mondiali di petrolio e il 16% del gas del pianeta
quindi non ha bisogno di centrali di energia nucleare. Se un giorno
avesse bisogno dovrebbe essere deciso dal popolo iraniano e un
referendum popolare. Intanto La Repubblica Islamica convinta di
consolidare il suo potere e garantire la sua sopravvivenza senza
consenso popolare cerca di arrivare al più presto alla bomba atomica.
La storia ci dimostra che Unione Sovietica pur possedendo testate
nucleari multiple e missili intercontinentali non ha potuto reggere e
si è polverizzato in pochissimo tempo. E' di fondamentale importanza
prendere in considerazione che l'Unione Sovietica aveva un governo
solido e controllo totale dei suoi arsenali mentre in Repubblica
Islamica ci sono tanti eserciti e servizi segreti parallele e
indipendenti e non è garantito un controllo centralizzato e
affidabile.
Le armi chimiche di Saddam
Husein sono stati trasferiti in Iran?
Prima di bombardamenti americani durante la
prima guerra del golfo Saddam Hussein ha ordinato ai suoi piloti di
salvare più possibile aerei della sua flotta (composto da aerei russi
e francesi) portandoli in Iran. Iran ha confiscato quei aerei
in cambio del debito irakeino sancito dalle Nazioni Unite per
risarcimento dei danni subiti in 8 anni di guerra. E' stato appurato
senza ombra di dubbio che durante gli anni d'embargo contro il regime
di Saddam Husein suo figlio in cambio di petrolio acquistava le
sigarette e altri beni di consumo da vendere in mercato nero.
E' appurato e documentato che Saddam Husein
abbia avuto armi chimiche perché l'ha utilizzate contro i Kurdi a
Halabce.
1. Saddam Husein aveva le armi chimiche.
2. Questi armi non si trovano.
3. Nessuno può sostenere che queste armi non
siano state vendute al regime islamico dell'Iran.
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Shahb 3
Il regime islamico ha dichiarato di aver
abbandonato il progetto di Shahab 4. In pratica ha abbandonato
il nome, dice che renderà più efficiente Shahab 3 rendendolo più
preciso. Infatti il missile può colpire Israele. Hashemi
Rafsenjani ha già detto che: Noi con una bomba atomica
cancelleremo Israele dalla carta geografica mentre Israele non
può uccidere con tutte le sue bombe atomiche i popoli musulmani.
In regime islamico ci sono molte persone che desiderano qualcosa
del genere naturalmente le conseguenze devastanti che provocherà
e la vita degli iraniani non è una loro preoccupazione; chi
muore per loro va direttamente in paradiso. |
Centrale
nucleare di Bushehr quasi completo ma non è in funzione per un
contrasto tra il Regime e i russi che vogliono indietro le
scorie mentre il regime vuole tenerselo ma per obiettivi
pacifici? Nessuno è così ingenuo a crederci. |
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25 agosto 2004
Venti di guerra
Guerra verbale tra Iran e Israele è già
iniziato.
Iran minaccia Israele ad una guerra
preventiva. Imparato da quello che è successo al centrale
nucleare di Saddam Hussein, la Repubblica teo-nazista iraniana
ha distribuito le sue armamenti batteriologiche sul vasto
territorio iraniano. Il comandante delle Guardie della
Rivoluzione ha dichiarato di prendere in seria considerazione la
guerra preventiva contro Israele e ha aggiunto: Israele in caso
di guerra può dimenticare il suo centro di produzione di armi
atomiche Dimona. Nello stesso giorno il ministro della difesa
iraniana ha ripetuto la possibilità di un attacco preventivo da
parte della Repubblica teo-nazista islamica dell'Iran.
Iran ha provato il suo ultimo missile
Shahb 4 che raggiunge 2500 kilometri e molto più preciso di
Shahb 3 (migliorato margine d'errore da 8 su 10000 a 2 su
10000). Israele sta costruendo il missile Arrow per distruggere
Shahab 3 e 4 ma nell'ultimo missile iraniano è stato introdotto
una nuova modifica (la testata si stacca dal missile prima di
essere colpito) che rende incerta la funzionalità di Arrow.
Shahab 4 può raggiungere 2500 Km contro
1300 di Shahb 3. Gli USA sostengono che l'Iran sta cercando di
costruire un missile intercontinentale per poter raggiungere gli
USA.
Intanto il giornale iraniano Bastab ha
scritto: Giovedi 20 agosto cinque F 15 americane hanno violato
lo spazio aereo iraniano volando a 10.000 metri di altezza
penentrati da Shalamce hanno volato fino a città Khorramshar per
mettere in prova la capacità di rezione di antiaerea iraniana.
25 agosto Shamkhani ha dichiarato disponibilità di provare
Shahab 4 in presenza dei giornalisti stranieri:
In ultima settimana oltre continuare le
esecuzioni ogni giorno il ministero dell'informazione ha
proibito ai giornali di scrivere contro Al Sadr. Giornalisti dei
giornali chiusi e prigionieri politici nei carceri continuano la
loro sciopero della fame. Il presidente Khatami ha tentato di
eliminare le fosse comuni dove sono seppelliti gli studenti e
prigionieri politici per non lasciare prove della continuità di
genocidio durante la sua presidenza. I genitori delle vittime
pur non avendo il permesso di mettere lapide o qualunque segno
sulle fosse comuni hanno resistito e non hanno permesso
distruggere l'immenso cimitero anonimo. [pubblicheremo le foto,
stiamo ricostruendo il sito]. Testimoni scrivono ai giornali web
d'avere visto numerosi lo scontro tra Guardie della rivoluzione
e la resistenza armata popolare. i siti parlano di scontri in
due vie principale di Teheran.
8 Aprile 04 - I blog iraniani
chiedeno da AIEA di controllare a sorpresa luoghi indicati dalla
gente. Questi luoghi segreti sono a Mashhad sotto santuario di
ottavo santo sciita e Semnan.
Il movimento per la
riconciliazione di Mashhad (
http://www.mashhadtoday.blogspot.com ):
i
tre uomini più potenti del teonazzismo khomeinista cioè Khamenei,
Tabasi (tutti due di Mashhad) e Rafsenjani hanno organizzato le
ricerche nucleari nei sotterranei del centro storico di Mashhad
sotto mausoleo di ottavo santo siita Imam Reza. Tabasi dispone
dei miliardi sotto il proprio controllo che sono entrate del
santuario che è l'istituto religioso più ricco dell'Iran,
proprietario dei terreni e fabbriche donati dai fedeli fino
l'India. Questi soldi non sono soggetto a controllo di nessuno.
Rafsenjani aveva detto in pubblico che vorrebbe essere ricordato
dalla storia come il padre della bomba atomica dell'Iran.
D'altra parte in caso di sospetto si potrebbe dire che per
ragioni religiosi non si può far ispezionare un luogo sacro.
13379 codice della
notizia dal siti www.peykeiran.com
lettere dei lettori: Voglio informarvi che nella base delle industrie
militari al sud di Semnan si svolgono attività nucleari. Un mese fa è
successo un incidente di cui abbiamo saputo soltanto per traffico
continuo degli elicotteri che portavano via i morti e feriti in una
località sconosciuta (si dice che morti sono oltre 40 persone).
6 aprile 2004 - Albradei il
presidente dell' AIEA con tre giorni di anticipo entrato a
Teheran, forse sarà il suo ultimo viaggio considerando che
lo stato islamico non ha nessun intenzione di rinunciare
all'Atomica ma soltanto guadagnare del tempo.
8
Marzo 2004 - AIEA accusa l'Iran per aver continuato in segreto
le ricerche per la costruire la bomba atomica.
Ministro degli esteri Israeliano a Londra
1 marzo
2004 - Israele molto preoccupato per "minaccia iraniana" avverte
l'Europa: I missili Shahab 3 iraniani possono colpire Roma,
Berlino, Londra e Parigi con una testata nucleare di 800
chilogrammi. Ali Shamkhani ministro della difesa iraniano appena
aveva minacciato Israele in suo viaggio in Libano.
24 Gen 2004 - Paviz Mosharraf il
primo ministro pakistano in svizzera ha confermato la vendita di
tecnologia atomica da scienziati pakistani a repubblica Islamica
dell'Iran. Ha negato ogni coinvolgimento di governo pakistano e
ha dichiarato d'avere sotto indagini gli scienziati tra cui il
padre della bomba atomica pakistano Abdolqhaderkhan.
24 Gen 2004 - AIEA chiede
interruzione del arricchimento dell'uranio dall'Iran.
Amministrazione americana ritiene che l'Iran ha accelerato la
produzione del uranio arricchito. Intanto Ali Shamkhani ministro
della difesa dell'Iran ha dichiarato il successo delle prove del
missile terra-mare "Raed" portata 150 Km e missile
radiocomandato "Nur".
19 febbraio 2004 - Gli ispettori
dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) hanno
trovato in Iran macchinari che possono essere impiegati per la
realizzazione di centrifughe del tipo “P2”, usate per
l’arricchimento dell’uranio.
Il
regime terrorista della Repubblica Islamica dell’Iran che
dichiara il carattere pacifico del suo programma nucleare,
mente. Materiale vietato e non denunciato è già stato trovato
dagli ispettori dell’Aiea in Iran nei giorni scorsi.
19
febbraio 2004 - Treno esploso: L’esplosione è stato
sentito fino a 75 chilometri di distanza e ha distrutto vetri e
abitazioni in raggio di 10 chilometri. Ancora non sono
dichiarate le cause vere del disastro e da quel poco che le
autorità della Repubblica Islamica hanno dichiarato si capisce
che la verità non sarà mai accessibile dalle loro conclusioni.
51 vagoni dichiarati con la carica di benzina e fertilizzanti e
cotone non potevano dar luogo a un’esplosione di queste
dimensioni. Ogni vagone pesa decine di tonnellate a vuoto e non
è una struttura statica e in più dispone dei ammortizzatori che
annullerebbero qualunque terremoto quindi i dati tecnici
dimostrano le solite menzogne dichiarate dal governo islamico
che nega spesso le evidenze. L’unica certezza è questo che
dichiarazioni non corrispondono ai dati tecnici, il volume e la
potenza del disastro non corrisponde a potere esplosivo di
sostanze dichiarate. La meccanica e la dinamica non corrisponde
alle dichiarazioni. Resteranno soltanto le ipotesi da formulare.
Comunque la verifica arriverà molto presto. Se dopo qualche
giorno le autorità della repubblica islamica dichiarano che è
stato un sabotaggio sarebbe una giustificazione per eliminazione
fisica degli oppositori del regime. Se confermassero il disastro
come un’ incidente poterebbe nascondere un conflitto interno tra
gli eserciti o i servizi segreti paralleli oppure l’inizio di un
conflitto armato interno.
17 febbraio
2004 il giornale web iraniano informa: La produzione del missile
teleguidato Kosàr è iniziato in presenza di Alì Shàmkhany. nella
stessa manifestazione è stata inaugurata la produzione di
lanciamissili Fateh 110. Il giornale prende la notizia da agenzia Mehr.
La produzione è sotto controllo di Guardie della Rivoluzione.
2 Feb 2004 - E'
stato licenziato 31 gennaio Abdolqhadir Khan il padre della
bomba atomica di Pakistan il quale ha confessato d'aver
venduto le informazioni per la costruzione dell' atomica
all'Iran.
25 NOV 2003 - L'IRAN
E' CAPACE DI ARMARE I SUOI MISSILI BALISTICI CON TESTATE
CHIMICHE E BATTERIOLOGICHE. DICHIARA IL VICE MINISTRO DEGLI
ESTERI USA.
Il vice ministro degli esteri statunitense
ha dichiarato in una relazione a parlamentari e senatori
americani in presenza di alcuni parlamentari israeliani: L'Iran
è capace di armare i suoi missili balistici con testate
batteriologici e chimiche. Inoltre L'Iran ha violato tutti gli
impegni presi per non proliferazione nucleare e continua a
cercare le armi non convenzionali di sterminio di massa di
nascosto. [GIORNALE AMERICAN DAILY]
22
ottobre 2003: L'Iran interrompe piano sul nucleare
"E'
solo un passo"
L'Iran ha accettato di interrompere la produzione di uranio
arricchito, che i governi occidentali temono possa essere usato
per costruire armi nucleari. Tehran ha anche assicurato che
firmerà il protocollo addizionale di "non proliferazione
nucleare", permettendo così le ispezioni Onu. E' solo una
sospensione e non abbandono definitivo del programma. In fatti
accordo di ieri con i ministri degli Estri di Gran Bretagna,
Francia e Germania prevede anche un aiuto per lo sviluppo del
nucleare per uso civile.
L’Iran: “L’uranio c’è ma non è il nostro”
27 settembre 2003
L’Iran ha ammesso che
tracce di uranio arricchito sono state trovate in un sito a
ovest di Tehran, ma nega che sia stato prodotto nel paese. Le
autorità parlano di “contaminazione dall’estero”. L’Iran è sotto
pressione internazionale per il presunto sviluppo di un
programma atomico.
Iran:
l'Aiea trova uranio arricchito
Ultimatum Usa
26
settembre 2003
Gli
ispettori Onu hanno trovato altre tracce di uranio
arrchito in Iran su campioni di materiale prelevati dalla
centrale elettrica di Kalaye.
Ieri è
la prima volta che l'Aiea trova materiale sospetto, il che ha
accresciuto i sospetti che teheran stia purificando l'uranio per
la costruzione di armi nucleari. Intanto da Washington arriva
l'ultimatum per imporre la fine dei suoi programmi nucleari.
(Agi)
TEHERAN LIMITERA' LAVORO CON AIEA
24
settembre 2003- IRAN. D'ra in poi, l'Iran intende collaborare
con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica solo per
quanto previsto strettamente dai suoi obblighi. In questo modo
respinge l'ultimatum dell'agenzia dell'Onu. (Metro)
Nucleare e missili per l'iran
23
settembre 2003
Il
governo di Teheran è deciso a proseguire il suo programma
nucleare. E ha missili capaci di colpire Israele.
"Gli
strepiti degli altri non ci faranno deviare dalla nostra
strada", ha dichiarato il presidente iraniano Khatami. "La
strategia militare iraniana - ha aggiunto il presidente - è
puramente difensiva e non abbiamo mai cercato di dotarci di armi
di distruzione di massa".
Ma
proprio teri l'Iran ha esibito durante una parata militare
alcuni dei suoi nuovi missili a medio raggio shahab 3, che
secondo gli esperti sarebbero in grado di raggiungere Israele,
avendo un raggio di 1300 chilometri. Sei missili sono stati
fatti sfilare davanti alle autorità e alla stampa straniera.
(Metro)
Tehran
respinge le richieste della Ue
19
settembre 2003
Iran.
L'Iran non è intenzionata a collaborare con gli organismi di
controllo internazionali sul nucleare (Aiea) come richiesto
dall'Unione europea. Al ministro degli Estri di Teheran, secondo
quanto riferito dalla agenzia di stampa iraniana Irna, non è
piaciuta la condizione posta dall'Ue per proseguire i negoziati
sul trattato commerciale. (Agi)
L'Aiea chiede trasparenza all'Iran
9
settembre 2003
L'Agenzia internazionale per l'enegia atomica ha avvertito
l'Iran che deve chiarire ogni questione sul nucleare.
Il
direttore dell'Aiea El baradei ha detto che chiederà all'Iran di
firmare il protocollo aggiuntivo al trattato di non
proliferazione nucleare che permetterà all'Aiea di "svolgere
ispezioni molto più ampie". L'Iran ha risposto che è stato
"trasparente" in merito al suo programma nucleare, che è diretto
a produrre energia a scopi pacifici. (Agi)
e' pronto il missile che può colpire Israele
8 luglio 2003 - Corriere della sera - P
15
Gli iraniani si sentono così sicuri da
sbeffeggiare gli Israeliani. E' vero, ha annunciato un alto
funzionario, abbiamo condotto "il test finale" il missile
Shahab
3, capace di raggiungere Israele, l'Arabia Saudita e la
Turchia. L'esperimento è avvenuto "diverse settimane fa" e non
negli ultimi giorni, come invece avevano rivelato le autorità di
Gerusalemme. " Evidentemente gli israeliani sono in ritardo nel
raccogliere le informazioni - ha affermato il portavoce Hamid
Asefi. - Si è trattata dell'ultima prova prima della consegna
alle forze armate". Per gli esperti militari lo Shahab 3, con un
raggio d'azione di 1300 chilometri, è stato sviluppato dal
progetto del missile nordcoreano No Dong. Società di Pyongyang e
cinesi hanno contribuito alla realizzazione fornendo la
tecnologia iniziale. Al programma, secondo fonti israeliane,
partecipa anche la Libia, il colonnello Gheddafi avrebbe
assicurato finanziamenti agli iraniani in cambio del prodotto
finito . Lo sviluppo dell'ordigno ha incontrato vari problemi.
Prima guai ai motori, poi questioni legate al combustibile,
infine la precisione. Secondo ambienti militari di Gerusalemme,
il missile non è molto preciso: il margine di errore oscilla tra
i due tre chilometri. Ma questo non diminuisce il peso
strategico. In Medio Oriente gli ordigni servono come deterrenza
e hanno un valore politico. Possono servire per trascinare
un Paese nemico in un conflitto o condizionarne le scelte. Se lo
Shahab 3 andrà avanti, è la tesi degli analisti occidentali,
Teheran potrà pensare alle altri armi. L'Iran vuole dotarsi
di un missile con un raggio d'azione di 2 mila chilometri (Shahab
4) e uno con oltre 5 mila chilometri (la versione 5). Un disegno
ambizioso che si lega alla ricerca in campo nucleare. Per
gli americani e gli israeliani si tratta di una strategia
inquietante, "una minaccia alla regione e agli interessi Usa".
Per gli ayatollah si tratta di creare un bilanciamento
davanti allo strapotere americano e all'arsenale israeliano.
Domani arriverà a Teheran Mohammed El Baradei, il responsabile
dell'Aiea, agenzia Onu per l'energia nucleare. La missione ha
due obbiettivi :
1) Risolvere il nodo dell'arricchimento
d'uranio.
2) Ottenere la firma dell'accordo che permetterà
all'Aiea ispezioni a sorpresa.
Insieme a El Baradei ci saranno
anche due funzionari che dovranno condurre delle verifiche
nei siti nucleari iraniani. Nel caso che la soluzione negoziata
non dovesse dare frutti , la diplomazia internazionale è
pronta ad adottare misure più dure. Fonti americane non hanno
escluso che i Paesi occidentali possano decidere di intercettare
e sequestrare i mercantili sospettati di trasportare armi armi
proibite. Diversi i Paesi sotto osservazioni. La Cina e la Corea
del Nord quali Stati fornitori. L'Iran, la Libia, lo Yemen, la
Siria come Stati compratori. I traffici illegali avvengono
essenzialmente tra questi Paesi, ma gli 007 sono in allerta
anche in Europa per evitare l'acquisto di tecnologia
soggetta a embargo.
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