Introduzione

Per comprendere in modo corretto una parte della storia che è di fondamentale importanza per intera umanità sono necessarie piccoli accorgimento:

Non condizionatevi dalle informazioni di attualità. Un esempio semplice per comprenderne l’importanza: Sono in molti a credere che quella parte di Asia centrale tra attuale l’Iran E mediterraneo è stato abitato da sempre dagli arabi. Non è assolutamente vero, Gli arabi prima di Maometto vivevano in Arabia Saudita; in Iraq attuale, Siria ecc. c’erano altri popoli ed altre culture. E’ di fondamentale importanza non confondere le nazioni e i popoli con religione.

L’Iran è posizionato al centro dell’ Asia ed è un altopiano. Tutti popoli e tribù residenti in altopiano iranico sono considerati popoli iranici: Una molteplicità dei popoli che ciascuno viveva indipendente dagli altri ma in continuo incontro e scontro culturale e militare, molto affascinante, dall’ Iran dell’età del ferro con gli importantissimi bronzi del Luristan (Lorestan) da cui sarebbe stata influenzata l’arte delle steppe a quella di Elam in conflitto e tensione perenne con Mesopotamia Sumerica, alla Persia dei Medi e degli Achemenidi (770 anni prima di Cristo), a Seleucide e Partica (312 A. C.). Persia degli Achemenidi lottò e si confrontò a lungo con i greci; Iran Partica con la quale termina la costituzione di un immenso impero (mentre Alessandro Magno bruciando Persepoli credeva di seppellire per sempre una cultura che competeva anche con i suoi strepitosi capolavori scultorei e architettonici con i greci) risorge a guerreggiare con successo contro Roma.

La Persia Sasanide diventa un punto di riferimento e antagonista di Bisanzio ed esercitò un ruolo decisivo nella formazione dell’arte orientale e di quella della dinastia cinese T’ang.

Tutti conoscono Alessandro Magno e sanno della guerra di Roma contro i Parti, della morte di Crasso, delle guerre tra Bisanzio e i sasanide ma pochi sanno che tutta la conoscenza occidentale della storia Persiana è stato scritto dagli storici Greci e Romani ambedue nemici perenni degli iraniani o persiani. Eppure anche i nemici dell’antica Persia non possono fare a meno di parlarne con tanto rispetto ed ammirazione. Tutto ciò sembra riguardasse un mondo lontano ma quel popolo c’è ancora e combatte contro il regime fondato dal criminale khomeini e residui di 1400 anni di colonialismo arabo-islamico. Il regime terroristico fondato da Khomeini costato milioni di morti e continua ad uccidere e reprimere gli iraniani. Nonostante ciò questo in futuro, dal punto di vista storico, sarà considerato un fatto positivo perché Khomeini e la Repubblica Islamica hanno risvegliato gli iraniani dopo quattordici secoli e hanno dimostrato cosa è l’Islam e come gli arabi l’hanno imposto agli iraniani: Con la morte e tortura, con la repressione e la spada, con fiumi di sangue. Questo impone agli iraniani di chiudere una lunga storia durata 1400 anni di una religione che è il responsabile di arretratezza e sottosviluppo di un popolo che ha tutto il necessario per stare tra i paesi più civili e progrediti del mondo. E’ questo avverrà molto presto perché gli iraniani si sono convinti di dover separare per sempre la religione dalla politica, in pieno rispetto per sentimenti religiosi che devono restare quello che deve essere ogni religione cioè curare le anime ed avere una funzione puramente spirituale senza alcun potere politico. La repubblica islamica fondato seconda un'interpretazione nazista della religione (da Khomeini) sarà consegnato alla pattumiera della storia e gli iraniani dopo 1400 anni si libereranno dal colonialismo arabo-islamico.

 

 

Movimento del tabacco

Il popolo prende coscienza delle sue potenzialità

 

 

 

 

 

 

 

 

Monarchia Costituzionale

 

 

Dinastia Pahlavi 1925 - 1979


1925 - 1941

La storia dell’Iran negli anni venti ha una svolta decisiva con Reza Khan, una figura decisiva nella storia moderna dell’Iran per la sua personalità forte e carismatica.

 

Dopo secoli di malgoverno e le devastazioni della guerra intraprese da belligeranti stranieri da 1914 a 1919, Iran nel 1921 era sul orlo della disintegrazione. L'ultimo degli scià della dinastia di Qajar, Scià Ahmad, giovane ed incompetente, era debole e corrotto. l'Iran era dominato da poteri stranieri, specialmente Gran Bretagna e la Russia ambedue  avevano forte ed interesse economico (petrolio) e strategico nel paese. Reza Khan, voleva porre fine al caos prendendo il potere e formando un governo forte. In 21 febbraio 1921, Reza Khan con1200 uomini entrò nel capitale e un giovane giornalista, Sayyid Tabataba'i, divenne il primo ministro, mentre Reza Khan prese comando di tutte forze militari e fu nominato ministro di guerra alcune settimane dopo.

Il sovrano, Ahmad era in Europa. Nonostante le implorazioni di Reza Khan e l'oratore del Parlamento iraniano, rifiutò di ritornare in Iran. Nel 1925 Reza Khan costrinse il parlamento in una riunione costituente deporre il Re assente e eleggere reza Khan come il Re.

 

L'ascesa rapida di Reza Khan da soldato comune al Re non era tutto merito del suo carattere forte e capacità militari bensì al consenso ed appoggio di Gran Bretagna che in lui vedeva capacità di ridimensionare l’influenza Russa e mettere fine al caos che ostacolava anche gli interessi petroliferi di Gran Bretagna. La prima priorità di Reza Sha era fortificare l'autorità del governo centrale creando un esercito disciplinato e frenando l'autonomia dei capi tribali. Dopo la sua incoronazione in aprile 1926, Reza Khan iniziò il primo programma di industrializzazione di Iran costruendo strade, ponti e fabbriche statali.

Mosaddegh

Il padre della nazione

L'altopiano iranico nei ultimi 4000 anni della sua storia ha offerto 6 stelle guide che riuscirono a riunire i popoli iranici e restituirli l'orgoglio d'essere una nazione ambiziosa e libera: Zarathustra, Ciro il Grande, Mazdak, Ferdosi, Khayyam e Mosaddegh. Mosaddegh introdusse nel vocabolario persiano la parola democrazia e sovranità del popolo al di sopra di tutto particolarmente la monarchia ed il clero.

Mosaddegh e nazionalizzazione del petrolio

 

 

 

Involuzione 1979

Ruhollah Khomeini nacque nel 1902 da una famiglia feudale in villaggio khomein. Il padre Mostafa era un teologo sciita a basso livello in gerarchia sciita ma sufficiente per poter raccogliere le donazioni, le offerte e Khoms e Zacat. [Ogni musulmano ha il dovere di fissarsi un giorno all’anno e in quel giorno calcolare i suoi guadagni dell’anno precedente se non è agricoltore dovrebbe dare il 20% ad Allah e si chiama Khoms (un quinto tradotto letteralmente) se invece è agricoltore un quarantesimo del suo prodotto annuo o la sua equivalente. Lui sceglie a quale Ayatollah o religioso sciita che rappresenta un Ayatollah di sua fiducia consegnare autotassazione. Da questa sistema di autotassazione nasce la competizione tra gli imam per avere più seguaci e in conseguenza più soldi. Un impero finanziario che resta sommerso].

Khomeini ebbe soltanto 4 mesi quando il padre venne ucciso da una faida trasversale quindi non ha visto di fatto il padre ed è cresciuto orfano. Il motivo di crudeltà e assenza dei sentimenti  in khomeini si troverà indibbiamente nei suoi anni d’infanzia e la sua gioventù senza il padre. Si dice che suo padre disprezzava la gente perché la riteneva ipocrita e di poca fede. Era intransigente e se qualcuno non partecipava con tutte le sue forze nei rituali religiosi l’aggrediva verbalmente fino arrivare agli insulti. Sembra che non amasse la gente e forse è stato ucciso proprio per questo. Khomeini odiava gli assassini di suo padre per due motivi: Uno perché l’avevano privato dal padre e poi perché avevano ucciso un uomo religioso, un predicatore. Sul nonno di Khomeini non si sa quasi nient’altro che era immigrato da India in Iran quindi era indiano e riteneva d’essere Seyyed che significa Signore il titolo riservato a discendente diretto da Maometto. Molte persone hanno aggiunto questo titolo al proprio nome quando in Iran nasce per prima volta anagrafe negli anni venti. Comunque sia per una ragione o l’altra o ambedue Khomeini non era d’origine iraniana. Il suo cognome probabilmente inventato nel momento indispensabile significa di Khomein che era villaggio nella quale è nato. Un giovane in quei anni in un villaggio più meno isolato per lavorare aveva solo una scelta: Zappare la terra. Un lavoro duro e pesante e considerando il problema dell’acqua rendeva poco ed era molto faticoso  . L’unica alternativa per evitare tanta fatica era studiare teologia perché clero sciita sempre ha mantenuto i suoi studenti che a loro volta spesso diventano insegnanti dei nuovi arrivi e presto iniziano a guadagnare celebrando la messa, i matrimoni e i funerali.  

Khomeini decise di studiare teologia e seguire le orme del padre pieno di rabbia e accecato dall'odio ma ambizioso, assetato del potere e desideroso della vendetta. Odiava la gente perchè la riteneva responsabile dell'assassinio del padre, perchè la gente "poco fedele" non aveva difeso e protetto la sua guida religiosa, il suo padre. Nessuno poteva immaginare che quella mente diabolica un giorno sarà autore del genocidio politico dei popoli iraniani. Sembrava uno studente molto appassionato e pieno di forza e talento (ammesso che fosse necessario il talento per studiare e dedurre dai documenti tramandati da 1400 anni quale è la mano da consigliare per lavarsi il sedere (tutti gli ayatollah sciiti convergono sulla mano sinistra).