Dinastia Pahlavi 1925 - 1979
1925 - 1941
La storia dell’Iran negli anni venti ha una svolta decisiva
con Reza Khan, una figura decisiva nella storia moderna dell’Iran per
la sua personalità forte e carismatica.
Dopo secoli di malgoverno e le devastazioni della guerra
intraprese da belligeranti stranieri da 1914 a 1919, Iran nel 1921 era
sul orlo della disintegrazione. L'ultimo degli scià della dinastia di
Qajar, Scià Ahmad, giovane ed incompetente, era debole e corrotto.
l'Iran era dominato da poteri stranieri, specialmente Gran Bretagna e
la Russia ambedue avevano forte ed interesse economico (petrolio) e
strategico nel paese. Reza Khan, voleva porre fine al caos prendendo
il potere e formando un governo forte. In 21 febbraio 1921, Reza Khan
con1200 uomini entrò nel capitale e un giovane giornalista, Sayyid
Tabataba'i, divenne il primo ministro, mentre Reza Khan prese comando
di tutte forze militari e fu nominato ministro di guerra alcune
settimane dopo.
Il sovrano, Ahmad era in Europa. Nonostante le implorazioni
di Reza Khan e l'oratore del Parlamento iraniano, rifiutò di ritornare
in Iran. Nel 1925 Reza Khan costrinse il parlamento in una riunione
costituente deporre il Re assente e eleggere reza Khan come il Re.
L'ascesa rapida di
Reza Khan da soldato comune al Re non era tutto merito del suo
carattere forte e capacità militari bensì al consenso ed appoggio di
Gran Bretagna che in lui vedeva capacità di ridimensionare l’influenza
Russa e mettere fine al caos che ostacolava anche gli interessi
petroliferi di Gran Bretagna. La prima priorità di Reza Sha era
fortificare l'autorità del governo centrale creando un esercito
disciplinato e frenando l'autonomia dei capi tribali. Dopo la sua
incoronazione in aprile 1926, Reza Khan iniziò il primo programma di
industrializzazione di Iran costruendo strade, ponti e fabbriche
statali.
Mosaddegh
Il padre
della nazione
L'altopiano
iranico nei ultimi 4000 anni della sua storia ha offerto 6 stelle
guide che riuscirono a riunire i popoli iranici e restituirli
l'orgoglio d'essere una nazione ambiziosa e libera: Zarathustra, Ciro
il Grande, Mazdak, Ferdosi, Khayyam e Mosaddegh. Mosaddegh introdusse
nel vocabolario persiano la parola democrazia e sovranità del popolo
al di sopra di tutto particolarmente la monarchia ed il clero.
Mosaddegh e
nazionalizzazione del petrolio
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