Lezione del 29 marzo 2004

 

 

IL RUOLO DELL'INFORMAZIONE NELLA SOCIETà

LEONARDO I - ou teorema -

 

 

A. Tafller ne "La terza ondata" (1980) parla delle grandi epoche dell'umanità suddividendole in 3 parti a seconda della loro strutturazione.

1] epoca agricola --> La società ruota attorno alla terra. Questa fase si estende dal paleolitico alla rivoluzione industriale (1700)

2] epoca industriale --> Tutto ruota attorno alla capacità del mondo di relazionarsi con la macchina e l'industria

3] epoca delle informazioni --> La materia prima sono, appunto, le informazioni.

Nel lasso di tempo che va dal 1955 al 1956 per la prima volta della storia dell'umanità, il settore delle informazioni raggiunge la quota del 59%. Nei precedenti 50 anni il settore terziario è enormemente accellerato ed i settori primari si sono ridotti ulteriormente. Questa è una fase dell'umanità in cui l'informazione prende il sopravvento. Con la gestione di questa, Le grandi ricchezze si accumulano. Un gran numero di persone lavora in questo settore nelle più disparate maniere.

suddivisione dei settori nell'epoca dell'informazione:

80% informazione

10% bene meccanico

10% bene agricolo

Inoltre cominciano ad affiorare nuovi elementi, tipici di questa "ondata" come la scheda tipo del consumatore. Questa serve al fine di elaborare dati statistici: attraverso la scheda si accede istantaneamente ad un sistema informativo molto importante. Un altro elemento è Il codice a barre. Questo è legato al problema dello stoccaggio delle merci nei magazzini: attivizza una fittissima rete di database che registrano la quantità di prodotto che esce dal magazzino e addirittura può far ricondurre il prodotto acquistato alla specifica persona in quanto consumatore tipo.

L'automobile. E' simbolo di una trasformazione avvenuta sulla base si un concetto legato all'industria: la macchina, infatti, è frutto della catena di montaggio e della organizzazione delle fasi del lavoro. La produzione di questo bene si stabilizza intorno agli anni '20 con personaggi vincenti dell'età industriale come Henry Ford. La Ford T , in modo specifico, è la prima vettura prodotta su larga scala e studiata sulla base di caratteristiche medie-standard applicate all'infinito.

La personalizzazione. E' concetto contrario alla standardizzazione, tanto caro nell' età industriale. Questo concetto guida la nostra epoca segnata dall'individualizzazione. Emblema è ancora la macchina: concepita appositamente per quell'individuo e sulla base delle sue richieste costruita. L'informatizzazione, nella nostra epoca entra a più livelli nella produzione manufattoriera avente basi strutturali molto solide.

Le conseguenze sono:

 

a] di ordine sociale: gli spostamenti delle percentuali dell'occupazione parlano chiaramente del forte cambiamento avvenuto nella società.

b] dal punto di vista fisico: I confini si sono ampliati grazie alla possibilità di muoversi liberamente rispetto a quello che avveniva nell'età agricola. Nell'età industriale le reti divennero reti ferroviarie. Oggi esistono le reti di informatizzazione dei dati che svincolano l'uomo dai confini fisici caratteristici delle epoche precedenti: il panorama è completamente cambiato.

Dal punto di vista fisico-ambientale cambiano gli spazi; questi scarseggiano nelle città, tanto da costringerci ad operare azioni di risarcimento delle lacune con elementi verdi o a progettare dei mix funzionali cercando di localizzare la manodopera informativa specializzata. Lo strumento per conquistare questo nuovo mondo deve essere assolutamente personale. Il computer è fondamentale per navigare in questo sistema: è lo strumento che ci permette la conquista.

La modernità. Il termine moderno è definito in base alla sua epoca ed è sovrapposto ad una schematizzazione, ad una periodizzazione cronologica iniziata con il 1942 e a partire dalla rivoluzione francese. Ma esiste un'altra maniera per intendere il termine "moderno" ed è in base alla nascita di n pensiero che lega il concetto di "moderno" con l'avanzamento della società, intendendo il "moderno" come portatore di valore. La modernità non può essere cronolociga, ma è ciò che trasforma la crisi in un valore e suscita un'estetica di rottura e di cambiamento.

Bruno zevi in "Architettura della modernità" spezza il concetto di modernità legato apparentemente a fenomeni cronologici. La modernità è valida in qualsiasi epoca storica; essa è un atteggiamento interiorizzato, legato alla crisi che si applica in tutte le fasi storiche a seconda di quello che si vuole realizzare.

 

 

 

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