Lezione del 26 maggio 2004

 

 

MODELLO

 

 

Codice HTML. Tramite due o tre punti semplici è stata operata una rivoluzione nella comunicazione. Il linguaggio di internet è un linguaggio multiforma: non è più possibile vedere il codice sorgente, ci sono delle procedure consequenziali cui corrispondono testi, immagini e link. Creazione di due fattori chiave:

a] Ogni computer ha un indirizzo singolo nella rete (ip)

b] Esiste il linguaggio piattaforma, molto facile da usare

Il mondo di oggi ha un pavimento comune con il mondo del computer: questo è l'universo raster.

C:/vector--->nel mondo raster, per ottenere l'immagine ci serve un sistema di coordinate tipo battaglia navale; in questo caso ho uno spazio mappato, non più una griglia tridimensionale.

C:/data--->invece di fornire una griglia fornisce un foglio elettronico

Il problema del modello-->decisionale. La parola modello, per l'architetto è fortemente legata ad un fattore decisionale. Nel mondo del Bauhaus: l'affermazione dell'architettura era basata sul mondo industriale. L'ideologia della macchina era alla base e se ne assorbivano i meccanismi anche logici ritrovabili nel mondo dell'architettura. Nasce l'idea di un modello il più possibile oggettivo: da un lato si devono raggelare alcune informazioni non più mutabili all'infinito, dall'altro posso studiarle e creare dei modelli dal punto di vista organizzativo poichè sono bloccati i dati di partenza. Il mondo si basa su certi standard di existenz minimum; il mondo di Klein è di supporto all'elaborazione funzionalista dove il modello viene dato come oggettivo. Lo standard aveva un'enorme valore rivoluzionario poichè prima non esisteva. Questo tipo di mondo (ragionamento causa/effetto, il mondo del regesto tipologico, del manuale) è un mondo su cui, fino a poco tempo fa, si fondava l'insegnamento. La posizione dell'architetto era molto tranquillizzante. L'approccio dei razionalisti prevedeva il disegno in scala delle varie funzioni per metterle in rapporto l'una con l'altra. Il sistema è andato avanti per molto tempo.

Prestazionale. Negli anni Sessanta, Klein aveva considerato un numero molto piccolo di esigenze. Prestazionale indica che a metà anni Sessanta Alexander spiegava la sua teoria: per fare una cosa ci volevano un certo numero di prestazioni che venivano incanalate in alberi decisionali di tipo matematico. Il sogno dell'oggettività era ancora più affermato.

Strutture-strutturalista. Si può ragionare in termini dialettici quando si parla di decisioni: alcune di queste giudicate strutturanti, le altre all'interno di queste. Si crea una bipartizione di livelli decisionali che delega alla cultura oggettiva le decisioni strutturanti di primo livello. Levi Strauss elabora modelli di interpretazione delle società con alla base il modello strutturalista. C'è una dicotomia tra strutture forti e variabili. Anche in architettura viene teorizzati questo tipo di ragionamento: scelte di primo e di secondo livello. Approccio che comincia a rispondere anche nei fatti ad un sentimento di pluralità che negli anni Sessanta comincia ad essere molto evidente. L'alloggio è diviso allora in fasce strutturanti costituenti delle regole di primo livello all'interno delle quali c'erano delle piccole variazioni che venivano a creare sistemi di alloggi compatibili e componibili. Questo tipo di ragionamento o simili può essere applicato anche all'urbanistica con l'adozione di moduli urbani. Questa fase era estremamente importante. Lo schizzo, modello sintetico caricaturale, prefigura quella che sarà l'architettura e lavora sul finale. Cosa succede con questo tipo di approccio quando subentra l'informatica? La fantasia di Gehry, ad esempio, si libera ulteriormente ma l'idea non cambia.

Diagramma. Rappresenta la prima traduzione dell'idea di modello matematico mobile all'interno dell'architettura. Con il diagramma indico le forze in campo e come queste possono essere relazionate tra loro. Il diagramma abbraccia l'informatica in maniera diversa da quella di Gehry, dove l'informatica aiuta l'architetto dall'alto al basso: si parte dall'idea. Qui si parte dal basso e si arriva in alto; si parte dal diagramma per avere l'idea.

Progettazione diagrammatica. Eisenman parte da uno schizzo per la chiesa del 2000, forse, egli parte da un'altra logica: l'articolazione del suolo è alla base dell'architettura. La griglia del diagramma è sollevata in varia maniera fino a dargli delle forme che rispondono alle singole funzioni: il risultato finale è il frutto di un determinato processo.

 

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