Giovanbattista Begotti

 domicilio: c/o Ponti, via Milazzo 4, 40121 Bologna. Tel.: 051-224953 Cell. 0347-8671967

e.mail: giovanbat@interfree.it  - juantango@libero.it 

 

 

1990 - Co-fondatore con Tobias Bert e Daniele Bellini del “Tanz café” pomeriggi danzanti presso l’Ass. Cult. Ketty dò a Bologna.

 

1992-93  - Viaggi documetativi e formativi a Londra con esperienze presso le associazioni “Cafetin porteno”, “Tango, the argentino way”, “El once”, “Tango de esta noche”.

 

 1994 - Ricerche e approfondimenti presso “El corte” di Eric Jorissen a Nijmegen (NL) uno dei primi e più importanti centri di tango in Europa.

 - Partecipazione a stages, corsi, seminari con vari maestri argentini e di fama  internazionali in Germania, Inghilterra, Olanda,  Francia, Belgio.

 

 1995-99 - Organizzazione di corsi, seminari, stages, concerti e serate danzanti presso palestre, circoli e associazioni culturali fra i quali il circolo ARCI Le Rive del Reno, il Campo delle Fragole, lo Zoom laboratorio delle arti contemporanee, la Scuola di musica popolare Ivan Illich, il Circolo La Fattoria, il Circolo della Grada a Bologna.

 

legenda:  Apprendimento (A), Insegnamento (I), Organizzazione (O).

 

1988-89  

Bologna :

(A) Corsi di danza moderna con Claudia Balboni e Tania Pizzuto.               

(A) Stages di Contact dance con Monica Francia.

 

1989-90           

(A) Corsi di balli da sala e sudamericani con Tobias Bert.

(A) Corsi di danze di società con Fabio Mollica.

 

1990-91       

(A) Corsi di tango argentino con Tobias Bert e (O) organizzazione con T. Bert e Daniele Bellini del "Tanz cafè", pomeriggi danzanti al "Ketty dò".

(A) Stages con Alejandro Aquino e Mariachiara Michieli.

 

1993-94   

Londra:    

(A) Lezioni con Eduardo e Alison del Rio (Cafetin porteno); Paul Lange e Michiko Okazaky (El Once); Gustavo Naveira, Federico e Cathrine Barbessau, Carlos Gavito (Tango, the argentino way); Christine Denninston.                       

Neijmegen, NL: 

(A) Eric Jorissen (El Corte),

Montpellier, F:

(A)Festival di danza contemporanea, sezione dedicata al tango: Gustavo Naveira.

Belgio, Francia, Germania: (A)

 

1994-96   

Bologna:

(I) Corsi: Palestra Borgo Panigale, Circolo Arci Alle Rive del Reno, Palestra Istitiuto Cavazza, Palestra Cinema Tivoli

(O) Serate danzanti: "I giovedì del tango alle Rive del Reno".

(O) Concerti: Tocatango; Trio Buenos Aires hora cero, Gabriel Rivano.

(O) Esibizioni: Oscar Benavidez.

(O) Stages: Alejandro Aquino e Mariachiara Michieli.

Olanda:       

(A) Eric Jorissen

 

1997-98           

Bologna:

(O) “Artango” al Campo delle fragole.

(A) Festival di tango a Bologna.

 

1998-99                   

(A) Festival di tango a Bologna: stages con Luis e Marta Grondona, Osvaldo e Lorena Ermocida, Gustavo Naveira.

(A) Lezioni con Claudia Codega ed Esteban Moreno, Natalia Gamez e Gabriel Angiò, Osvaldo Zotto e Lorena Ermocida, Facundo e Kely Posadas, Eduardo Arquinbau e Veronica.

(I) (O) Corsi, serate, stages, esibizioni, concerti:

Bologna: Zoom, laboratorio delle arti contemporanee; Scuola di musica popolare Ivan Illich, Villa Serena, Circolo della Grada. 

Reggio Emilia, Ravenna, Terni, Imola, Modena, Carpi, Cesena: associazioni e palestre.

(O) Seminari di storia del tango con Alfredo Mujica e Ruben Costanzo.

(O) Stages: Eric Jorissen, Stevan Druber, Judith Preuss, Pocho Pizzarro e Yvonne Meissner.

 

DUE PAROLE SUL TANGO

 

Tango: una danza dove il movimento è nutrito di spirito e fisicità. Si sviluppa nella storia attingendo tanto dalla cultura popolare quanto dall'arte pura. Molteplici influenze si sono intessute in questa molecola complessa generando combinazioni infinite, come i suoi passi. La struttura del ballo diventa così lo specchio della sua storia.

 

Il Tango è nato nella seconda metà del secolo scorso nella zona del Rio dela Plata, cioè fra Buenos Aires e Montevideo (per questo alcuni lo definiscono rioplatense e non solo argentino). Prodotto di ibridazione di culture diverse: indigena, africana, spagnola, inglese, tedesca, francese, ebrea e soprattutto italiana. Dal 1913 si è diffuso in tutto il mondo, perdendo però pian piano la sua identità. Ha vissuto la sua Epoca de Oro nel Rio della Plata fra gli anni ‘30 e ‘40, poi è arrivata la dittatura e poi il rock. E’ stato riscoperto a metà degli anni ‘80 in Europa nelle sue forme originarie e sta rivivendo da allora una seconda epoca de oro, più internazionale, più multiculturale.

 

 L’apprendimento del tango come ballo di coppia non può prescindere da tutto ciò, per me almeno. E’ un modo per avvicinarsi ed approfondire la conoscenza di una cultura che è anche la nostra. Per cui non esistono limiti di età e non sono richieste conoscenze specifiche o di altri balli. Oltre ai corsi sono previste quindi serate di ballo, seminari con altri maestri, esibizioni e concerti, mostre, proiezioni video.

E per chi ha esigenze professionali o vuole approfondire aspetti tecnici esistono i corsi specifici.

 Nel nord Europa si può ballare in tutte le città. A Bologna si può ballare quasi tutte le sere nelle varie milongas o salon de baile e nei locali per la practica dove i ballerini si incontrano per provare e socializzare. A luglio da tre anni c’è un festival internazionale.

 Attività di divulgazione del tango argentino, inteso come prodotto e veicolo di scambi interculturali, nelle sue varie forme (danza, musica, cinema ecc)