INSTALLAZIONE

 

Come avviene l'installazione di NT1 (e NT1+)

Molti tipi di NT1 richiedono una alimentazione esterna, e quindi devono essere installati accanto ad una presa di corrente a muro. Ci sono tipicamente due classi di alimentazione possibili. Una fornisce da 10 a 12W (sufficiente per pilotare l'NT1 ed i terminali), l'altra circa 2W (sufficienti solo per l'NT1 da solo).L'NT1+ di Telecom Italia consuma circa 24W, ma alimenta anche due dorsali analogiche a cui possono essere connessi complessivamente quattro telefoni, due fax e due apparecchi contatori (teletax).Fisicamente l'NT1 e' una "borchia", una scatola di plastica di media grandezza che va montata sul muro preferibilmente a circa 10 cm di altezza. L'installazione solitamente viene effettuata dalla Telecom, ma essendo tali lavori stati deregolamentati recentemente, possono essere eseguiti anche a cura dell'utente stesso. A tale proposito ricordiamo l'opportunita' di collegare in maniera stabile il doppino (della connessione U) all'NT1, altrimenti se si dovesse accidentalmente scollegare, esso segnalera' un problema inesistente sulla centrale telefonica, con conseguenti spese di intervento tecnico da effettuarsi a spese dell'utente stesso.

 

Puo' l'impianto esistente essere trasformato in ISDN?

Si'. Il doppino ISDN e' lo stesso che viene usato per il normale servizio telefonico. La maggior parte delle linee non richiedono interventi speciali, e viene persino mantenuto il vecchio numero telefonico (tranne nel raro caso in cui si e' collegati alle vecchie centrali telefoniche elettromeccaniche in via di smantellamento nel nostro paese).

 

Come collego un centralino PBX all'ISDN?

La seguente figura illustra una connessione ISDN quando e' presente un PBX.

 

In questa configurazione, i fili ai punti S e T sono collegamenti punto a punto. Elettricamente, i punti S e T sono la stessa cosa, e questo e' il perche' viene spesso usato il nome "bus S/T ". Questo ha senso in quanto il terminale deve vedere sempre la stessa interfaccia fisica sia quando e' agganciato con o senza PBX. Ma da un punto di vista logico essi sono differenti. La compagnia telefonica deve sapere che esiste un PBX tra essa e l'utente. Cosi' viene usata la terminologia adeguata a seconda dei casi. Quando non c'e' nessun PBX il dispositivo NT1 e' di solito un dispositivo a se' stante montato in una borchia fornita dalla Telecom (od in un rack, quando ce ne sono di molti affiancati).

 

Funzionano gli apparecchi ISDN di un'altra nazione quando vengono installati in Italia?

Ci sono problemi connessi con la codifica della voce, e questo e' un problema solo se il dispositivo e' un telefono. Gli apparecchi progettati per l'uso negli USA e nel Giappone utilizzano la codifica M-LAW, mentre quelli per il resto del mondo utilizzano A-Law. Controllare pertanto che esista un interruttore che consenta di selezionare il tipo di codifica corretto, se si acquistano apparecchiature da questi due paesi. Poi ci sono problemi correlati al fatto che esiste una miriade di servizi diversi da paese e paese che possono essere richiesti alle rispettive compagnie telefoniche, e diverse implementazioni di uno stesso servizio. Quindi non si puo' stabilire a priori se l'apparecchio di un'altra nazione si presta ad un corretto funzionamento anche nella propria. E questo vale per ogni apparecchiatura ISDN, non solo quelle per la telefonia vocale.Poi c'e' una questione di omologazione. Ogni apparecchio connesso alla rete telefonica deve essere di tipo omologato dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni. Anche un prodotto funzionante, quindi, non puo' essere adoperato se non possiede questo fondamentale requisito.

E inoltre avviene che negli Stati Uniti il Terminal Adapter e l'NT1 sono entrambi forniti dal cliente, mentre qui l'NT1 e' generalmente fornito dalla Telecom. Praticamente, se si compra un apparecchio negli Stati Uniti, si trova spesso un pezzo unico che si dovrebbe collegare direttamente al collegamento U (al doppino), mentre da noi si deve collegare al punto T (quindi uscente dalla borchia).