COS'E' L'ISDN

 

 

Cosa vuol dire ISDN?

ISDN e' l'abbreviazione di "Integrated Services Digital Networks", ossia "Rete Integrata di Servizi Digitali", ed e' un termine creato dall'organizzazione ITU-T. E' in pratica una trasformazione totalmente in digitale della rete telefonica attuale, sfruttandone gli impianti di commutazione e i cablaggi esistenti.

 

 

Che differenza c'e' tra Accesso Base e Accesso Primario (BRI e PRI)? Cosa sono i canali "B" e "D"?

Un "Accesso Base" ("Basic Rate Interface", abbreviato "BRI"), si compone di due canali dati "B" ("Bearer"), usati per la voce e/o per i dati, ciascuno dei quali da 64Kbps, e di un canale di controllo "D" ("Delta"), che puo' essere anche utilizzato per la rete a commutazione di pacchetto X.25. Ovviamente nelle nostre case e' probabile che ci faremo installare un accesso base, piuttosto che un "Accesso Primario" ("PRI") che si compone di una quantita' maggiore di canali "B" (sono addirittura fino a 30!) sempre con un canale "D". L'accesso primario contiene l'interfaccia di controllo E1, che e' tipicamente usata per connessiuni tra dei PBX (private branch exchange, semplificando sono dei centralini in aziende private) e la centrale del gestore telefonico).

 

 

 

Cosa sono gli Adattatori di terminale (Terminal Adapters, TA)?

E' sempre bene ricordare che E' POSSIBILE utilizzare i preesistenti telefoni, modem e fax sulle linee ISDN. Gli adattatori di terminale (in particolare quelli che stiamo considerando ora sono detti anche "a/b adapters") servono appunto a rendere i canali "B" adatti per funzionare con i normali telefoni POTS (Plain Old Telephony Services), vale a dire i nostri vecchi apparecchi a disco o a tastiera, i modem analogici e i fax Gruppo 3.

Spesso l'adattatore di terminale e' integrato all'interno dei "modem" ISDN - notare che "modem" e' una definizione impropria, in quanto non MOdulano, ne' DEModulano, successivamente parleremo di "schede ISDN", o meglio ancora "TA dati" - , ma da noi e' piu' frequente che venga installata la cosiddetta "Borchia NT1+", che contiene TA per due linee analogiche.

Ci sono casi invece in cui non c'e' nessuna necessita' di interfacciarsi ai terminali esistenti o di emularli, e ci possono essere apparecchiature con interfacce sincrone presenti. In questi casi, unita' stand-alone o interfacce di computer possono fornire connessioni sincrone ai canali B senza la conversione in standard asincroni.

Un altro tipo comune di apparecchiatura puo' essere usata per implementare un bridge tra reti locali usando il canale ISDN per trasportare dati. Questi dispositivi tipicamente forniscono servizi quali la richiesta di chiamata e/o la compressione dati.

 

 

 

Che tipo di connessione ho con la Telecom?

La connessione U dell'accesso base e' composta dal semplice doppino proveniente dalla centrale telefonica fino all'utente. La sua lunghezza massima puo' arrivare a 5,5 km. Le apparecchiature ad entrambi i lati devono essere accuratamente progettate e schermate per via della notevole lunghezza del collegamento e dei conseguenti rumori che si possono generare. Dal lato dell'utente la connessione U e' terminata dal cosiddetto dispositivo "NT1" (Network Termination 1). Lo NT1 pilota un bus S/T che e' tipicamente di 4 cavi, ma in taluni sistemi puo' essere addirittura di 6 o di 8 cavi. In questi casi i cavi addizionali provvedono a mantenere la tensione di alimentazione quando manca la corrente elettrica. Ah, a proposito: l'NT1 e il suo cuginetto NT1+ vanno a corrente e vanno perciÔ installati nei pressi di una presa elettrica. In condizioni di emergenza (mancanza di corrente elettrica) l'NT1+ riceve fino a 1,2 W dalla centrale telefonica, e puo' essere usato per pilotare a scelta un telefono digitale oppure una delle due dorsali analogiche.

 

 

 

Cos'e' il bus S/T?

Il nome del bus S/T deriva dalle lettere utilizzate nelle specifiche ISDN per indicare due punti di riferimento, S e T per l'appunto. T indica il punto di connessione tra il dispositivo NT1 e l'apparecchiatura fornita dall'utente. I terminali possono essere connessi direttamente al punto T, o ci puo' essere un centralino PBX. Se e' presente un PBX, S si riferisce al punto di connessione tra il PBX ed il terminale. Notare che nella terminologia ISDN per "terminale" si intende ogni sorta di dispositivo utente ISDN, quale terminale dati, telefono, fax, ed altro.

Questo e' evidenziato nell'illustrazione che segue, che mostra una connessione di tipo residenziale.

In questa configurazione il bus T e' un bus multipoint. E' talvolta chiamato "bus passivo" perche' non ci sono ripetitori di linea tra l'NT1 ed i dispositivi. Puo' essere implementato usando gli stessi cavi e connettori Ethernet 10 Base T. Ci possono essere fino ad 8 dispositivi sul bus S/T. Il bus puo' essere formato con partitori e connettori T (e' un bus, non una connessione a stella). Il canale "D" e' usato per controllare la connessione di ciascuno degli 8 dispositivi ai 2 canali "B". Non ci possono essere due dispositivi collegati allo stesso canale "B" allo stesso tempo.

Per ulteriori informazioni sul Bus S, potete consultare la BUS S FAQ.  

 

 

Cos'e' e come funziona l'NT1 ?

L' NT1 (Network Terminator 1) e' basilarmente un dispositivo che funge da interfaccia tra il normale doppino telefonico usato dalle compagnie telefoniche per l'accesso base ISDN e un apparecchio telefonico utente a quattro fili. L'NT1 fornisce anche la tensione di alimentazione per gli apparecchi, se necessario (la maggior parte dei telefoni ISDN ne hanno bisogno, la maggior parte dei Terminal Adapters invece no). Nella configurazione base di tipo residenziale la principale funzione dell'NT1 e' di consentire che piu' di un dispositivo abbia accesso ai 2 canali "B" di un accesso base: ad esempio possiamo avere un telefono ISDN, un fax G4, ed una scheda per computer collegati contemporaneamente, e ciascun dispositivo puo' ricevere chiamate e collegarsi al canale "B" solamente quando viene identificato un messaggio richiedente un servizio che esso puo' soddisfare. L'NT1 implementa solo parte della tecnologia per la condivisione dei canali; gli altri dispositivi collaborano a tal fine, e il protocollo di comunicazione usato dall'NT1 e dagli altri dispositici ne costituisce una parte integrante. L'NT1 assolve anche ad altri compiti: traduce lo schema di codifica dei bit usato sulla linea tra esso e la compagnia telefonica (la connessione U) nella codifica usata tra l'NT1 ed i dispositivi. Questi schemi di codifica sono differenti perche' la codifica tra l'NT1 ed i dispositivi e' stata progettata per consentire la condivisione del canale, mentre la codifica tra l'NT1 e la compagnia telefonica e' stata progettata per consentire la trasmissione di dati a lunga distanza. Sfortunatamente, l'NT1 non e' un dispositivo economico, essendo intrinsecamente complesso. Il collegamento U, che opera sulle lunghe distanze, e' tipicamente assai rumoroso, ma non ha problemi di condivisione con gli altri dispositivi; d'altro canto il bus S/T e' assai meno rumoroso ma deve far fronte ai problemi di competizione dei dispositivi e gestire altre funzioni, quali il loopback, e deve fornire tensione ai dispositivi.

Per ulteriori informazioni sui dispositivi NT1 e NT1+, potete consultare la NT FAQ.