Furti d’autore. La tutela del patrimonio culturale mobile napoletano dal dopoguerra alla fine del XX secolo

di F. Maniscalco

Napoli 2000, Massa Editore,

pp.210, figg.120 b/n, 12 tavole, £ 50.000

Il problema dei furti d’arte è da sempre una piaga e, oltre alla spoliazione periodica di opere poco note da collezioni pubbliche o private, talvolta si verificano rapine sensazionali che lasciano stupefatta l’opinione pubblica.

In Italia, purtroppo, Napoli è tra le città più martoriate dagli illeciti d'arte che, soprattutto a partire dagli anni '70, si sono particolarmente diffusi, a causa di committenti nazionali o stranieri e dell'evoluzione della criminalità organizzata.

Questo volume, patrocinato e realizzato in collaborazione al Comando Tutela Patrimonio Artistico dei Carabinieri e dell’Istituto per lo Sviluppo, la Formazione e la Ricerca nel Mediterraneo, è certamente l'unico nel suo genere e sintetizza la lunga ricerca del suo autore nelle Emeroteche, negli archivi del Comando Tutela Patrimonio Artistico dei Carabinieri, dell'Ufficio Furti della Soprintendenza ai Beni Storico-Artistici e della Soprintendenza alle Antichità di Napoli, e sul campo.

"Furti d’Autore", può essere considerato una vera e propria banca dati completa ed organica -ripartita secondo i quartieri, gli edifici depredati e le cronologie dei furti- in cui viene fatta un’analisi scientifica e puntuale sulle problematiche dei beni culturali partenopei e non ed in cui si propone un nuovo tipo di ricerca e di intervento da realizzare per prevenire i furti d’arte in qualsiasi città.

 

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