Sarajevo. Itinerari artistici perduti

di F. Maniscalco

Napoli 1997, Alfredo Guida Editore,

pp.141, figg.94 b/n e colori, £ 35.000

È il risultato di una lucida ed attenta analisi dello stato di conservazione del patrimonio artistico di Sarajevo, dopo che il flagello bellico si è abbattuto su di essa, martoriandola per quattro lunghi anni. La ricerca ha preso in esame monumenti pubblici e privati, civili (Musei, Biblioteche, Edifici e Ponti Storici) e religiosi (Chiese, Sinagoghe, Moschee e Cimiteri Antichi), rappresentativi di tutte le etnie in lotta nella capitale bosniaca, un tempo raro esempio di delicato equilibrio razziale, culturale e religioso. Il punto di partenza è costituito dalla tematica della Salvaguardia dei Beni Culturali in tempo di guerra e dalla valutazione della reale efficacia della legislazione internazionale ad essa relativa. Scheda dopo scheda, l’autore conduce il lettore alla scoperta dei tesori artistici di una città poco nota all’Occidente e ad una riflessione sulla necessità di garanzie più efficaci, in caso di conflitti armati, per la difesa della memoria storica e culturale di un paese. Il libro, ampiamente corredato da immagini dei monumenti prima e dopo la guerra e di appendici di approfondimento, "fotografa", con professionalità, la ottusa determinazione della "pulizia etnica" e gli irreversibili danni che ha cagionato nelle più alte espressioni del genere umano.

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