VITA

Elsa Morante nasce a Roma il 12 agosto del 1912 da padre siciliano e madre modenese. Visse la sua infanzia nel popolare quartiere del Testaccio, mostrando un carattere irrequieto “ specchio dell'irrequietezza che serpeggiava sotto l'aspetto calmo della società italiana” (Angelo Pupino); non portò a termine un regolare corso di studi. Non ancora ventenne inizia a collaborare con il “corriere dei piccoli” pubblicando racconti e novelle. La produzione narrativi di questi anni denotano un ritorno al classico romanzo popolare e psicologico dell'ottocento. Nel 41 sposa Alberto Moravia e con lui conosce L'isola di Procida; esordì con la favola “le bellissime avventure di Catarì Trecciolina” e con i racconti “Il gioco segreto”. Il libro che la impose al pubblico e alla critica fu “Menzogna e sortilegio” (1948). Nel 1957 pubblica il capolavoro de “L'isola di Arturo” concepito e scritto totalmente a Procida. Nel 1959 apparve “Alibi” una raccolta di poesie. Tra il 61 e il 63 finisce il matrimonio con Moravia; la crisi umana e letteraria fu accompagnata dalla tragica morte di un suo caro amico americano Bill Murray. In questi anni difficili pubblica “Lo scialle andaluso”. Nel 1974 esce il romanzo “La storia” e nel 1982 “Aracoeli”. In tutti questi anni visse da sola in una vecchia casa di Roma, circondata dall'affetto della sua gatta e di pochi amici fidati. Nel 1983 dopo che le fu diagnosticato una malattia al sistema circolatorio, tenta il suicidio. Ricoverata in una clinica romana si spegne a 73 anni il 25 novembre del 1985: le sue ceneri verranno disperse nelle acque dell'isola di Procida.