B a i a 

 

 

Il suo nome deriva da Baios, un compagno di Ulisse che qui fu sepolto.

E' sempre stata famosa per le sue bellezze naturali e per le capacità termali del suo territorio.

Nell'antichità, infatti, era meta dei personaggi romani più illustri, fra cui Caio Mario, Cesare, Pompeo, Cicerone, fino ad arrivare ad Augusto, che vi costruì la sua sontuosa villa.

I suoi monumenti principali sono: il Parco Archeologico; il suo antico abitato sepolto in mare dal bradisismo ed osservabile solo con la nave turistica debitamente attrezzata.

Poco fuori al Parco Archeologico, il "Tempio di Diana" è un'enorme sala a pianta ottagonale all'esterno e circolare all'interno, coperta da una cupola con finestroni seconda per grandezza solo a quella del Pantheon di Roma. All' interno varie nicchie fanno discutere sulla funzione dell'edificio. Potrebbe essere un ninfeo, un ambiente termale oppure una sala in onore degli antenati di Alessandro Severo.

Il Parco Archeologico vero e proprio spesso è indicato come "Terme di Baia". Questa denominazione è impropria in quanto entrandovi troviamo la lunga loggia porticata delle "Terme di Mercurio" che in realtà fa parte dell'abitazione costruita sulla parte alta del sito in epoca tardo-repubblicana ed augustea. Solo successivamente furono aggiunti dei locali termali su terrazzamenti inferiori e collegamenti con locali dello stesso tipo, tra cui un complesso laterale, le "Terme di Mercurio", in cui possiamo ammirare la sala termale più integra dei Campi Flegrei:il "Tempio di Mercurio", detto anche il "Tempio dell'Eco".

Era una piscina coperta rivestita interamente in marmo, e presenta quattro nicchie nelle pareti, alternate ad altre quattro con arco ribassato, oggi interrate per effetto del bradisismo.

Le pareti sono in opus reticolatum di tufo, mentre la cupola è formata da lastroni, sempre di tufo, a forma di cuneo disposti a sezioni radiali, fino alla sommità, dove si trova un oculo circolare per l'illuminazione.

Anche queste terme furono successivamente ingrandite con altre sale di forma rettangolare ed ottagonale.

Altro complesso del Parco è quello della "Sosandra", così denominato da una statua di Afrodite, copia romana di un originale di Calamide del V sec. ora al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Belle sale con pavimenti musivi, un ninfeo con vasca circolare e vari resti di un piazzale e di una nicchia per fontana sono i suoi mirabili ambienti.

Data la diversità strutturale di questo complesso dalle canoniche terme romane, si è pensato che potesse essere un quartiere di incontro e di divertimento degli appartenenti alla flotta imperiale, un "circolo ricreativo" dell'epoca, praticamente.

Ultime terme da visitare sono le "Terme di Venere", di cui fa parte il ninfeo detto "Tempio di Venere", staccato dal resto del complesso dalla strada moderna .

Era costruito su vari piani di cui gli ultimi tre sono quelli visibili.

Il ninfeo era il livello più basso, ed è formato da una sala rettangolare con abside ed è la più grande sala romana con copertura "ad ombrello", cioè con cupola a sedici spicchi, impostata su un tamburo traforato da otto finestroni ad arco ribassato.

Oggi i muri sono in laterizio ma all'epoca erano rivestiti di marmi. L'interno è di forma circolare mentre l'esterno è ottagonale, e presenta altre piccole costruzioni laterali.

Altro monumento di Baia è il suo castello.

Inizialmente fu Cesare a farsi costruire qui una lussuosa villa, che fu poi inglobata nel Palatium augusteo. Questo cominciava sulla sommità del sito e degradava fino al mare.

Il castello vero e proprio fu fatto erigere da Don Pedro d'Aragona per difesa contro i corsari.

Attualmente vi possiamo ammirare il Museo Archeologico dei Campi Flegrei ... ed un bellissimo panorama! 

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Il Parco archeologico di Baia è aperto tutti i giorni dalle ore 9.00 fino ad un'ora prima del tramonto: per informazioni rivolgersi al numero 081 8687592.

 

Il Museo Archeologico dei C ampi Flegrei è aperto dal martedì alla domenica. Per informazioni telefonare al numero 081 5233797.

 

 

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