Cuma 

 

 

 

I Greci provenienti da Ischia vi si stabilirono nel VIII sec. a.C.,sostituendo le popolazioni già stanziate nella zona.

Cuma si difese bene dalle mire di egemonia degli Etruschi, ma niente potè contro i Sanniti, che non dovettero influire molto sulla popolazione dei greci in quanto non conserviamo loro testimonianze.

In seguito fu conquistata dai Romani, ma, sebbene tenuta sempre in alta considerazione, non ebbe mai lo sviluppo delle altre sorelle dei Campi Flegrei.

Anche i suoi monumenti furono scavati molto lentamente: dai primi nel '700, agli ultimi appena 70 anni fa da Amedeo Maiuri.

Oltre ai resti dell'anfiteatro ed alle varie tombe che incontriamo lungo la strada, la parte più interessante di Cuma è senza dubbio l'Acropoli.

L'Anfiteatro è il primo dei monumenti che incontriamo arrivando da Pozzuoli.

E' più piccolo dell'Anfiteatro Flavio di Pozzuoli e se ne può ammirare solo il perimetro esterno in quanto l'interno è coperto dalla vegetazione.

Continuando si arriva all'Acropoli, situata su una collina che si erge nella locale pianura.

Si inizia con i resti delle fortificazioni della base, esternamente romani, all'interno greche.

La visita successiva è quella al mitico Antro della Sibilla Cumana.

E' stato scoperto dal Maiuri nel 1932 ed è il monumento più conosciuto di Cuma, in quanto, sebbene senza alcuna conferma scientifica, è considerato l'antro della Sibilla nominato da Virgilio nell'Eneide.

E' costituito da un corridoio lungo circa 130 metri scavato nel tufo con sezione trapezoidale, che sfocia in un ambiente rettangolare coperto a volta con tre grandi nicchie sulle pareti. L'illuminazione è garantita da 6 cunicoli che dal corridoio affacciano verso il mare.

Quando terminò il culto della Sibilla, l'antro fu trasformato in cisterna mediante varie modifiche tecniche.

Accanto all'apertura d'ingresso dell'Antro, quello della Crypta romana.

Questa è una galleria che attraversa il monte di Cuma, lunga circa 180 metri. E' la continuazione della Grotta di Cocceio che va dal Lago d'Averno a Cuma.

Dagli ingressi alle due grotte appena descritte si incomincia a salire sull'Acropoli vera e propria attraverso la Via Sacra.

Sulla prima terrazza che si incontra (a parte il precedente belvedere sulla sinistra) sorge il Tempio di Apollo.

In stile ionico, fu eretto dai Greci ma fu parzialmente distrutto e modificato dai Romani. Fu trasformato in seguito in basilica cristiana, testimonianze della quale sono le tombe scavate nel pavimento ed il fonte battesimale di forma ottagonale.

Gli altri resti sono di edifici privati di epoca romana.

Continuando per la Via Sacra si arriva al cosiddetto Tempio di Giove.

Di questo manca una parte del basamento per il crollo di una parte della terrazza su cui sorge. La costruzione greca era più vasta della successiva opera romana, forse di età augustea. Si discute sui quattro pilastri in mattoni con arcate: potrebbero appartenere al Tempio di Giove oppure essere parte della successiva basilica cristiana.

Questa sorse nella parte centrale del tempio augusteo, e la migliore testimonianza ne è il fonte battesimale, rivestito in marmo e dotato di tre gradini che vi discendono all'interno per poter permettere il battesimo per immersione totale, come avveniva nei primi secoli del Cristianesimo.

Nella parte pianeggiante della città, infine, ai piedi dell'Acropoli, possiamo leggere il grande Foro romano; un tempio, inizialmente dedicato a Giove e successivamente alla triade capitolina, Giove, Giunone e Minerva; due complessi termali, e resti di vari edifici pubblici.

A Cuma si giunge percorrendo l'antica via Domiziana ed attraversando l'Arco Felice, posto a guardia del taglio del Monte Grillo, effettuato per il più facile raggiungimento della pianura cumana. Attraversandolo si percorre il tratto della strada romana ancora in perfetto stato di conservazione che è parte integrante della normale viabilità della zona 

Il Parco Archeologico di Cuma  è aperto tutti i giorni dalle ore 9.00 fino ad un'ora prima del tramonto.

Per informazioni si può telefonare al numero 081 8543060.

 

 

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