Gli scavi archeologici

 

Risaliti al fortino di Punta mezzogiorno, possiamo scegliere se ripercorrere il sentiero principale, oppure seguire quello alla nostra sinistra, che si ricollega ben presto ad esso, e lungo il quale ci sono gli SCAVI ARCHEOLOGICI. Purtroppo i reperti ritrovati non sono a Vivara, per cui il luogo non suscita particolare interesse nei visitatori.

I primi scavi risalgono agli anni '30, quando quest'isola suscitò l'interesse dell'archeologo Giorgio Buchner.

Più recentemente, la "squadra del Prof. Massimiliano Marazzi ha approfondito, per diversi anni, la conoscenza delle antiche popolazioni vivaresi.

Sono venuti alla luce, così, gli insediamenti degli abitanti dell'isola nell'epoca micenea (all'incirca 1700 anni fa).

Vivara era in posizione strategica per controllare l'arrivo di navi da qualunque direzione del mediterraneo, come possiamo facilmente verificare dalla rotonda di Punta Mezzogiorno. I Micenei, che commerciavano in materie prime tra le regioni metallifere della Toscana e della Sardegna ed il ricco Oriente, stabilirono sull'isolotto una comunità con funzione di "scalo metallurgico" per la lavorazione e la raffinazione dei metalli prima della partenza per il Mediterraneo orientale. Potevano, così, ridurre il peso del loro carico per il resto del viaggio.

I reperti ritrovati ci descrivono chiaramente il tipo di insediamento (con le strutture delle capanne) e dell'attività (con i resti delle fornaci e delle scorie di lavorazione).

Nel Maggio 2001 abbiamo potuto averne la conferma nell'interessantissima mostra "Preistoria: Dalle coste della Sicilia alle isole flegree" organizzata nell'Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli,che ha ripercorso l'importanza di questi luoghi e delle loro rotte nel periodo preistorico.

Non è un problema scegliere il percorso del ritorno, perchè la bellezza di entrambi è tale che possiamo lasciare scegliere al nostro istinto...

 

 

 

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