I  laghi Averno, Lucrino e Fusaro  

 

 

Il Lago d'Averno è oggi ridotto di circa la metà a causa della nascita, nel 1538, del vicino Monte Nuovo.

Già gli antichi, per il suo aspetto silenzioso, per l'assenza di vita sia al suo interno che sopra di lui (le esalazioni di gas solforosi e di anidride carbonica allontanano ogni forma di vita animale) e per la fitta vegetazione che lo circonda, lo consideravano particolarmente cupo.

Da questo il suo apparentamento , fin dall'antichità, al mondo dell'oltretomba.

Al tempo di Augusto fu al centro di una grandiosa opera portuale che prevedeva un grosso bacino con il Lago di Lucrino attraverso canali e fortificazioni per proteggere la flotta.

Purtroppo il bradisismo ha reso inutilizzabile la struttura dopo pochi anni.

Le sue coste, però, sono comunque interessanti. Vi troviamo la "Grotta della sibilla", con lo stesso nome di quella più celebre di Cuma, ma è solo una delle opere di fortificazione a cui prima abbiamo accennato. Continuando si incontra l'ingresso, ora ostruito, della "Grotta di Cocceio", lunga circa 1 km, collegamento romano tra il lago e Cuma.

Dall'altro lato del lago il cosiddetto "Tempio di Apollo", il dio venerato a Cuma. In realtà è un edificio termale costruito dopo la dismissione del porto romano, per sfruttare le sorgenti termo-minerali e le fumarole locali, con una struttura simile alle terme della vicina Baia.

Il Lago di Lucrino è separato dal mare da una piccola lingua di terra ed era noto per la coltura delle ostriche.

Uniche testimonianze dell'antichità, dopo la devastante azione del bradisismo e della nascita del Monte Nuovo nel 1538, sono le "Stufe di Nerone".

Una serie di sudatori naturali scavati nel tufo che utilizzavano le fumarole a scopo terapeutico, e che facevano parte di un enorme complesso termale eretto sulla collina che fiancheggia il lago.

Una sottile striscia di terra separa il lago Fusaro, nel Comune di Bacoli, dal mare.

Grazie ad alcune sorgenti di acqua dolce, è conosciuto fin dall'antichità per la sua produzione di ostriche, attività svolta fino agli inizi del '900, quando il parco annesso al lago, col suo ristorante, era un luogo di ritrovo e di divertimento.

Un periodo oscuro per il lago ed il suo parco è terminato da poco con la ripresa della produzione delle famose "cozze del Fusaro".

Oltre a godere dell'atmosfera distensiva del lago, nel parco del Fusaro possiamo ammirare anche una bella costruzione settecentesca: la Casina Vanvitelliana.

Questa fu costruita da Carlo Vanvitelli (figlio del più famoso Luigi) per Ferdinando IV di Borbone nella seconda metà del XVIII secolo, quando il Re, dopo un lunghissimo periodo di abbandono del lago, decise per una coltivazione delle cozze e delle ostriche.

Il compito dell'architetto era di costruire un casino per la caccia e la pesca su un isolotto presente nel lago, ed il Vanvitelli, dopo aver rinforzato la base su cui costruire, vi edificò la casina che oggi possiamo ammirare.

Di piccole dimensioni e di forma poligonale, è disposta su due piani, con una piattaforma in quello inferiore che gira intorno all'edificio e terrazzi al piano superiore.

Recentemente restaurata, ospita ogni anno mostre di vario genere.

Il Parco del Monte Nuovo è visitabile (guida a richiesta) tutti i giorni dalle 9.00 ad un ora prima del tramonto. 

Nei giorni festivi dalle 9.00 alle 13.00.

Per ulteriori informazioni telefonare al numero 081-8041462.

 

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