Castel Nuovo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Castel Nuovo, più conosciuto come Maschio Angioino, è il più noto dei quattro bellissimi castelli di Napoli (gli altri sono Castel S. Elmo e Castel dell’Ovo dedicati ad eventi culturali, e Castel Capuano ancora oggi sede del Tribunale napoletano).

Fu fatto costruire all’incirca nel 1270 da Carlo d’Angiò come suo castello –reggia su disegno di Pierre d’Angicourt. Purtroppo, tranne la Cappella Palatina, di questo periodo non rimane altro.

Alfonso d’Aragona, infatti, lo modificò radicalmente per adeguarlo sia alle nuove tecniche combattive sia alla sua nuova e raffinata vita di corte. Era il 1442, e Guglielmo Sagrera consolida lo stile gotico internazionale già presente in città.

Ecco comparire il "Maschio" come lo conosciamo oggi, con le sue grandi torri cilindriche, le pareti laterali con basamenti a scarpa (con relativi camminamenti), e soprattutto il grande arco di trionfo dell’ingresso, splendido insieme della scultura napoletana del 1400.

Alla sua costruzione collaborarono maestranze di diverse scuole (Francesco Laurana, Domenico Gagini, Pietro da Milano, Andrea dell’Aquila ed altri), dalla catalano – borgognona, a quella adriatica, a quella del Rinascimento italiano.

L’arco raffigura, nel fregio di mezzo, il Trionfo di Alfonso d’Aragona, La partenza per la guerra ed Il ritorno del re vittorioso nella parte interna dei pilastri.

Il Maschio Angioino fu la residenza dei re napoletani fino al 1500, e continuò a subire trasformazioni fino al 1898 quando fu concesso al Comune. Da allora ha contenuto vari uffici pubblici che oggi sono stati trasferiti, tranne il Consiglio Comunale che si tiene ancora nella splendida Sala dei baroni, così chiamata perché vi arrestarono, nel 1486, i baroni che avevano congiurato l’anno prima contro Ferrante d’Aragona.

Dal 1987 il castello è stato destinato alla cultura, e dal 1990 è sede del bellissimo Museo Civico, esposizione di opere d’arte napoletane di tutti i tempi.

Prima tappa della nostra visita al museo civico è la Cappella Palatina, dedicata a Santa Barbara, posta di fronte all’ingresso, con il suo rosone di Matteo Forcymanya del 1470, in stile gotico flamboyant.                                                                                      

Questa cappella è importantissima perché era stata affrescata da Giotto ed allievi della sua bottega; oggi purtroppo le loro opere superstiti sono poche. Vi possiamo ammirare, però, affreschi trecenteschi di Niccolò di Tommaso e di altri maestri ignoti provenienti dal castello di Casaluce (in provincia di Caserta), che raffigurano le Storie di S. Guglielmo di Gellone e della Vita di S. Antonio.

Insieme a questi affreschi, possiamo ammirare anche belle sculture quattrocentesche.

Il museo continua in un’ala del castello, al primo piano con opere del 1400 - 1500 - 1600, tra pitture e arredi sacri; al secondo piano con opere dal 1700 al 1900 inoltrato.

Non bisogna dimenticare che con il biglietto d’ingresso al Museo Civico si possono visitare anche le segrete ed i camminamenti superiori.

Nel suo fossato, la domenica mattina, un via-vai di persone a comprare  al suo tradizionale mercato dei fiori.

In estate, inoltre, nel cortile e nello spazio laterale al castello, possiamo assistere a manifestazioni culturali e divertimenti di vario genere.

 

Buon divertimento, dunque …

 

 

 

 

 

Una scultura dell'artista  Mimmo Palladino all'interno del castello

Due turisti decisamente soddisfatti dell'accoglienza della struttura

 

La cappella palatina col suo rosone

 

 

 

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Museo Civico di Castel Nuovo (Maschio Angioino)

Piazza Municipio - tel.0817952003

 

orario:
dal
lunedì al sabato 9.00 - 19.00
la
domenica apre per dicembre

ed in occasione della manifestazione

"Maggio dei Monumenti"

 

Ingresso: £.10.000 per i visitatori dai 12 ai 65 anni
gratuito per gli altri