LA ISOMOTO 125 GT 

 

< Questa che sto per raccontare è la storia della moto che è appartenuta a mio padre e precisamente una Iso 125 GT. La moto che vedete nelle foto, che ritraggono i miei genitori al colle del Sestriere nel lontano 1955, fu acquistata dal concessionario Iso della Valle di Susa dei Fratelli Ilario e Dimer Brunetti. Le moto venivano  modificate su richiesta del cliente e come potete vedere dalle foto mio padre ne aveva modificato la sella con con una a due posti così come era stato cambiato il colore del serbatoio in rosso e nero.

Papà e mamma non ancora sposi adoperavano la moto per le gite domenicali: più di una volta mio padre si era recato in Francia, e precisamente al colle del Galibier, per assistere al giro di Francia, poi la moto non fu più utilizzata. Nel 1974 la moto rimase ferma nel garage di casa e ci restò fino al 2000. Ci dimenticammo di pagare il "bollo" e nel 1987 la moto venne radiata d'ufficio. Un pomeriggio del 2000, poco dopo la scomparsa di mio padre, riordinando il garage riscopro dietro i ripiani la Iso 125 GT. La prima impressione fu quella di disfarsi di quel "ferro vecchio" che ormai a casa non interessava più a nessuno. Decido di farla trasportare a casa mia con l'aiuto di un mio amico che dispone di un furgone, poi un pomeriggio di luglio mi decido a darle una bella lavata con il gasolio...Gonfio le gomme che ormai sono rovinate e do una bella pulita al carburatore, preparo della miscela nuova, dopo aver svuotato il serbatoio che era rimasto con un dito di olio al fondo, e con grande stupore al terzo tentativo il motore si avvia. Nel complesso la moto risulta ancora ben conservata a parte qualche traccia di ruggine qua e là sul telaio.

Decido allora di intraprendere il calvario del restauro e mi ricordo che a Condove, dove io risiedo, c'è ancora il Sig. Brunetti Dimer che nel lontano 1954 aveva venduto la moto a mio padre. Lo contatto subito per sapere se l'impresa sia fattibile, ma vengo subito deluso, visto la spesa da affrontare per cromatura, ricambi e verniciatura, ma è Dimer stesso ad invogliarmi a proseguire nelle attività. Si smonta tutto, il motore che aveva percorso circa 11.000 Km viene rifatto dal Sig. Dimer. Si lavano i pezzi, si riparano, si sostituiscono i pezzi usurati, sabbiatura, cromatura, verniciatura, ingrassaggio ed ecco quello che appare alla fine del restauro.

Purtroppo non posso ancora girare in quanto la moto è da reimmatricolare, ma ormai il più è fatto! Comunque senza l'aiuto di Dimer (nelle foto sopra) non sarei stato in grado di completare l'opera. Un ringraziamento particolare va al Sig. Brunetti e al caro amico Gianluca Basile che mi ha dato l'opportunità di raccontare la storia della mia moto. >

Massimo R.

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