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PROGETTO Lingue 2000 Scuola Elementare

PROGETTO Lingue 2000

Classi Scuola  Elementare di Valsinni, Colobraro e San Giorgio

anno scolastico 2003 / 2004

PREMESSA

Con il presente progetto si intende favorire il potenziamento e l’arricchimento dell’insegnamento-apprendimento delle lingue straniere, cogliendo le indicazioni della C.M. 217 del 13/09/99, avviando lo studio della seconda lingua nelle classi del secondo ciclo.

 

COLOBRARO: Classe 3ª, ulteriore espansione dello studio della lingua francese, il martedì dalle ore 16,30 alle ore 18,30, affidata alla  ins. Gagliardi; Classe 5ª, prosecuzione dello studio della lingua inglese, il giovedì dalle ore 16,30 alle ore 18,30, affidata alla ins. Modarelli. 

SAN GIORGIO: Classe 3ª, ulteriore espansione dello studio della lingua inglese, il martedì dalle ore 16,30 alle ore 18,30, affidata alla ins. Mottola. 

VALSINNI: Classe 3ª, ulteriore espansione dello studio della lingua inglese, il mercoledì dalle ore 16,30 alle ore 18,30, affidata alla ins. Mottola. Classi 5ª, prosecuzione dello studio della lingua francese, il martedì dalle ore 16,30 alle ore 18,30, affidata alle ins. Montesano e Truncellito. 

Il progetto nasce dal bisogno di favorire l’apertura della scuola alle esigenze del territorio nella prospettiva della diffusione delle lingue straniere nel nostro Paese e nel raccordo di continuità con la scuola media, e di incrementare qualitativamente l’offerta formativa. 

MOTIVAZIONE DEL PROGETTO

In un bambino della scuola elementare la disponibilità all’apprendimento fonetico appare quasi totale; vi è in lui una sorta di plasticità fonetica che gli permette l’acquisizione rapida di qualsiasi uso e codice propostogli e una disinibizione psicologica nell’applicazione delle forme linguistiche recepite che riuserà analogicamente con sicurezza e tranquillità.

La scuola, partendo da questa premessa,  intende: 

Insegnare al fanciullo a gestire la pluralità dei messaggi variamente codificati che gli giungono; 

Educarlo all’uso di tutti i codici che soddisfano il bisogno squisitamente umano di “linguaggio”; 

Permettergli di comunicare con altri anche attraverso una lingua diversa dalla propria. 

OBIETTIVI EDUCATIVI 

SOCIO AFFETTIVI. 

Sviluppare nei bambini un atteggiamento positivo nei confronti della lingua e della cultura straniera al fine di suscitare interesse verso culture e popoli per arrivare all’accettazione dell’altro, del diverso da sé. 

COGNITIVI. 

Stimolare e sviluppare nel bambino i processi cognitivi, le abilità di studio, la capacità di operare relazioni logiche e di riflettere sulla lingua.

 LINGUISTICO-COMUNICATIVI. 

Comunicare con gli altri in una lingua diversa dalla propria. 

OBIETTIVI DIDATTICI 

COMPRENSIONE ORALE. 

Ascoltare e comprendere singole parole, semplici comandi e brevi frasi. 

Comprendere in un contesto noto il senso generale del messaggio o un elemento specifico. 

COMPRENSIONE SCRITTA. 

Cogliere il senso generale da frasi o brevi testi scritti. 

Leggere semplici frasi con corretta pronuncia e giusta intonazione. 

PRODUZIONE ORALE. 

Saper rispondere a semplici domande. 

Saper usare il lessico e saper produrre brevi messaggi. 

Saper sostenere una facile conversazione. 

PRODUZIONE SCRITTA. 

Saper trascrivere la maggior parte delle parole usate oralmente. 

Saper produrre brevi frasi su modelli strutturati. 

SVILUPPO DELL’AREA CULTURALE 

Cominciare ad interessarsi alla lingua e alla cultura di altri popoli. 

STRUTTURAZIONE DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA 

L’insegnamento della L2 deve innanzitutto incoraggiare i bambini ad usare la lingua per i loro interessi, a farla propria. Per raggiungere questo scopo dobbiamo dare priorità ai seguenti punti: 

Creare un ambiente ricco di stimoli.

Sfruttare le naturali capacità e le inclinazioni insite nei bambini.

Presentare varie situazioni di uso reale della lingua.

Proporre numerose attività ludiche e operative.

Incoraggiare il dialogo e le facili conversazioni. 

L’attività di insegnamento sarà strutturata in unità didattiche, ciascuna avente come obiettivo principale l’introduzione di una funzione comunicativa.

Ogni unità sarà articolata in diverse lezioni durante le quali sarà introdotta dapprima la nuova funzione comunicativa e la si farà esercitare in situazioni il più possibile reali, e successivamente si utilizzerà in modi spontanei e creativi. Al termine dell’U.D., ci sarà una fase di verifica che avrà lo scopo di accertare fino a che punto l’obiettivo dell’unità didattica sarà stato raggiunto dagli alunni. All’inizio di ogni nuova lezione si procederà ad una breve revisione dell’argomento introdotto nella lezione precedente.

 

METODOLOGIA 

La metodologia adatta è di tipo comunicativo. L’approccio ludico è fondamentale nell’apprendimento della lingua straniera, in quanto attraverso il gioco e il divertimento il bambino vive la lingua come una cosa reale. Il gioco, inoltre, favorisce l'apprendimento "indiretto” della lingua e ne incoraggia un uso più spontaneo. Ai giochi verranno affiancati momenti in cui gli alunni si dovranno concentrare sulle forme linguistiche, momenti dedicati al canto, alla finzione scenica, alle attività manipolatorie e alla ripetizione corale, a gruppi e individuale. E’ necessario che l’alunno impari secondo i propri tempi, senza essere forzato.

VALUTAZIONE 

L’unità didattica si conclude con una fase di verifica che ha lo scopo di valutare se i modelli linguistici presentati sono stati acquisiti o meno dalla maggioranza degli alunni. Il controllo di tale apprendimento verrà svolto sia in forma oggettiva, sia soggettiva, tenuto conto che entrambe possono avere una loro funzione e validità nel quadro di valutazione di ogni alunno.