YOGA:
SENSO, FINE
Il termine "Yoga" (sotto il quale troviamo tutte le tecniche
fisiche, mentali e spirituali praticate assiduamente in ogni parte dell'India,
da Ceylon all'Himalaya, e che vennero integralmente adottate dai Lama
del Tibet, da alcuni scrittori mistici della Mongolia e della Cina e che
furono realizzate specialmente nei conventi zen giapponesi) proviene dalla
radice sanscrita yuj che significa "aggiogare, unire,
legare assieme" (di cavalli o carri) e ricorre particolarmente nel
Rig-Veda (il Veda degli Inni, il più antico libro sacro
indiano) nonché in moltissimi altri testi antichi sanscriti.
Yoga va quindi interpretato come "l'atto di aggiogare, di unire,
di attaccare", il cui significato può essere esteso e trasferito
al controllo del corpo, della mente (manas) e dei sensi (indryas):
"cavalli" assai ribelli per i quali è necessario il "giogo"
della disciplina yogica.
A questa prima interpretazione del termine Yoga, se ne affiancano altre,
per esempio quella di "associazione, connessione, unione" dello
spirito individuale (Jivàtma) con quello uni-versale (Paramàtma),
definizione che troviamo in un celebre e fervido poema mistico indiano,
il BhagavadGìtà (secondo secolo a. C.)
VARI YOGA
Abbiamo accennato che vi sono più correnti yoga, a causa delle
diverse vedute dei vari temperamenti o caratteri individuali dei praticanti.
Tuttavia,
queste correnti convergono tutte verso la medesima meta, come fiumi al
mare.
Allo scopo di dare una più esatta conoscenza di esse, troviamo
proficuo elencare i rami yoga più noti.
- Hatha-Yoga: lo Yoga ginnico dell'armonia psico-fisica, della
salute e della longevità.
- Karma-Yoga: lo Yoga del lavoro e della retta azione
- Bhakti-Yoga: lo Yoga dell'amore cosmico.
- Ràya-Yoga: lo Yoga mentale, regale, classico.
- Jnàna-Yoga e Vedànta: lo Yoga della filosofia,
del ragionamento, del razionalismo.
Molti altri rami Yoga usano metodi e tecniche diversi per realizzare la
stessa meta, adatti ai vari temperamenti e alle diverse esigenze individuali,
per esempio, il Tàntra-Yoga fra l'altro utilizza la sessualità
e la donna come mezzi illuminanti.
Le scritture indiane raccomandano di intraprendere lo Yoga sotto, la guida
di un Maestro sicuro (Guru), poiché il sentiero è sottile
e pericoloso come il "filo di un rasoio".
"Fra migliaia di uomini a stento ve n'è uno che lotti per
raggiungere la perfezione; e tra le migliata di fedeli che lottano, a
stento uno solo conosce la Mia Essenza." (Bh Gì. VII, 3).
(Testi e foto tratte dal libro del maestro Carlo Patrian "Yoga"
Ed. Sperling&Kupfler)
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