homepage
Conoscere la Cina


Vincenzo Tusa
Il mio incontro con la Cina


In Tibet con La Malfa
La festa in onore di La Malfa. L'arrivo
Lo spettacolo
La visita di La Malfa. I protagonisti
Lhasa
Arte


Viaggio a Pechino
Beijing, città dell'impero
La Città proibita
Piazza Tiananmen
Il Tempio del Cielo
Il Tempio dei Lama
Il Parco Beihai
Musei, parchi, templi


Musei, Sichuan.
La corte delle imposte
La consegna
Il controllo
La prova del moggio
I conti
L'estorsione
La liberazione


Omaggio a Zhang Yimou
Percorso Cina


Forum sulla Cina
forum


Viaggio nello Yunnan
Contrasti di primavera
Kunming
Yuantong, Yuxi
Foresta di pietra
Dali, Lijiang
Dayan, Lincang
Xishuangbanna


 
 
 

Associazione Italia-Cina

piazza Grazioli, 18
00186 Roma

tel. +39 066798758
telefax +39 066991560

e-mail: assitaliacina@tiscalinet.it

e-mail: presidenza@italiacina.org
e-mail: viaggi@italiacina.org
e-mail: studieservizi@italiacina.org
 
 

in collaborazione con
 



Conoscere la Cina


VIAGGIO A PECHINO

 

Piazza Tiananmen

Mappa della Piazza e della Città ProibitaLa piazza della Porta della Pace Celeste, aperta nel 1651, ha visto quadruplicare la sua estensione nel 1958. Oggi si estende su 40 ettari (800 m in lunghezza, 500 in larghezza), che ne fanno la piazza più ampia al mondo.

La Piazza si apre a nord sull'immensa e scenografica Porta Tiananmen (1417, restaurata nel 1651), con il ritratto di Mao: è costruita in mattoni e regge un doppio tetto di legno. Ai suoi piedi scorre un piccolo fiume attraversato da cinque ponti. In cima alla porta prendono posto le autorità politiche e militari durante le cerimonie pubbliche.

Da un accesso a ovest di Porta Tiananmen si accede al Parco Zhongshan o Parco Sun Yatsen, facente parte una volta della Città Proibita. Vi si trova l'Altare della Terra e dei Cereali, che accoglie terre di cinque colori a simbolizzare che tutta la terra appartiene all'imperatore, che vi officiava in primavera e in autunno. Il parco ospita una sala concerti e una zona di ricreazione.

Piazza TiananmenA destra di Porta Tienanmen c'è l'ingresso al Parco delle Cultura del Popolo: ospita bei padiglioni antichi del 1462 usati in epoca imperiale come Tempio degli Antenati. Vi si tengono manifestazioni culturali e cerimonie matrimoniali collettive. D'estate si va in barca e d'inverno si pattina.

Il lato orientale destro della piazza ospita il Museo Storico (dal paleolitico al 1919) e il Museo della Rivoluzione (dal 1919 a oggi), entrambi costruiti nel 1959: tutte le didascalie sono in cinese, molte le copie dato che si tratta di musei didattici.

Piazza TiananmenA sud della piazza, dietro al Mausoleo di Mao c'è un'altra porta monumentale, Porta Qianmen (la Porta Frontale): era parte delle mura della Città Imperiale e fu anch'essa costruita da Yongle nel XV secolo. Attraverso questa porta l'imperatore lasciava la Città Imperiale per,raggiungere il Tempio del Cielo durante il solstizio d'inverno. E’ stata recentemente rinfrescata per far degnamente da sfondo al mausoleo di Mao.

Guardando porta Qianmen, sulla destra c'è un piccolo palazzo grazioso, sede di rappresentanza della Banca della Cina, quindi il Grande Palazzo dei Popolo, una volta chiamato Palazzo dell'Assemblea Nazionale del Popolo, dove si riunisce l'Assemblea (il Parlamento cinese) quando è in sessione: si estende su 51.500 mq e contiene un teatro con capacità di 10.000 posti, una sala di banchetti per 5000 persone e sale di rappresentanza per ognuna delle province cinesi. E’ stato costruito in dieci mesi nel 1958.

Palazzo dell'Assemblea del PopoloAl centro della piazza sorge il Monumento agli Eroi del Popolo, costruito nel 1958 sul luogo dove sorgeva la porta esterna del palazzo imperiale (la prima pietra è stata posta da Mao durante i festeggiamenti del Primo Maggio): è un obelisco di 36 metri in granito di Qingdao, impreziosito da dieci bassorilievi che ricordano episodi rivoluzionari salienti, in ordine cronologico iniziando dal lato est verso sud. Vi sono anche due iscrizioni calligrafiche, una di Mao (lato nord) che asserisce che "gli eroi del popolo sono immortali" e l'altra di Zhou Enlai (lato sud).

Il Mausoleo di Mao interrompe l'immensità della piazza: è stato costruito da 700.000 volontari in dieci mesi con materiali provenienti da tutta la Cina. Mao è morto il 9 novembre 1976, la prima pietra è stata messa da Hua Guofeng il 24 e il mausoleo è stato inaugurato il 9 settembre 1977.

Nel tentativo di ridimensionare l'immagine di Mao, nel 1983 il mausoleo è stato riaperto come museo con esposizioni commemorative di Zhou Enlai, Zhu De, Liu Shaoqi e Mao che però non tolgono nulla alla solennità del luogo. Si potrà discutere fin che si vuole sul valore della figura di Mao, ma bisogna riconoscere che pochi uomini nella storia hanno coinvolto un miliardo di persone portandole dalla miseria alla decenza in meno di trent'anni. Ci si mette in fila per quattro (lunga ma molto veloce), poi la coda si divide in due e si transita su spessi tappeti rossi davanti a una statua di Mao seduto (dietro un dipinto suggerisce l'immensità della Cina). Le spoglie di Mao riposano imbalsamate in un sarcofago di cristallo. Nessuno vi è uscito meno che commosso, qualunque ne fosse l'ideologia.

Il testo di queste pagine è tratto dalla guida di Sylvio Fresco, Cina: Tibet e Hong Kong, Milano, ©Shendene e associati, 1997, pubblicato da Moizzi in collaborazione con Associazione Italia-Cina


Per i soci che volessero visitare più approfonditamente visitare Pechino, l'Associazione Italia-Cina mette a disposizione il proprio Ufficio Viaggi consigliando itinerari e visite studiati sugli interessi culturali personali o di piccoli gruppi.

Per coloro che vogliono usufruire delle opportunità offerte dalla Università e dagli altri Istituti cinesi per studiare la lingua o la cultura cinese l'Ufficio Corsi è a disposizione per indirizzare o consigliare le migliori soluzioni.

Per ogni informazione sui viaggi potete andare alla pagina info e compilare un form oppure contattarci all'indirizzo viaggi.

Per ogni informazione sui corsi potete andare alla pagina info e compilare un form oppure contattarci all'indirizzo corsi.