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Conoscere la Cina


In queste pagine riportiamo alcuni testi e alcune foto di un museo singolare per certi versi, ma sicuramente interessante dal punto di vista sociologico e artistico.

Nel distretto di Tayi, nel Sichuan, un museo creato nella residenza del locale funzionario e proprietario terriero dà una bella immagine della creatività di artisti contadini cinesi, dotati sicuramente di ottima mano e grande verve descrittiva.

In effetti, sotto certi aspetti, è la stessa situazione che l'Italia visse dalla fine dell'Ottocento fino alle famose, tragiche e cruente lotte contro la mezzadria degli anni '50, epoca risoltasi con un ammodernamento dell'agricoltura ed un poderoso sviluppo dell'economia nazionale, similmente a quanto è accaduto in Cina.

I testi e le immagini sono tratte da La cour des fermages: figure des terre, Pekin, Editions en langue etrangère, 1968, pp. [84]

 


La Corte delle imposte è un'insieme di figure di terra di grandi dimensioni che fa rivivere con un'intenso realismo un episodio tragico della vita dei villaggi della Cina antica.

Il Cortile del palazzo dedicato alla raccolta delle imposte

Il tema di riferimento del Museo è Liou Wen-tsai, un proprietario fondiario che vesseggiava il distretto di Tayi nel Sichuan.

Prima della Liberazione, in questo distretto, gli eccessi dei despoti locali e le esazioni del governo del Kuomintang rendevano la via della popolazione estremamente dura. I proprietari fondiari, che costituivano appena il tre per cento circa della popolazione, possedevano tra il settanta e l'ottanta per cento della superficie totale delle terre coltivate. Essi vesseggiavano e opprimevano crudelmente la maggioranza dei contadini, riducendoli a condurre per tutto l'anno un'esistenza simile a quella delle bestie da soma. Il distretto di Tayi costituisce un esempio eclatante della vita aberrante nella Cina feudale e semicoloniale.

Nel 1949, sotto la direzione del Partito Comunista Cinese con il Presidente Mao, la Cina ha interamente rovesciato le condizioni di svilimento create da imperialismo europeo e giapponese, feudalesimo e capitalismo statalista, fondando così la Repubblica popolare di Cina. Ed è così che la popolazione del distretto di Tayi è stata liberata e si è avviata sulla strada del socialismo avanzando coraggiosamente nella rivoluzione e nell'edificazione di un paese socialista moderno.

La mappa del palazzoLe figure della Corte delle imposte sono state scolpite da un gruppo di artisti rivoluzionari. [...] essi hanno creato, in un bello slancio collettivo, questo insieme coerente di un centinaio di personaggi a grandezza naturale. Le figure si dividono in sei scene: la consegna delle imposte, il controllo delle imposte, la prova delle stadere, i conti, l'estorsione delle imposte e la liberazione.

L'opera nel suo insieme vuole costituire un atto di accusa contro i crimini mostruosi dei proprietari fondiari che vessavano e opprimevano crudelmente la maggioranza dei contadini nella Cina antica; essa riflette in modo profondo le lotte cruente che milioni di contadini hanno condotto con il Partito per sottrarsi all'impietoso dominio del feudalesimo e della proprietà fondiaria [...].

La residenza-fattoria di Lieou

Bastoni in ferro per punizioni corporaliLieou Wen-tsai possedeva ventotto fattorie. Solo nel borgo di Anjen, distretto di Tayi, ne utilizzava due, per una superficie di circa sessanta mu. Le aveva edificate confiscando a mano a mano le case e le terre delle famiglie contadine cadute in povertà.

Le figure di terra della Corte delle imposte sono state modellate in un cortile interno della fattoria [...].

PrigioneDopo la Liberazione, la fattoria è stata trasformata in museo [...]

Il proprietario Lieou Wen-tsai ricorreva a qualsiasi sorta di mezzo criminale per accaparrarsi la terra e per costringere la gente a pagare le esorbitanti imposte e dazi.

[...] li chiudeva in prigioni inondate di acqua, li batteva con bastoni in acciaio, li sotterrava vivi e ricorreva a migliaglia di mezzi orribili e barbari per sterminarli.