homepage
Conoscere la Cina


Vincenzo Tusa
Il mio incontro con la Cina


In Tibet con La Malfa
La festa in onore di La Malfa. L'arrivo
Lo spettacolo
La visita di La Malfa. I protagonisti
Lhasa
Arte


Viaggio a Pechino
Beijing, città dell'impero
La Città proibita
Piazza Tiananmen
Il Tempio del Cielo
Il Tempio dei Lama
Il Parco Beihai
Musei, parchi, templi


Musei, Sichuan.
La corte delle imposte
La consegna
Il controllo
La prova del moggio
I conti
L'estorsione
La liberazione


Omaggio a Zhang Yimou
Percorso Cina


Forum sulla Cina
forum


Viaggio nello Yunnan
Contrasti di primavera
Kunming
Yuantong, Yuxi
Foresta di pietra
Dali, Lijiang
Dayan, Lincang
Xishuangbanna


 
 
 

Associazione Italia-Cina

piazza Grazioli, 18
00186 Roma

tel. +39 066798758
telefax +39 066991560

e-mail: assitaliacina@tiscalinet.it

e-mail: presidenza@italiacina.org
e-mail: viaggi@italiacina.org
e-mail: studieservizi@italiacina.org
 
 

in collaborazione con
 



Conoscere la Cina


In queste pagine riportiamo alcuni testi e alcune foto di un museo singolare per certi versi, ma sicuramente interessante dal punto di vista sociologico e artistico.

Nel distretto di Tayi, nel Sichuan, un museo creato nella residenza del locale funzionario e proprietario terriero dà una bella immagine della creatività di artisti contadini cinesi, dotati sicuramente di ottima mano e grande verve descrittiva.

In effetti, sotto certi aspetti, è la stessa situazione che l'Italia visse dalla fine dell'Ottocento fino alle famose, tragiche e cruente lotte contro la mezzadria degli anni '50, epoca risoltasi con un ammodernamento dell'agricoltura ed un poderoso sviluppo dell'economia nazionale, similmente a quanto è accaduto in Cina.

I testi e le immagini sono tratte da La cour des fermages: figure des terre, Pekin, Editions en langue etrangère, 1968, pp. [84]

 


Le imposte richieste da Lieou Wen-tsai erano fissate in diciassette o diciotto moggi per mu. Poco a lui importava della siccità o delle inondazioni, dei temporali o degli incendi, occorreva pagare l'imposta fino all'ultimo grano.

Mentre per i contadini la vita era infernale, la rovina spesso era totale, Lieou Wen-tsai, con un cuore feroce come i lupi, menava una vita dissoluta e corrotta, debosciata nel lusso sfrenato.

Era possibile che i contadini lavorassero per tutta la vita senza avere di che mangiare e di che vestire e il proprietario conducesse la sua vita senza nulla fare?. Ecco l'ingiustizia della società in cui l'uomo sfrutta l'uomo.

I conti

contiLieou Wen-tsai ha in mano una corona buddhista ma ha il cuore di un serpente velenoso. L'astuzioa e la cattiveria sua e del vecchio intendente hanno causato la rovina e la fame di centinaia di contadini.

contiIl figlio di un vecchio contadino battuto con la verga d'acciaio vuole gettarsi sui servi di famiglia ma è trattenuto dai soldati del Kuomintang e dai famigli del proprietario.

contiUna figlia si stringe alla nonna il cui cuore è pieno di collera.

contiLa donna è addolorata. Suo marito, che ha servito il proprietario per tutta la vita come una bestia da soma, è moribondo ed ella non ha soldi per il funerale. Non ha neanche grano per pagare l'imposta e, guardando suo figlio orfano, sente il suo cuore vacillare.