Scomparsi a poco più di un mese l'uno dall'altro, il Presidente e il
Vicepresidente dell'Associazione Italia-Cina di questo scorcio di secolo testimoniano dei
profondi legami tra l'Occidente e l'Oriente e della possibilita' di integrare e rispettare,
con moto reciproco, culture solo apparentemente lontane
Tra i discorsi di commemorazione abbiamo scelto il ricordo
dell'Ambasciatore cinese in Italia Wu Minglian narrato all'IsIAO tra i tanti amici
ed estimatori dei due uomini.
"Ci siamo qui riuniti per commemorare il presidente
dell'Associazione Italia-Cina, l'Ambasciatore Marco Francisci di Baschi,
scomparso lo scorso 1. luglio. È difficile trovare parole che possano esprimere i nostri
sentimenti di dolore e cordoglio.
L’Ambasciatore Francisci fu un diplomatico altamente qualificato, un amico di vecchia data
del popolo cinese, un collaboratore sincero ed eccezionale della nostra Ambasciata.
Durante gli ultimi vent'anni della sua carriera diplomatica e poi fino alla morte,
Egli aveva contribuito largamente e fruttuosamente alla evoluzione delle relazioni
sino-italiane, alla reciproca conoscenza ed amicizia dei due popoli, conquistandosi
gratitudine e stima da parte di numerosi amici cinesi. Vorrei rinnovare alla Signora
Francisci, ai suoi familiari ed all'Associazione Italia-Cina, a nome dell’Ambasciata
cinese, di tutti gli enti cinesi accreditati a Roma e mio personale, le piu' sentite
condoglianze.
Ambasciatore in Cina dal 1975 al 1980, Francisci aveva dato positivi contributi al progresso
dei rapporti tra Cina ed Italia fin dall'inizio delle nostre relazioni diplomatiche.
Egli fu apprezzato ed ammirato dai colleghi diplomatici sia italiani che cinesi per
i successi ottenuti durante il suo mandato. Due storici avvenimenti nelle relazioni
sino-italiane lo vedono in quegli anni protagonista di spicco da parte italiana:
il primo fu la visita in Cina del Presidente Pertini, la prima e sinora anche l'unica nel nostro Paese di un Capo di Stato italiano. L’evento, di cui numerosi miei colleghi conservano un felice ricordo, suscitò l'attenzione del mondo cinese, di quello italiano ed anche della comunità internazionale. Coronato da grande successo, esso ha avuto il merito di promuovere l’evoluzione globale e stabile dei rapporti bilaterali. L’altro avvenimento di grande rilievo fu la visita in Cina del Segretario
Generale del Partito Comunista Italiano Enrico Berlinguer, visita che segnò la
normalizzazione dei rapporti tra il Partito Comunista cinese ed il PCI: una pagina
importante nella storia dei due partiti e del movimento internazionale comunista.
Ambasciatore Francisci ebbe in entrambe le circostanze meriti non trascurabili, di
cui lui stesso fu giustamente orgoglioso per tutta la vita.
La sua elezione alla presidenza dell'Associazione Italia-Cina conferì nuova energia e
vitalità alla crescita ed al consolidamento di questa istituzione. Giovandosi
della sua particolare condizione sociale, delle personali entrature nei vari ambienti,
nonchè delle ricche esperienze accumulate nel mondo diplomatico, Egli avrebbe
guidato l'Associazione nello sforzo costante di individuare e sviluppare sempre nuove
occasioni di amicizia tra i due Paesi, con risultati universalmente apprezzati.
Sempre attento nel seguire con viva partecipazione l'evoluzione ed i cambiamenti
della Cina Popolare, l'Ambasciatore Francisci non mancò mai di felicitarsi con noi per
ogni successo conseguito dal nostro Paese.
Oltre alla presidenza dell'Associazione Italia-Cina, Egli fu membro di organi direttivi
di istituti di ricerca e organizzazioni paragovernative, circostanza questa che gli consentì,
attraverso discorsi e scritti, di diffondere con impegno la conoscenza della Cina in ambienti
politici, economici, culturali e scientifici e di promuovere la ricerca e gli studi in
ambito sinologico. Nell'intento pieno di fervore e zelo di agevolare le nostre iniziative,
l’Ambasciatore Francisci si adoperò per avvicinare al nostro Paese numerose
personalità italiane e costante fu la sua opera di intermediazione a favore dei
nostri impegni. Grazie ai frequenti viaggi che lo portarono in quasi tutte le province
della Cina, Egli riuscì ad allacciare estesi rapporti di amicizia con enti centrali
e periferici cinesi, incoraggiando visite reciproche e progetti di cooperazione tra i
due Paesi.
L'Ambasciatore Francisci nutrì profondi sentimenti di stima per il Sig. Deng Xiaoping,
principale artefice del nuovo corso cinese. Ci ha molto commossi che, il giorno successivo
alla scomparsa del Sig. Deng, alla testa della direzione dell’Associazione Italia-Cina,
nelle prime ore del mattino, Egli, primo italiano, sia venuto in via Bruxelles a firmare
il registro delle condoglianze.
La sua grave malattia, negli ultimi giorni della sua vita, non gli impedì di seguire
con interesse il ritorno di Hong Kong alla madrepatria, e ciò ci testimoniò con un telegramma di felicitazioni due giorni prima della sua scomparsa. Ci è molto rincresciuto che Egli non abbia potuto partecipare al grande ricevimento del 1 luglio e condividere con gli amici cinesi di vecchia data la gioia per quello che è stato per noi l'evento del secolo. Ma il suo affetto per il popolo cinese ed il suo caro augurio non potranno mai essere dimenticati.
Signore e Signori,
per più di venti o trent'anni, l’Ambasciatore Francisci ed il Prof. Zucchetti hanno
inteso tenere in alto la bandiera dell'amicizia italo-cinese qualunque fosse il
vulnerabile contesto internazionale e nazionale, e a dispetto delle difficoltà
insorte nell'ambito stesso dell’Associazione da loro guidata. Essi hanno percorso accanto
a noi un lungo, non comune, tratto di strada. Alle loro preziose volontà e
determinazione l’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese rivolge i sensi della
più alta considerazione. I grandi possono morire, ma il loro spirito è eterno.
Scomparsi l'uno dopo l'altro, il Prof. Zucchetti e l'Ambasciatore Francisci,
la Signora Vittoria Mancini, segretaria generale dell’Associazione Italia-Cina,
ed altri amici soci hanno affrontato da soli i numerosi e pesanti impegni istituzionali,
continuando a lavorare alacremente per l'amicizia dei nostri due Paesi e preparando il
prossimo congresso nazionale dell’Associazione. Vorremmo cogliere l'occasione per ringraziare
la Signora Mancini e gli altri amici per l'opera sin qui svolta. Siamo convinti che la
nuova direzione dell’Associazione, che vedrà la luce prossimamente, non mancherà
senza alcun dubbio di accogliere e valorizzare l'esemplare eredità dell'Ambasciatore
Francisci e del Prof. Zucchetti, traghettando nel prossimo secolo un’Associazione più
influente e vigorosa. Da parte sua, l’Ambasciata cinese in Italia continuerà, come
ha sempre fatto, a sostenere e collaborare con l’Associazione Italia-Cina.
E amicizia tra i nostri due Paesi è una realtà piena di promesse, il cui futuro
si annuncia ancora più bello del presente.
L’Ambasciatore Marco Francisci di Baschi sarà sempre vivo nei nostri cuori."
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