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Bibliografia italica sinensis


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La bibliografia delle monografie sulla Cina che l'Associazione Italia/Cina predispone in queste pagine internet ha un carattere puramente e sommariamente informativo, non essendo né uno studio scientifico, né un elenco esaustivo: tuttavia una rapida consultazione può trarre d0impaccio già molte persone e coloro che la scorreranno possono già trarre qualche dato personalmente sui rapporti tra l'Italia e la Cina.

Gli anni dell'Ottocento si caratterizzano come gli anni della Rivoluzione industriale e del Colonialismo: tutte le pubblicazioni sulla Cina risentono di questo vento che spira per tutto il secolo. A fianco a vedute positiviste che alimentano la vena geografica, sorgono le opere sulla collocazione politica nell'Italia nella misera spartizione delle briciole.

L'inizio del secolo presenta il drammatico quadro delle Rivoluzioni e dei Totalitarismi. La Cina diventa un lontano punto di riferimento, visto con interesse da più lati: le rivoluzioni, la società che si apre ed entra in relazione con l'occidente, le guerre e le alleanze dello scacchiere internazionale. Solo in epoca fascista la Cina continua ancora ad essere oggetto della retorica coloniale ottocentesca.

La nuova Cina è un punto ormai di riferimento: il bene e il male, milioni di cinesi rossi, ma soprattutto l'esperimento socialcomunista per l'indipendenza e lo sviluppo non occidentale di un subcontinente di proporzioni enormi.

La società cambia: come nel '48 dell'ottocento il '68 produce un cambiamento epocale di proporzioni planetarie: la Cina è, protagonista e oggetto sulla scena mondiale, come punto di riferimento politico e come oggetto della aperimentazione e ricasco della congiuntura internazionale.

Si assestano i dibattiti politici, la cultura cinese è un punto di riferimento per la cultura occidentale esoterica e contestataria: l'agopuntura, le medicine alternative, le arti marziali, la religione: i sogni, l'inconscio.

Sono gli anni in cui si rafforza sia l'estremismo politico che l'estremismo socioculturale alternativo: la Cina è vista dall'italia ancora come stimolo e paradigma, come pozzo cui attingere linfa per il non ufficiale. A fianco invece aumentano gli scritti dei sinologi e la produzione scientifica e pseudoscientifica.

L'interesse per la letteratura e la cultura cinese si allarga: letteratura e poesia, arti figurative, arte contemporanea. Si allacciano le relazioni diplomatiche anche grazie all'Associazione Italia/Cina, aumentano le esposizioni di materiale cinese e gli scambi, nasce l'interesse per la cucina cinese.

La Cina vista dal punto di vista critico: gli intellettuali della contestazione diventano critici con le svolte cinesi, la situazione internazionale in continua evoluzione si predispone alla caduta del comunismo in Russia e nell'Est dell'Europa: diminuisce l'interesse per la medicina tradizionale e l'agopuntura, aumenta l'interesse per altre forme (feng shui, giardino, architettura, archeologia, antiquariato) e per le arti marziali.

L'ingresso della Cina tra i grandi del mondo produce forti contrasti: da un lato le traduzioni di testi americani che individuano nella Cina il nuovo orso da combattere, dall'altro la crescita economica e il cambiamento sociale che produce la nuova forma di socialismo cinese: letteratura e cinema sono i cavalli di battaglia della nuova diffusione della cultura cinese.

Il miracolo Cina attira gli investitori: gli economisti e gli enti economici producono materiale consono alle trattative con un mercato sconosciuto e dalle regole diverse. Cinema, letteratura, arte, cucina, tradizioni, viaggi sono ormai attestati e in continua espansione: è il decennio della pubblicazione delle guide turistiche.

L'interesse per la Cina si consolida e da alcuni filoni di indagine nascono nuove proposte. In questi anni si manifesta un grande sforzo pubblicistico di enti religiosi al fine di testimoniare la presenza del cattolicesimo e della pratica dell'evangelizzazione nella Cina coloniale. Ma a fianco a questa lunga teoria di testi inizia un nuovo interesse sperimentale per la medicina cinese, grazie alla nuova impostazione scientifica della medicina occidentale: principi attivi, tecniche, ricerca di nuove forme di aproccio alla malattia vengono sondate nella pratica millenaria cinese. La filosofia e la storia ritornano con testi classici ripubblicati o con nuove proposte editoriali, più spesso traduzioni di testi anglosassoni. La cucina e le guide esplorano con migliore efficacia e con nuovi tracciati l'universo Cina. La letteratura cinese continua ad essere tradotta con alcuni testi fortemente occidentalizzati. Si assiste anche al ritorno in parte dell'editoria politica.

La prima parte del nuovo millennio consacra l'interesse per la Cina materializzato in mostre e convegni dei quali si ha traccia nelle pubblicazioni a margine. Grande interesse riveste invece una nuova tendenza, maggiormente specialistica, per la conoscenza della società e dell'economia cinese. A fianco ai testi sugli investimenti in Cina, nuove pubblicazioni sulle norme del governo, sulle leggi, sule tecniche economiche per l'iterazione con il mercato cinese. È anche il periodo dell'influenza, delle guerre di interessi geopolitici, dei nuovi assetti internazionali nei quali la Cina riveste un ruolo di primo piano.