DIRITTO - ECONOMIA - SCIENZA DELLE FINANZE

Triennio

FINALITÀ DELL'INSEGNAMENTO

L’organizzazione sociale, politica ed economica degli uomini riuniti in società costituisce l’oggetto di studio del Diritto e dell’Economia politica.

L’Economia Politica studia gli aspetti strutturali, funzionali e strumentali del sistema economico e delle imprese considerate nelle loro interrelazioni con i sottosistemi finanziario, creditizio, fiscale, occupazionale, secondo quadri di riferimento storico-evolutivi, micro e macro-economici, pubblici e privati, descrittivi e prescrittivi.

Il Diritto studia il sistema di regolamentazione giuridica della prassi sociale, politica ed economica, considerato nei suoi aspetti normativi, organizzativi, teleologici, sociologici, secondo quadri di riferimento non solo formali e prescrittivi, ma anche reali, promozionali, organizzativi e valutativi.

L’approccio economico e quello giuridico, pur prendendo in considerazione un oggetto di studio in parte coincidente, si differenziano dal punto di vista metodologico per la diversa natura dei due universi disciplinari, pur se confluenti nel vasto campo delle scienze sociali: prevalentemente empirico e positivo quello economico, prevalentemente deduttivo e normativo quello giuridico.

Lo studio del Diritto mira a fornire agli studenti le conoscenze e le competenze necessarie alla definizione della natura giuridica dei vari istituti, all’analisi della normogenesi e del finalismo, alla considerazione dei problemi interpretativi e sistematici delle norme, nonché del loro reale funzionamento.

Lo studio dell’Economia politica mira a promuovere la conoscenza dei principi, delle regole, delle teorie concernenti i fenomeni produttivi, distributivi, finanziari e creditizi, nonché dei processi programmatori e organizzatori dell’attività economica. Inoltre, si propone di sviluppare la capacità di interpretare le problematiche economiche sia in senso storico evolutivo sia in senso sistemico al fine di rendere i giovani capaci di operare scelte motivate.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Al termine del corso gli studenti devono:

conoscere:

· i principi generali del diritto;

· gli istituti fondamentali del diritto civile, commerciale e pubblico, con riferimento anche agli ordinamenti comunitari;

· la struttura, gli elementi e il funzionamento del sistema economico e delle imprese;

· il ruolo dello Stato nell’economia;

· i principi regolatori della politica economica e dell’attività finanziaria dello Stato;

essere in grado di:

· analizzare situazioni di carattere giuridico ed economico, individuandone gli elementi, le loro caratteristiche, i tipi e i rapporti di interazione;

· rilevare analogie e differenze nei fenomeni giuridici ed economici e ricomporle in schemi sintetici;

· individuare il nesso causa-effetto tra fenomeni anche lontani nel tempo e nello spazio ed esprimere le corrispondenti relazioni;

· interpretare, analizzare e comunicare i contenuti essenziali di testi e fonti di informazione economica e giuridica;

· applicare le norme giuridiche generali e astratte a casi concreti, utilizzando procedimenti logico-argomentativi e logico-formali;

· produrre atti e documenti relativi alla prassi negoziale, amministrativa, economica e fiscale;

· operare autonomamente verifiche su soluzioni ipotizzate per risolvere specifici problemi.

Il perseguimento di questi obiettivi presuppone che siano consolidate, ampliate e qualificate conoscenze e abilità, acquisite nel biennio sia nel campo linguistico sia nel campo logico-argomentativo.

Nel campo linguistico occorre qualificare ulteriormente:

· la conoscenza e la comprensione degli elementi, della struttura e delle regole di formazione del linguaggio giuridico ed economico;

· le abilità ricettive e produttive del linguaggio giuridico ed economico, sia come capacità di ascolto e di produzione orale, sia come capacità di lettura e di elaborazione di documenti giuridici ed economici.

Nel campo logico occorre qualificare ulteriormente:

· la conoscenza, la comprensione delle regole e dei procedimenti della logica giuridica ed economica;

· le relative capacità di adottare ragionamenti corretti e adeguati alla diversità e alla complessità delle due discipline.

ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI

DIRITTO

Classe terza

Al fine dell’anno scolastico, lo studente deve essere in grado di:

· individuare la natura, i caratteri e la funzione originaria degli istituti principali del diritto civile, nonché le trasformazioni intervenute a seguito dei processi di commercializzazione e pubblicizzazione;

· analizzare i principali soggetti, oggetti e rapporti del diritto civile, individuandone gli elementi, i caratteri e le relazioni;

· individuare le principali figure di diritti reali, coglierne analogie e differenze in ordine alla natura, alla struttura, alla funzione, alla normativa;

· individuare le principali figure di obbligazioni e contratti, coglierne analogie e differenze in ordine alla natura, alla struttura, alla funzione, alla normativa;

· enunciare il sistema generale dei diritti patrimoniali e il modello delle fonti costitutive e delle vicende modificative ed estintive degli stessi diritti, partendo dalla fattispecie normativa;

· rilevare casi di difformità tra modello normativo e prassi concreta della contrattazione con riferimento ai vari elementi del contratto, ricercandone le cause che le determinano;

· redigere semplici contratti di compravendita, locazione, mandato, mutuo, previa scelta motivata e interpretazione delle norme astratte da applicare alle fattispecie concrete;

· formulare schede di sintesi sugli istituti giuridici, compilare modelli normativi e dogmatici, redigere brevi relazioni e resoconti.

1. La norma giuridica

· I caratteri e le fonti.

· L'interpretazione.

2. I soggetti di diritto

· Le persone fisiche.

· Le persone giuridiche.

3. Gli oggetti del diritto

· I principi fondamentali.

4. I diritti reali

· I principi e gli istituti fondamentali.

· La proprietà.

5. Le obbligazioni

· Gli elementi e le fonti.

· Le modificazioni, l'adempimento e l'inadempimento.

6. La tutela del credito

· I principi e gli istituti fondamentali.

7. Il contratto e l'autonomia contrattuale

· Gli elementi costitutivi.

· La validità e l'invalidità.

· L'efficacia.

8. I contratti nel diritto italiano

· I contratti tipici e i contratti atipici.

· Alcuni contratti atipici: compravendita, locazione, mandato, mutuo.

9. l principio di responsabilità

· La responsabilità contrattuale ed extracontrattuale.

· La responsabilità da fatto illecito.

Classe quarta

Alla fine dell’anno scolastico, lo studente deve essere in grado di:

· individuare l’evoluzione storica, le vicende della codificazione, la natura e la funzione del diritto commerciale;

· individuare il ruolo delle norme giuridiche nel contesto del sistema informativo aziendale: in particolare, analizzare i vari istituti del diritto commerciale e gli adempimenti da essi previsti, diretti non solo ad assicurare la legalità dell’attività aziendale, ma anche ad ordinare, razionalizzare e regolare il flusso delle decisioni, degli atti e delle vicende aziendali;

· individuare, analizzare, giustificare le tipologie di imprese commerciali individuali e collettive disciplinate nel nostro ordinamento giuridico, coglierne analogie e differenze in ordine a natura, struttura, funzione;

· individuare e analizzare gli elementi soggettivi, oggettivi, funzionali e finalistici dell’impresa, individuare le norme generali di riferimento applicabili alle diverse fattispecie;

· analizzare la funzione dei principali atti e contratti commerciali;

· individuare e analizzare gli elementi soggettivi, oggettivi e funzionali dei vari contratti commerciali, documentare analogie e differenze in ordine alla natura, alla struttura, alla funzione, alla normativa;

· applicare le norme astratte ai casi concreti, attraverso un duplice processo di analisi del caso e di interpretazione delle norme;

· formulare ipotesi risolutive di casi giuridici di media complessità, motivando le scelte e redigendo i relativi atti;

· formulare schede di sintesi sugli istituti giuridici, compilare modelli normativi e dogmatici, redigere brevi relazioni e resoconti.

1. L'imprenditore e l'impresa

· Lo statuto dell'imprenditore.

· Le diverse tipologie di impresa.

2. L'azienda

· Gli elementi e i segni distintivi.

· Il trasferimento dell'azienda.

3. La società

· Il contratto di società.

· Le società previste dall'ordinamento italiano.

· Società di persone e società di capitale.

· Le principali società negli ordinamenti degli altri paesi dell'U.E.

4. La crisi dell'impresa

· Le procedure concorsuali: principi e istituti fondamentali.

5. I contratti dell'impresa

· I principali contratti tipici.

· Le nuove forme contrattuali autonome.

· Il contratto di lavoro, con richiamo dei principi generali della legislazione sociale e del lavoro.

6. I titoli di credito

· La natura e la funzione dei titoli di credito.

· Caratteri e tipologie.

Classe quinta

Alla fine dell’anno scolastico, lo studente deve essere in grado di:

· analizzare e valutare gli aspetti formali e sostanziali della garanzia costituzionale, come garanzia che, attraverso il primato della norma costituzionale e la gerarchizzazione delle altre fonti normative, pone a fodamento del nostro ordinamento giuridico e politico i principi dello Stato di diritto e dello Stato sociale;

· valutare il divario tra Costituzione formale e Costituzione materiale in riferimento all’attuazione della garanzia e alla tutela costituzionale dei diritti dell’uomo e del cittadino;

· analizzare e valutare i principi costituzionali dell’amministrazione pubblica;

· analizzare e valutare i principi costituzionali della giurisdizione civile, penale e amministrativa;

· interpretare, integrare e sistematizzare le norme che regolano l’attività amministrativa dello Stato e degli enti autonomi;

· analizzare e valutare l’attività amministrativa come attività immediata e diretta a risolvere i bisogni della comunità;

· analizzare i procedimenti e redigere gli atti amministrativi più ricorrenti nella vita sociale e aziendale;

· interpretare, integrare e sistematizzare le norme principali che regolano l’attività giurisdizionale dello Stato;

· analizzare e valutare l’attività giurisdizionale come attività diretta ad applicare le norme astratte ai casi concreti per risolvere conflitti e controversie;

· analizzare e valutare il funzionamento reale della Costituzione, con riferimento all’organizzazione amministrativa e giurisdizionale dello Stato italiano;

· formulare schede di sintesi sugli istituti giuridici, compilare modelli normativi e dogmatici, redigere brevi relazioni e resoconti.

1. Il cittadino e la Costituzione

· Le garanzie costituzionali.

· La legge costituzionale.

· La Corte Costituzionale.

2. Il cittadino e la Pubblica Amministrazione

· L'attività amministrativa.

· Il procedimento e l'atto amministrativo.

· L'organizzazione amministrativa.

· Il decentramento.

· Le autonomie locali.

3. Il cittadino e l'amministrazione della giustizia

· I principi generali costituzionali.

· La corte Costituzionale e la giustizia costituzionale.

· La tutela giurisdizionale.

· Giurisdizione civile.

· Giurisdizione penale (cenni).

· Giurisdizione amministrativa.

· Il contenzioso tributario.

· La giustizia europea.

INDICAZIONI METODOLOGICHE

Il metodo di studio del Diritto, secondo il tipo di conoscenze e di abilità che si vogliono conseguire, si può articolare in diversi itinerari didattici. Si possono così distinguere quattro tipi di apprendimento:

· apprendimento di principi generali relativi agli aspetti ontologici, assiologici, epistemologici e fenomenologici del diritto (ricerca teorica);

· apprendimento di concetti giuridici fondamentali relativi alla sistemazione dogmatica e valutativa dei contenuti normativi (ricerca sistematica);

· apprendimento di regole per risolvere casi concreti e per produrre atti giuridici (ricerca applicata);

· apprendimento di dati e situazioni relativi allo studio empirico e funzionale del diritto (ricerca empirica), anche al fine di individuare ipotesi di riforma legislativa (ricerca propositiva).

Al fine di realizzare gli itinerari indicati si suggerisce di programmare e di attuare una prassi didattica ispirata ad una opportuna flessibilità di modalità di insegnamento, basata su lezioni interattive, simulazioni di casi, progetti di ricerca per scoperta.

Secondo le modalità prescelte occorre prevedere momenti e fasi di:

· lettura e interpretazione di fonti normativa;

· analisi del processo di formazione delle norme;

· analisi di situazioni reali;

· costruzioni di schemi concettuali;

· redazione di atti, documenti e relazioni.

MODALITÀ DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE

Con riferimento alle indicazioni su verifica e valutazione esposte nelle note introduttive al curricolo e che debbono ritenersi qui richiamate, si sottolineano le seguenti specificazioni:

· le fonti legislative costituiscono materiali significativi per l’elaborazione di prove oggettive dirette a verificare la conoscenza dei contenuti normativi e la comprensione e l’applicazione della logica e del linguaggio del diritto;

· le fonti dottrinarie possono essere utilizzate per l’elaborazione di prove oggettive dirette a verificare la conoscenza argomentativa e sistematica del diritto e la comprensione e l’applicazione della logica e del linguaggio dei giuristi;

· gli atti giuridici prodotti dagli studenti possono essere utilizzati per verificare la padronanza della logica e dei ragionamenti giuridici normativi e non normativi;

· i colloqui orali, oltre a permettere la discussione delle prove oggettive, debbono mirare a valutare le competenze logico-argomentative e linguistico-espressive.

ECONOMIA POLITICA

Classe terza

Alla fine dell’anno scolastico, lo studente deve essere in grado di:

· rilevare gli elementi del sistema economico e la correlazione fra essi esistente per acquisire una chiara visione dell’intero processo di funzionamento del sistema;

· descrivere il funzionamento del sistema economico secondo i vari modelli interpretativi;

· indicare analogie e differenze tra i vari tipi di sistemi economici;

· analizzare i differenti fattori produttivi e rilevare come la loro diversa combinazione incida sui risultati economici;

· analizzare la differenza fra costi privati e costi sociali;

· distinguere specificità e interdipendenze delle sfere della produzione, della domanda, della distribuzione;

· riconoscere differenze ed analogie fra i vari regimi di mercato;

· esaminare e confrontare dati economici;

· interpretare, analizzare e comunicare i contenuti essenziali dei vari testi economici;

· redigere relazioni e resoconti.

1. Aspetti e problemi del funzionamento del sistema economico

· Le sfere, i mercati e gli operatori.

· I vari modelli interpretativi.

2. Gli operatori economici

· La famiglia.

· L'impresa.

· Lo Stato.

3. La sfera della produzione

· I fattori della produzione.

· I costi e i ricavi.

· I costi privati e i costi sociali.

4. La sfera della domanda

· Il comportamento del consumatore.

· Consumi e risparmi.

· Gli investimenti.

5. I mercati

· I mercati di concorrenza perfetta.

· I mercati non concorrenziali.

· La formazione dei prezzi.

· L'equilibrio e i disequilibrio del mercato.

· I mercati delle merci e del lavoro.

6. La sfera della distribuzione

· I salari, i profitti e le rendite.

· Le teorie alternative sulla distribuzione del reddito.

Classe quarta

Alla fine dell’anno scolastico, lo studente deve essere in grado di:

· individuare e analizzare le problematiche relative alla politica economica, il significato delle scelte di politica economica e i loro riflessi sullo sviluppo e sull’occupazione;

· individuare la funzione di guida che lo Stato assume nei sistemi ad economia mista;

· riconoscere le variabili economiche su cui agisce lo Stato e gli effetti che queste provocano sugli obiettivi di breve e lungo termine;

· individuare gli strumenti di politica economica e le relazioni fra obiettivi e strumenti;

· individuare le analogie e le differenze tra mercato monetario e mercato finanziario e i relativi rapporti di interdipendenza;

· utilizzare strumenti di analisi finanziaria per effettuare scelte efficaci e motivate, in un mercato dinamico e ricco di alternative;

· analizzare la dinamica del sistema economico, le cause e gli effetti dell’inflazione, le relative teorie;

· indicare le ragioni economiche del commercio internazionale e i loro effetti sulla distribuzione mondiale delle risorse;

· individuare l’esigenza dei tempi moderni di collaborare su scala mondiale per risolvere i problemi che hanno assunto dimensioni planetarie;

· interpretare, analizzare e comunicare i contenuti essenziali di testi economici;

· osservare e valutare il reale funzionamento del sistema economico;

· esaminare e confrontare dati economici;

· redigere relazioni e resoconti.

1. L’intervento dello Stato nell’economica

· Gli obiettivi della politica economica.

· Gli strumenti della politica economica.

2. La politica monetaria

· Le teorie della moneta.

· Il mercato monetario e finanziario e il sistema creditizio.

3. La politica fiscale

· La redistribuzione del reddito.

· La spesa pubblica.

4. La dinamica del sistema economico

· Il ciclo economico.

· L'inflazione e le teorie relative.

· L'occupazione.

5. L'operatore Resto del Mondo

· Le teorie del commercio internazionale.

· Il commercio internazionale e la distribuzione mondiale delle risorse.

· I sistemi di pagamento.

6. L'U.E. e le altre organizzazioni economiche internazionali

SCIENZA DELLE FINANZE

Classe quinta

Alla fine dell’anno scolastico lo studente deve essere in grado di:

· individuare i principi regolatori dell’attività finanziaria dello Stato e i modi in cui l’operatore pubblico acquista e utilizza le risorse necessarie per lo svolgimento dei propri compiti;

· individuare la politica fiscale come strumento che si prefigge la redistribuzione del reddito, l’accrescimento dell’efficienza del sistema e della sua attitudine a produrre benessere;

· individuare la necessità dell’inquadramento della spesa pubblica in una politica di programmazione;

· analizzare gli effetti economici della spesa pubblica;

· rappresentare la molteplicità delle entrate pubbliche come mezzo che consente di attuare una politica delle entrate rivolta alla stabilità e allo sviluppo;

· individuare i motivi che rendono il bilancio pubblico strumento di programmazione per pianificare la spesa pubblica allo scopo di garantire la piena occupazione e di massimizzare lo sviluppo del paese;

· individuare e analizzare i rapporti tra finanza statale e finanza locale;

· descrivere l’evoluzione e la struttura del sistema tributario italiano;

· interpretare i principi costituzionali su cui si basa il sistema tributario italiano;

· individuare e distinguere gli aspetti giuridici ed economici delle singole imposte;

· esaminare, interpretare e utilizzare i vari documenti (bilancio della scuola, del Comune ecc) con riferimento alla normativa fiscale studiata;

· redigere e produrre documenti (ad esempio dichiarazione dei redditi) applicando la relativa normativa fiscale;

· interpretare, analizzare e comunicare i contenuti essenziali di testi economici e finanziari.

· formulare ipotesi risolutive di problemi finanziari di media complessità motivando le scelte e verificando le soluzioni.

1. La scienza delle finanze

· La politica economica e la politica finanziaria.

· Gli obiettivi e gli strumenti dell’intervento pubblico.

2. La politica della spesa

· La struttura della spesa pubblica.

· La spesa per la sicurezza sociale.

3. La politica dell'entrata

· Le diverse forme di entrata.

· I principi e le forme del prelievo fiscale.

· Gli effetti dell'imposizione fiscale.

4. La politica del bilancio

· Le teorie del bilancio.

· Il bilancio e la programmazione economica.

· Il bilancio dello Stato italiano e altri documenti di politica economico-finanziaria.

· Il debito pubblico.

5. La finanza locale

· I principi costituzionali.

· I rapporti tra finanza statale e finanza locale.

6. Il sistema tributario italiano

· La struttura.

· Gli aspetti giuridici ed economici delle singole imposte.

INDICAZIONI METODOLOGICHE

Il metodo di studio dell’economia politica, a seconda delle conoscenze e delle abilità che si vogliono conseguire, si può articolare in diversi itinerari didattici:

· ricerca teorica, diretta all’apprendimento dei principi generali e delle principali correnti del pensiero economico e finanziario;

· ricerca sistemica, diretta ad evidenziare le interazioni tra le variabili micro e macro economiche;

· ricerca empirica, diretta all’apprendimento di regolarità economiche, situazioni, dati, relativi al funzionamento dell’economia del Paese, per individuare ipotesi di innovazioni (ricerca propositiva).

Si tratta di apprendimenti che implicano modalità diversamente articolate di approccio al fenomeno economico e finanziario e che richiedono, dunque, un metodo di insegnamento flessibile, che può, a seconda dei casi, utilizzare modalità e tecniche differenti: lezione interattiva, scoperta guidata, problem solving, simulazione.

In particolare si suggerisce di:

· affrontare la disciplina con approccio sistemico, evidenziando le relazioni logiche, la dimensione storica, l’interazione fra fenomeni economici, finanziari, giuridici, politici e sociali;

· utilizzare un testo di storia del pensiero economico per avvicinare i giovani agli scritti originali degli autori;

· sottolineare l’importanza delle diverse teorie, che rappresentano modelli interpretativi alternativi;

· evidenziare che ogni modello interpretativo non è mai rigorosamente neutrale, ma risente del bagaglio ideologico soggettivo di ciascun economista;

· valorizzare, attraverso la lettura di giornali, il dibattito socio-economico;

· procedere, per approssimazioni successive, a sistemazioni, enunciazioni di tendenze, inquadramenti storici complessivi;

· realizzare frequenti produzioni scritte, necessarie al fine di fare acquisire allo studente una maggiore padronanza di registri linguistici e una capacità di rielaborazione personale e critica;

· realizzare lavori di gruppo;

· presentare situazioni nelle quali attuare processi decisionali che tengano conto della elevata variabilità del sistema economico-sociale.

MODALITÀ DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE

Le modalità di verifica e valutazione sono quelle indicate in premessa.

In particolare si deve avere cura di articolare le prove secondo diverse modalità (esercitazioni scritte e interrogazioni) da misurarsi con l’aiuto di griglie preordinate e opportunamente tarate.

Le esercitazioni scritte saranno strutturate in relazione agli obiettivi che si intendono misurare e finalizzate ad avere una pluralità di elementi per la valutazione (a soluzione programmata, test, questionari, relazioni, saggi brevi).

 

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