EDUCAZIONE FISICA

Biennio

FINALITÀ DELL’INSEGNAMENTO

L'insegnamento dell'Educazione fisica si propone le seguenti finalità:

· l'armonico sviluppo corporeo e motorio dell'adolescente attraverso il miglioramento delle qualità fisiche e neuro muscolari.

· la maturazione della coscienza relativa alla propria corporeità, sia come disponibilità e padronanza motoria, sia come capacità relazionale, per superare le difficoltà e le contraddizioni tipiche dell'età.

· l'acquisizione di una cultura delle attività di moto e sportive che tenda a promuovere la pratica motoria come costume di vita e la coerente coscienza e conoscenza dei diversi significati che lo sport assume nell'attuale società.

· la scoperta e il consolidamento delle attitudini personali nei confronti di attività sportive specifiche e di attività motorie che possano tradursi in capacità trasferibili al campo lavorativo e del tempo libero.

· l'evoluzione e il consolidamento di un'equilibrata coscienza sociale, basata sulla consapevolezza di sé e sulle capacità di integrarsi e differenziarsi nel e dal gruppo, tramite l'esperienza concreta di contatti socio-relazionali soddisfacenti.

L'educazione mediante il movimento contribuisce allo sviluppo integrale della personalità e si avvale sia dell'educazione del corpo intesa come sviluppo e conservazione ottimale del medesimo, sia come educazione al corpo intesa come atteggiamento positivo verso il corpo stesso.

L'insegnamento dell'Educazione fisica nei primi due anni della scuola secondaria superiore, cioè nel periodo iniziale dell'adolescenza, deve tener conto dei rapidi ed intensi cambiamenti psico-fisici che avvengono in questa età, dalla grande disomogeneità di situazioni personali, delle significative differenze esistenti fra i due sessi e della variabilità del processo evolutivo individuale.

È comunque essenziale che ogni studente sia guidato ad ottenere un significativo miglioramento delle conoscenze, delle capacità e delle competenze motorie rispetto alla propria situazione iniziale.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Lo studente al termine del biennio deve dimostrare:

a) un significativo miglioramento della sua capacità iniziale di:

1. tollerare un carico di lavoro submassimale per un tempo prolungato;

2. vincere resistenze rappresentate dal carico naturale e/o da un carico addizionale di entità adeguata;

3. compiere azioni semplici e/o complesse nel più breve tempo possibile;

4. eseguire movimenti con l'escursione più ampia possibile nell'ambito del normale raggio di movimento articolare;

5. avere disponibilità e controllo segmentario;

6. realizzare movimenti complessi adeguati alle diverse situazioni spazio temporali;

7. attuare movimenti complessi in forma economica in situazioni variabili;

8. svolgere compiti motori in situazioni inusuali tali che richiedono la conquista, il mantenimento e il recupero dell'equilibrio;

b) deve essere in grado di:

9. conoscere e praticare, nei vari ruoli, almeno due discipline individuali e due sport di squadra;

10. esprimersi con il corpo ed il movimento in funzione di una comunicazione interpersonale;

11. trasferire capacità e competenze motorie in realtà ambientali diversificate, là dove è possibile;

12. conoscere le norme elementari di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni ed in caso di incidenti;

13. organizzare le conoscenze acquisite per realizzare progetti motori autonomi e finalizzati.

Nota

Gli obiettivi da 1 a 4 si riferiscono all'ambito delle qualità fisiche, da 5 a 8 si riferiscono alla funzionalità neuromuscolare, da 9 a 11 alle capacità operative e sportive. Gli obiettivi 12-13 si riferiscono all'aspetto teorico-pratico.

ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI

1. Attività ed esercizi a carico naturale.

2. Attività ed esercizi di opposizione e resistenza.

3. Attività ed esercizi con piccoli attrezzi e ai grandi attrezzi codificati e non codificati.

4. Attività ed esercizi di rilassamento, per il controllo segmentario ed intersegmentario, per il controllo della respirazione.

5. Attività ed esercizi eseguiti in varietà di ampiezza, di ritmo, in situazioni spazio-temporali variate.

6. Attività ed esercizi di equilibrio in situazioni dinamiche complesse ed in volo.

7. Attività sportive individuali. Due specialità da scegliere tra: atletica leggera, ginnastica artistica, ginnastica ritmica, pattinaggio, nuoto, sci ecc..

8. Attività sportive di squadra. Due specialità da scegliere tra: pallacanestro, pallavolo, calcio, pallamano ecc..

9. Organizzazione di attività di arbitraggio degli sport individuali e di squadra.

10. Attività tipiche di ambiente naturale, ove è possibile: sport di orientamento, escursioni, campeggio, vela ecc..

11. Attività espressive codificate e non codificate.

12. Ideazione, progettazione e realizzazione di attività motorie finalizzate derivanti dall'attività svolta.

13. Informazioni sulla teoria del movimento e sulle metodologie dell'allenamento relative alle attività.

14. Esercitazioni di assistenza diretta e indiretta relative alle attività svolte.

15. Conoscenze essenziali per quanto riguarda le norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni e in caso di incidente.

Nota

Le attività elencate devono essere utilizzate tenendo conto che ciascuna di esse, a seconda della metodologia adottata, può essere utile al conseguimento degli obiettivi diversi.

INDICAZIONI DIDATTICHE

Nell'insegnamento dell'Educazione fisica vanno tenute preliminarmente presenti due indicazioni generali ugualmente importanti: da un lato la necessità di valutare la situazione iniziale degli studenti nei confronti degli obiettivi che dovranno essere conseguiti e, dall'altro l'esigenza di individuare modalità diverse nell'applicazione del programma unico in relazione alle differenze esistenti fra i due sessi.

Indicazioni più specifiche per i singoli gruppi di obiettivi possono essere le seguenti:

Miglioramento delle qualità fisiche.

Una scelta adeguata di attività motorie protratte nel tempo in situazione prevalentemente aerobica secondo oculati cariche crescenti e/o adeguatamente intervallati (metodo continuativo -alternato o intervallato- Jogging - Cross promenade - situazioni sportive ecc.) promuove il miglioramento della resistenza.

Per lo sviluppo della forza il docente deve porre attenzione, in particolare, alla forza veloce e resistente, utilizzando prevalentemente il carico naturale o bassi carichi addizionali (20/30% del peso corporeo), in esecuzioni dinamiche, non escludendo nessun peso corporeo.

L'incremento della velocità si può ottenere ricorrendo a prove ripetute su brevi distanze (25/30m) e a tutta quella gamma di esercizi interessanti i diversi distretti corporei che favoriscono che favoriscono il miglioramento della rapidità di esecuzione. Sono altresì utili esercizi che, esigendo dal soggetto una risposta immediata allo stimolo esterno (uditivo, visivo e tattile), favoriscono il miglioramento della velocità di reazione.

La mobilità articolare, nel rispetto dell'età auxiologica, è favorita da movimenti ampi ed eseguiti con intervento attivo del soggetto.

Affinamento delle funzioni neuromuscolari

La presa di coscienza e l'elaborazione di tutte le informazioni spaziali, temporali e corporee ed il conseguente controllo del movimento, costituiscono un passaggio fondamentale per l'affinamento delle funzioni neuromuscolari. È, pertanto, opportuno scegliere fra i contenuti una vasta gamma di attività individuali e di gruppo, con e senza attrezzi (piccoli e grandi, codificati e non).

Tali attività utilizzate in forme variate e sempre più complesse, in situazioni diversificate ed inusuali, favoriscono un continuo affinamento delle funzioni di equilibrio e di coordinazione per una sempre più efficace rappresentazione mentale del proprio corpo in azione.

Acquisizione delle capacità operative e sportive

Per lo sviluppo delle capacità operative nei vari ambiti delle attività motorie si dovrebbero privilegiare le situazioni-problema implicanti l'autonoma ricerca di soluzioni e favorire il passaggio da un approccio globale ad una sempre maggiore precisione anche tecnica del movimento. Un'adeguata utilizzazione delle diverse attività permette di valorizzare la personalità dello studente, generando interessi e motivazioni specifiche utili a scoprire e orientare le attitudini personali che ciascuno potrà sviluppare nell'ambito a lui più congeniale. A tal fine il docente può anche cogliere e valorizzare stimoli culturali legati alla tradizione e alle realtà locali. La pratica degli sport individuali e di squadra, anche quando assume carattere di competitività, deve realizzarsi in armonia con l'istanza educativa, sempre prioritaria, in modo da promuovere in tutti gli studenti, anche nei meno dotati, l'abitudine alla pratica motoria e sportiva. Le molteplici opportunità offerte dallo sport favoriscono l'assunzione di ruoli diversi e di responsabilità specifiche ( di arbitraggio, organizzativi, progettuali), promuovendo una maggiore capacità di decisione, giudizio e autovalutazione.

In particolari situazioni ambientali e strutturali possono trovare spazio anche sport quali lo sci, il nuoto, il pattinaggio, la vela ecc..

L'attività motoria realizzata in ambiente naturale e da questo caratterizzata tende alla unificazione di esperienze e conoscenze derivanti da discipline diverse e costituisce occasione per il recupero di un rapporto corretto dell'uomo con l'ambiente. Per l'attività espressiva, il passaggio da attività globale di tipo espressivo-comunicativo codificata e non codificata a varie tecniche di comunicazione non verbale consente allo studente di leggere criticamente i messaggi corporei propri, altrui ed utilizzati dai mezzi di comunicazione di massa.

Aspetto teorico-pratico

Il docente, cogliendo gli spunti emergenti nello svolgimento dell'attività didattica, dovrebbe favorire l'acquisizione di conoscenze relative alle norme elementari di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni ed alla prestazione dei primi soccorsi avvalendosi, eventualmente, della collaborazione di Enti e strutture che nel territorio, abbiano specifica competenza.

Per conquistare una consolidata cultura del movimento e dello sport, che si traduca in costume di vita, lo studente deve interiorizzare principi e valori ad esso collegati. Ciò può essere conseguito mediante informazioni sulla teoria del movimento e sulle metodologie dell'allenamento costantemente collegate con l'attività svolta.

Verifiche

Il conseguimento degli obiettivi didattici che ciascun docente si è posto, avendoli individuati all'interno di quelli indicati dai programmi e in relazione ai bisogni degli studenti rilevati con la valutazione iniziale, deve essere verificato con correttezza metodologica, cioè nel rispetto dei principi di validità, affidabilità ed obiettività.

Per quanto riguarda la verifica è opportuno tener conto che all'interno di ogni singolo obiettivo deve essere valutato il significativo miglioramento conseguito da ogni studente. Al termine "significativo" si attribuisce un duplice valore: una misura quantitativa, se è possibile la definizione precisa del livello raggiungibile all'interno di un obiettivo; un'indicazione soltanto qualitativa, se tale definizione non è quantificabile. Va sottolineato, infatti, che la prestazione motoria umana appartiene alla categoria delle "produzioni complesse", categoria per la quale è difficile definire costantemente criteri oggettivi.

Il docente può far ricorso oltre che alla pratica delle attività sportive, individuali e di squadra, a prove di valutazione ormai note, e/o a prove multiple per la valutazione di qualità e funzioni diverse.

EDUCAZIONE FISICA

Triennio

FINALITÀ DELL’INSEGNAMENTO

L'insegnamento di Educazione fisica si propone le seguenti finalità:

1. l'acquisizione del valore della corporeità, attraverso esperienze di attività motorie e sportive, di espressione e di relazione, in funzione della formazione di una personalità equilibrata e stabile;

2. il consolidamento di una cultura motoria e sportiva quale costume di vita, intesa anche come capacità di realizzare attività finalizzate e di valutarne i risultati e di individuarne i nessi pluridisciplinari:

3. il raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio della persona attraverso l'affinamento della capacità di utilizzare le qualità fisiche e le funzioni neuromuscolari;

4. l'approfondimento operativo e teorico di attività motorie e sportive che, dando spazio anche alle attitudini e propensioni personali, favorisca l'acquisizione di capacità trasferibili all'esterno della scuola (lavoro, tempo libero, salute);

5. l'arricchimento della coscienza sociale attraverso la consapevolezza di sé e l'acquisizione della capacità critica nei riguardi del linguaggio del corpo e dello sport.

Il programma di Educazione fisica del triennio della secondaria di secondo grado è la prosecuzione e l'evoluzione del programma del biennio precedente.

Esso rappresenta la conclusione di un percorso che mora al completamento della strutturazione della persona e della definizione della personalità per un consapevole inserimento nella società.

Le finalità indicate, coerenti con quelle generali della scuola, definiscono l'ambito operativo specifico dell'Educazione fisica.

Il ruolo prioritario viene dato all'acquisizione del valore della corporeità che, punto nodale dell'intervento educativo, è fattore unificante della persona e quindi di aiuto al superamento dei disagi tipici dell'età giovanile che possono produrre comportamenti devianti.

Solo in questo quadro sarà possibile comprendere in modo corretto la valenza delle altre finalità

Infatti esse, nell'ordine, mirano a rendere la persona capace in modo consapevole di affrontare, analizzare e controllare situazioni problematiche personali e sociali; di utilizzare pienamente le proprie qualità fisiche e neuromuscolare; di raggiungere una plasticità neuronale che consenta di trasferire in situazioni diverse le capacità acquisite, determinando le condizioni per una migliore qualità della vita.

L'insegnamento dell'Educazione fisica, inoltre, deve guidare lo studente a comprendere il ruolo del corpo in ambito sociale, per riconoscerne la valenza sia a livello personale, sia a livello comunicativo come avviene in campo sportivo e nel linguaggio del corpo.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Lo studente, al termine del triennio, deve:

1. essere consapevole del percorso effettuato per conseguire il miglioramento delle capacità di:

1.1. compiere attività di resistenza, forza velocità e articolarità,

1.2. coordinare azioni efficaci in situazioni complesse;

2. essere in grado di

2.1. utilizzare le qualità fisiche e neuromuscolari in modo adeguato alle diverse esperienze e ai vari contenuti tecnici,

2.2. applicare operativamente le conoscenze delle metodiche inerenti al mantenimento della salute dinamica,

2.3. praticare almeno due degli sport programmati nei ruoli congeniali alle proprie attitudini e propensioni,

2.4. praticare attività simbolico-espressive e approfondire gli aspetti culturali,

2.5. praticare in modo consapevole attività motorie tipiche dell'ambiente naturale secondo tecniche appropriate là dove è possibile,

2.6. organizzare e realizzare progetti operativi finalizzati,

2.7. mettere in pratica le norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni.

3. conoscere

3.1. le caratteristiche tecnico-tattiche e metodologiche degli sport praticati,

3.2. i comportamenti efficaci ed adeguati da adottare in caso di infortuni.

ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI

Classi terza, quarta e quinta

1. Attività in situazioni significative in relazione all'età degli studenti, ai loro interessi, agli obiettivi tecnici e ai mezzi disponibili:

1.1. a carico naturale e aggiuntivo;

1.2. di opposizione e resistenza;

1.3. con piccoli e ai grandi attrezzi codificati e non codificati;

1.4. di controllo tonico e della respirazione;

1.5. con varietà di ampiezza e di ritmo, in condizioni spazio-temporali diversificate;

1.6. di equilibrio, in condizioni dinamiche complesse e di volo.

2. Esercitazioni relative a:

2.1. attività sportive individuali e/o di squadra (almeno due);

2.2. organizzazione di attività e di arbitraggio degli sport individuali e di squadra praticati;

2.3. attività tipiche dell'ambiente naturale (ove è possibile)

2.4. attività espressive;

2.5. indicazione, progettazione e realizzazione di attività finalizzate;

2.6. assistenza diretta e indiretta connessa alle attività.

3. Informazione e conoscenze relative a:

3.1. la teoria del movimento e delle metodologie dell'allenamento riferite alle attività;

3.2. le norme di comportamento per la prevenzione degli infortuni e in caso di incidente.

Nota

Le attività elencate devono essere organizzate e utilizzate in modo da soddisfare le esigenze derivanti dalle particolari caratteristiche delle finalità e obiettivi del programma.

INDICAZIONI DIDATTICHE

La fase conclusiva dell'adolescenza e l'inizio della giovinezza sono caratterizzate da un graduale rallentamento dei processi evolutivi fino alla loro stabilizzazione.

Tale periodo di relativa tranquillità si accompagna normalmente ad un certo equilibrio psicofisico che favorisce nel giovane manifestazioni motorie più controllate ed armoniche e lo aiuta a procedere da modelli relazionali di adesione incondizionata al gruppo verso scelte autonome e più personali.

Inoltre, essendo questo stadio dello sviluppo caratterizzato anche dal prevalere di diversità individuali e della differenziazione psicologica e morfofunzionale tra i due sessi, deve porsi particolare attenzione, in fase di programmazione, all'adeguamento degli itinerari didattici, alle caratterizzazioni individuali.

Gli obiettivi, solo in quanto sostanziati dalla continua richiesta della consapevolezza e finalizzazione dei procedimenti didattici- aspetti che rappresentano l'evoluzione qualitativa dell'insegnamento dell'educazione fisica per il triennio secondario superiore - consentono il raggiungimento delle finalità indicate. Essi devono essere considerati non come frammentazione delle attività e dei processi loro connessi, ma come traguardi da raggiungere attraverso attività motorie e sportive compiutamente realizzate e con iniziative di tipo interdisciplinare.

Le caratteristiche, dunque, delle finalità e degli obiettivi richiedono una metodologia basata sull'organizzazione di attività "in situazione", sulla continua indagine e sull'individuazione e autonoma correzione dell'errore. Tale metodologia consentirà di creare i presupposti della plasticità neuronale e della trasferibilità delle abilità e delle competenze acquisite ad altri situazioni ed ambiti.

Conseguentemente, ciascuna attività deve tener conto nella sua organizzazione e realizzazione, della necessità di dare spazio ad una serie di varianti operative e al contributo creativo di elaborazione che ciascuno degli studenti può apportare.

Al fine di far conseguire allo studente la capacità di organizzare progetti autonomi, utilizzabili anche dopo la conclusione degli studi secondari, sono opportune forme di coinvolgimento attivo dello stesso nelle varie fasi dell'organizzazione dell'attività dalla progettazione alla realizzazione dei percorsi operativi e metodologici da adottare.

L'accertamento della situazione iniziale dello studente consente di programmare in modo efficace l'azione educativa e didattica. Tale programmazione deve tener conto della necessità di riferirsi, per quanto è possibile, ad obiettivi tassonomizzati ed a contenuti da utilizzare in modo processuale in vista di una corretta valutazione finale dell'intero iter educativo.

La valutazione dello studente deve consentire di approvare sia la capacità esecutiva delle varie attività sia la conoscenza teorica e scientifica della disciplina e dei processi metodologici utilizzati, mediante verifiche costituite da prove pratiche, questionari e prove orali.

 

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