ITALIANO
Biennio
Le finalità, gli obiettivi e i contenuti vengono presentati distinguendo i tre settori istituzionali delle abilità linguistiche, della riflessione sulla lingua e delleducazione letteraria. Tale partizione e lordine che ne consegue non costituiscono indicazione di priorità intrinseca o di sequenza nella prassi didattica, la quale deve invece attuare una forte circolarità e una chiara interconnessione tra le attività di ciascun settore.
FINALITÀ DELLINSEGNAMENTO
Finalità specifiche del biennio sono:
a) nel settore delle abilità linguistiche:
1. lacquisizione della capacità di usare la lingua nella ricezione e nella produzione, orali e scritte, in maniera sufficientemente articolata, in relazione agli scopi e alle situazioni comunicative, e secondo una dimensione propriamente testuale;
2. lacquisizione, in particolare, dellabitudine alla lettura, come mezzo insostituibile per accedere a più vasti campi del sapere, per soddisfare nuove personali esigenze di cultura, per la maturazione delle capacità di riflessione e per la maggiore partecipazione alla realtà sociale;
b) nel settore della riflessione sulla lingua:
3. lacquisizione di una conoscenza riflessa più sicura e complessiva dei processi comunicativi e della natura e del funzionamento del sistema della lingua, allo scopo sia di rendere più consapevole il proprio uso linguistico sia di cogliere i rapporti tra la lingua, il pensiero e il comportamento umano, sia di riconoscere nella lingua le testimonianze delle vicende storiche e culturali;
4. lacquisizione di un metodo più rigoroso anche nellanalisi della lingua, in analogia con le esperienze che si compiono in altri campi disciplinari;
c) nel settore delleducazione letteraria:
5. la maturazione, attraverso laccostamento a testi di vario genere e significato e lesperienza di analisi dirette condotte su di essi, di un interesse più specifico per le opere letterarie, che porti alla scoperta della letteratura come rappresentazione di sentimenti e situazioni universali in cui ciascuno possa riconoscersi e luogo in cui anche i gruppi sociali inscrivano e riconoscano le loro esperienze, aspirazioni e concezioni.
Linsegnamento dellItaliano si colloca nel quadro più ampio delleducazione linguistica, la quale coinvolge tutti i linguaggi verbali e non verbali, e impegna tutte le discipline. La connessione tra i diversi linguaggi e la varietà dei contenuti e delle situazioni di apprendimento, a cui la pratica dei linguaggi va collegata, costituiscono punti di riferimento obbligati in ogni fase del percorso formativo. In particolare la lingua primaria, come strumento fondamentale per lelaborazione e lespressione del pensiero e per lampliamento dellintero patrimonio personale di esperienze e di
cultura, si offre come terreno di intervento diretto per tutti gli insegnamenti. In tale contesto, linsegnamento dellItaliano assume come oggetto specifico dellazione educativa e come campo di acquisizioni culturali i processi di produzione e comprensione in questa lingua, facendosi speciale carico di farne emergere la varietà di caratteri e di funzioni. In tale azione esso trova particolari attinenze con gli altri insegnamenti linguistici.
Si segnala che la civiltà contemporanea ha accresciuto il suo interesse per il linguaggio, del quale vengono messi sempre più in evidenza le connessioni con i processi di sviluppo cognitivo, con il formarsi di una coscienza etnica e culturale nonché il nesso indissolubile con i contenuti del sapere. Il linguaggio stesso e in special modo la lingua umana, diventano perciò oggetto centrale di osservazione riflessa, anche in funzione propedeutica nei riguardi di altre direzioni di studio, come quelle della logica e della matematica.
Losservazione della lingua si riconosce oggi percorso obbligato anche per lapproccio ai testi letterari, nei quali il mezzo linguistico esprime al massimo le sue potenzialità
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Gli obiettivi, indicati secondo i settori istituzionali della disciplina, si riferiscono a
capacità che lo studente deve dimostrare di avere acquisito al termine del biennio.
Abilità linguistiche
· Comunicazione orale
a) ricezione (ascolto)
Lo studente, superando il livello della comprensione globale e generica dei discorsi altrui, deve saper:
1. individuare nel discorso altrui i nuclei collaterali e lorganizzazione testuale, specialmente nelle esposizioni argomentate;
2. evincere con chiarezza il punto di vista e le finalità dellemittente.
b) produzione (parlato)
Lo studente, superando il livello dellesposizione casualmente sequenziale e indifferenziata, deve saper:
3. pianificare e organizzare il proprio discorso, tenendo conto delle caratteristiche del destinatario, delle diverse situazioni comunicative, delle diverse finalità del messaggio e del tempo disponibile;
4. regolare con consapevolezza il registro, linguistico (usi formali e informali), i tratti prosodici (intonazione, volume di voce, ritmo) e gli elementi che conferiscono efficacia al discorso.
Gli obiettivi indicati riguardano anche la comunicazione a distanza attraverso mezzi fonici e fonico-visivi, nella quale luso orale ha assunto aspetti particolari e svolge funzioni culturali e sociali nuove.
Lettura
Nella pratica della lettura, tenuto conto delle diverse modalità e funzioni che caratterizzano la lettura silenziosa e quella a voce, si segnalano separatamente due ordini di obiettivi.
Nella lettura silenziosa lo studente deve saper:
5. compiere letture diversificate, nel metodo e nei tempi, in rapporto a scopi diversi, quali la ricerca di atti e informazioni, la sommaria esplorazione, la comprensione globale, la comprensione approfondita, luso del testo per le attività di studio;
6. condurre lanalisi e linterpretazione dei testi, sapendo:
6.1 individuare le strutture e le convenzioni proprie dei diversi tipi di testo,
6.2 usare le proprie conoscenze per compiere inferenze,
6.3 integrare le informazioni del testo con quelle fornite da altre fonti.
Nella lettura a voce lo studente deve saper:
7. rendere lesecuzione funzionale alla situazione, regolando gli aspetti fonici, prosodici e di direzione comunicativa.
Scrittura
Nella pratica della scrittura lo studente deve raggiungere:
8. una adeguata consapevolezza e capacità di controllo delle differenze tra formulazione orale e formulazione scritta del pensiero con particolare riferimento ai rapporti tra fatti prosodici e punteggiatura, tra sintassi ellittica e sintassi esplicita, tra lessico comune e lessico preciso o tecnico;
9. la capacità di realizzare forme di scrittura diverse in rapporto alluso, alle funzioni e alle situazioni comunicative, distinguendo tra scritture più strumentali e di uso personale e scritture di più ampia diffusione e di diversa funzione, che richiedono più attenta pianificazione;
10. la consapevolezza della flessibilità del progetto di scrittura e la conseguente capacità di modificarlo quando occorra;
11. la capacità di utilizzare intelligentemente e correttamente informazioni, stimoli e modelli di scrittura, ricavati da altri testi.
Riflessione sulla lingua
Gli obiettivi della riflessione sulla lingua si rapportano a finalità sia applicative, sia cognitive. Lo studente deve saper:
12. analizzare con metodi di adeguato rigore scientifico la lingua, sapendo collegare i fenomeni dei vari livelli del sistema e istituendo confronti tra alcuni elementi fondamentali della lingua italiana e quelli di altre lingue studiate o note, compresi i dialetti;
13. riconoscere la diversa utilizzazione che hanno le stesse strutture linguistiche in diversi tipi di testo;
14. cogliere linterrelazione tra i contenuti del pensiero e le forme linguistiche;
15. istituire rapporti tra lambito delle lingue verbali, i linguaggi formalizzati, quali quelli della matematica, della logica e delle tecnologie dellinformazione, e le realizzazioni nei linguaggi visivi;
16. cogliere il rapporto tra le tradizioni linguistiche, le tradizioni culturali e le vicende della società, rilevando gli aspetti della storicità della lingua e della varietà linguistica nello spazio geografico.
Educazione letteraria
Lo studente deve saper:
17. riconoscere gli aspetti formali del testo letterario nelle sue varie realizzazioni, rilevando la funzione che in esso assumono lordine interno di costruzione, le scelte linguistiche e, in particolare nella poesia, i tratti ritmici e prosodici e la stessa configurazione grafica;
18. cogliere in termini essenziali, attraverso elementi del linguaggio e riferimenti di contenuto, il rapporto tra lopera letteraria e il contesto culturale e storico generale in cui essa si situa;
19. fornire, sulla base degli elementi testuali e contestuali rilevati uninterpretazione complessiva e metodologicamente fondata del testo;
20. formulare giudizi motivati che esplicitino il rapporto tra il messaggio e lesperienza culturale e la sensibilità estetica del lettore.
ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI
Abilità linguistiche
Lo sviluppo delle abilità linguistiche trova i suoi contenuti nelle specifiche attività che lo studente deve svolgere sulla base di motivazioni e spunti concreti.
Per la ricezione e la produzione orale tali attività sono:
· la pratica dei diversi generi di scambio comunicativo, quali la conversazione, la discussione, il dibattito, lintervista, lesposizione libera o sulla base di appunti e scalette;
· rilevamenti e registrazioni della produzione, di altri e degli studenti stessi in situazioni extra scolastiche, anche attraverso i mezzi radiofonici e televisivi;
· lutilizzazione consapevole delle caratteristiche strutturali e testuali del parlato, che lo rendono funzionale alla particolare modalità comunicativa e lo differenziano dalluso scritto.
Per la lettura i contenuti fanno riferimento sia allulteriore necessario sviluppo dellabilità specifica, sia al soddisfacimento dei bisogni di cultura e di partecipazione alla vita sociale presenti nello studente. Le attività di analisi e comprensione dei testi devono:
· riguardare unampia varietà di testi, riferibili a tipologie e tematiche diverse: da testi espositivi e informativi a testi argomentativi, da testi scientifici e tecnici a testi letterari;
· portare a individuare i caratteri specifici della testualità e il loro vario manifestarsi nelle diverse forme di testo;
· realizzarsi anche in letture strumentali, eseguite in situazioni di uso concreto (a fini di studio, per preparare dibattiti, relazioni, etc.).
Per la scelta e le attività riguardanti i testi propriamente letterari si rinvia a quanto è detto nel paragrafo sulleducazione letteraria.
Per la scrittura le attività consistono nella produzione di vari tipi di testo, allo scopo di accostarsi alle utilizzazioni e alle finalità che la scrittura trova nella vita reale e che possono essere così indicate:
· dare, registrare e chiedere informazioni, in forme testuali quali appunti di lezioni e di conferenze verbali di discussione, annunci e comunicazioni di carattere privato o pubblico, etc.;
· dare istruzioni per eseguire operazioni o regolare attività;
· descrivere in termini oggettivi o soggettivi luoghi, oggetti, persone, eventi;
· sviluppare argomentazioni su tema dato, secondo istruzioni compositive indicate;
· trasferire contenuti di testi in altra forma, mediante parafrasi, riscritture, riassunti di varia dimensione e secondo prospettive diverse;
· interpretare e commentare testi, redigendo recensioni di libri, film, spettacoli, note esplicative e osservazioni valutative a margine di testi;
· rielaborare in modo creativo esperienze personali, informazioni oggettive ed elementi fantastici, in forma di diari, dialoghi, racconti, sceneggiature, etc..
Sono altresì contenuto specifico della didattica e della scrittura, per ogni forma da praticare, tutti gli aspetti, le fasi e le tecniche del processo di composizione, riguardanti lideazione, lordine di costruzione e la graduale definizione formale del testo (articolazione, correttezza e registro della lingua, ampiezza, impostazione grafica) in rapporto alla sua funzione e destinazione, nonché al tempo di elaborazione.
Le varie forme di produzione scritta vanno il più possibile riferite alle attività scolastiche, affinché tale pratica non abbia puro carattere di esercizio fine a se stesso.
Riflessione sulla lingua.
I contenuti della riflessione sono dati dalla materia relativa ai processi comunicazione e al funzionamento del sistema della lingua. Tale quadro, parzialmente già noto allo studente, deve ora acquistare decisiva chiarezza e completezza e perciò deve ricomprendere tutti i principali nuclei tematici. Diventano argomenti di particolare o nuova trattazione:
· le caratteristiche fondamentali di un testo (unità, completezza, coerenza, coesione che ne realizzano linformatività) e le sue possibili articolazioni, sia nelle forme delloralità, sia in quelle della scrittura;
· la varietà dei tipi di testo (tipologia dei testi), che conduce ad esaminare il rapporto tra la forma del testo e il suo contenuto;
· gli aspetti retorici, legati particolarmente a valori semantici, nei diversi usi della lingua;
· le implicazioni principali del rapporto tra semantica e sintassi nella struttura della frase: legami tra i costituenti, reggenze, concordanze modali, temporali e aspettuali dei verbi;
· punti fondamentali nella vicenda storica della lingua italiana, dalle sue origini latine ad oggi, e dei suoi rapporti con i dialetti e con altre lingue;
· le varietà sociali e funzionali della lingua (standard scritto, uso medio, usi regionali, linguaggi settoriali) anche in relazione alle esperienze presenti negli studenti.
Educazione letteraria
Leducazione letteraria trova i suoi contenuti nella diretta lettura ed analisi dei testi letterari, affiancata da una conoscenza essenziale delle istituzioni (modelli tematici e formali, procedimenti retorici, circuiti sociali e culturali) che ne regolano la produzione e da iniziali esperienze di contestualizzazione dei testi. Lanalisi di tali testi permette di rilevare anche le inesauribili risorse della lingua e offre occasione privilegiata per lo sviluppo di abilità linguistiche generali.
La scelta dei testi deve tener conto sia degli interessi e delle motivazioni culturali degli studenti, sia di obiettivi più ampi e organici delleducazione letteraria, dei quali si fa interprete il docente in base alla programmazione. Mediante tale scelta si deve proporre un orizzonte abbastanza largo di cultura, senza pregiudiziali restrizioni di tempo, di spazio e di genere, e quindi tenendo conto dei seguenti criteri:
· accanto ad opere di epoche relativamente recenti e più affini con la cultura degli studenti, non devono mancare adeguati contatti con testimonianze di altre epoche, anche antiche, per attingere a motivi culturali profondi (memoria di miti e di figure, luoghi ed eventi emblematici);
· la prevedibile maggiore presenza di opere letterarie italiane non deve ridurre eccessivamente la presenza delle altre culture europee ed extra-europee. Per il panorama italiano non deve mancare linteresse per quanto è stato prodotto dalla nostra cultura anche in altre lingue (latino, dialetti, altri idiomi) e a tal fine si possono utilizzare buone traduzioni affiancate agli originali;
· occorre attingere alla varietà di forme e generi della produzione letteraria, poiché questa si configura come un sistema dotato di proprie istituzioni portatrici di significato; va dato il dovuto spazio alla poesia, nella quale anche la funzione creativa della lingua trova la sua massima espressione.
Una lettura varia e articolata di testi letterari richiede anzitutto il ricorso ad adeguate scelte antologiche, come terreno di esercitazione intensiva delle competenze letterarie ed occasione e stimolo alla scoperta di opere intere. La scelta dei testi deve essere organizzata in modo significativo mediante raggruppamenti e percorsi, al fine di far rilevare la persistenza e levolversi di temi, motivi e forme nel tempo, nelle diverse culture e nei vari tipi di rappresentazione.
La lettura di opere intere costituisce scopo fondamentale delleducazione letteraria. Quanto alla loro dimensione, la scelta deve essere tale da consentire per ogni anno, dobbligo, sia la lettura collettiva e guidata di almeno unopera narrativa intera, sia la lettura più rapida e individuale di altre opere. Circa i loro requisiti di qualità, si deve tenere responsabilmente conto dei seguenti criteri, che sono tra loro interconnessi:
· la riconosciuta dignità letteraria delle opere;
· la significatività tematica, in rapporto agli interessi presenti ed educabili negli studenti;
· le caratteristiche formali e gli aspetti linguistico-espressivi, in relazione alle possibilità di accesso iniziale e a quelle di crescita e di affinamento della comprensione.
Si pone altresì lesigenza di accostare lo studente anche alle espressioni letterarie di maggior rilievo per valore artistico e per il contributo dato al patrimonio di memorie e di figure simboliche della collettività. In tale ambito, la lettura dei Promessi Sposi è tradizionalmente presente in questa fascia scolastica per il ruolo svolto dal romanzo nelle vicende della letteratura italiana moderna e per ragioni di prima accessibilità della forma e di varietà e ricchezza di temi. La lettura di questa, come di altre opere di particolare ampiezza e complessità, non va condotta né in modo estensivo e globale (tanto meno per riassunti) per giungere ad un generico inquadramento di contenuto, né perseguendo il disegno di una piena contestualizzazione storico-culturale, obiettivo proprio di una fase più matura: tale lettura deve seguire opportunamente itinerari selettivi che mettano in evidenza aspetti significativi dellopera e integrarsi nelle altre esperienze di lettura e di educazione letteraria proprie del biennio.
INDICAZIONI DIDATTICHE
Lazione educativa da svolgere nel biennio, in ciascuno dei tre settori in cui si articola la disciplina, costituisce una coerente continuazione di quella svolta nei precedenti gradi scolastici: essa ripropone in un nuovo ciclo gli stessi percorsi fondamentali della disciplina, con lo scopo non solo di consolidare i risultati già conseguiti dagli studenti, ma di far loro raggiungere livelli chiaramente più avanzati, in relazione alle accresciute capacità e ai maggiori bisogni della loro età.
Per il raggiungimento degli obiettivi indicati si richiede in ogni caso che preliminarmente si compia la verifica dei livelli di partenza nei vari ambiti di attività, rilevando in particolare quali abitudini linguistiche il singolo studente abbia rilevato dal suo contesto socio-culturale e quale grado di competenza abbia raggiunto nella comprensione e nella produzione dei testi e nelle conoscenze metalinguistiche.
Considerata la collocazione all'insegnamento dellItaliano nel quadro più ampio delleducazione linguistica e la trasversalità che questa assume nellintero processo formativo e di istruzione, in sede di programmazione collegiale, vanno stabiliti concreti collegamenti con tutte le discipline, in termini di obiettivi comuni e di procedimenti operativi, per lo sviluppo delle capacità e delle conoscenze relative al linguaggio. Intese particolari vanno instaurate tra linsegnamento dellItaliano e quello delle altre discipline linguistiche per gli obiettivi di apprendimento, i contenuti e i metodi che ne accomunano la didattica.
Per quanto riguarda la distribuzione della materia nei due anni, si segnala che non sono stati proposti percorsi vincolanti: spetta alla programmazione indicare quali strategie adottare e quali itinerari seguire per garantire la gradualità, lorganicità e la produttività dellazione didattica. Spetta parimenti al docente stabilire raccordi e connessioni tra singole attività, per evitarne la rigida separazione e per non frammentare gli apprendimenti.
Abilità linguistiche.
Tutte le attività per lo sviluppo delle abilità linguistiche, sia orali che scritte, vanno specificamente previste e programmate. A tale scopo vanno pienamente utilizzate linterazione comunicativa in classe e le attività di studio, in quanto occasioni concrete per un esercizio finalizzato delle abilità.
Riguardo alla comunicazione orale, è necessario che il docente faccia emergere limportanza che in questa hanno i vari fattori situazionali, facendone oggetto di osservazione e guidando i comportamenti degli studenti nelle diverse forme di scambio comunicativo. Tutti i componenti della classe vanno coinvolti in tali scambi. È particolarmente importante utilizzare la cosiddetta interrogazione innanzitutto come occasione per lesercizio dellesposizione orale, distinguendo perciò tale aspetto dal fine della valutazione.
Si richiama lattenzione sul fatto che, nelluso orale, il comportamento comunicativo e linguistico tenuto dai docenti nello svolgimento delle attività didattiche costituisce la fonte e il modello più diretto per gli studenti.
Nella pratica della lettura è essenziale attivare le diverse strategie e modalità, alternandole e sottolineandone i diversi caratteri, e accertarsi che lo studente acquisisca la capacità autonoma di applicare tali modalità alle diverse tipologie dei testi e alle finalità della lettura.
Si segnala che è particolarmente utile avviare gli studenti a frequentare strutture e luoghi (biblioteche, librerie, archivi e simili) che favoriscono la lettura come attività autonoma e permettono anche di soddisfare interessi personali.
Per quanto riguarda la scrittura si sottolinea che le tecniche di produzione sono oggetto di insegnamento esplicito e che pertanto occorre mettere al centro dellattenzione didattica il complesso di fasi e di operazioni attraverso le quali il testo prende forma definitiva e adeguata agli scopi comunicativi. Anche la correzione dei testi prodotti va considerata come parte del processo di addestramento alla scrittura e a tal fine lo studente deve essere educato altresì allautocorrezione.
Ai fini della valutazione vanno considerati tutti gli aspetti del processo di scrittura sopra indicati e perciò negli elaborati vanno verificate sia la presenza di informazioni, conoscenze ed elaborazioni personali, sia la correttezza formale, sia la rispondenza alle istruzioni compositive impartite.
Riflessione sulla lingua.
La riflessione sulla lingua, nelle sue molteplici direzioni, non va concepita a fini meramente normativi o sussidiari alluso, ma va invece rivalutata come fondamentale forma di indagine sul rapporto tra i contenuti di pensiero e le forme linguistiche e sulla realtà della comunicazione. Tale attività deve ora mettere a frutto le maggiori capacità di astrazione e le potenzialità di pensiero ipotetico deduttivo dello studente perché lanalisi della lingua sia anche sede e occasione per accostarsi a problemi più generali riguardanti i processi di conoscenza e di simbolizzazione affrontati in altri campi disciplinari.
Sotto il profilo del metodo è necessario porre come oggetto concreto di osservazione il sistema linguistico, attraverso itinerari ordinati e collegamenti con luso, evitando il prelevare di esposizioni di teorie e lassunzione rigida di un unico modello.
È indispensabile altresì confrontare e raccordare metodi e terminologie con quanto si apprende nella scuola media e nellinsegnamento delle altre lingue.
Educazione letteraria
La lettura e linterpretazione dei testi letterari si fondano prioritariamente sullanalisi diretta delle forme del testo. Bisogna pertanto educare lo studente a cogliere una parte essenziale del significato del testo osservandone concretamente la lingua nei suoi diversi livelli e gli altri aspetti formali. Nel condurre tale analisi sono da evitare sia lesposizione di teorie fine a se stessa, sia gli eccessi di tecnicismo che la condurrebbero ad operazione meccanica.
È altresì necessario collocare lopera nel suo contesto, ossia storicizzarla, senza tuttavia ricorrere ad inquadramenti storiografici ingombranti. Partendo dai segnali interni allopera stessa, vanno introdotti riferimenti alla personalità e ad altre opere dellautore e sviluppati essenziali confronti con altre testimonianze coeve e di altra epoca, nonché con la cultura e le esperienze proprie del lettore e del suo tempo.
Per le opere in traduzione risulta molto utile mettere a confronto diverse traduzioni di uno stesso originale, specialmente se questo è in una lingua nota allo studente.
Lesperienza sui testi letterari si avvantaggia e si arricchisce notevolmente tramite opportuni collegamenti e raffronti con manifestazioni artistiche di altro tipo, quali quelle figurative, musicali e filmiche: vengono così in evidenza le analogie e differenze e i reciproci apporti di forme, temi e rappresentazioni simboliche.